
Aiuti Usa a musulmani ed ex sovietici
La notizia è questa: secondo i dati preliminari, l’anno scorso per la prima volta dal 1992 gli Stati Uniti sono tornati ad essere il paese del mondo che eroga più aiuti internazionali non militari. Da quasi un decennio li sopravanzava il Giappone, ma nel 2001 gli stanziamenti del Sol levante hanno conosciuto una cospicua contrazione rispetto all’anno precedente (da 13,5 a 9,6 miliardi di dollari), mentre quelli Usa sono passati da 9,9 miliardi di dollari a 10,8. Confermato invece l’ultimo posto degli Usa nella classifica dei paesi industrializzati donatori in rapporto al Pil: i 10 miliardi e rotti americani, infatti, corrispondono ad appena lo 0,11% del Pil.
Molto meno dello 0,23% giapponese (quart’ultimo posto), dello 0,32 britannico (metà classifica) e dell’1% danese (capoclassifica). Sono lontani i tempi (anni Cinquanta e Sessanta) in cui gli aiuti Usa rappresentavano più del 50% di tutti gli aiuti mondiali: i quasi 11 miliardi di dollari del 2001 rappresentano il 21% dei 51,4 miliardi totali, mentre il montante del 2000 corrispondeva ad appena il 18,5%. è interessante analizzare quali sono i paesi più aiutati dagli Usa: fra i primi dieci, i paesi a maggioranza musulmana sono quattro, compresi fra il 3° e l’8° posto (Egitto, Indonesia, Giordania e Bosnia). Fra i primi quattro, due sono ex potenze che puntavano le loro testate atomiche contro gli Usa (Russia e Ucraina), due (Israele ed Egitto) sono ex nemici che hanno firmato un accordo di pace sotto supervisione americana. Prendere nota: per avere la pace gli Usa sono disposti a pagare.
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