Come buttare ‘e carogne fuori dagli stadi senza troppe chiacchiere, tornelli, tessere e distintivi

Di Fred Perri
11 Maggio 2014
Dopo l'omicidio Raciti ci siamo inventati una serie di regole che hanno reso irritante entrare allo stadio. Ma solo per le famiglie, i fetenti entrano e spadroneggiano come vogliono. Qui ci vuole il polso della Thatcher

#488034813 / gettyimages.com

Genny ’a carogna, il Pipita, Gastone, il Barone, l’Apache, il Mortadella, Big Jim, il Polpo, il Pupone. Il calcio italiano è pieno di personaggi dai soprannomi più bizzarri ma, ahinoi, non tutti sono gentiluomini e non tutti sono giocatori. Ogni volta che ci scappa il morto o si va vicino a causarlo, ascolto gli stessi discorsi.

Ahimè, di morti dentro e fuori dagli stadi italiani me ne ricordo tanti. Troppi. Purtroppo sono anziano e mi ricordo anche le frasi di circostanza, gli annunci roboanti, le nuove leggi che, esattamente come nel caso delle tasse, ad esempio, colpiscono la gente normale, mai i lestofanti. Dopo l’omicidio dell’ispettore Raciti (il simpatico Genny inneggiava con la sua maglietta al tale ingabbiato per questo) nel 2007 a Catania, si sono inventati i tornelli, le tessere del tifoso, una serie di regole che hanno reso difficoltoso e irritante andare allo stadio per noi comuni, ma tutti ’sti fetenti, invece, entrano e spadroneggiano come vogliono.

Non ho nessuna speranza, non do nessun credito, perciò, alla nuova ondata di promesse del governo italiano, attualmente presieduto da Matteo Renzi. Non si risolve nulla, compagni e amici, non si va da nessuna parte. Del resto gli inglesi, quando hanno deciso di trasformare la Premier League nel gioiello che è adesso, a Downing Street avevano Madama Thatcher. Una che non faceva promesse. Menava direttamente le mani.

Articoli correlati

2 commenti

  1. mike

    siamo in italia. da noi ogni cosa, giusta o sbagliata che sia, si fa dopo moltissimo tempo. da noi le cose vanno a rilento, a prescindere se sia giusto o no farle.
    perlomeno ci risparmiamo nel breve o medio periodo casini come quello greco.
    entrando nel merito dell’articolo o il pugno di ferro o si abolisce per un anno il campionato. anche se, come qualcuno anni fa mi fece notare, la gente che sfoga le proprie frustrazioni nel calcio dopo potrebbe sfogarle in altri modi. per cui occorrerebbe un po’ di educazione civica nelle scuole e fuori. il che mi pare un’utopia, perché tanto l’italiano medio pensa ed agisce in modo molto egoistico. il problema della monnezza è indicativo a riguardo poiché non esiste solo a napoli. lì è solo più evidente. l’italia è così. ciascuno di noi non va molto oltre il proprio naso. i 4 cazzetti nostri e basta. è il “fatti furbo” o “il mondo è dei furbi”. in pratica credo sia difficile se non impossibile risolvere i casini negli stadi. i casini ci saranno sempre poiché sempre ci saranno i casinari che tutto pensano eccetto che alla partita e a rispettare chi vuole solo vedere la partita.

  2. Grillo Parlante

    La “lady di ferro” e l'”omino di burro”.

I commenti sono chiusi.