Arcivescovo di Milano: dopo Tettamanzi scelto Scola – Rassegna stampa/1

Di Redazione
30 Agosto 2011
Domani la terna di nomi selezionata dai cardinali verrà consegnata al papa Benedetto XVI, che può scegliere in piena autonomia. Insieme al patriarca di Venezia Angelo Scola, indicati anche il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi e monsignor Aldo Giordano, Osservatore della Santa Sede al Consiglio d'Europa

“La parola a Benedetto XVI. Domattina il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, sarà ricevuto in udienza dal Papa, ultimo passaggio prima della nomina del nuovo arcivescovo di Milano. Cardinali e vescovi della congregazione si sono riuniti ieri mattina per oltre tre ore (…) intorno alla terna di nomi definita dopo quattro mesi di procedure in un alternarsi di profili ed elenchi di candidati. L’indicazione finale, dopo il voto segreto, conferma le attese della vigilia: il patriarca di Venezia Angelo Scola come successore del cardinale Dionigi Tettamanzi sulla cattedra di Ambrogio” (Corriere, p. 31).

Gli altri due nomi che verranno consegnati, insieme al verbale della discussione, al Papa sono: monsignor Aldo Giordano, Osservatore della Santa Sede al Consiglio d’Europa, e il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi.

“Il Pontefice non è vincolato da nulla e in passato è accaduto che il Papa scegliesse un vescovo fuori dall’elenco proposto: il caso più celebre, proprio a Milano, resta la nomina del gesuita Carlo Maria Martini, nel ’79 rettore della Gregoriana. (…) Oltretevere ripetono che «il Santo Padre vuole il patriarca» ma ha voluto si seguissero «i passaggi formali previsti». L’annuncio della nomina è atteso tra fine mese e inizio luglio” (Corriere, p. 31).

“Certo il nome di Scola suscita resistenze, emerse anche ieri. La Chiesa di Milano desiderava un candidato che avesse davanti a sé almeno dieci o quindici anni di episcopato mentre il patriarca, che ne compie 70 a novembre, potrebbe restare a Milano al massimo sette anni. Alcuni hanno opposto anche motivi di «opportunità pastorale» poiché dopo la laurea in Filosofia alla Cattolica andò via dal Seminario ambrosiano di Venegono per essere ordinato sacerdote a Teramo: accolto da un vescovo vicino a Cl. (…) Benedetto XVI ha sempre scelto persone che stimava e conosceva di persona: con Scola si conoscono da 40 anni, dalla nascita della celebre rivista di teologia «Communio»” (Corriere, p. 31).

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