
Preparare la maturità nella biblioteca “aperta per terremoto”
Bomporto, biblioteca comunale. C’è un gruppo di ragazzi che ha bisogno di un posto per studiare. L’anno scolastico è terminato prematuramente per tutti gli altri, ma non per loro, quelli dell’esame di maturità. Il ministero ha accordato loro, come già era accaduto all’Aquila, di sostenere solo gli orali e questa è una parziale consolazione per chi di colpo è rimasto senza scuola e senza casa. Così due insegnanti, Cristina e Valentina, supportate da un gruppo di amiche che fanno da cuoche e da qualche studente universitario, hanno organizzato un gruppo per aiutare a preparare gli esami. Il resto lo ha fatto il passaparola che ha portato qui circa una trentina di studenti. L’idea semplice è quella «di dare un posto a chi posto non ha più». Oltre a studiare, ci si ferma a mezzogiorno a mangiare sotto i rami del grande albero nel giardino della biblioteca. «Sotto le tende sarebbe impossibile», dicono. Qui, invece, la compagnia e la tranquillità aiutano a preparare tesine, ripetere lezioni, provare a ricordare ancora una volta una data o una formula matematica. Una goccia nel mare del bisogno, «ma anche un segno che si può continuare a fare quel che si deve fare. In questo caso un esame, che preparare insieme è più semplice e proficuo». E c’è anche una punta di orgoglio quando raccontano che, mentre per il paese tante serrande espongono il cartello “Chiuso per terremoto”, qui alla biblioteca si è “aperti per terremoto”.
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