Totalitarismo Quebec, dove l’ora di religione ed etica deve essere «neutrale» anche nelle scuole cattoliche

Di Emmanuele Michela
26 Marzo 2014
È arrivata davanti alla Corte suprema del Canada la battaglia della Loyola High School di Montreal per la libertà di insegnare "Ethics and Religious Culture" alla maniera gesuita

«Vogliamo essere veri con quello che siamo». Per questo la Loyola High School di Montreal, Canada, sta portando avanti una battaglia da anni contro l’Ethics and Religious Culture (Erc), programma scolastico che obbliga gli istituti a impartire l’insegnamento di etica e religione da un punto di vista “laico” e “neutrale”. Il piano studi è stato adottato nelle classi del Quebec fin dal 2008 e sono state costrette ad aderirvi anche le scuole di ispirazione religiosa, come appunto l’istituto dei gesuiti del capoluogo del Quebec. Lunedì 24 marzo i suoi rappresentanti legali si sono presentati davanti alla Corte suprema del Canada per chiedere che la scuola sia “risparmiata” da quella che reputa come imposizione totalitaria di un sistema tutto incentrato su un «secolarismo chiuso» che azzera ogni tipo di identità religiosa e culturale. I giudici si sono riservati di decidere nei prossimi mesi, probabilmente verso la fine dell’anno.

RELIGIONE AL BANDO. È proprio «secolarismo chiuso» la formula che ha usato Paul Donovan, responsabile della Loyola High School, in un’intervista concessa qualche tempo fa al National Post. In contrapposizione, il dirigente scolastico invoca per il Quebec un «secolarismo aperto», in virtù del quale, pur in assenza di preferenze verso qualsiasi credo religioso da parte del governo, è riconosciuto il valore delle fedi per lo sviluppo e la crescita della società. L’imposizione dell’Erc, invece, sottintende che «la religione deve rimanere nelle case e nelle chiese, e restare totalmente esclusa dall’arena pubblica», spiega il dirigente scolastico canadese.

«NON SI PUÒ DISCUTERE». I gesuiti non chiedono nulla di più che poter insegnare la religione secondo le proprie convinzioni e denunciano che l’Erc «costringe una scuola cattolica a smettere di essere cattolica». «Il Quebec pretende che noi tralasciamo qualsiasi spiegazione del perché la gente crede in quel che crede», è l’accusa di Donovan, che spiega come, per assurdo, se uno studente chiedesse a un suo professore di esprimere il proprio punto di vista da fedele su un argomento in programma, non potrebbe ricevere alcuna risposta: «Il governo vuole che le affermazioni in merito al credo religioso siano assolute. Non possono essere discusse. Non potrebbero essere viste come razionali. Nel cattolicesimo, san Tommaso d’Aquino diceva che la ragione è il primo passo per la fede. Per questo, non ci è concesso di essere ciò che siamo».

CORSI EQUIVALENTI. La battaglia della Loyola High School contro l’Ethics and Religious Culture è cominciata da subito, nell’anno scolastico 2008-2009. Da parte delle scuole statali non sono emerse obiezioni a seguire le linee governative del Quebec, alle private era stata garantita la libertà di sostenere insegnamenti “equivalenti”. Ma è proprio sull’interpretazione di quest’ultima parola che è nato lo scontro. Alla Loyola l’avevano interpretata come libertà di insegnare religione ed etica «in una maniera rispettosa della fede cattolica e dei valori morali» alla base della loro educazione; ma l’amministrazione del Quebec la pensavano in tutt’altro modo, e hanno rifiutato la domanda di esenzione dell’istituto dei gesuiti perché il programmi adottato in alternativa all’Erc «non conduce lo studente a riflettere sul bene comune, o su temi etici, ma piuttosto ad adottare la visione gesuita del servizio cristiano».

LA BATTAGLIA LEGALE. Nel 2010 una prima sentenza della Corte superiore della provincia ha dato ragione alla Loyola, definendo l’Erc senza mezzi termini «totalitario per natura». Ma nel 2012 la Corte d’appello ha ribaltato la sentenza, dando ragione al governo del Quebec e preparando il terreno per il passaggio di lunedì alla Corte suprema. Altro aspetto controverso è relativo alla legittimità del corso stesso: per alcuni osservatori sarebbe incostituzionale, poiché minerebbe la libertà religiosa degli istituti privati. Le autorità del Quebec, invece, insistono che l’Erc non deve avere “ascendenze” religiose nemmeno nelle scuole private, dove al tempo stesso a nessuno è vietato insegnare i princìpi cattolici in altre ore. «Ma l’opzione di smettere di essere cattolici, cristiani evangelici, ebrei o musulmani anche solo per un limitato lasso di tempo, anche solo per un secondo, non è un’ipotesi per chi vive la fede», ha affermato davanti alla corte suprema Albertos Poizogopoulos, avvocato della scuola.

@LeleMichela

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30 commenti

  1. mike

    in quebec è freddo record. mai così dal 1993. ma in tutto il nord america tra neve gelo raffiche di vento è un inverno senza fine e tremendo. così i bambini restano a casa e non vanno a scuola ad essere indottrinati da una religione di stato che si maschera da cultura neutrale. non tutto il male viene per nuocere. è proprio vero.

  2. Shiva101

    Giuseppe, ma per te non è normale pretendere la neutralità in una scuola di stato?
    Si deve fare per forza religione cattolica?

    Come potete pretendere questo privilegio?

    L’ora di religione deve necessariamente insegnare la religione come fenomeno ed espressione della cultura umana, NON fare catechismo cattolico o islamico.

    1. filomena

      Imporre una certa visione della vita secondo quella che voi arbitrariamente considerate l’unica verità rivelata, è una vostra caratteristica peculiare. Lo avete fatto per secoli nell’ambito dell’istruzione al punto di condizionare persino le leggi dello stato in vostro favore. Siete riusciti a far inserire nella costituzione di uno stato che a torto si definisce laico il concordato. Ritenere che la vita sociale debba essere regolata per legge dai principi della dottrina cattolica è una visione da megalomani. Prima degli anni 80 quando è stato rivisto il concordato l’ora di religione era obbligatoria a meno che uno non si dichiarasse espressamente appartenente ad un’altra fede. E la libertà di chi non voleva sentire parlare di religione era negata. Non parliamo poi del non pagare l’imu sulle proprietà della chiesa che grida vendetta o del fatto che i parroci nelle chiese predicano che il buon cattolico deve versare l’8 per mille. In nessun paese serio si offrono questi privilegi alla casta delle gerarchie vaticane. Non si capisce perché nei luoghi pubblici comprese le scuole ci debba essere il crocefisso o perché la domenica negli ospedali il prete pagato con le tasse di tutti i cittadini debba entrare nelle stanze di degenza e cercare di somministrare la comunione anche a chi non lo chieda espressamente.

      1. Q.B.

        Hai dimenticato i roghi…

        1. filomena

          E molto altro ma ci vorrebbe uno spazio molto più grande per elencare i misfatti di santa madre chiesa

          1. Q.B.

            Ah, due paroline su giordano bruno non ce le vuoi spendere?

          2. mike

            ce ne vogliono di più credo per i misfatti del comunismo. e del laicismo. compreso il misfatto dell’aborto (il quale certo per voi non è un delitto). e per i misfatti dei protestanti in america. in america latina gli indios sono consistenti. chissà perché…

          3. Q.B.

            E le scarpine rosse di prada? Filomé non lasciarmi sul più bello…

          4. diabolik

            ah filome’. fatte na passeggiata,ogni tanto…. ah ah ah

      2. Finn

        Sono Ministro Straordinario della Comunione, per cui a meno che il prete non sia mentalmente disturbato o tu non abbia capito fischi per fiaschi, ti assicuro che l’Eucarestia è la cosa più preziosa della cristianità e non si regala a chi non la vuole, figuriamoci se gli viene infilata a forza in gola 😀
        Se uno non la chiede ma gli viene offerta esiste sempre una bella preziosa meravigliosa sintetica essenziale quanto inequivocabile e meravigliosa parolina: NO.

      3. EquesFidus

        Filomena, quanti errori, quanto odio contro la Chiesa ed i cattolici; ma se pensi che tacerò dinanzi a tanto sbagli.

        1)”Imporre una certa visione della vita secondo quella che voi arbitrariamente considerate l’unica verità rivelata, è una vostra caratteristica peculiare.”

        Ci sono già due punti erronei in questa frase, per non dire tre: “Imporre una certa visione della vita”, “arbitrariamente” e “è una vostra carattersitica peculiare”. Anzitutto, nessuno vuole imporre alcunché se non incoraggiare l’uomo a fare il bene anziché il male; e questo non si può che tradurre in leggi adeguatee. Secondo, non c’è niente di arbitrario ma tutto deriva dal Cristo, il quale disse “Io sono la Via, la Verità e la Vita” e che, tramite segni e carismi, confermò questa parola attraverso i secoli e la Sua vera divinità e vera umanità. Terzo, ti consiglio di dare un’occhiata alle varie correnti dell’Islam, dove non è neppure contemplata la libera adesione al progetto di Dio per salvarsi ma tutto e tutti devono essere sottomessi ad Allah.

        “Lo avete fatto per secoli nell’ambito dell’istruzione al punto di condizionare persino le leggi dello stato in vostro favore.”

        Tipo quelle sull’aborto, il divorzio o la FIV? Ma pensa te quanto cose si imparano dai troll anticristiani!

        “Siete riusciti a far inserire nella costituzione di uno stato che a torto si definisce laico il concordato.”

        Faccio notare che la laicità e l’ateismo di Stato sono due cose ben diverse: difatti, la laicità è semplicemente l’assenza di commistione tra cariche religiose e cariche politiche, fatti per evitare teocrazie o cesaropapismi dall’una e dall’altra parte. Questo, senza contare che l’invasione dello Stato pontificio e l’espropriazione di tutti i suoi beni da parte del (ben poco) eroico Garibaldi e dei suoi seguaci è una delle pagine più vergognose della storia dell’unità d’Italia, su cui il Concordato cerca di mettere una pezza (in special modo quello del ’29, propugnato da Mussolini proprio per concludere la “questione romana”).

        “Ritenere che la vita sociale debba essere regolata per legge dai principi della dottrina cattolica è una visione da megalomani.”

        No, è una visione da cattolici. Anche perché, l’alternativa non è l’assoluta equidistanza tanto cara a voi laicisti ma l’ateismo di Stato (o al massimo l’agnosticismo, come oggi). Inoltre, si vuole evitare che nella legislatura siano inseriti violazione alla legge morale naturale (umana, ovviamente, prima che qualcuno cominci a strepitare che in natura, tra le bestie, succede questo o quello, dando prova della sua crassa ignoranza), non certo pretendere che tutti frequentino la Santa Messa la Domenica o mandino i figli al catechismo: per dannarsi c’è sempre modo, tranquilla.

        “Prima degli anni 80 quando è stato rivisto il concordato l’ora di religione era obbligatoria a meno che uno non si dichiarasse espressamente appartenente ad un’altra fede. E la libertà di chi non voleva sentire parlare di religione era negata.”

        Se è per questo, io la vorrei obbligatoria anche oggi, non foss’altro che tutti i più grandi poeti, scultori, architetti e pittori dal V al XIX secolo hanno tutti trattato di argomenti religiosi a tema biblico, che non possono essere compresi se non studiando il testo sacro di noialtri cristiani. Ma purtroppo, nel nome della autoderteminazione e del laicismo si arriva anche a propugnare l’ignoranza di Stato come buona e giusta.

        “Non parliamo poi del non pagare l’imu sulle proprietà della chiesa che grida vendetta o del fatto che i parroci nelle chiese predicano che il buon cattolico deve versare l’8 per mille.”

        Balle: l’IMU la Chiesa l’ha sempre pagata nei termini di legge, che esenta i luoghi di culto (TUTTI i luoghi di culto, non soltanto cattolici) da detta tassa, e non ho mai sentito omelie dove noi cattolici siamo obbligati a versare l’8 per mille. Che poi sia bene farlo per sostenere la propria Chiesa è tutta un’altra faccenda.

        “In nessun paese serio si offrono questi privilegi alla casta delle gerarchie vaticane.”

        Guardati Germania o Spagna, o perché no i vari cesaropapismi dell’Inghilterra e Nord Europa e poi ne riparliamo.

        “Non si capisce perché nei luoghi pubblici comprese le scuole ci debba essere il crocefisso o perché la domenica negli ospedali il prete pagato con le tasse di tutti i cittadini debba entrare nelle stanze di degenza e cercare di somministrare la comunione anche a chi non lo chieda espressamente.”

        Perché siamo una nazione almeno nominalmente cristiana, e tu non hai il diritto di vietarmi l’assistenza religiosa (che poi, questa del prete che somministra in maniera coatta la Comunione è una delle balle più grosse che io abbia mai sentito).

        1. Shiva101

          Ma rileggi quello che scrivi?

          Prima dici che non volete imporre nulla e poi OVVIAMENTE vuoi rendere OBBLIGATORIA l’ora di catechismo … a scuola!
          Volete POTERE.

          Siete violenti e abusivi, almeno i talebani si mostrano per quello che sono.

          Garibaldi è stato un grande eroe.
          Lo Stato Pontificio è ed era del tutto illeggittimo, nato con la violenza e con la guerra.
          Cos’e’ lo Stato Pontificio?
          Rappresenta la piu grossa incoerenza possibile con il Vangelo.

          Il Concordato e Mussolini vi hanno dato MILIARDI di lire dell’epoca, vi hanno dato ricchezze materiali ENORMI.
          ORO E SOLDI.

          E’ questa è un’incoerenza ANCORA PIU GROSSA.

          E non venirmi a dire che la Reggia di CastelGandolfo o Palazzo Barberini o Palazzo Valentino sono stati fatti per i poveri.

          Ma vergognatevi.

          L’ateismo di stato è una vostra invenzione e NON esiste, cosi come non esistono i segni divini e altre corbellerie al pari dei segni divini di TUTTE le altre religioni.
          Cristo non disse NULLA non esiste NESSUNA biografia, fino a prova contraria.

          E’ la Chiesa stessa che mette in bocca a Gesu le parole che autorizzano il suo stesso potere ACCENDI il cervello caro EquesFidus.

          Un’ultima cosa: NON siamo una nazione cristiana e NON vogliamo esserlo CHIARO?

          Ricordate che chi semina vento raccoglie tempesta.

    2. Gatto Talebano

      Ah chris, tu invece sei molto solidale….. nei confronti di te stesso.Comunque voi avete la psicosi dei cattolici, li vedete dappertutto, della serie :Nevica?Colpa dei cattolici…..ah ah ah continua così Chris, sei sulla strada giusta !

    3. Visnu 102

      ah shiva , sei un fenomeno… ah ah ah

  3. Giuseppe

    Caro Andrea Pirola, è inutile rispondere nel merito a Emanuele Sarti, Bifocale, Chris, e altri su quella linea. Vanno avanti per frasi fatte, esprimono una evidente cronica avversione – per partito preso e “a prescindere” contro qualunque cosa che sappia anche minimamente di religioso, specialmente se cattolico. Lasciamo perdere, non ne vale la pena.
    Per inciso, se si dovesse instaurare davvero una di quelle situazioni magistralmente descritte in “Il padrone del mondo” o in “1984”, già sappiamo che questi signori saranno tre ottimi ufficiali della “Psicopolizia” o di qualche altro corpo di polizia segreta alla caccia di noi poveri oscurantisti.
    L’unica cosa seria da fare è pregare per loro.
    Stammi bene.

    1. VivalItalia

      Si Giuseppe.
      Ma ci difenderemo pure!

      E per il Quebec…come in Belgio, la finta tolleranza tra protestanti e cattolici illuminati porta a questo vomito tieppido..

      1. Ambrogio

        E Luca Simpson che ne dice? Non viene a illuminarci? A meno che non si celi dietro qualche altra identità…

        1. Q.B.

          Ha la settimana di riposo. Noi non ce ne rendiamo conto, ma trollare è un lavoro estenuante.

  4. Bifocale

    Perfettamente d’accordo. L’indottrinamento religioso dovrebbe (per chi vuole sottoporre i propri figli a questo ‘trattamento’) essere fatto nelle parrocchie, non certo nelle aule scolastiche. Le credenze religiose, di per se perfettamente legittime, non dovrebbero mescolarsi nè con il campo legislativo nè con quello scolastico-educativo.

    1. Chris

      Quoto. Ma la finalità dell’invasato catto-talebano è quello di imporre il proprio stile di vita e la propria morale al resto della società e non quello del “vivi e lascia vivere”.

      1. Q.B.

        Bella la filosofia del vivi e lascia vivere.
        Tu ti distruggi la vita nella maniera che ritieni più sollazzevole, io ti vedo e invece di curarmi del mio fratello che soffre penso e dico: ecchemmenefotte… schiatta.
        Si, è bella la filosofia del vivi e lascia vivere.

        1. Chris

          “il vivi e lascia vivere” non ha la connotazione che tu, goffamente, hai strumentalizzato. Ma è un classico da parte vostra manipolare i concetti, un po’ deliberatamente e un po’per ignoranza.

          1. Q.B.

            Dai, connota il tuo concetto di vivi e lascia vivere (che sarebbe poi quello che nell’altro post hai declinato in “farsi i caxxi propri”; lo spettacolo di un’arrampicata sugli specchi non si disdegna mai.

      2. picchus

        fico, tu mi impedisci di educare i miei figli come voglio imponendomi una ideologia di stato ma sarei io a voler imporre il mio stile di vita e la mia morale al resto della società. E sei pure convinto di essere quello del vivi e lascia vivere. Ma con la logica ci hai litigato da piccolo, che la odi così tanto?

        1. Chris

          Picchius, per quanto mi riguarda tu sei libero di educare tuo figlio anche alla sharia. Tu, invece, sei favorevole o contrario al fatto che le donne abbiano il diritto di decidere se applicare l’interruzione di gravidanza o al fatto che 2 persone dello stesso sesso, che non conosci, abbiamo il diritto di unirsi civilmente di fronte allo Stato Italiano?

          1. EquesFidus

            Io non lo sono per niente, e vorrei ben vedere! Ma per quale motivo avete bisogno sempre propagandare questa luciferina filosofia per cui bisogna far fare agli altri tutti ciò che vogliono, altrimenti bisogna tacciare il prossimo di dogmatismo ed integralismo? Se io ritengo una cosa intrinsecamente negativa, intrinsecamente malvagia non solo insegnerò ai miei figli a combatterla, ma voterò e mi adopererò per sradicarla, o ciò è forse lecito solo ai laicisti nei confronti dei cristiani? Colui che non sceglie per lasciare “liberi” gli altri di farsi del maleha già scelto: scelto di rendere ancora un po’ più malvagio questo mondo.

      3. Gatto talebano

        la morale di Chris, “vivi e lascia morire ” !

        1. Chris

          Mi dispiace ma questa è la vostra vera morale. Non vedo molti (se non pochi devoti) sedicenti cattolici che si prodigano per le persone malate, senza tetto, extracomunitari ed emarginati. In realtà non ve ne frega un ca…o. Almeno che tu, ora mi fai l’elenco delle iniziative di solidarietà alle quali partecipi attivamente: sentiamo!

    2. diabolik

      ah bifoca’, pijate na tachiprina !

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