
Il «tesoretto» di Renzi non esiste. «È una previsione»

Il tesoretto annunciato da Matteo Renzi esiste? «No» scrive oggi nel suo editoriale a firma di Fabrizio Forquet il Sole 24 Ore. «Un no secco». «È tempo di serietà e non di distrazioni» scrive il giornale economico che definisce il bonus vantato dal governo una «arma di distrazione di massa».
MOSSA ELETTORALISTICA. «Per il prossimo anno – ricorda Forquet – Renzi e Padoan dovranno trovare 16 miliardi di euro per evitare il disastroso aumento della pressione fiscale legato all’incremento dell’Iva. Sono tagli di spesa dolorosi che dovranno trovar posto nella prossima legge di stabilità. Per quest’anno, poi, il governo non è ancora riuscito a trovare la copertura alla decontribuzione per chi assume stabilmente. Si tratta di poche decine di milioni. Eppure il decreto è rimasto fermo un mese alla ragioneria perché si individuassero quelle risorse e, alla fine, è stato sbloccato solo ricorrendo al paradossale aumento generalizzato dei contributi. Una figuraccia per il governo, che ha dovuto fare marcia indietro. Ma anche il segno di quanto sia difficile ritagliare risorse disponibili in un bilancio già sotto stress». Ci sono insomma scadenze e conti da pagare, dunque, al di là della logica «elettoralistica» (si avvicinano le elezioni regionali) che senso ha annunciare la scoperta di un «tesoretto» di 1,6 miliardi?
UNA PREVISIONE, NON UN DATO DI FATTO. E, soprattutto, come è stato calcolato tale «gruzzolo»? «Quei soldi proprio non ci sono» scrive Il Sole 24 Ore che spiega che «quei soldi sono un deficit. Sono il differenziale, indicato nel Def, tra l’obiettivo programmatico di un rapporto deficit/Pil a 2,6% e un tendenziale di 2,5%. Da qui quello 0,1% di Pil che si potrebbe spendere. Ma è tutta roba di carta, numeri astratti e potenziali. Quella franchigia, in sostanza, si determina sulla base di un aumento del Pil che il Governo stima superiore a quello che era stato precedentemente previsto e di tassi di interesse in declino. Una previsione, dunque, non un dato di fatto. Il governo stima che cresceremo quest’anno non più allo 0,6 ma allo 0,7%. Una previsione anche prudenziale, dicono al Tesoro. Ma è pur sempre una previsione. Ed è bene ricordare che nell’ultimo decennio tutte le stime sul Pil effettuate dai governi nel Def/Dpef – sempre prudenziali per carità – sono state inesorabilmente riviste al ribasso al momento del consuntivo di fine anno».
Per questo, sebbene tutti si augurano che l’Italia cresca più del previsto, «impegnare oggi risorse sulla base di una stima, di un auspicio, è un artificio molto a rischio. Tanto più se quelle somme vengono poi prenotate e contese da ministri e partiti (anche quelli di opposizione) proprio come fossero piovute dal cielo».
Foto Ansa
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6 commenti
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Renzi é come il Conte Max…… giuro che lo guardo come si guarda un comico. Mondo di politici comici e di comici politici. E’ proprio la fine del mondo. Nessuna ripresa, l’occidente é solo drogato di liquidità infinita. Quando scoppieranno le varie bolle che e banche centrali stanno continuando a creare perchè disperate, l’unico bene sarà la terra. Mi fa tanto piacere non essere creduto, darà più gusto quando il tutto si verificherà 🙂
Dopo avere letto questo articolo mi volete spiegare cosa stanno a fare in questo governo Lupi e Formigoni? Io avrei la risposta ma è troppo cattiva e verrei bannato.
Meglio che non esista il tesoretto, sarebbe un dolore per quelli che ci hanno lasciato le penne con queste manovre del governo succhia-soldi; c’è chi ha perso il lavoro, le ditte ha dovuto chiudere per forte pressione fiscale, e non sono solo un centinaio…Poi, se spuntasse fuori il tesoretto, sarebbe come un bello “sfottò”…
Il tesoretto di renzi è come la luce in fondo al tunnel del suo amico monti
l’unico modo per fare cassa senza toglierci quel poco che ci è rimasto (la tassa sul pane si avvicina) è togliere la gestione delle municipalizzate con un atto di forza del parlamento e risanarle con l’obbligo di privatizzare e liberalizzare. impossibile. nemmeno se arriva il papa.
Invece Renzi e padoan purtroppo esistono