
Fratelli d’Italia, abbiamo preso quattro pappine, mica abbiamo perso l’appuntamento con la storia
Fratelli d’Italia, oggi l’Italia s’è desta con quattro pappine sull’elmo di Scipio che rintrona come un campanone. Fa male, fa tanto male accorgersi che l’unico Mario attorno al quale possiamo stringerci a coorte è quello che ci tassa. Siam pronti alla morte, è vero, ma che a darcela sia un tizio che si chiama Jordi Alba è troppo.
Fratelli d’Italia svegliamoci dal sogno. Questo dolore che ci fa sfasciare le piazze dove l’Italia ci chiamò è artificiale; è il frutto degli esperimenti che gli scienziati pazzi della televisione hanno fatto con i nostri sentimenti.
Hanno montato una punizione di Pirlo con la faccia di Falcone; hanno mescolato le immagini dei terremoti e delle alluvioni con quelle di una palla che entrava in rete; hanno raccontato una formazione con i toni di Pietro l’Eremita alla Prima Crociata; hanno parlato di appuntamento con la storia. Ci hanno ubriacato come fanti in una trincea della Prima Guerra Mondiale.
Fratelli d’Italia, ieri abbiamo perso la partita, non è che hanno ucciso 17 cristiani a Messa in Kenya.
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8 commenti
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Secondo un certo Winston Churchill noi italiani perdiamo le partite di calcio come se fossero guerre e perdiamo le guerre come se fossero partite di calcio.
Nulla da eccepire sull’articolo.
Grazie Andrea per l’apprezzamento e per la citazione che migliora la prospettiva della tesi sostenuta.
come sempre accezionali.
grazie che ci aiutate a star di fronte alla realtà.
Ciao Luigi, ti ringrazio a nome di tutti per l’apprezzamento.
Se si gioca una partita di calcio si mobilitano governo e 50 milioni di ultras, per la mattanza quotidiana di cristiani e di feti il Papa, 2 cardinali e 50 donchisciotte.
Ciao Stefano, grazie per il tuo commento. Mi piace molto ’50 donchisiotte’. E’ arguto.
Caro Molon, sul demenziale spot Rai, dove si mescolava di tutto per giustificare una finale di calcio, hai perfettamente ragione.
Ciao Carlo, grazie per il tuo commento positivo che mi spinge, la prossima volta, a spararle ancora più grosse 🙂