Donne africane e musulmane: poca speranza di vita

Di Rodolfo Casadei
01 Novembre 2001
In condizioni normali, presso la razza umana la speranza di vita alla nascita delle donne è superiore a quella dei maschi di 5-7 anni.

In condizioni normali, presso la razza umana la speranza di vita alla nascita delle donne è superiore a quella dei maschi di 5-7 anni. La diversa fisiologia degli organismi maschile e femminile spiega questa differenza. Ma in condizioni particolari il gap può restringersi fino quasi ad annullarsi: lo conferma The World Health Report 2001, il rapporto annuale sulla situazione sanitaria in tutti i paesi del mondo stilato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale per la salute, che quest’anno è dedicato allo stato della salute mentale nel mondo, ma che come sempre presenta le statistiche sanitarie di base di tutti gli stati. Fra esse quelle sulla speranza di vita alla nascita. Dalle quali risulta che in molti paesi del mondo la differenza fra la speranza di vita maschile e quella femminile è inferiore ad 1 anno, e in quattro paesi si registra addirittura un dato maschile migliore di quello femminile. Quali sono le condizioni particolari che determinano queste situazioni “contronatura”? Scorrendo la lista dei 15 paesi del mondo dove il gap fra uomini e donne è inferiore ad 1 anno di vita si è colpiti da due evidenze: la prima è che 10 dei 15 paesi sono rappresentati da stati africani pesantemente colpiti dalla piaga dell’Aids. Come è noto, mentre in Europa e negli Usa l’Aids è soprattutto una malattia maschile, in Africa esso invece colpisce le donne un po’ più degli uomini. Da qui la progressiva chiusura della forbice della speranza di vita nell’ultimo decennio. Quanto agli altri 5 paesi, uno (il Nepal) è l’unico stato al mondo dove l’induismo è religione di Stato, gli altri 4 sono paesi asiatici a grande maggioranza musulmana: tale è la realtà di Maldive, Bangladesh, Pakistan ed Afghanistan. L’incidenza della cultura tradizionale e della sua componente religiosa sulla salute femminile in questi paesi sono difficilmente negabili, trattandosi di aree dove la presenza dell’Aids è quasi nulla. Al lato opposto dello spettro la Russia: lì la speranza di vita alla nascita delle donne supera quella degli uomini addirittura di 12,6 anni! Insondabili misteri post-sovietici.

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