Egemonia culturale di sinistra

Di Persico Roberto
14 Giugno 2001
Pierluigi Battista, Il partito degli intellettuali, 146 pp. Laterza, lire 18.000

Tutto era incominciato, spiega Pierluigi Battista, spregiudicato (nel senso di libero da pregiudizi) opinionista de La Stampa, lucido osservatore della vita culturale del Belpaese, negli anni del fascismo. Perché sotto la dittatura «la Cultura divenne il luogo deputato all’espressione, dissimulata e allusiva, dei conflitti politici». Le riviste degli anni Trenta furono la riserva dove le tensioni politiche interne al regime poterono trovare un minimo di spazio. Gli intellettuali presero gusto a questo ruolo pubblico, a questo risvolto politico della loro attività. E a guerra conclusa non sembrò loro vero di trovare un partito, il Pci, che offriva loro un compito e una missione, una ribalta per continuare l’opera di «raddrizzamento educativo» degli italiani. Battista non ha dubbi: è «un dato di fatto sulla cui sostanza storica non dovrebbe esserci controversia: l’“egemonia culturale” della sinistra in Italia c’è stata, e anche per lungo tempo». È però altrettanto vero che «non c’è stato nessun diktat poliziesco, nessuna imposizione autoritaria alle sue origini». Semplicemente, «a differenza dei suoi avversari, la sinistra ha conferito alla cultura uno status e un rango di incomparabile valore». La Dc si occupava di banche e lavori pubblici; il mondo liberale era allo sbando. Nella sinistra «gli intellettuali ebbero modo di ritrovare quel senso di missione, quel compito affidato alla cultura di prefigurare il radioso futuro, di interpretare il senso della Storia, di incarnare i Grandi Valori, di dare respiro alla lotta politica». Nessuna pietà per i disertori: per chi osava in qualche modo discostarsi dalla “linea” era anatema. Ne fecero le spese, fra gli altri, uomini come Pasolini, Parise, Sciascia, De Felice, tutti bollati dall’accusa di favorire “oggettivamente” il Nemico assoluto, il fascismo. Una ricostruzione di mezzo secolo di politica culturale italiana appassionata e illuminante.

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