La vivisezione e la multa della Commissione europea. Ciò che gli animalisti non dicono

Di Emmanuele Michela
24 Gennaio 2014
Per la Brambilla la colpa dei ritardi nel recepire la direttiva Ue è della «lobby dei vivisettori». Ma dimentica l'ostruzionismo degli attivisti all'approvazione della legge in Italia

[internal_gallery gid=143643] La vicenda della possibile multa che l’Italia rischia di ricevere dalla Commissione europea per i ritardi nella ricezione della normativa sulla sperimentazione animale si sta trasformando in un enorme polverone, dove diventa sempre più difficile capire di chi è la responsabilità di quei 150 mila euro al giorno che la Corte di Giustizia dell’Ue potrebbe presto comminare come multa al nostro Paese. Ai telegiornali si è levata puntuale la voce di Michela Vittoria Brambilla, che ha accusato dei ritardi la «lobby dei vivisettori» e il loro ostruzionismo sul testo di legge approvato dal Parlamento.

LE 3 ERRE. Ciò che però ci si dimentica di dire è che la direttiva che l’Unione Europea ha proposto agli Stati membri (e di cui la legge italiana discende) era figlia di un lungo dibattito innestatosi a Bruxelles, dove hanno partecipato tanto scienziati e ricercatori, quanto gli animalisti dell’Eurogroup for Animals. Il desiderio era quello di dare nuova forma a leggi e decreti vecchi di decenni in un campo dove ogni anno ci sono evoluzioni e novità: servivano garanzie migliori per il benessere degli animali, garantendo al tempo stesso la libertà per il lavoro in laboratorio. Le cosiddette “3R” (Ridurre, Rimpiazzare, Rifinire) sono nate in risposta a queste esigenze, delineando norme sì nette per la difesa delle specie, ma pur sempre eque anche per chi fa ricerca. Quando, però, il testo è passato al Parlamento italiano sono cominciati ritardi e complicazioni, e a mettere il bastone tra le ruote sono stati gli stessi animalisti.

IL DIBATTITO TRA GLI ANIMALISTI. Non serve essere degli investigatori per pescare su internet le dichiarazioni che la Brambilla stessa fece quest’estate, proprio quando venne approvata la legge delega italiana, per intenderci il testo che doveva accogliere pari pari la direttiva europea e che invece è stato inasprito dal dibattito politico, arrivando ad una forma contestata dagli scienziati perché ritenuto troppo limitativa. È lo stesso ex ministro berlusconiano del Turismo a dire di essersi opposta in ogni modo al recepimento di quel testo, poiché «non protegge affatto gli animali utilizzati per scopi scientifici». E non era stata l’unica ad esprimersi in maniera dura; prima di lei, occorre dirlo, c’erano state anche le esternazioni di vari gruppi animalisti, in rotta con le posizioni prese dall’Eurogroup for Animals: parlavano addirittura di tradimento e di accondiscendenza per una direttiva considerata «nefasta». Curioso notare che, ad esprimersi così duramente in Italia fu anche la Lav, che dell’Eurogroup for Animals fa parte.

LA SECONDA INFRAZIONE. Da qui sono arrivate poi le critiche alla direttiva europea culminate nella raccolta firme Stop Vivisection, volta proprio a chiedere a Bruxelles di rivedere le sue norme in tema di sperimentazione animale. Insomma, se c’è stato un ritardo in Italia nella ricezione di questo testo non è per le responsabilità della fatidica «lobby dei vivisettori», ma perché il fronte opposto è frammentato: prima ha partecipato alla stesura del testo europeo, poi, una volta arrivato in Italia, ha remato contro. Ciò che poi ci si dimentica di dire è che il dibattito che in questi mesi c’è stato in Italia e le modifiche che la legge ha ricevuto nella sua approvazione di quest’estate non avrebbero diritto di essere: la direttiva europea, infatti, non soltanto stabilisce i criteri che i Paesi europei devono seguire per regolamentare la vivisezione, ma aggiunge che questi non possono essere resi più aspri. Una seconda infrazione, oltre al ritardo, che dalla Commissione europea ci potrebbe essere contestato.

@LeleMichela

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17 commenti

  1. claudio

    LA VIVISEZIONE ANIMALE NON ESISTE PIÙ, Almeno in Europa. Si parla di SPERIMENTAZIONE ANIMALE.
    Chiamiamo le cose con il proprio nome. Grazie

    1. Emilio

      Allora, seguendo questo ragionamento, siccome l’aborto è stato chiamato interruzione volontaria di gravidanza, questo significa che nel mondo non si uccidono più i nascituri. Complimenti per la finezza di pensiero.

    2. Emilio

      nei modulini da compilare prima di effettuare la vivisezione … pardon, la sperimentazione animale c’ da riportare anche le sehuenti indicazioni. Ma per carità non chiamatela vivisezione altrimenti i cultori della nomenclatura politically correctsi indignano.

      E. METODOLOGIA E TECNICA DELL’ESPERIMENTO
      1. Tipo di sofferenza che si ritiene di infliggere agli animali:
      [ ] Poca o nessuna sofferenza
      [ ] Alcune sofferenze (di breve durata)
      [ ] Estreme ed intollerabili sofferenze (in animali coscienti)
      [ ] Forti privazioni, mutilazioni o altri traumi

  2. giesse

    Nella foto si nota il tentativo della nostra rossa volpina di immedesimarsi, di essere un tutt’uno con le creature ma dovrebbe accovacciarsi un po’ di più, cacciar fuori la lingua e mai più depilarsi.

  3. Franco C.

    “dovreste anche mostrare le immagini vere della vivisezione animale.”

    E le persone che morirebbero senza la sperimentazione animale come si potrebbero riprendere?
    Brambilla nazista come tutti gli animalisti che preferiscono un animale a un uomo.

    Meglio che muoiano animali che persone, uomini. Animalisti pericolosi.

    1. luca

      e qual è la differenza? si certo siamo per ora la specie dominante ma non abbiamo null’altro di speciale.

      ma come mai odiate tanto gli animali?

      1. Kan63

        Nessuno odia gli animali ma ci fanno u po’ ridere quelli che considerano l’uomo una razza animale per ora dominante…hai chiesto cosa ne pensa al tuo cane?

      2. Picchus

        La differenza caro Luca è che tu pretendi diritti. Se tra noi e gli animali non ci fosse differenza, non solo tu potresti ad esempio essere comprato come uno schiavo, ma potresti essere tranquillamente ucciso in quanto gay e la cosa sarebbe perfettamente “normale” e “lecita”. Noi non odiamo gli animali – affermazione priva di senso! – semplicemente sappiamo che chi inizia a trattare gli animali come umani finisce per trattare gli umani come animali. Semplicemente non ci va di buttare nel cesso secoli di civiltà giuridica per le paturnie ideologiche di gente che non è in grado di elaborare un pensiero coerente e strutturato, come la Brambilla, una di quelle cose che a Berlusconi non potranno mai essere perdonate.

        1. Sandra

          la frase corretta è la seguente: chi tratta male gli animali poi tratta male anche gli esseri umani.

          1. Picchus

            semplicemente falso

          2. Giannino Stoppani

            La cattiveria di cui gli uomini sono capaci, verso gli animali o verso i propri simili, in natura è ineguagliabile .
            Questo è un dato di fatto sul quale nessuno può obiettare.
            Poi chi vuol cianciare di superiorità di quello o quell’altro cianci pure, per carità!

          3. Jack

            Anche la bontà di cui gli uomini sono capaci, verso gli animali o verso i propri simili, in natura è ineguagliabile.
            Pure questo è un dato di fatto sul quale nessuno può obiettare.

          4. Giannino Stoppani

            Perfettamente d’accordo, però codesta bontà è merce assai più rara della cattiveria.

  4. Sandra

    come mai Tempi sta facendo questa campagna di propaganda con una serie di articoli a senso unico a favore della vivisezione animale? Come prende come spunto solo alcune posizioni di una minoranza di animalisti “estremisti” e non si parla invece della più larga maggioranza di persone contrarie alla vivisezione e moderate, inclusi molti ricercatori che sono contrari alla sperimentazione animale e che svolgono con successo ricerche su modelli alternativi o perlomeno riducono al minimo l’utilizzo degli animali? Non mi si venga a dire che l’uso degli animali è già ridotto al minimo perché considerando il volume utilizzato di animali in questo paese sembrerebbe che qui siano in corso decine di migliaia di trial clinici su nuovi farmaci, quando in realtà non è così, quindi la stragrande maggioranza degli animali non è utilizzata per testare nuovi farmaci (e tantomeno non si utilizzare la frasetta tanto cara ai cultori della vivisezione che gli animali servono per salvare vite umane). Magari le sperimentazioni sugli animali servono a certi istituti di ricerca per fare ricerche che producono quante più pubblicazioni possibili (a prescindere della loro utilità) per ottenere finanziamenti? Si sa che per i ricercatori, per ottenere i finanziamenti o per fare carriera, più pubblicazioni fanno e meglio è (a prescindere che abbiano una traslazionalità medica). Quindi, perché non si crea un sano dibattito tra le due parti chiamate in causa riguardo alla vivisezione animale senza screditarne quella che è contraria? Una campagna a senso unico così fa sorgere molti sospetti sul giornale Tempi. Vista la sede a Milano, sembrerebbe subordinata al favorire le politiche di qualche istituto di ricerca della zona.

    1. moris626

      “come mai Tempi sta facendo questa campagna di propaganda con una serie di articoli a senso unico a favore della vivisezione animale?”

      A me sembra che stia facendo CRONACA! E quando si fa cronaca si racconta la realta’ senza che distorsione e con imparzialita’. Le “lobbies animaliste” hanno spesso il vizietto di distorcere la realta’. Quindi, quando ci si limita a fare cronaca puo sembrare che il tutto sia raccontantato con una visione di parte.

      “Quindi, perché non si crea un sano dibattito tra le due parti chiamate in causa riguardo alla vivisezione animale senza screditarne quella che è contraria?”

      Ma ha letto l’articolo?.. Il dibattito c’e’ GIA’ stato in Europa (la LAV era presente ed ERA D’ACCORDO).

      P.S. il termine corretto e’ SPERIMENTAZIONE ANIMALE, e non VIVISEZIONE.

  5. Sandra

    dovreste anche mostrare le immagini vere della vivisezione animale. Almeno per coerenza e correttezza di informazione. Non vi pare?

    1. Su Connottu

      Signora Sandra,
      se guarda bene la foto della Brambilla si accorgerà che è stata accontentata.
      Adesso però non chieda anche il sangue…

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