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Per la città e per il mondo

Di Caterina Giojelli
15 Giugno 2021
Da quarant’anni a Bassano del Grappa c’è una Scuola di cultura cattolica che fa incontrare il lattaio col teologo, il bovaro col filosofo. Tutti accomunati dal desiderio di vivere in amicizia le ragioni della propria fede. Fino alla sfida politica
Ragazzi della Comune dei giovani in vacanza in montagna
Un momento di una vacanza della Comune dei giovani di Bassano del Grappa, fondata da don Didimo Mantiero

«Quid est veritas? Ah, magnifico professore». Quella sera era tutto un fermento e un brusio: mantelli di nuvolaglia scura avvolgevano i monti, ma per i tanti stretti nella parrocchia di Santa Croce tutto era aperto, limpido, chiaro mentre Stanislaw Grygiel parlava di verità e libertà. «Così giovane e già altissimo filosofo», sussurravano, «è allievo di Wojtyła, ma anche suo amico», «ha fatto bene Sermonti a farcelo portare a Bassano». L’unico a sudare freddo era Giovanni Scalco, «era solo il secondo anno della Scuola di cultura cattolica, raccattavamo un po’ tutti per le conferenze. E davanti al palco chi ti vedo? Il mio lattaio. Un contadino che aveva mucche e letamaio di fianco alla mia casa. Che serata infernale per lui, penso, che avrà capito ad ascoltare cose di Platone, del divin porcaro e della caverna? Il giorno dopo, imbarazzatissimo, vado a prendere il latte per i miei bambini, ma prima che possa aprire bocca il contadino esulta: “Dottore! Che splendida conferenza i...

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