
Ucraina, nuovo blitz dei filorussi. Salgono a tre le città sotto assedio
Per il vicesegretario generale dell’Onu per gli affari politici, Oscar Fernandez Taranco, la situazione in Ucraina «è più esplosiva che mai»: Taranco lo ha affermato ieri sera nel corso della riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza che si è tenuta a New York.
LA SITUAZIONE. Proprio mentre a Palazzo di vetro si incontravano i grandi della terra per affrontare il nodo dei rapporti tra Russia e Occidente, nella zona orientale dell’Ucraina, a Sloviansk le truppe di Kiev fronteggiavano i ribelli filorussi e soprattutto 35-40mila soldati russi schierati lungo la frontiera, come ha spiegato l’ambasciatore britannico Mark Lyall durante il Consiglio di sicurezza mostrando alcune immagini satellitari. I manifestanti filorussi intanto da ieri occupano il comando di polizia e la sede dei servizi segreti, mentre il governo ieri sera ha posto un ultimatum, scaduto alle 9 di stamattina ora italiana senza che i palazzi venissero però sgomberati.
UN REFERENDUM. Il presidente ucraino ad interim, Oleksander Turchynov allo scadere dell’ultimatum ha invece parlato alla nazione, affermando di essere favorevole allo svoglimento di un referendum sull’indipendenza delle regioni orientali del paese nonché sull’effettivo nuovo “assetto” istituzionale dell’Ucraina, se come repubblica federale o altro, da fissare il 25 maggio, in una sorta di “election day”, dato che per quel giorno sono state anche fissate le elezioni del nuovo presidente. Turchynov ha spiegato che «Sono certo che la maggioranza voterebbe per un’Ucraina indipendente, unitaria e democratica».
ZONE CALDE. Intanto il governatore di Donetsk (la regione in cui si trova anche Sloviansk, dove i filorussi stanno occupando i palazzi), Serghiei Taruta, ha comunicato che allo scadere dell’ultimatum di stamattina ha dichiarato che verranno prese precauzioni con operazioni antiterrorismo perché «Sono terroristi le persone armate, aggressive e fanatiche che ci tolgono oggi la pace e l’ordine. Noi non permetteremo loro di sentirsi padroni della nostra terra». Tuttavia non sono ancora giunte notizie di atti precisi messi in atto dal governo regionale, mentre invece a Gorlovka, sempre nella regione, il commissariato di polizia è stato occupato stamane dopo un blitz di 150 attivisti filorussi, che hanno usato delle molotov per aiutarsi. Sono complessivamente tre le città ucraine – Donetsk, Sloviansk e Gorlovka – con palazzi governativi presidiati dai filorussi e dove per il momento Kiev non ha ancora messo in atto misure di forza, nel disperato tentativo di una pacificazione.
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Compagni con le bandierine rosse con falce e martello, perché non scendete in piazza per protestare contro i vostri ex compagni russi che ancora una volta, tanto per cambiare, occupano militarmente territori di Paesi che non vogliono comunisti in casa loro?
Forse non riuscite a dimenticare che Putin era il capo del KGB sovietico, oppure non volete dimenticare che Giorgetto applaudiva a carri armati sovietici a Praga ?
Allora, sinceri democratici, cosa volete fare? Siete comunisti o democratici?