“La teoria dei colori”, il tormentone beat di Cesare Cremonini

Di Carlo Candiani
31 Maggio 2012

È come sentire la colonna sonora di quei film commedia in bianco e nero che raccontavano la vita nell’Italia del Boom, negli anni ’60. Ragazze coi riccioli biondi dalle forme prosperose che seducevano i ragazzi alle sensazioni e ai richiami degli status symbol americani in perenne lotta con i “matusa”, mentre dai juke box uscivano le note del rock’n roll d’oltroceano imbastardito dal beat balneare, che se per le terre statunitensi voleva dire la spiaggia californiana e i windsurf, per gli italiani travolti dal nuovo benessere era la costa romagnola solcata dai pedalò.

Nel suo quarto cd solista Cesare Cremonini (ex leader dei Lùnapop) riprende in mano l’atmosfera di 50 Special, scritta tredici anni fa, ci mette una buona percentuale di trentenne pacificato nella vita e negli affetti e recupera la tradizione pop dei protagonisti canori che negli anni della ricostruzione del dopoguerra la facevano da padroni in radio e nella neo televisione pubblica, beandosi dei milioni di 45 venduti, i piccoli vinili massacrati nei mangiadischi. Una schiera di campioni dal nome altisonante: Gianni Morandi, Jimmi Fontana, Nico Fidenco, Peppino di Capri, Adriano Celentano, Don Backy, Pino Donaggio, Edoardo Vianello e i nascenti complessi come L’Equipe 84 e i Nomadi: Cremonini li frulla, ci mette molto del suo, e licenzia un lavoro che sarà sicuramente uno dei tormentoni di quest’estate italiana 2012, che sta vivendo, al contrario di quella del 1960, l’esperienza dello “sboom” economico.

[internal_video vid=32270] La teoria dei colori è una galleria di pezzi “neobeat”, pieni allegria e sentimentalismo a tinte leggere, sorretti da furbi e azzeccati arrangiamenti tra pieni orchestrali classicheggianti e finali elettrici trascinanti, senza inutili “mediazioni” intellettuali, popolari e mai banali, affinché i brani possano essere ascoltati e riascoltati. Con il cd inghiottito dal lettore dell’auto, sulla strada delle vacanze, magari a tutto volume o nell’iPod, distesi su un prato nelle notti estive puntando lo sguardo a una stella cadente. Si va dalle citazioni degli urlatori sanremesi, stile Massimo Ranieri, alle polifonie vocali dei Beach Boys, dalle melanconie di Tenco, alle ballate “degregoriane” (l’incipit del singolo Il Comico è lì a dimostrarlo), dai fiati squillanti dei Beatles, al puro beat “swinging London” del Morandi di Belinda. Insomma un cd divertente e divertito in cui un Cremonini assai convinto ci tiene compagnia per un’ora scarsa, nell’attesa che si ritorni, come ipnotizzati, alla traccia 1 per ricominciare d’accapo e trovarsi a cantare a squarciagola. Ottima operazione, quindi: un disco che sprizza positività da tutti i pori, che ci accompagna in questi tempi un po’ bastardi e ci ricorda che la canzonetta pop, semplicemente, è come un amico, che vuole farti dimenticare la tristezza che ti coglie e ti sorride, sapendo di regalarti qualche minuto di leggera spensieratezza. Senza altre pretese.

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2 commenti

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  2. francesco

    Grande Elvis.
    Una stanza stracolma di musica che però riuscirà a contenere anche l’ultimo cd di Cremonini (che non ho ancora ascoltato)… scherzi a parte, seguo Cesare Cremonini dal 1999 da quando con il mio gruppo sognavo di sfondare nel mondo del pop. e oggi faccio l’avvocato (!?!).
    e pensare che esistono testimoni attendibili che potrebbero giurare di aver ascoltato 50 special “in alcune piazze di Milano” e prima ancora di sentirla spopolare nelle radio nazionali….e tale circostanza è semplice da spiegare: all’età di 19 anni l’inventiva è alle stelle. dunque mi ero messo buono buono (senza google) a trovare gli accordi di 50 special.
    il giorno successivo io e il mio gruppo suonavamo 50 special in giro per tutta Milano dicendo che era “il nostro primo successo musicale in onda su tutte le radio”.
    e quanta gente – in fondo in fondo – ci credeva!!!
    detto questo, ritengo che Cremonini – indipendentemente dal tipo di musica (o frullati di musica) che compone oggi – sia un artista a tutto tondo e soprattutto sia un artista vero, capace di comunicare al suo pubblico e capace di far emozionare le persone.
    potrei elencare almeno una decina di canzoni!
    forse questa estate non andrò in giro con il cd di Cremonini in macchina (nonostante io li abbia ascoltati tutti – compreso Squerez) ma sono certo che prima o poi, quando lo vorrò, potrò ascoltare un disco onesto. grazie di tutto! francesco (from Liverpool)
    p.s. è ufficialmente uscito il nuovo CD dei Club Dogo “noi siamo il Club”: ritengo che una recensione sia quantomeno dovuta (è il primo gruppo RAP a livello nazionale).

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