
È il Pd la prima vittima illustre del tribuno dell’antipolitica
Grillo ha condotto la sinistra dinanzi al tribunale di internet, un mezzo che costituisce un messaggio capace di moltiplicarsi per via individuale ma che parallelamente genera inesorabilmente una potenza collettiva. Uno strumento assai diverso dal partito e che si presta a differenti utilizzi, ma che con Beppe Grillo acquista chiaramente un potere di interdizione. Ciò che il comico genovese censurerà rimarrà per una quantità considerevole di elettori italiani politicamente interdetto. E sono elettori di sinistra. Grillo è la nuova forma della coscienza del militante e dell’elettore che si sente a sinistra ma non più attraverso i partiti.
Vedremo come finirà la vicenda della procura di Catanzaro, dove Clemente Mastella ha inviato gli ispettori del ministero della Giustizia contro il sostituto procuratore Luigi De Magistris, che ha incluso Romano Prodi e Mastella nella lista degli indagati per reati commessi nell’uso dei fondi dell’Unione Europea. Grillo censura l’operazione come operazione di “casta”, e indica Mastella come l’uomo della “casta” nella giustizia. Ma il fatto vero e storico è che Grillo ha posto in essere un nuovo strumento di militanza politica, che va dalla scelta individuale alla solidarietà del web e colpisce sia lo strumento partito in sé, sia l’unità della sinistra come riserva morale del paese. L’ha colpita cioè in quella che è rimasta la radice della militanza.
Si è operata una scissione tra elettori militanti della sinistra e le scelte del partito. Le prime guidate da un sentimento di appartenenza e di identità, le altre da un’operazione di potere che si chiama Partito democratico. Ciò ha creato una scissione tra popolo e dirigenza perché ha censurato la differenza che rimaneva all’origine della militanza dopo la fine della rivoluzione: la differenza etica dei partiti democratici occidentali. Era un problema preesistente; Grillo ha messo in evidenza sia il problema sia la possibilità che ha il singolo di creare mediante internet un flusso politico che sfugge ai partiti.
Quale sarà il suo effetto sulla grande operazione del Partito democratico che diverrà semplicemente l’operazione della “casta” decisa per motivi di potere senza riguardo alla militanza e alla coscienza che la sostiene? L’immagine della “casta” che si riorganizza per essere più “casta” è destinata a togliere le ali al veltronismo che sembrava così potente. Ha rivelato che esso è un’operazione di vertice senza radici.
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