Asia Bibi, la cristiana in carcere da [link url=https://www.tempi.it/asia-bibi-la-cristiana-in-carcere-da-1-714-giorni-perche-non-vuole-abiurare-e-il-pakistan-rimanda-ancora-il-processo#.Uw8G_PR5NQY]1.714 giorni[/link] perché non vuole abiurare. E il Pakistan rimanda ancora il processo

Di Redazione
27 Febbraio 2014
L'udienza inaugurale del processo d’appello all’Alta Corte del Punjab è stata rinviata a data da destinarsi. La donna sta male, i familiari sono perseguitati. Le speranze ridotte al lumicino

Cattive notizie per Asia Bibi. Solo ieri è stata data notizia che l’udienza inaugurale del processo d’appello all’Alta Corte del Punjab, che avrebbe dovuto tenersi il 14 febbraio a Lahore, è stata rinviata a data da destinarsi per l’assenza di uno dei giudici. Un fatto sconcertante se si tiene conto che sono tre anni che si attende l’inizio del procedimento e che, intanto, Asia Bibi si trova in carcere.

CONDANNA A MORTE. I lettori di tempi.it conoscono la triste vicenda della donna di 50 anni che è ingiustamente incarcerata per un’accusa di blasfemia. Arrestata il 19 giugno 2009 e condannata a morte l’11 novembre 2010, Asia Bibi sarebbe colpevole di aver bevuto nella stessa tazza di una musulmana e di avere rifiutato la conversione all’islam. È stata condannata a morte in primo grado. Le sue condizioni di salute si sono aggravate a causa della prigionia e il suo unico sostegno sono le rare visite in incognito dei familiari (Asia Bibi è stata trasferita in un penitenziario lontano da casa e la famiglia deve vivere nascosta perché è perseguitata dagli estremisti) e la preghiera. A chi la va a trovare, Asia Bibi chiede di pregare: «Vi prego di fare tutto il possibile per la mia libertà. Sono forte, ma mi indebolisco giorno dopo giorno». Nel dicembre 2013 ha scritto una meravigliosa lettera a papa Francesco.

[internal_video vid=140879]

«LA MIA VITA PER CRISTO». Ma 1.714 giorni in carcere sono tanti, troppi. Il marito, Ashiq Masih, padre dei suoi 5 figli, non ha nascosto la sua delusione, parlando ormai di una «rara speranza per me e per i miei figli» e ha lanciato un appello alla Corte che «dovrebbe riconsiderare i fatti e rilasciarla» (scarica qui il taz&bao con l’appello in sua difesa).
Asia Bibi è una martire dei nostri giorni, dietro le sbarre solo per non voler negare la propria fede. Esemplari le sue parole, raccolte tempo fa: «Ho sacrificato la mia vita per seguire Gesù Cristo. Credo in Dio e nel suo grande amore e sono orgogliosa di sacrificarmi e passare la mia vita in prigione, come cristiana, piuttosto che convertirmi a un’altra religione in cambio della libertà».

Non perdere Tempi

Compila questo modulo per ricevere tutte le principali novità di Tempi e tempi.it direttamente e gratuitamente nella tua casella email

    Cliccando sul pulsante accetti la nostra privacy policy.
    Non inviamo spam e potrai disiscriverti in qualunque momento.

    Articoli correlati

    3 commenti

    1. ma

      tecnicamente cosa vogliono che faccia per rinnegare la sua fede? non potrebbe recitare una parte?
      che senso ha un martirio del genere?… probabilmente non smuoverebbe l’animo di nessuno! (purtroppo)

      lei dice “sono orgogliosa di sacrificarmi e passare la mia vita in prigione, come cristiana, piuttosto che convertirmi a un’altra religione in cambio della libertà»

      ma la conversione è una cosa molto più seria e profonda del recitare una parte.

      perfavore, qualcuno mi aiuti a capire.

    2. Gabriele

      Lectio Magistralis !

      Ragazzi,questa è una lezione di cosa significa essere Santi….

    I commenti sono chiusi.