Sudan. Madre cristiana condannata all’impiccagione: «Hai avuto tre giorni per convertirti all’islam ma non hai voluto farlo»

Di Leone Grotti
15 Maggio 2014
Meriam Yahia Ibrahim è stata condannata ingiustamente l'11 maggio per apostasia. Per salvarsi avrebbe dovuto convertirsi all'islam, ma lei, madre di un figlio e incinta di otto mesi, ha rifiutato

Ha avuto tempo fino a stamattina per abiurare il cristianesimo e convertirsi all’islam. Ma Meriam Yahia Ibrahim, dottoressa cristiana di 27 anni, ha deciso di rimanere cristiana ed è stata condannata a morte in Sudan. «Ti abbiamo concesso tre giorni per abiurare, ma hai deciso di non riconvertirti all’islam. Ti condanno alla morte per impiccagione», ha letto la sentenza il giudice Abbas Mohammed Al-Khalifa rivolgendosi alla donna con il suo nome islamico, Adraf Al-Hadi Mohammed Abdullah.

ADULTERIO E APOSTASIA. Ibrahim si trova in carcere dal 17 febbraio insieme al figlio di poco meno di due anni ed è incinta di otto mesi. Lo scorso 11 maggio la corte di Khartoum l’aveva condannata a morte per apostasia  e a ricevere 100 frustate per adulterio. In Sudan, infatti, la sharia è la fonte della legislazione e prevede che i musulmani non possano cambiare religione così come è vietato alle donne musulmane sposare uomini di altre religioni. Nessuno però era mai stato condannato a morte dal 1985.

CRESCIUTA COME CRISTIANA. Ibrahim è sposata con il cristiano Daniel Wani e dopo l’esecuzione della sentenza i suoi figli saranno affidati allo Stato. Secondo quanto stabilito dai giudici l’11 maggio, la sentenza non sarà eseguita prima che la gravidanza sia portata a termine.
Ibrahim è stata cresciuta come cristiana dalla madre, visto che il padre musulmano se ne è andato quando lei aveva sei anni. Ma un uomo l’ha accusata di essere stata allevata come musulmana e di essersi poi convertita al cristianesimo. Al processo diversi testimoni hanno affermato davanti alla corte che Ibrahim è sempre stata cristiana ma i giudici hanno emesso lo stesso la condanna.

@LeoneGrotti

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16 commenti

  1. vinci letta

    io non sono razzista, credo nel rispetto delle idee e delle religioni, non ho mai guardato il colore delle pelle o il paese di provenienza, guardo solo il buono o il cattivo, di qualsiasi razza, colore o religione…ma queste cose mi fanno indiavolare…che interpretazione danno al loro credo?…se il loro Dio è questo non è come il mio…ma purtroppo qui Dio non c’entra….qui sono solo gli uomini…della peggiore specie che interpretano la religione a loro uso e consumo per terrorizzare il popolo e tenerlo schiavo.

  2. Nino

    E’ senz’altro una terribile notizia ed una chiara violazione dei più elementari diritti umani 🙁

  3. Mary

    Qualcuno si muova! O gli assassinii dell’Islam sono politicamente corretti?!?
    Stanno uccidendo un’innocente! Innanzi al menefreghismo di tutti… salvate questa martire!

  4. Sasso Luigi

    È una martire da venerare. Santa Meriam, assistimi, chiedi al Padre anche per me il tuo coraggio nel giorno in cui mi sarà chiesto di testimoniare fino al sangue la mia amicizia per Gesù Cristo.

  5. MF

    E dove sono i vari amnesty international & company?

  6. domenico b.

    Proprio ieri il Papa parlava dei santi sconosciuti che portano avanti ogni giorno la famiglia in mezzo alle difficoltà. Questa donna Cristiana è un esempio di fortezza, e la sua famiglia dev’essere fiera di lei.
    Preghiamo per lei, per I suoi familiari, e anche per noi, che prendiamo esempio da lei nei momenti di prova.

  7. Luca

    Purtroppo i giudici non hanno fatto altro che applicare le prescrizioni della religione islamica, rivenienti dal Corano e dalla Sunna (che insieme formano la cosiddetta sharia, la legge islamica).

    Chi si sorprende per queste sentenze (innumerevoli), o non conosce la materia, o è in malafede.

    1. Fran'cesco

      Io mi sorprendo, si, degli strenui difensori dei diritti altrui che non aprono bocca, in questo caso.
      Spero di ricredermi nelle prossime ore.

      Intanto diciamo almeno una decina, in questo mese dedicato a Maria…

    2. Toni

      Luca,
      mi hanno censurato (con qualche ragione).
      Mi sembra il tuo un approccio light (i giudici applicano la sharia, perché sorprendersi, non è la prima) e non capisco il senso del tuo intervento . Perché c’è malafede in chi si indigna?

      1. Menelik

        …il senso è che, sotto sotto, lui è contento di questa condanna a morte.
        Un cristiano in meno, un nemico in meno, soprattutto una donna, capace di generare altri potenziali cristiani.
        Io lessi qualche mese uno dei soliti troll di casa qui commentare un articolo su Asia Bibi, dicendo che le sta bene, se è talmente “furba” da non rinunciare all'”amico invisibile”.
        Questo scrisse il signorino.

        1. Toni

          Si ricordo quel memorabile intervento. Ma ha un repertorio molto vasto: una volta ha realizzato una associazione tra la fonte battesimale e la pedofilia. Ci dona, su questo sito il vero volto della situazione, secondo solamente ad EricaT, mentre Bifocale …… è il teorico …l’intellettuale (cita l’antropologo, la filosofa, le associazioni psichiatriche ecc.) o (meglio) il “profumatore”.

      2. Leandro

        Forse avete frainteso il senso dell’interveto di Luca.
        Secondo me voleva semplicemente sottolineare come il problema non siano gli “integralisti” africani, quanto invece la religione islamica in sè, che prevede, appunto, di uccidere l’apostata (oltre a gay e adulteri) e tante altre belle cose.

        1. Toni

          Si, con un salto mortale, … ma, in ogni caso, perché la “malafede”?

  8. Non ci resta che pregare dinanzi a tanto orrore.
    Eleviamo tutti al Signore una preghiera.
    Signore, muoviti a pietà!

  9. carolus

    L’islam religione di pace e di tolleranza ! E le nostre Boldrini tacciono!

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