Evasione? Per Lady Fisco è colpa della «matrice cattolica» degli italiani (e non è neanche la notizia più brutta di oggi sull’Agenzia)

Di Redazione
29 Luglio 2014
Le parole pronunciate da Rossella Orlandi davanti alla Camera. E la polemica per la "politica dei bonus" che spinge gli ispettori a controlli feroci sulle imprese

AGGIORNAMENTO – Nell’edizione di ieri (mercoledì 30 luglio) Avvenire ha commentato molto duramente le battute di Rossella Orlandi di cui vi diamo notizia in questo articolo. Oggi, giovedì 31 luglio, sullo stesso quotidiano cattolico è stata pubblicata la sua lettera di scuse, molto gradita dal direttore Marco Tarquinio. Ve la riproponiamo: «Gentile direttore, ho letto con attenzione il commento dal titolo “Male la prima, direttore. Sull’evasione sbaglia indirizzo”, pubblicato a pagina 6 di Avvenire del 30 luglio. Vorrei subito sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, la mia “battuta” ironica era indirizzata a tutti coloro che non rispettano le leggi ma confidano sempre in una sanatoria o in un condono per espiare i propri comportamenti scorretti. Nessun riferimento, quindi, ai princìpi solidaristici della cultura cattolica che hanno sempre ispirato i miei comportamenti e la mia vita. Mi scuso se le mie parole possano aver creato fraintendimenti o aver urtato la sensibilità di qualcuno. Approfitto dell’occasione per porgere un cordiale saluto a lei e ai suoi lettori. Rossella Orlandi, Direttore Agenzia delle Entrate».

«In Italia sanatorie, scudi, condoni, sono pane quotidiano. Siamo un paese a forte matrice cattolica, abituato a fare peccato e ad avere l’assoluzione». Con questa “fine” analisi, Rossella Orlandi ha debuttato oggi alla Camera dei deputati come direttore dell’Agenzia delle entrate. Orlandi, nominata di recente dal governo Renzi capo del Fisco italiano, ha dedicato molte parole sulla presunta connessione fra religione e peccato. Nessuna sui molti imprenditori italiani costretti a licenziare e a chiudere aziende a causa delle tasse e di accertamenti feroci e senza scrupoli dell’Agenzia delle entrate.

LE TAGLIE SUGLI IMPRENDITORI. L’obiettivo del Fisco italiano è riscuotere e incassare. E per spremere le imprese fino all’osso – spiega oggi Repubblica in un servizio dedicato proprio all’atteso “nuovo” corso dell’agenzia – mette una taglia sui potenziali evasori (metà dei quali poi risulteranno non esserlo alla luce della legge e della giustizia, come vi abbiamo raccontato in questo articolo). Il meccanismo è semplice: premiare gli ispettori più intransigenti. Ogni ispettore riceve un bonus dall’Agenzia delle entrate in base ai risultati. Più “evasori” trova, più è alto lo stipendio. Questa “politica dei bonus” tuttavia non sembra aver portato alcuna vittoria sul fronte dell’evasione. Al contrario, il malcontento degli imprenditori monta sempre di più: non solo devono fare i conti con uno Stato inefficiente ed esoso, ma anche con accertamenti capziosi e funzionari che, galvanizzati dai possibili premi, si accaniscono sulle imprese in crisi con particolare ferocia. Non è un caso se, ad esempio, nel 2011 per i dirigenti di seconda fascia il “costo azienda” fisso dell’Agenzia è stato pari a 30 milioni di euro, mentre quello dei bonus a ben 25 milioni. I premi, insomma, pesano quasi come lo stipendio fisso.

VISCO: NO AI BONUS. Nello scenario fosco dell’economia italiana, nel quale molte aziende sono costrette a chiudere e a licenziare a causa delle tasse tasse sempre più alte, sono in molti a trovare fuori luogo e dannosa la politica dei bonus agli ispettori. Persino l’ex ministro del Tesoro, Vincenzo Visco, soprannominato dai detrattori il “Dracula” delle imposte, si è lamentato della prassi dell’Agenzia delle Entrate e si è appellato al nuovo direttore (restando, finora, inascoltato): «Spero che Orlandi – ha detto l’ex ministro dei governi Prodi a Repubblica – cambi linea rispetto al passato. Pagare gli ispettori in base ai risultati può portare ad atteggiamenti molto aggressivi. Si costringono sotto ricatto gli imprenditori a fare adesioni (patteggiamenti sulle multe, ndr) in base a violazioni che in parte non c’erano o non c’erano per niente». Anche Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione, sentito dal quotidiano romano, ha affermato che gli ispettori «non dovrebbero avere incentivi per fare quello che è il loro dovere e per cui sono pagati comunque».

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34 commenti

  1. Andrea

    Cari ciellinissimi impuniti, la signora ha detto una verità confermata da anni di ricerca sociologica (non certo solo “comunista”, come direste voi amichetti del Giussani): non è una novità che la tendenza italiana al condono ha le sue radici nella cultura cattolica, contrariamente a quella nordeuropea e protestate nella cui religione infatti non esiste il sacramento della confessione. Senza dimenticare il concetto cattolico di intercessione: prego la Madonna perché interceda con Dio, esattamente come prego il politico amico perché interceda in Parlamento: tutto questo sarebbe inconcepibile nel Regno Unito o in Germania. Lo sapete benissimo, non fate finta di niente. La cosa triste è però che in Italia se fai arrabbiare il pretone di turno poi devi cospargerti il capo di ceneri e scrivere lettere di scuse su tutti i quotidiani…

    1. Giulio Dante Guerra

      Caro “mangiapreti” inguaribile, la morale cattolica dice, sì, che si devono pagare le tasse, ma anche che, da parte dello stato, la tassazione deve essere equa, e non “confiscatoria”, come è sempre stata quella italiana, almeno da quando sono contribuente io. E, almeno, le imposte fossero, sì, alte, ma, in compenso, i servizi erogati dallo stato ai cittadini fossero “di prima qualità”. Invece, fanno – sempre di più col passare del tempo – sonoramente schifo!

    2. Giulio Dante Guerra

      Ah, dimenticavo: io non sono mai stato ciellino, né “impunito”, né “punito”. Il mio primo impatto con CL fu verso il 1975, in un raduno, più o meno “aperto a tutti”, che fecero a Pisa. Ricordo che il raduno s’aprì con dei canti, che sembravano rivolti a “sessantottari pentiti”. Siccome io ero, invece, un “anti-sessantottaro”, non pentito, ma solo “schifato” della sedicente “cultura di destra”, – fra l’altro, quanto mai inconcludente – il quale, nel frattempo, cerca qua e cerca là, aveva scoperto la Contro-Rivoluzione e l’insegnamento di Plinio Corrêa de Oliveira. E qui rimango.

  2. davide

    Un altra persona attaccata con la colla alla sua poltroncina a sparare cazzate. Brava continua ad arricchirti alle spalle di un popolo sempre più alla fame!!!! Se togli la Chiesa Cattolica dallo stato italiano voi e tutti i politici sareste già stati giustiziati sulla ghigliottina come il Re e la Regina di Francia.

    1. Giulio Dante Guerra

      Più verosimilmente, lapidati in esecuzione della sentenza d’un “”tribunale islamico”…. Vi immaginate quale “resistenza” all’invasione araba e alla conseguente islamizzazione avrebbe mai potuto opporre, nel “XVI secolo ab Urbe condita”, un’Italia ancora dedita al culto di Giove Capitolino?

  3. martino

    Mi pare che Dolce e Gabbana, Rocco Siffredi, Vasco e Valentino Rossi. … forse fossero di tutt’altra matrice. O dovremmo dire (a)matriciana?
    Magari per l’on. Orlandi si diventa cattolici non appena si evadono le tasse.
    Un po’ come i laziali che prima di morire diventano romanisti perché così muore l’antagonista. Insomma una politica amatriciana!

  4. augusto

    Povera Orlandi,non è colpa sua…..

  5. CIM

    Cara filomena
    ti aspetto per curarti.
    forse riusciamo a mettere un
    insieme la parte di cervello
    che ti manca.
    Salutoni

  6. giovanni

    la orlandi, che credente non è, sa che nessuno la perdona, e quindi come tutti i sinistronzi non pecca mai! Come credente invece, io posso peccare, perchè sarò perdonato. Quindi posso augurare alla direttrice dell’ agenzia delle entrate, un abbondante uso di carta igienica!!!

  7. CIM

    Caro Giuseppe
    grazie per aver corretto
    e grazie per aver la stessa
    opinione
    vedi sono piu di 40 anni
    che per colpa dei detti politici
    sono costretto a vivere fuori
    dalla mia Patria che Dio Padre
    ci a donato a noi Italiani Cattolici o
    Cristiani. Oggi come sai L Italia
    e diventata la Patria dei Demoni
    anche dopo la seconda guerra m.
    cerano gli anticristi ma non come
    Oggi. Il MIO CUORE BATTE
    SEMPRE PER UN ITALIA CATTOLICA
    DOVE SI AMANO VERAMENTE I
    DIECI COMANDAMEDI. E DOVE
    IL GIURAMENTO DELLA CRESIMA
    SIA MESSO IN PRATICA.
    GESU A SCELTO L ITALIA PER
    COSTRUIRE LA SUA CHIESA PER
    LA SALVEZZA DELLE ANIME E DEL
    MONDO INTERO.

    1. filomena

      Il tuo nick riassume bene il tuo pensiero infatti è l’acronimo del vecchio nome dei Centri di Igiene Mentale.

      1. acronimo

        Beh, CIM è anche l’acronimo di c*m in mouth 🙂

    2. martino

      Mi pare che Dolce e Gabbana, Rocco Siffredi, Vasco e Valentino Rossi. … forse fossero di tutt’altra matrice. O dovremmo dire (a)matriciana?
      Magari per l’on. Orlandi si diventa cattolici non appena si evadono le tasse.
      Un po’ come i laziali che prima di morire diventano romanisti perché così muore l’antagonista. Insomma una politica amatriciana!

  8. CIM

    ai TEMPI DI NERONE
    OGNI COSA CHE SUCCEDEVA
    LA COLPA ERA DEI CRISTIANI.

    QUESTA E DEGNA DI ESSERE
    LA FIGLIA DI NERONE.
    ORA CAPITE PERCHE ANNO
    ABOLITO I MANICOMI
    ORA LI TROVI IN POLITICA.

    1. Giuseppe

      D’accordissimo, caro CIM [a parte hanno che vuole l’acca ….].
      Hai centrato in poche righe il problema. Peccato che noi cattolici italiani non ce ne vogliamo rendere conto [e i nostri Vescovi per primi].

  9. evasione

    Egregi signori, siamo il Paese con le tasse e l’ evasione fiscale più alte.
    Siete proprio sicuri che diminuendo le tasse si diminuirebbe in proporzione l’ evasione? Io proprio no.
    Oltre agli evasori totali (migliaia di nuovi ogni anno) , continuerebbe ad evadere tanta altra gente, così come gli onesti pagano a prescindere dal’ aliquota.
    Il Cattolicissimo Politico più potente degli ultimi 20anni, poi è stato condannato, guarda caso, proprio per evasione fiscale …
    Un pò di mea culpa forse non guasterebbe, anche al mondo Cattolico.

    1. Alvaro il laido

      Mentre tu, caro “evasione” posti un geniale commento dove si dice che gli “onesti pagano a prescindere dal’aliquota” (la quale, a pensarci neanche troppo, uno si dovrebbe render conto che è una solenne bischerata, visto che non appena uno non paga diventa “disonesto”), io sottopongo alla tua attenzione il seguente passo:
      “Uomini attivi e laboriosi e capaci a creare ricchezza sono numerosi in Italia. A metterli in valore urge abolire tutte le manomorte tributarie, urge non creare manomorte nuove, urge sostituire al barocco vigente imbroglio di balzelli multicolori, un sistema semplice chiaro, il quale sia di stimolo e non di remora a chi lavora e produce.”
      Questo lo scriveva L. Einaudi nel 1946 e dunque possiamo dedurne che 1) sì, è ragionevole attendersi una riduzione dell’evasione fiscale da una riduzione (non risibile) delle imposte e da una semplificazione (non risibile) della normativa che sovrintende alle procedure di liquidazione e versamento, 2) che il problema dell’evasione fiscale atavica in questo Paese non deriva dalla sua cattolicità, ma dal fatto che, storicamente, i suoi abitanti si son sempre considerati sudditi di qualcuno da fregare appena possibile, visto che come stato nazionale è stato costituito manu militari non dalla volontà del suo popolo, ma da una élite di massoni in barba al suddetto, costretto poi a morire di fame a spese della borghesia illuminata, a emigrare e a fare una guerra dietro l’altra per motivi e interessi indegni di uno Stato civilizzato; 3) che il personaggio che tu oggi fai passare per cattolico a dire il vero è anche lui massone, come tutti i burattini (compreso l’ultimo) che l’Europa massonica ha incaricato di amministrarci coattivamente.
      Quindi…

      1. Giulio Dante Guerra

        Gli unici costretti, dal nostro sistema fiscale, a pagare (in anticipo!) tutte le tasse siamo noi, lavoratori dipendenti e pensionati, col sistema del “prelievo alla fonte”. Salvo poi, quando si deve pagare il c.d. “ticket” – parola, che, in buon inglese, ha tutt’altro significato – sulle medicine, vedersi calcolare quest’ulteriore balzello su un “reddito lordo”, che nessuno ha mai visto, se non in una “casella” del CUD. A proposito del “ticket”, il “genio” che lo istituì – magari, sognando l’eutanasia obbligatoria per i malati “permanenti”, come noi diabetici, o i dializzati – disse che aveva come scopo principale “lo spreco di medicine”. Ma dov’è questo “spreco”? Lasciamo da parte i malati immaginari, “psicopatici” che si riempirebbero comunque la casa di farmaci che non prederanno mai, anche se costassero il doppio del prezzo segnato sulla confezione. Prendiamo invece la persona comune, che si ammala di una patologia guaribile il una settimana, durante la quale deve prendere una pasticca al giorno. Va in farmacia, e quel farmaco esiste solo in confezioni da 25 pasticche. Chi è il vero responsabile delle 18 pasticche sprecate? Non certo il paziente, che sarebbe felicissimo di pagare poco più di un quinto del “ticket” che paga!

        1. Paolo

          errore: i lavoratori dipendenti ricevono uno stipendio con le tasse già decurtate, è vero, ma lo stipendio lo hai in tasca. Solo che in seguito il lavoratore dipendente arriva da me, artigiano, autonomo, e mi dice: “ehhhh caspita, 25 € all’ora??? Non è un po’ caro? magari mi fai un po’ meno senza scontrino?”. In quel momento il dipendente che viene da me sta cercando risparmiare l’IVA, che per sua natura DEVE andare a gravare sull’utente finale, e non su di me. Se tutti gli utenti finali che vanno a bere il caffè, al ristorante, dal parrucchiere, dal medico, meccanico, medico… non cercassero di fare i furbi per evadere l’IVA ma chiedessero le ricevute giuste forse non saremmo tutti gravati da aliquote così alte.

          1. Giulio Dante Guerra

            Più verosimilmente, raddoppierebbero, o giù di lì, gli sprechi nella spesa pubblica.

          2. giovanni

            E’ vero più tasse si pagano e più sprecano!

    2. beppe

      EVASIONE, dopo esserti rivolto al MONDO CATTOLICO, spero rivolgerai un pensiero al MONDO PARASSITARIO generato e foraggiato dalla sinistra che ha favorito un sistema di welfare senza responsabilità, l’espansione della spesa improduttiva e le sacche di rendita ( dal CSM coi suoi presidenti IN SCADENZA AI SINDACATI , ALLE PARTECIPATE STATALI ).

    3. michele

      E c’è un pregio nel cattolicesimo è proprio il buon senso nelle cose di Stato e nella non assolutizzazione dello Stato stesso. In paexi protestanti come l’Inghilterra la Chesa è una docile appendice dello Stato medeismo. La Chiesa cattolica ha da sempre difeso la suaindipemdenza, perché significa che l’uomo non è alla mercé dei poteri terreni.

      1. filomena

        Tanto per puntualizzare la chiesa in Inghilterra é anglicana e il suo capo é la regina Elisabetta che evidentemente non ha interesse a darsi la zappa per i piedi da sola. Inoltre vige ancora la regola che il primo ministro inglese finché rimane in carica non può dichiararsi di fede cattolica. Tutto ciò ha fatto si che la fede non determini ingerenze in uno Stato moderno e laico. Noi purtroppo siamo anni luce distanti da questo e specialmente su certi temi non si muove paglia che Dio (o meglio il Vaticano) non voglia.

      2. filomena

        Tanto per puntualizzare la chiesa in Inghilterra é anglicana e il suo capo é la regina Elisabetta che evidentemente non ha interesse a darsi la zappa per i piedi da sola. Inoltre vige ancora la regola che il primo ministro inglese finché rimane in carica non può dichiararsi di fede cattolica. Tutto ciò ha fatto si che la fede non determini ingerenze in uno Stato moderno e laico. Noi purtroppo siamo anni luce distanti da questo e specialmente su certi temi non si muove paglia che Dio (o meglio il Vaticano) non voglia.

        1. pinotto

          Filome’,hai ragione, trasferisciti in inghilterra, sei sprecata in questa Italia dominata dai papisti…. ah ah ah faresti un favore a te , ma soprattutto faresti un GRANDE favore a noi ! Grazie in anticipo !

    4. MF

      “Siete proprio sicuri che diminuendo le tasse si diminuirebbe in proporzione l’ evasione?”

      Io invece si……

      1. Giulio Dante Guerra

        Come ho scritto più sopra, da noi la spesa pubblica è un pozzo senza fondo. Più soldi si riesce ad estorcere ai cittadini, più si riesce a sprecarne in spese improduttive.

  10. Livio

    debuttare con una boiata si dice porti bene

  11. Giannino Stoppani

    Abbiamo trovato la soluzione all’evasione fiscale: mandiamo la finanza all’uscita della messa domenicale e prendiamo i nomi.
    A parte gli scherzi…
    In Italia si evade perché le tasse sono troppo esose, perché il diritto tributario è un caos disorganizzato, e perché la nostra classe dirigente è fatta da cretini che sbroccano quando hanno davanti un microfono.

  12. Fisco o fiasco

    «Io che sono una esperta di fisco – ha raccontato Orlando – ho perso un pomeriggio per cercare di capire che cavolo dovevo fare con l’Imu di casa mia» Per il neo direttore dell’Agenzia delle Entrate c’è la necessità di semplificare l’approccio al fisco da parte dei cittadini: «è necessario facilitare l’approccio, la semplificazione è una delle nostre priorità». E ha definito una rivoluzione nel rapporto del fisco con i cittadini la dichiarazione precompilata.

    Ma vi sembra normale che in un paese in piena crisi, che si trova a dover affrontare la concorrenza di paesi super competitivi, il responsabile massimo del fisco ammetta candidamente che la materia fiscale del paese è un caos completo, di difficile comprensione perfino per gli addetti ai lavori?
    A prescindere dalle responsabilità. Di chi sia la colpa di questo marasma personalmente non mi interessa, mi auguro che venga risolto.

    1. Giuseppe

      Questa Orlandi o è davvero poco sveglia o vuole prendere tutti per il culo [ma possono anche essere le due cose insieme]. “Esperta di fisco” e non riesce a calcolare l’IMU? Ma mi faccia il piacere!!!! Calcolare l’IMU è facile (ci riesco anch’io in un quarto d’ora, senza sbagliare e senza essere esperto di fisco). Il problema è pagarla l’IMU, altro che balle!
      In ogni caso questa signora è perfettamente il linea con il governo di Giamburrasca Renzi: annunci a raffica, supercazzole varie, ricatti al parlamento, e nulla sui problemi veri del Paese [per es., Giamburrasca, invece di fare il galletto con le fiorettiste, perchè non ti presenti dagli operai di Gela?].

      1. Fisco o Fiasco

        A parte che non credo affatto che sia così semplice calcolarsi CORRETTAMENTE l’Imu.
        Credo inoltre che sia la logica conseguenza di chi non opera nella realtà operativa, ma si occupa solo di massimi sistemi. Purtroppo non mi sorprende, che un alto funzionario pubblico del fisco non sappia come operativamente calcolarsi le tasse. Perchè? perchè a livello teorico sanno benissimo il concetto di capacità contributiva oppure come viene architettata una frode carosello oppure esterovestizioni varie, però poi a livello pratico, compilare un F24 non lo sanno fare. Ed è complicato fare pure quello. Il dramma italiano però è che il caos fiscale che colpisce la stragrande maggioranza dei cittadini italiani riguarda proprio questa dimensione base/operativa che nulla ha a che vedere con i massimi sistemi. Quindi il campo che sarebbe da semplificare immediatamente sfugge all’analisi di chi dovrebbe pianificare la semplificazione. Temo che, anche la prossima “semplificazione”, in realtà produrrà nuove complicazioni e costi.

  13. luca

    Di sciocchezze al giorno d´oggi ne abbiamo a bizzeffe. Mancava questa, detta fra l’altro dal numero 1 del fisco. Rimandata indietro, era meglio ancora Befera

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