
L’ultima frontiera dell’identità di genere: castrare chi si percepisce eunuco

Coloro che si sentono degli eunuchi e desiderano diventarlo, cioè vogliono essere castrati, esprimono un’identità di genere troppo a lungo emarginata, e dovrebbero avere diritto ad ogni tipo di assistenza medica, psicologica e sociale. No, non è la battuta di un comico a corto di idee: è quanto scrivono nei loro documenti e dicono nelle loro assemblee gli autorevoli componenti della World Professional Association for Transgender Health (Wpath), ovvero l’Associazione professionale mondiale per la salute transgender. Fondata nel 1979, è considerata da molti il principale gruppo di promozione dell’assistenza medica, dell’istruzione e della ricerca sulle persone transgender e non binarie.
«L’identità di genere eunuca si manifesta già nei bambini»
Scrive Lisa Selin Davis su Common Sense che «sebbene non sia un’associazione medica – oltre a medici e psicologi, i suoi ranghi includono avvocati, educatori, studenti… – gli Standards of Care di Wpath sono considerati dai professionisti di tutto il mondo come il punto di riferimento autorevole in materia di raccomandazioni per il trattamento del disagio legato al genere».
Recentissimamente il Wpath ha emanato una versione aggiornata di 260 pagine dei suoi Standards of Care (l’ottava da quando sono stati definiti e pubblicati) che contiene tre nuovi capitoli, e uno di essi riguarda le terapie di supporto per «coloro che si identificano come eunuchi» e «possono anche cercare la castrazione per allineare meglio il proprio corpo con la propria identità di genere».
Nel capitolo in questione si può leggere: «Gli individui eunuchi si presenteranno clinicamente in vari modi. Desiderano un corpo che sia compatibile con la loro identità eunuca, un corpo che non abbia genitali maschili pienamente funzionanti. Alcuni individui eunuchi provano un forte disagio per i loro genitali maschili e hanno bisogno di rimuoverli per sentirsi a proprio agio nei loro corpi. (…) Come altri individui non binari, gli eunuchi possono essere consapevoli della propria identità di genere durante l’infanzia o l’adolescenza. A causa della mancanza di ricerca sul trattamento dei bambini che possono identificarsi come eunuchi, ci asteniamo dal dare suggerimenti specifici».
Cioè il Wpath si ferma ad un passo dal consigliare che i bambini che dovessero manifestare sintomi di una ”identità eunuca” debbano essere effettivamente castrati… Ma si dichiara convinto che una cosa come l’identità di genere eunuca esista, e che essa si manifesti già nei bambini.
«Il genere più antico tra i non binari»
All’argomento “eunuchi” è stata dedicata un’intera sessione del 27° Simposio scientifico del Wpath, che si è tenuto fra il 16 e il 20 settembre a Montreal, in Canada. Se ne sono sentite di tutti i colori.
Thomas W. Johnson, professore emerito di antropologia alla California State University ha detto: «Quello eunuco è il genere più antico riconosciuto al di fuori della divisione binaria. Si trova nella Bibbia … Diventò la via maestra per accedere a quelle burocrazie che sono la gerarchia religiosa, i militari e gli amministratori distrettuali in tutta la massa continentale eurasiatica … La riduzione dell’aggressività reattiva a causa della castrazione è parte del motivo per cui erano così importanti nei governi del passato. Gli eunuchi sono eccellenti comandanti militari, possono sedersi e pianificare e organizzare con cura una campagna bellica senza farsi prendere dalle emozioni immediate di essa con un’aggressività reattiva».
L’élite culturale degli eunuchi
Gli eunuchi e gli aspiranti tali costituirebbero una vera e propria élite culturale: «La maggior parte di loro è ben consapevole che diventare eunuchi è un’opzione. Abbiamo scoperto, analizzando questa popolazione, che molti di loro sono molto ben istruiti. Molti di loro sono cresciuti nelle fattorie, in ambiente rurale, e lì hanno assistito o partecipato alla castrazione degli animali, quindi sanno qual è la procedura».
«Se consideriamo il livello di istruzione, negli Stati Uniti il 30,44 per cento di coloro che hanno più di 25 anni ha una laurea. Tra gli eunuchi, il tasso è del 48,24 per cento. Fra gli aspiranti, coloro che cercano la castrazione, una castrazione sicura, la media raggiunge il 49 per cento: sono molto più istruiti rispetto alla media della popolazione. A livello di dottorato o di laurea quinquennale la media nazionale è del 3 per cento, fra gli eunuchi e fra gli aspiranti tali è rispettivamente dell’8,25 e del 6,75 per cento: sono molto più istruiti della media della popolazione».
Castrare gli eunuchi, prima chimicamente poi fisicamente
Michael S. Irwig, endocrinologo al Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, ha esposto il tipico argomento utilizzato per giustificare la chirurgia di demolizione sugli affetti da disforia di genere, e cioè che in assenza della rimozione degli organi sessuali primari o secondari costoro si farebbero del male da sé: «Questa è probabilmente una delle comunità più emarginate e stigmatizzate in qualsiasi cultura in qualsiasi parte del mondo», ha detto.
«Raccomandiamo agli operatori sanitari di prendere in considerazione l’intervento medico e/o chirurgico per castrare le persone quando c’è un alto rischio che la negazione del trattamento possa causare danni alle persone attraverso l’autochirurgia, la chirurgia da parte di professionisti non qualificati o l’uso senza supervisione di farmaci che possono influenzare gli ormoni».
Orchiectomia e penectomia
La cosa si può fare anche con una certa gradualità: «Se qualcuno è stato castrato o sta valutando la possibilità della castrazione, si dovranno esplorare varie opzioni con lui, sia mediche che chirurgiche. Quindi, prima della castrazione fisica si potrà effettuare una castrazione chimica, che sarà una specie di prova. Inoltre ci sono modi per sopprimere i livelli di testosterone, attraverso la soppressione ormonale, per esplorare gli effetti della deficienza androgena da parte di individui eunuchi che desiderano diventare, ad esempio, asessuali o non sessuali o androgini».
«L’orchiectomia è una procedura chirurgica molto semplice che può essere eseguita praticamente da qualsiasi urologo, e che ridurrà e sostanzialmente eliminerà la produzione testicolare di testosterone. Alcuni eunuchi subiranno un’orchiectomia, con o senza penectomia, per alterare il loro corpo in modo che corrisponda alla loro immagine di sé».
La nebulosa definizione di “identità di genere”
La prospettiva di estendere la castrazione ai minorenni è stata evocata da un altro intervento di Thomas Johnson, che si è richiamato niente meno che alla tradizione degli eunuchi seicenteschi-settecenteschi: «Sappiamo da documenti storici che nell’epoca di massima popolarità dei “castrati” (i cantanti dell’opera – ndt) in particolare in Italia, ma in tutta Europa, e anche in Brasile, i ragazzi cercavano la castrazione. Abbiamo documenti di alcuni ducati italiani che fanno riferimento a ragazzi che vengono e chiedono i soldi per pagare il medico per ottenere la castrazione, e i fondi vengono loro concessi. Sono arrivati a questo volontariamente, e anche se all’epoca erano minorenni, cosa che non faceva problema nel XVII e nel XVIII secolo».
Ha commentato il giornalista Andrew Sullivan: «Questo (il Wpath – ndt) è lo stesso gruppo che ora determina cosa si può e non si può fare ai bambini che non si conformano agli stereotipi di genere. (…) il termine “identità di genere” è così nebuloso, così completamente soggettivo, che può essere usato per descrivere letteralmente qualsiasi cosa, qualsiasi perversione, qualsiasi malattia mentale, qualsiasi fantasia squilibrata — come la compulsione di Gerald Broflovski di South Park a diventare un delfino».
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