Quando i fumetti cattolici non parlavano solo di buoni sentimenti ed ecologia. Pubblicato il Don Bosco di Jijé

Di Giuseppe Brienza
18 Ottobre 2013
Esce per la prima volta in italiano il volume del maestro del disegno belga. A tutt’oggi il fumetto di argomento religioso più letto al mondo, con oltre 200 mila copie vendute

Tra poco cadrà un altro anniversario, cioè un secolo dalla nascita del fumettista Joseph Gillain, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Jijé, nato a Gedinne, in Belgio, il 13 gennaio 1914 e morto in Francia nel 1980. Cosa aveva di speciale? Innanzitutto era bravo e, poi, era un cattolico senza se e senza ma, cosa non molto diffusa oggi soprattutto nel mondo dello spettacolo. Ed era tanto innamorato della Fede da aver disegnato il fumetto religioso più letto al mondo, cioè la biografia a colori di Don Giovanni Bosco.
Del non molto ricordato autore di questo e di altri fumetti un tempo di grande successo (ricordiamo ad esempio quello western, Jerry Spring), le milanesi edizioni ReNoir hanno appena pubblicato, per la prima volta in italiano, Don Bosco. Testi e disegni di Jijé (ReNoir/Nona Arte, Milano 2013, pp. 120, 16 euro), a tutt’oggi il fumetto di argomento religioso più letto al mondo, con oltre 200 mila copie vendute. L’amplissima diffusione in tutto il mondo determinò Jijè a compiere un viaggio in Italia nei primi anni Cinquanta per visitare i luoghi di Don Bosco, facendone scaturire una seconda versione, ampliata a 106 tavole e ridisegnata, del fumetto, che d’allora prese a diffondersi ancor di più.

POLITICAMENTE SCORRETTO. In effetti fin dalle prime puntate pubblicate nell’aprile 1941 sul settimanale belga Spirou, il libro fu tradotto in molte lingue, fino a pochi mesi fa, tranne l’italiano, pur essendo già da tempo considerato dagli specialisti un classico. E allora perché da noi abbiamo dovuto attendere tanto? Prova a dare una risposta il giornalista e scrittore Rino Cammilleri, grande esperto di Comics che, recensendolo sull’ultimo numero del mensile Il Timone, l’ha definito «veramente politicamente scorretto» (Il fumetto scelto dal Timone, n. 126, settembre-ottobre 2013, p. 62). Nell’attuale era di buonismo la figura di Don Bosco vi è infatti tratteggiata ad immagine dell’avventuriero atletico e virile, astuto e senza paura, che mette tutte le sue qualità al servizio dell’ordine, della giustizia e del bene. Grazie alla matita di Jijé, il santo di Val d’Occo è rappresentato insomma come un vero e proprio eroe popolare cristiano, innovatore e ottimista, decisamente antiborghese, che mostra il cammino per realizzare un nuovo modello di vita ed organizzazioni sociali in totale distonia con il modello pedagogico liberale ottocentesco, di carattere assolutamente laicista ed intellettualistico.

FUMETTI CATTOLICI. Come scrive Roberto Alessandrini nella Postfazione, annotata, all’edizione italiana del fumetto (meritoriamente ripubblicata anche dal quindicinale Dehoniano “Il Regno”), il Don Bosco di Jijé, «anonimo giovane prete, finisce sempre più per corrispondere alle immagini che, in forme diverse, provengono dalle fotografie e dai dipinti che hanno ispirato l’icona più diffusa del santo, pienamente riconoscibile verso la fine della storia […]. Una definizione che riassume le condizioni necessarie all’eroicizzazione di un personaggio, che si qualifica come eroe proprio assumendosi rischi e provando la sua temerarietà e la sua longevità» (Roberto Alessandrini, Don Bosco. Testi e disegni di Jijé, in Il Regno, n.16/2013, p. 525).
Ha poi commentato Cammilleri che, l’importanza dell’attuale riedizione di quest’opera, sta anche nel fatto che ricorda, nel piattume di tanta storiografia, «che i cattolici furono i primissimi in Europa a comprendere le potenzialità del fumetto per la diffusione di idee e messaggi, tanto che i più grandi maestri di quest’arte, da Goscinny & Uderzo al creatore dei Puffi (passando per tutti gli altri, anche italiani), si sono formati su riviste dirette da preti o da laici da Azione cattolica. E, allora, sui nostrani Giornalino e Vittorioso ci trovavi le avventure dei crociati, non ritriti luoghi comuni buonisti, ecologici o animalisti» (Rino Cammilleri, Un fumetto “storico” racconta il vero don Bosco, in La Bussola quotidiana, 19-06-2013).
Il volume cartonato oggi disponibile da ReNoir Comics, può essere ordinato alla casa editrice milanese (02/7601.1641) oppure nelle principali librerie cattoliche, e contiene anche la storia dell’autore e del fumetto, con corredo di abbondanti note e bibliografia.

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