
Dario Fo ha 90 anni. Tanti auguri al giullare del potere

«Lo stesso san Francesco era un giullare. Il giullare non è mai crudele, rispetta sempre le persone».
Dario Fo a Gad Lerner, maggio 2013
Al paese natio di San Giano, sulle rive del lago di Varese, Dario Fo veniva soprannominato lo smilzo. Dopo l’8 settembre del 1943 si arruola volontario nella Repubblica Sociale di Salò. Il fatto emerge negli anni Settanta, quando Fo è già una figura di spicco nel panorama degli intellettuali comunisti italiani e, dopo i successi del teatro di narrazione di Mistero Buffo, ritorna al teatro politico con Morte accidentale di un anarchico, evidentemente ispirato alla morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli e al ruolo del commissario Calabresi (il commissario dell’opera si chiamava Cavalcioni, dall’abitudine di far sedere gli interrogati a cavalcioni sulla finestra). Ma torniamo all’argomento dell’esperienza repubblichina: Fo ha svicolato fin che ha potuto per poi dire (dopo essere stato riconosciuto da diversi testimoni) di essersi arruolato per «salvare la pelle».
Aneddoti che racconta più volentieri sono quelli dell’inizio della carriera, quando partiva dal paese per frequentare l’Accademia di Brera e nel suo vagone di pendolare metteva in scena questo e quello con grande diletto degli altri pendolari. Non c’è da dubitarne. L’uomo è un animale di scena, capace di trasformare ogni situazione in un palcoscenico tutto suo, da invadere con quella presenza sgraziata e magnetica, le mani indaffarate, gli occhi roteanti, tutto magnificamente abbinato all’eloquio per niente limpido ma straordinariamente efficace e coinvolgente. Il problema nasce quando si passa al contenuto.
La motivazione del premio Nobel per la letteratura conferitogli nel 2007 è che «seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi». Missione che il drammaturgo interpreta mettendo al servizio la propria persona. Il suo è un patrocinio ambito che negli anni è andato ai soggetti più vari: i manifestanti del G8 di Genova, i referendari per l’acqua, la guerra in Libia (ma non quella in Iraq, che ha ferocemente avversato). Come politici ha amato, tra gli altri, Antonio Di Pietro («da pm ha fatto cose gloriose»), Luigi De Magistris, Giuliano Pisapia, Fidel Castro («ha commesso molti errori ma è pur sempre una personalità capace di ascoltare chi stima»). Non ha simpatia per la Chiesa, tanto che il Wall Street Journal, in occasione del Nobel, definì la sua opera «un abbaiare e latrare di cani alla Chiesa cattolica». Da ultimo, appunto, l’impegno a cinque stelle. Con Grillo e Casaleggio ha scritto Il grillo canta sempre al tramonto (Chiarelettere) arrivato alla quarta edizione. Alle Quirinarie ha ottenuto solo 941 voti ma è molto popolare nel movimento.
Nella prefazione a un testo che raccoglie il suo teatro politico e pubblicato nel 1973 (Compagni senza censura, Mazzotta editore) Fo si scaglia contro «l’atteggiamento dell’intellettuale verso il potere, il dovere della scelta radicale, e la denuncia del gioco della furbizia dell’intellettuale che sempre si adatta, e cerca di trovare il suo spazio, quando il potere lo chiama: e quando nasce il nuovo potere della borghesia capitalistica, si inserisce subito, fresco, e gran ciambellano, a stangare la classe dalla quale ha avuto origine». Eh sì, brutta bestia l’intellettuale. Vuoi mettere con il giullare?
Stralcio di un articolo apparso su Tempi
Foto Ansa
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21 commenti
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Ma rispondere nel merito, no? Solo insulti?
L’unica cosa buona della vita di Fo è che fu fascista. La peggiore è che è ebreo.
Se penso che con il Nobel assegnatogli il Fo (grande e bravo istrione, ma meno che mai grande scrittore) dovrebbe essere annoverato tra i grandi della letteratura mondiale accanto a un Montale o a un Pirandello c’è da ridere per non piangere. D’altra parte che l’istituzione premio Nobel sia oramai un carrozzone squalificato al servizio dell’ideologia radicaleggiante è cosa conclamata. In proposito la dice lunga il Nobel per la pace concesso a scatola chiusa al signor (si fa per dire ) Obama.
Servo del potere sei tu,il potere è di sinistra, il potere è anticattolico, il potere in Italia come in Europa è fondato su di uno stato non democrartico,dove chi è eletto può cambiare sponda politica in barba agli elettori ed al programma presentato,con leggi elettorali che permettono di presentarsi con tre coalizioni invece di due per poi confluire nel ballottaggio i voti della parte sconfitta al primo turno su chi ha un po’ meno voti per non far governare il partito che… Ha vinto le elezioni (vedi Le Pen in Francia, vinte al primo turno 6 regioni su 11 per governarne 0!Purtroppo essendo il primo partito di Francia) se poi non bastasse ;tv di stato e la gran parte dei giornali che contano,internet,radio ed una certa magistratura, fanno il resto, l’importante è che non si voti per i cattivoni del centrodestra, ma tu credi di essere il furbo che non sta dalla parte del potere vero? Buona Pasqua ai veri cattolici, buon periodo di festa agli altri.
Concordo con Giovanna (che mi ha scambiato anche per te) che il commento del supposto Samuele sia proprio ridicolo.
Invece di stare sul contenuto attacca genericamente CL, ma per favore…
Personalmente ho smesso di pensare che il Nobel sia un riconoscimento di livello proprio da quando è stato assegnato a Fo; provi a guardare chi ha preceduto questa nomina e faccia qualche confronto…
Fo è un integrato, con la poca libertà di chi anziché guardare la realtà la filtra con le lenti distorte dell’ideologia.
Si, abbiamo qualcosa da ridire su pervertiti, su pro aborto e pro eutanasia. Gentaglia insulsa che si atteggia a rivoluzionaria mentre altro non sono che comuni sguatteri. Quindi se facciamo schifo ad un laido come te…è vanto.
Qualsiasi cosa esca dal tuo verminaio …è vanto (pure tuo padre è d’accordo).
Qualsiasi cosa esca dalla tua fogna interiore … per me è vanto.
Scusa… pensavo che non mi pubblicassero. Ti ho detto che sei rivoltante in due versioni diverse.
Chiaramente il post non è rivolto a Davide ma a un caso umano ora rimosso da questa discussione.
Se mi sono sbagliata, mi scuso, Davide: “davide” è un vecchio horror-nick della trollona, qui “samuele”, ….d’altra parte è difficile trovare un nick che non sia stato usato come multi-horror-nick dalla trollona, e può capitare di confondersi, complice pure la fretta e l’ambiguità del mezzo, ma non credo mi sia capitato più di due-tre volte su un migliaio e più !
Ciao, Davide, Buona Pasqua !
L’ hanno intervistato anche a TV2000 con moine e sorrisini da parte della intervistatrice.
Su TV2000? Non mi stupisce affatto….ma che cavolo si è inventata la CEI di far la televisione!!!!!!!!!!!!!!!!
Che sia una rivista di CL a parlare di “giullare del potere” fa francamente ridere, se non ci fosse da piangere per l’assoluta sicumera con cui voi siete stati, siete e sarete sempre i veri servi sciocchi del potere!! Scusate lo sfogo…..e buona pasqua ….
Non mi pare proprio, e comunque con meno fortuna di quella che ha arriso a Fo. Forse proprio perché non l’abbiamo cercata. Buona Pasqua anche a lei.
Questione di punti di vista. Comunque rettifico in parte: non siete per niente sciocchi. Ma sempre devi del potere. Se per una volta lo ammetteste, risultereste meno sgradevoli.
Ma tù,Samuele,per caso sei casto da forme di potere? Il vero problema è Chi ci libera dal nostro
potere; il quale bisogna anche guardarlo in faccia e ricordargli che solo Cristo non ci rende succubi,
senza ignorarlo, di esso. Siamo per convertirci e convertire, non per seguire le lugubrazioni di
fantasiosi misteri buffi.
Samuele guardi che i posti da padreterno sono già tutti impegnati. Per il ruolo che intende svolgere lei, quello del pallone gonfiato, assumono al circo e alle agenzie meteo. Più facile la prima. Scusi per la franchezza ma consideri che ogni tanto sapere la verità può solo esserle di aiuto. E ovviamente buona Pasqua 🙂
Buona Pasqua anche a te, trollona, qui nick stupidotto “Samuele ” !
( ma a questo povero “Samuele” non gliela fami dire una cosa che sia meno che stupidotta ?
sei crudele , trollona ! )
Tu, invece, ci…TRULLONA non riesci ad uscire dai soliti luoghi comuni dei MALDESTRI, vero? 😉
Carissimo Samuele,
se vuoi essere servo del potere bisogna avere altri requisiti: essere pro gay in tutto (d’accordo con loro su tutto quello che dice la loro boccuccia) oltre che fautore convinto e militante diritti umani come eutanasia e aborti. In questo modo ti trovi autostrade aperte davanti … puoi addirittura scrivere libri che nessuno legge (io in particolare li regalerei a chi voglio male) e ricevere un premio Nobel.
Buona pasqua Samuele Xy anche se non capisci cosa è la Pasqua.