Egitto. Incarcerato «solo perché ha lasciato l’islam», cristiano convertito inizia sciopero della fame. «Si lascerà morire»

Di Benedetta Frigerio
08 Dicembre 2014
Bishoy Boulous, è stato arrestato più volte e torturato per aver chiesto pubblicamente di cambiare lo stato religioso sui suoi documenti di identità: da musulmano a cristiano

Arrestato più volte, torturato e condannato a cinque anni di carcere, il cristiano egiziano convertito dall’islam Bishoy Armiya Boulous (foto a fianco) ha cominciato lo sciopero della fame in prigione. «Ha promesso di lasciarsi morire», ha dichiarato il suo avvocato Karam Ghobrial, «a causa della sua incarcerazione illegale». Bishoy è noto alle cronache dal 2007 per essere il primo cristiano ad avere chiesto pubblicamente che venisse modificata sui suoi documenti la dicitura riguardante la religione da “musulmano” a “cristiano”.

ARRESTO E PROCESSO. Bishoy, che prima di ricevere il battesimo nel 1998 si chiamava Mohammed Hegazy, è stato arrestato nel dicembre del 2013 per aver filmato senza permesso nella città di Minya un cristiano attaccato dai Fratelli Musulmani, insieme a edifici militari e della polizia. Dopo essere stato detenuto per sei mesi, è stato condannato il 18 giugno a cinque anni di carcere e 70 dollari di multa.
Il processo di appello, di cui non si conosce ancora l’esito, era previsto per il 16 novembre presso la corte di Minya, che dista 240 chilometri dalla prigione del Cairo dove l’uomo è detenuto. Prima dell’udienza, l’avvocato aveva protestato pubblicamente affermando che non volevano concedere al suo assistito la possibilità di presenziare al processo e che questo avrebbe portato «automaticamente» alla condanna.

«DETENZIONE ILLEGALE». Ora Bishoy ha annunciato di aver cominciato lo sciopero della fame per protestare contro la sua «detenzione illegale». Infatti, come riferito in precedenza dall’avvocato, la legge egiziana prevede un massimo di carcerazione preventiva pari a sei mesi, già scontati dal cristiano. Ma a Bishoy non è stato concesso di pagare la cauzione e uscire, per questo si trova ancora in carcere. Non solo: le guardie gli negano il diritto a leggere la Bibbia e a ricevere la Comunione una volta a settimana.

«ARRESTATO PERCHÉ CONVERTITO». Per l’avvocato Ghobrial, inoltre, «i giudici non hanno alcuna prova contro di lui e l’unico motivo per cui è stato arrestato è la sua conversione al cristianesimo». I problemi di Bishoy, che nel 2009 è stato denunciato per blasfemia, anche se questo secondo processo non è ancora partito, sono cominciati nel 2007, quando l’uomo ha cercato di ottenere il riconoscimento del cambiamento dello stato religioso sui documenti d’identità. Il caso ha fatto scalpore in Egitto e lui, insieme ai familiari e all’avvocato, ha ricevuto minacce, percosse dagli estremisti ed è stato costretto a nascondersi dopo che molti religiosi ne hanno chiesto la morte attraverso una fatwa. Mentre la moglie e i due figli sono già emigrati in Germania, lui ha deciso di restare sapendo che altrimenti non l’avrebbero mai più fatto rientrare.

«FEDE NON È UN GIOCO». Le reazioni rabbiose degli estremisti purtroppo non sono una novità per Bishoy. Nel 2002 la polizia l’ha arrestato e inviato in un campo di prigionia per 10 settimane per riconvertirlo all’islam, rivela World Watch Monitor. Nel 2010 il cristiano convertito aveva anche dichiarato di essere stato arrestato e torturato dalle forze di sicurezza egiziane, le quale volevano obbligarlo a «riconvertirsi all’islam». Lui però si era rifiutato di abiurare: «Non posso tornare indietro, la fede non è un gioco», aveva affermato in un’intervista. «La mia vita ora è cambiata. Sono una persona più felice, una persona migliore e nuova».

@frigeriobenedet

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15 commenti

  1. Verro

    E gli va pure bene, perchè la religione islamica prevede la morte per gli apostati (come anche per adulteri e omosessuali). Se l’islam è una religione di “amore e tolleranza”, Lady Gaga è vergine.
    Alla Boldrini e compagni (Renzi incluso) non interessano queste notizie, troppo impegnati a far costruire moschee in ogni angolo delle nostre città.
    Siamo governati da incompetenti e incapaci, che saranno gli artefici della distruzione del nostro Paese.

  2. Raider

    Il mistificatore copincollista colpisce ancora per la sua ottusità, oltre che per la malafede come scelta di vita al servizio della menzogna islamica. Anziché commentare l’esempio pratico egiziano che sarebbe un modello avallato “da secoli di convivenza”, il mistificatore dai molti nickname, oltre a non dire nulla sui temi “eticamente sensibili”, mai, mai una sola volta che intervenga sull’attacco alla famiglia, alla religione cristiana e in particolare, cattolica da parte di un’eurocrazia che coccola gli islamici e filo-islamici e punta cpon tutta evidenza sull’immigrazione e sulla sostituzione di popolazione, ecco che il paranoico nell’esercizio delle sue funzioni complottiste interviene per commentare un attacco aereo come prova di tutte le manie in cartellone.
    Nulla mai il mistificatore e i suoi compagni di delirio dicono sulle persecuzioni e discriminazioni subite dai cristiani in Egitto come altrove e non da oggi o ieri: la storia non si fa addomesticare tanto facilmente. I Fratelli Musulmani sono nati in Egitto assai prima che fosse fondato Israele e molto prima che le paranoie dei Piani yinonisti facessero vedere a questi mistificatori la luce di paradiso dello stato narcotico in cui hanno messo a bagnomaria il loro cervello vuoto. Tariq Ramadan, star di Eurabia e punto di riferimento dei complottisti d’Oriente e d’Occidente, è discendente di Alì Banna, il fondatore dei Fratelli Musulmani: non certo nel senso della favola pseudo-teologica senza capo né coda dei “fratelli in Abramo.”
    Sull’inghippo inestricabile di alleanze, contro-alleanze, tradimenti, doppigiochi, regolamenti di conti tribali, corruzione, strategie della tensione da tutte le parti che sono Siria e Medio Oriente, c’è poco da scoprire e complottteggiare: ognuno cerca di fare i propri interessi, compreso quello di indebolire un dittatore che, una volta “serve” a stabilizzare un’area strategica; la volta successiva, è un benefattore dell’umanità e contemporaneamente, un pacificatore del Libano in funzione anti-israeliana e nello stesso tempo ancora, anti-iraniana; e dopo e contemporaneamente e prima, va sostenuto oppure combattuto, secondo gli sbalzi d’umore dei complottisti. Mentre è chiaro che la guerra contro Assad, al di là dei retroscena su cui qualunque testa di girandola può sbizzarrirsi, è uno dei tanti “errori” che costellano la presidenza di Barack Hussein Obama, il più torbido e incapace inquilino che, alla stregua e con la stessa competenza di un senzatetto, allo stesso titolo di un homeless, abbia mai trovato dimora alla Casa Bianca.
    Lo stesso vale per quanto riguarda la “primavera araba” egiziana: mr. Hussein Obama si è “liberato” di un elemento di stabilizzazione – per quanto onerosa da ogni punto di vista – come Mubarak: e non è che le cose siano cambiate, nel dopo-Mubarak, a meno di non portare al potere i Fratelli Musulmani, che ce la stavano facendo senza che nessun catto-islamista trovase da ridire. E non è detto che non possano tornare a spuntarla: rischio contro cui i complottisti copincollisti & mistificatori e i Tariq Ramadan in scala naturale in sedicesimo non hanno mai strillato, neppure un gridolino d’allarme, un gemito di protesta, un guaito di dolore da vergini cuccioli del catto-islamismo: né loro né i moderati islamici di cui sono piene la chiacchiere, per limitarci a queste. E su cosa intedesse fare con e dei copti Morsi e il suo governo, non ci sono mai stati dubbi: e nessuno dei fautori e promotori di Eurabia ha mai detto né fatto nulla. Come nulla dicono a proposito di questo signore convertito al Cristianesimo, esposto alle minacce di polizia e leggi islamiche in un Paese, come no!, moderato, dove vige la stessa legge dei Paesi anti-“triade diabolica”, come l’Iran: cosa su cui il mistificatore-complottista-in-chief catto-islamista sorvola sfrecciando come uno di quei missili che gentaglia come Ahmadinejad ci spedirebbe addosso, solo che gliene fosse data la possibilità.
    Ora, invece, l’Egitto vorrebbe promuovere una coalizione internazionale contro i jhadisti libici, cui è stato chiesto all’Italia di partecipare: l’idea stessa di questa alleanza smenitisce la paranoia per cui l’Egitto sarebbe parte del complotto di cui fanno parte i jhadisti libici. Così, invece di ritenerla una alleanza contro i nemici della pace, i complottisti tacciono: e chiedono che l’Italia non rinnovi i suoi arsenali militari, sepxie per qaunto riguarda l’aviazione: laddove in Libia, per rovesciare i jihadisti e riportare i barconi con gli immigrati al punto di partenza, non si manderanno mai né esercito né carabinieri.

  3. Lepanto

    Bisogna far pressioni per intervenire subito con una massiccia operazione militare per schiacciare definitivamente la testa del serpente fondamentalista islamico e i suoi complici e finanziatori e, contemporaneamente, scacciare con le cattive dall’Europa i suoi infami sodali disinformatori che aspirano a condannare il continente alla dimmitudine.

  4. Antonio

    quello della foto sembra un personaggio in cgi (computer grafica)… e fatto pure male

  5. 5-Leo

    E intanto nelle ultime ore Israele ha attaccato due postazioni dell’Esercito arabo siriano, nella provincia di Damasco :

    “Il portavoce militare siriano ha detto che tali attacchi sono la prova vivente del sostegno d’”Israele” ai movimenti terroristici in Siria. Tale nuovo intervento israeliano diretto nel conflitto, avviene mentre l’offensiva dei gruppi terroristici attivi nel sud e nella provincia siriana di Qunaytra, confinante con le alture occupate del Golan, comincia a vacillare. Dopo un certo successo, i movimenti estremisti iniziano a perdere terreno per la controffensiva dell’Esercito arabo siriano, che ha liberato la maggior parte della città strategica di Shayq Misqin, occupata dai terroristi a metà novembre.”
    (Samir R. Zughayb, al-Ahad News, 8 dicembre 2014 – Reseau International)

    Quando la triade diabolica NATO-Israele-GCC sarà messa nelle condizioni di non nuocere credo che nel mondo, non dico che non ci saranno più problemi per carità, ma sicuramente più pace e sicurezza di adesso. E questo varrà anche per l’Egitto. Uno dei tanti paesi dove le tensioni fra i vari gruppi etnico-religiosi sono esaltate al massimo dal triplice fondamentalismo (oltre che dalla diabolica manipolazione dell’informazione) per tenere alta l’instabilità di una Nazione che da secoli è modello di convivenza.

    1. yoyo

      Il diavolo sta altrove, credimi.

    2. 1-Focaul d

      @5-Leo :

      Riprendendo l’articolo sulle sette fondamentaliste evangeliche e sulla loro capacità di lavaggio del cervello credo che ne sia un perfetto esempio la risposta logorroica e confusa, molto confusa (per usare un eufemismo) di un commentatore che semplicemente non possiede gli strumenti (storici, culturali, religiosi, scientificì, tecnici, statistici e gastronomici 🙂 per poter esprimere un giudizio che gli permetta di entrare con cognizione di causa nella situazione egiziana nel XXI secolo. Ne dico solo una : credere che il problema del sionismo cominci con la fondazione dello Stato di Israele è sintomo di blocco cognitivo causato dal seguire troppo da vicino i telepredicatori di cui egli ha rivelato aspirare essere il loro prossimo maggiordomo.

      1. Raider

        Credere alle idiozie che si citano e ripetono rimpallandosele fra buontemponi fa questo effetto deleterio ai paranoici in attività permanente, perché possano stabilire alcunché riguardo le cognizioni altrui. Tanto è vero che, di fronte a argomenti precisi, la fuga citazionistica dalla realtà non prevede altro che sparare la prima salva di idiozie che vengono in mente: tanto, è facile dire l’opposto di quello cui non si sa replicare.
        Ne dico solo due:
        nessuno ha affermato che il problema del sionismo cominci con la fondazione dello Stato di Israele, il fatto è che il sionismo, un movimento nazionalista come tutti i nazionalismi (compresi quello arabi di matrice laica) quale fonte di tutti i mali e di tutti i complotti, i paranoici lo fanno cominciare, in pratica, con i patriarchi biblici;
        sulla situazione egiziana nel XX – secolo non si capisce perché fermarsi solo al XXI secolo, se il sionismo comincia prima dello Stato di Israele – perfino il complottista di complemento avrebbe potuto dire qualcosa di meno stupido delle battute pro dimo sua, da perfetto maggiordomo di un complottista più addentro di lui nelle teorie che tengono sempre vivo il livello della paranoia contro lo stress di un pensiero autenticamente libero.

      2. Lepanto

        E tu, che non hai neanche il garbo di rivolgerti direttamente a colui che vorresti canzonare con per conto terzi, che razza di persona saresti?

      3. 7-Leo

        @1-Focaul d

        Diceva George Orwell : “Chi controlla il passato controlla il futuro.
        Chi controlla il presente controlla il passato.”

        Ecco perchè certe storie è meglio non farle sapere :

        Come per esempio la connection dei Fratelli Musulmani con gli Stati Uniti. Cominciò il presidente Eisenhower che nel 1953, un anno prima che fossero banditi da Nasser, accolse una loro delegazione guidata da Said Ramadan, genero del fondatore al Banna e padre del noto filosofo Tariq Ramadan. Il sostegno americano ai Fratelli rientrava allora nella battaglia ingaggiata contro l’influenza del comunismo e dell’Unione sovietica.

        Ma nel momento in cui si scoprono viene anche tirata fuori la giustificazione.

        Vista la “eccezionalità USA” se appoggiare un movimento islamista (nato peraltro sotto l’occupazione coloniale che come tutte le occupaziono coloniali fa nascere gruppi estremisti che a loro volta danno la giustificazione della occupazione stessa) serve agli “interessi ed alla sicurezza degli Stati Uniti” questo diventa cosa buona e giusta (come ci ricordano le foto degli incontri del senatore Mc Cain con gli islammisti dell’ISIS), salvo poi, come ci ricorda Hillary Clinton “sfuggire di mano”.

        Ma questo non è un male : incrementa il business dell’esercito della salvezza….dell’economia USA.

        1. Raider

          Le dietrologie non trovano spiegazioni né danno dimostrazioni, scovano solo fatti che affastellano uno appresso all’altro, senza nemmeno connetterli: e se la connessione c’è, per es., con il contestro storcio della Guerra Fredda, per es., questa è solo una copertura! Una scusa per i futuri complotti!
          Insomma, ci sono tutte le premesse paranoiche giusto per impancarsi a conoscitori e controllori della storia. Quella del colonialismo occidentale, per es.: che, per quanto riguarda l’Islam, fu di breve durata, specie se rapportata all’azione di attacco che per secoli l’Islam ha portato alla Cristianità. Cosa aveva l’Occidente da “depredare” – come hanno fatto gli islamici da Maometto in avanti: e perchè
          L’imperialismo e colonialismo islamico non meritano neppure un accenno’ Chi glielo faceva fare, a questi pacifici beduini, di attaccare il mondo da Est a Ovest? – ai Paesi arabi?
          Il primo pozzo di petrolio fu scavato in Arabia audita nmel 1939: da allora, il petrrolio fu pagato, a questi discendenti del loro profeta – i catto-islamisti che appiopppanio all’Occidente la legge sulla blasfemia in vigore, per es., in Pakistan, dicano con chiarezza: Maometto era un profeta? Lo dicano! – a prezzi di mercato, quanto ai petrolieri texani. Oggi, con tutte le ricchezze accumulate senza che gli arabo-musulmani ci abbiano messo niente, Paesi del Golfo e non del Golfo ricattano l’Occidente. E il Pil dei Paesi arabi, detratti i proventi del pterolio e del turismo edelle speculazioni finanziarie, è a liverllo di Paesi come la pgana. Tranne, che ora, ottengono dall’Ue di piazzare i loro prododtti agricoli per finire di distruggre la nostra agricoltura. In nome della globalizzazione, che doveva a rendere – ricordate gli slogan dei “no logo”? – più ricchi i Paesi ricchi. E un’immigrazione i cui effetti nel medio periodo sono visibili anche oggi: e che sono stati sottoposti al Sinodo di ottobre anche ai vescovi. Ma, quanto a questo, i catto-islamisti non fiatano, non hanno nulla da obiettare o recriminare.

        2. yoyo

          Quindi per te Stalin aveva l aureola, non migliaia di oppositori nei gulag.

  6. giuliano

    ma l’Egitto non è il paese islamico moderato per definizione e amico dell’occidente ??
    ahahahahaha !!!!!!!!!!!

  7. Raider

    A questo signore è anche andata bene. Pensate che è successo e succede a altri: per non parlare di Magdi Cristiano Allam e Ayaan Hirsi Ali.
    Tanto per dare l’idea della distanza siderale fra Cristianesimo e Islam, a Roger Garaudy, Maurice Bejard, Cat Stevenes o Anthony Quinn, per dire solo alcune fra le celebrità convertite all’Islam, nessuno ebbe mai nulla da obiettare. Ma perché non si dica che i neo-convertiti all’islamismo vadano esenti dalle censure, sì sì, degli silamofobi, ecco che Pietrangelo Buttafuoco, “tornato all’Islam”, essendo questa, come ognun sa, la “religione naturale dell’umanità”, si lagnava – ma flebilmente – che uno dei suoi conoscenti gli ha tolto il saluto…
    A me, un giorno in cui ho “riconvertito” alla verità storica la cassata, gloria della pasticceria siciliana, dimostrando che di arabo aveva soltanto il nome, un fossile lessicale nel nostro dialetto del termine arabo che indica la scodella, volevano togliermi la parola e fossimo stati al Cairo, la vita, alcuni immigrati inseriti nel business del cous-cous e i dhimmi multiculturalisti in tutto simili ai catto-islamisti che vengono qua a incitare a combattere il jihad.

    1. Raider

      Pardon: Béjart; Stevens.

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