
La Croce, il quotidiano che farà della verità una notizia

Il 13 gennaio si parte. Sarà in tutte le edicole italiane il quotidiano La Croce diretto da Mario Adinolfi. Sarà la voce di tutti coloro che credono che le persone non sono cose, che i figli non si comprano e che la morte non ce la si dà da soli. Insomma il primo quotidiano pro-life italiano. La Croce vedrà tra le proprie firme Costanza Miriano, Franco Nembrini, Roberta Vinerba, Francesca Chaouqui, padre Maurizio Botta, don Fabio Bartoli, Marco Scicchitano, Andrea Vannicelli, Giovanni Marcotullio e tanti altri. Oltre a loro sarà la voce dei circoli Voglio la mamma, nati dall’omonimo libro scritto da Adinolfi e presentato in tutta Italia con il VLM Tour 2014.
Si parlerà di temi essenziali (come l’aborto, l’eutanasia, l’utero in affitto…) ma con il linguaggio e l’effervescenza di chi non vuole porre divieti bigotti ma di chi vuole difendere una verità. Una verità non frutto di demagogia ma verità in quanto rintracciabile in tutta la sua essenza nell’esperienza quotidiana di ognuno di noi. Che un bimbo nasca da una mamma e da un papà non è un’idea ma un fatto: un fatto talmente ostinato che nessuno può obiettare. Che un bimbo quando nasce cerchi il seno della madre non è una supposizione clericale ma un fatto. Il dolore e la sofferenza di un anziano negli ultimi istanti di vita non è un supplizio evitabile ma la circostanza più drammatica del ciclo della vita. Un altro fatto, appunto.
Per questo li racconteranno portando sulla pelle e sul quotidiano il nome del fatto che ha cambiato la storia dell’umanità: la croce di Cristo. Non si vergognano di essere cristiani. Non si coprono sotto un velo di falso moralismo. Si presentano al mondo così come sono: peccatori innamorati della libertà nata dal quel segno, la croce. Convinti che solo narrando le esperienze di mamme e di papà, di figli, di gay che cercano Dio potranno rendere sempre più “personale” la grande verità della vita.
La Croce esce in edicola al prezzo di 1.50 € e, per chi fosse interessato, anche tramite abbonamento (info su www.lacrocequotidiano.it/abbonati-ora). Vi aspettano poi in tutte le città italiane dove Mario Adinolfi sarà presente con La Croce quotidiano-VLM tour 2105.
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12 commenti
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Già la Democrazia Cristiana ha mangiato con la Croce per decenni, trasformandola in una grossa forchetta. Adesso datevi da fare voi. Auguri. Di mercanti nel tempio ce ne saranno sempre!
Finalmente qulch’uno che non ha paura mi
Voglio esternarvi tutta la mia sorpresa e felicita’ per la nuova nascita che sono sicuro sia stata “desiderata” . Immagino e spero che sia adottata da molti . A prescindere dal contenuto , che provvedero’ ad approfondire domani , ho dato il mio infinitesimo contributo alla diffusione della buona notizia . Questo perche’ ho gia’ avuto il piacere di apprezzare la capacita’ e l’energia del vostro direttore Adinolfi per il pensiero “non conforme” e dotato di una qualita’ rara che non si puo’ fare a meno di riconoscergli e cioè quella del CORAGGIO delle proprie convinzioni . francesco
Io intendo abbonarmi ma chiedo che, in un modo o nell’altro, scendiate in campo con me per la salvaguardia della lingua latina. Essa è davvero in croce: non è ancora morta ma sta morendo. Preferisco essere contattato a voce: 339 84 12 017 oppure datemi voi un recapito telefonico.
Tutti – il fatto quotidiano. Informati.
Quoque tu, Nicolini, abutere patientia nostra?
Bene, penso che mi abbonerò, leggendo qualche articolo sul sito mi pare ben fatto e adeguatamente pungente.
Inoltre non bisogna sottovalutare l’importanza di rinvigorire i movimenti di opinione di massa. Come le lobby gay sono in grado di fare pressioni enormi sui media grazie alla potenza economica e ai propri numeri, anche i cristiani dovrebbero compattarsi e sostenere attivamente i media a loro vicini.
Gente che spara a colpo sicuro un giornale che non è ancora nelle edicole non ha bisogno né di dire quello che pensa né di pensare. Così, possiamo fare a meno di pensare qualunque cosa di costoro. Come non vorrebbero che uscisse un giornale che non leggeranno, vengono qui perché sia chiaro che sarebbero feliccisimi se, grazie a qualche cavillo che sta studiando Scalfar8, di fare chiudere “Tempi”, sia in edizione cartacea che online.
Auguri a “La Croce” e a Mario Adinolfi.
Un altro fallito vendera 3 giornali all’anno ma guadegnara almeno 4 mila euro al mese mangiando con i soldi pubblici.
quali soldi pubblici? Il giornale si autofinanzierà e non chiederà contributi statali dedicati all’editoria (il restante 99% dei giornali che trova in edicola attinge a quel pozzo anche i grandi come il Corriere, Repubblica & C., e anche i piccoli/piccolissimi come Foglio, Fatto, Manifesto, Unità….).
in effetti
avvenire non è abbastanza estremista
libero e giornale sono rimasti troppo attaccati al traditore… diciamo all’imbroglione cui avete creduto, che in realtà non è lui ad aver tradito ma son fessi quelli che ci son cascati
foglio ok, ma oltre il furore per leggerlo bisogna usare la testa e costa troppa fatica
la croce! oh bello, facile, chiaro
non su un vago futuro come un avvenire
non su nomi giacobini come libero e banali come giornale
neanche volatili come un foglio
la croce!
bella
concreta
senza fronzoli
un punto di vista quotidiano contro omosessualisti genderisti ueisti onusiani e venusiani
e anche già che ci siamo contro qualche ecclesiastico molle… per poter parlare a suocera che nuora intenda
Benissimo. Ottima iniziativa.
Solo un augurio: spero che non sia “solo” un giornale di opinione, ossia tanti editoriali e pochi “fatti”. Spero sia un giornale “completo”, con però una linea editoriale pro-life. Quindi benissimo editoriali, promozione di eventi, rifessioni, interviste ad esponenti ed intellettuali sui temi pro-life. Però spero anche che la cronaca venga riportata, così quando comprerò LaCroce potrò informarmi anche sulle novità della finanziaria, sui principali fatti di cronaca o sulla vittoria della mia squadra di calcio. Insomma un giornale di tutti i giorni, ma attento a determinate tematiche.
Oggi il Papa ha detto: “Anche la famiglia stessa è non di rado fatta oggetto di scarto, a causa di una sempre più diffusa cultura individualista ed egoista che rescinde i legami e tende a favorire il drammatico fenomeno della denatalità, nonché di legislazioni che privilegiano diverse forme di convivenza piuttosto che sostenere adeguatamente la famiglia per il bene di tutta la società.”.
Domandina impertinente: secondo vuoi quanti giornali evidenzieranno o titoleranno in prima pagina questa (ennesima) denuncia in difesa della famiglia da parte del santo padre? Se l’avesse detta qualcun’altro sarebbe stato accusato di omofobia?
Quindi se in Italia è arrivato un giornale che, anche solo si limita, a riportare i fatti..è tutto oro che cola.
Se invece sarà un giornale di opinione, lo comprerò lo stesso ;).
In bocca al lupo