LA CARICA DEGLI EVANGELICAL. PAROLA DI SANDRO MAGISTER

Di Pietro Piccinini
08 Luglio 2004
Le Chiese liberal, snob e di sinistra, sono in caduta libera. I preti alla moda sono fuori moda

Le Chiese liberal, snob e di sinistra, sono in caduta libera. I preti alla moda sono fuori moda. è questo, in sintesi, il panorama eccelesiastico che ci offre Sandro Magister, noto vaticanista dell’Espresso e attento osservatore, dal suo sito dedicato alle tendenze religiose a livello internazionale. Un cristianesimo dai tratti «pentecostali ed evangelical» sta conquistando i cristiani dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina e si espande verso nord a scapito della Chiesa cattolica. D’altra parte, dice Magister facendo propria la domanda di John L. Allen del National Catholic Reporter, «può una robusta identità cattolica essere forgiata imitando i modi espressivi della cultura dominante?».

Che tipo di cristianesimo si sta diffondendo nel mondo?
è un fenomeno, imponente, di cristianesimo che chiamiamo “pentecostale” o “evangelicale”, che ha successo soprattutto là dove viene meno la figura del sacerdote cattolico tradizionale. La Chiesa cattolica in Brasile, ad esempio, che è clamorosamente povera di clero autoctono, è quella che in proporzione ha perso più fedeli al mondo e che vede i suoi fedeli emigrare verso esperienze di matrice protestante, ma non figlie del protestantesimo classico, luterano o calvinista. Si tratta dei “revival religiosi” degli ultimi decenni, pentecostali ed evangelical, appunto.

Non crede che si tratti del noto fenomeno delle “sette religiose”?
Io non lo liquiderei in questo modo, anzi. è un fatto che i cristiani, in tutto il mondo, tendono ad abbandonare la religiosità tenue, debole, assimilabile agli schemi culturali correnti. Questo tipo di cristianesimo è in caduta, perché il fedele non vede bene per quale motivo non debba preferire un cartello che offra riposte non religiose ma magari più efficaci, laddove a tema siano la giustizia, l’ecologia, la pace eccetera. Il cristianesimo che invece si espande numericamente a partire dal sud del mondo è dottrinalmente molto ortodosso e non ha nulla a che spartire con i dibattiti su celibato libero, clero sposato, vescovi donne, matrimoni gay e via dicendo, che arricchiscono la nostra stampa. Perciò sembra non interessare i media. Ampi studi dimostrano che anche in Europa non si registra affatto una caduta della domanda religiosa. Manca l’offerta, e allora la domanda si trova sperduta.

Crede che anche in Europa possa succedere che il cristianesimo cosiddetto “fondamentalista” travolga quello cosiddetto “progressista”?
Non lo so, però anche in Europa e in Italia le forme carismatiche ed evangelical sono in crescita, mentre quelle eredi del cattolicesimo democratico e del dissenso sono letteralmente alla bancarotta. Anche nei paesi del nord cresce un cristianesimo che non appare elegante agli occhi dell’osservatore snob: quello della frequenza ai santuari, della devozione per i santi e di una religiosità che esige celebrazioni liturgiche fedeli alla tradizione e non ama apparire in televisione. Questo è ciò che si va affermando nonostante non piaccia alle correnti cattoliche ecumeniche nostrane, sempre tentate di dialogare con le forme di protestantesimo che hanno la loro stessa lunghezza d’onda – onda “modernizzante”, s’intende – ma mai bendisposte nei confronti di forme che a volte troppo semplicisticamente etichettiamo come “fondamentaliste” e che però sono di gran lunga più forti, più ferventi, più vivaci. Nei confronti di questo cristianesimo evangelical, praticamente non c’è ecumenismo.

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