
Camisasca: «La Festa dei Santi non può essere in nessun modo sostituita da Halloween»
I siti di alcuni quotidiani parlano di “scomunica”, calcando indebitamente la mano sulla decisione della Diocesi di Reggio Emilia Guastalla di non concedere il castello di Rossena, di sua proprietà, per lo svolgimento della festa in programma per la notte di Halloween. La festa era stata organizzata dal Ctg (Centro turistico giovanile), nato «in seno alla gioventù italiana di Azione Cattolica». Dopo le proteste di don Ennio Munari, parroco della Roncina e assistente spirituale della Ctg, che si è detto all’oscuro di tutto, è intervenuto il vescovo don Massimo Camisasca. La festa è stata annullata. Ecco il suo comunicato apparso sul sito della Diocesi e firmato da Camisasca.
Ci avviciniamo a due giorni importanti per i cristiani, ma più in generale per tutto il nostro popolo: la festa di Tutti i Santi e la Commemorazione dei Defunti, 1 e 2 novembre. Sono due giorni a cui la nostra gente guarda da tutto l’anno. Nei santi, sia quelli che vivono in cielo, sia quelli che vivono sulla terra, vediamo persone vere, realizzate, perché interamente dedicate a Dio e al bene dei loro fratelli. Nei nostri defunti, per cui preghiamo e a cui ci lega una profondo vincolo di gratitudine e di affetto, riconosciamo coloro che ci hanno preceduto e che ci attendono.
La Festa dei Santi è una festa di gioia e di luce. Quella dei morti è una giornata di mestizia serena, consapevole che non tutto finisce, ma che c’è una vita oltre la vita. Le nostre comunità sono chiamate a celebrare questi giorni con particolare attenzione e profondità. In modo speciale la Festa dei Santi non può essere in nessun modo sostituita da Halloween. Come ricorda il recente documento dei vescovi dell’Emilia-Romagna su “Religiosità alternativa, sette e spiritualismo”, in quelle celebrazioni pagane si festeggiano “una zucca vuota illuminata al suo interno, fantasiosi fantasmi e folletti, immaginari mostri, streghe e vampiri”. Il diffondersi di Halloween mostra che le nostre comunità hanno spesso perduto il senso della festa e anche l’occasione di far festa intorno agli eventi della vita di Gesù e dei santi. Occorre riscoprire la gioia della fede. Perché questo possa accadere è necessario che la fede torni ad essere un’esperienza viva, consapevole, capace di dare forma alla vita. È ciò che la diocesi si propone di aiutare a vivere nell’anno pastorale che comincia, dedicato alla fede della Chiesa.
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23 commenti
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Però intanto in fondo alla pagina web (questa) c’è la pubblicità di Halloween a Mirabilandia….. ;-))
Facezie a parte, nostra figlia di 7 anni ci ha implorato di portarla ad una festicciola di halloween organizzata da una pasticceria/locale nei paraggi. Ci siamo domandati: che fare?
Allora innanzitutto le abbiamo spiegato la VERA festa ovvero Ognissanti e Defunti, poi abbiamo cercato di org con un gruppo di ns amici in modo che anche in questo emergesse il rapporto con i suoi compagni di scuola e con adulti che le vogliono e si vogliono bene.
Alla fine….Non c’erano più posti. Della serie AIUTATI CHE IL CIEL TI AIUTA!!!!
:-))))
Immagino che quella testolina che ammicca significhi che tu sai benissimo che le pubblicità su internet non sono uguali per tutti, ma sono calibrate sugli utenti in base alle loro ricerche a ai siti frequentati…
in pochi anni halloween è divenuto popolare anche da noi pur essendo fuori dalla nostra cultura. sembra strano, ma pensando a twilight ed Harry potter non più. conosco anzi conoscevo gente che si divorava i libri della rowling. e poi andava vedere i film. come facessero non lo so. infatti sono volumi di non so quante centinaia di pagine. per leggerli certa roba deve esserti proprio entrata in testa. poi ha certamente inciso holliwood coi vari dracula, intervista col vampiro, i film con kate beckinsale, e anche il signore degli anelli che anche se Tolkien era cristiano si tratta comunque della stessa cultura di origine magico-elfo-nordica. e non escludo abbia inciso anche la storia di re artù sempre di moda (vedi “il primo cavaliere”) e il mistero del mostro di Lochness. in sostanza ci hanno bombardato con miti o leggende- anche inventando- di derivazione nordica.
Milke non penso che sia colpa del genere fantasy che fa riferimento alla mitologia nordica, le favole di Andersen o la trilogia tolkeniana non hanno mai nuociuto ad alcuno, anzi. Il problema è la nostra mancanza di cultura cristiana, che si è sbriciolata per mancanza di fede. E il vuoto viene sempre riempito da qualcosa, fosse anche solo una zucca vuota.
io sapevo del libro come opera cristiana è che non l’ho scritto. mi dispiace della dimenticanza. comunque non so quanti lo sapevano (e che conoscevano il libro) di coloro che hanno visto i 3 film. né so quanto l’aspetto cristiano affiori nei 3 film. infatti è tutto un mondo pieno di elfi fate e mostri presi dalla mitologia nordica. alla fine ciò che resta impresso è soprattutto questo. sulla mancanza di fede hai ragione ma è anche un certo tipo di cinema, e di musica e letteratura, ad averla causata. intendendo che qualcuno può aver anche iniziato a credere ad elfi e folletti, come chi ha visto twilight ai vampiri.
Mike ti inviterei ad aprirti criticamente a tale cultura: Il Signore degli Anelli e l’opera di Tolkien in particolare sono di spessore assoluto. Una rivisitazione della mitologia nordica rivista in chiave cristiana, che ha dato vita ad una storia che è, ultimamente, nient’altro che il riverbero del vangelo (leggiti il saggio “sulle fiabe” di Tolkien).
Quello che manca veramente temo sia uno spirito critico! Sia da una parte che dall’altra… ringraziamo camisasca per questo!
MB
rispondendo a cisco ho risposto anche a te e lela. così evito un’altra dimenticanza.
Fermi tutti! Non mettiamo insieme Il Signore degli Anelli, Harry Potter e Twilight! Si tratta rispettivamente di una delle massime opere letterarie cattoliche del secolo scorso, di un romanzo fantasy commerciale ma comunque godibile e con una serie di valori positivi e…la terza cosa penso sia degna di essere definita libro solo perché si tratta di un’insieme di pagine scritte rilegate insieme. Comunque sono d’accordissimo con chi mi ha preceduto nelle risposte: il problema non è il fantasy o anche Halloween, il problema è la mancanza di criteri di giudizio. Viva monsignor Camisasca!
Il problema è che nella chiesa esistono tanti Munari e pochi Camisasca.
Ognuno di noi ha quello che si merita.
Il fatto vero e che pur di attaccare qualcuno, non si è lucidi come capita spesso nei commenti e si mette nello stesso calderone le fiabe di Tolkien e Twiligth.
Mentre monsignor Camisasca ci vuol fare capire quale deve essere il nostro criterio di giudizio sulla realtà che stiamo vivendo, evidenziando con l’annullamento del party di Hallowen quali sono i maestri che seguono i nostri figli.
Dimenticavo: a proposito di re Artù, se provate a recuperare il classico “I Cavalieri della Tavola Rotonda” con Robert Taylor e Ava Gardner, e lo confrontate con i moderni “King Arthur” e affini… Vedrete come in cinquant’anni una storia immortale è stata completamente spogliata da ogni riferimento alla cattolicità, di cui re Artù è sempre stato paladino! Almeno, fino a qualche decennio fa…
hai messo in fila talmente tanta dimostrazione di mancanza di conoscenza che neanche rispondo alla provocazione. Per leggere bisogna aprire un libro, non c’è bisogno che ti entri in testa (qualunque cosa tu voglia dire). E immedesimarsi non è credere che sia vero.
Ma vale la pena dirtelo? speriamo di sì
la dimostrazione di poca conoscenza, anzi di attenzione, abbi pazienza ma ce l’hai tu. io mi riferivo solo ai film e non alle opere letterarie da cui sono stati tratti dei film. io parlavo di ciò che ho visto e non di ciò che ho letto. poi credo potevi arrivare a capirlo, come credo gli altri sopra un po’ lo avevano capito. e questo sia perché ho parlato di holliwood e kate beckinsale sia perché la maggior parte della gente non va a leggere certi libri. anche se è di ispirazione cristiana. casomai si legge la bibbia, la patristica o la scolastica o sempre di quelle parti. ad esempio anni fa provai a leggere delitto e castigo ma dopo 50 pagine mi sono stufato, infatti tutte quelle pagine solo per parlare mi pare di un qualcosa (ho rimosso) che altri ci mettono diciamo una/due pagine a scriverlo. non perdo tempo a leggere ciò che posso leggere in molto meno tempo. ad esempio l’encomio di elena di gorgia nel terzo e quarto discorso dice cose per me vere ed in modo rapido ed efficace. mi basta, perché devo leggere le stesse cose spiegate in moltissime pagine? se un libro dice qualcosa di bello gradirei che non ci mettesse tanto a dirmelo, e questo tiene all’obiezione fattibile che oggi viviamo nell’epoca della velocità e della poca introspezione. la chiarezza, anche laconica, è universale. un esempio Mc 7,1-23.
Ommamma, una persona comune di ispirazione cristiana penso legga più facilmente il Signore degli Anelli della Bibbia e della patristica 🙂 devi essere una persona molto acculturata, a me difficilmente verrebbe da farlo da sola soletta (aiuto, non ne avrei gli strumenti)! Comunque, anche se sei uno da tutto e subito, il Signore degli Anelli ti consiglio in ogni caso di leggerlo 🙂 P.s. L’obiettivo di un romanzo è raccontare una storia, anche lunga, se trasmette qualcosa d’altro mentre lo si legge è un di più, è ciò che distingue i capolavori dai romanzetti (che possono anche piacere). La maggior parte delle persone recepisce molto più facilmente la morale di un romanzo, anche se lungo, piuttosto che lo stesso messaggio sparato in un discorso di tre pagine. È difficile identificarsi con un discorso (senza nulla togliere!), è più facile identificarsi con un personaggio che affronta un’avventura 😉
Ma sei così sicura che il Signore degli Anelli sia poi tanto meno “noioso” della Bibbia?
Nel senso che l’opera di Tolkien, il quale non era propriamente un bischero a giro per il mondo, è tutt’altro che roba da ragazzetti.
La madre dei cretini è sempre incinta.
Alla moltitudine di sciocchi si deve riconoscere l’aver centrato perfettamente il logo che li identfica.
Una ZUCCA VUOTA.
ottimo, che sia di esempio contro queste scempiaggini.
Il vescovo Camisasca e’ un educatore nato. La sua umanita’ e’ segno della presenza di Cristo. A lui.grazie con affetto.
dolcetto o scherzetto?
riequilibrio, volevi dire ”ducetto o scherzetto”? penso che un vescovo abbia il DOVERE di ammonire e correggere. ma del resto , come insegna il papa, chi siamo noi per giudicare migliaia di deficienti che fanno un carnevale fuori stagione. perlomeno le strutture educative della chiesa se ne stiano fuori. questa è una periferia da evitare.
riequilibrio, volevi dire ”zucchetto o scherzetto”? penso che un vescovo abbia il DOVERE di ammonire e correggere. ma del resto , come insegna il papa, chi siamo noi per giudicare migliaia di deficienti che fanno un carnevale fuori stagione. perlomeno le strutture educative della chiesa se ne stiano fuori. questa è una periferia da evitare.
…certo che siete parecchio suscettibili.
Mai quanto voi integralisti laicisti relativisti omosessualisti.
Ottimo. Un vescovo che fa il vescovo. Insegna, chiarisce, governa, incoraggia o, come in questo caso, blocca iniziative stolide.
Che sia di esempio per altri nostri Pastori.