Hashem Aghajari, il Solzenicyn iraniano

Di Rodolfo Casadei
12 Dicembre 2002
Che cosa ha fatto Hashem Aghajari, 45enne professore di storia dell’università di Teheran

Che cosa ha fatto Hashem Aghajari, 45enne professore di storia dell’università di Teheran e veterano della guerra Iran-Irak, per essere condannato contemporaneamente a morte, a 74 frustate, a 8 anni di prigione e 10 anni di interdizione dall’insegnamento dal tribunale islamico di Hamedan, nell’Iran occidentale? «Apostasia e ingiuria contro gli imam dell’islam delle origini», è stata la motivazione dei giudici. Molto più semplicemente, in un intervento pubblico nel giugno scorso il professore aveva invitato i musulmani a non «seguire ciecamente come scimmie» l’interpretazione dell’islam proposta dal clero sciita come l’unica ortodossa, ma ad interpretare il Corano secondo coscienza e secondo le esigenze del tempo. «I leader religiosi – aveva detto – insegnano che se interpretate il Corano autonomamente, commettete un delitto. Temono che il loro “racket” finirebbe se i giovani si avvicinassero al Corano in modo indipendente». Il 3 dicembre l’avvocato di Aghajari ha inoltrato ricorso contro la sentenza.

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