
Papa Francesco: «Dio non vuole cristiani da tintoria»
Papa Francesco, nell’omelia di questa mattina alla Messa in Santa Marta, ha parlato della “sindrome di Giona”, l’illusione che ci fa credere che bastino le nostre opere per salvare la nostra anima. Dio aveva chiesto a Giona di andare a Ninive, mentre lui decise di fuggire. Egli, ha spiegato, «aveva le cose chiare» in materia di dottrina, ma poca misericordia verso le persone. Chi vive in questo modo, ha aggiunto papa Francesco, è un ipocrita. «La “sindrome di Giona” non ha lo zelo per la conversione della gente, cerca una santità da “tintoria”, bella, benfatta, ma senza quello zelo di andare a predicare il Signore».
IL PUBBLICANO E IL FARISEO. Il Pontefice ha poi citato la parabola del Vangelo in cui si descrive l’atteggiamento del fariseo e del pubblicano che pregano nel tempio. Il fariseo, «tanto sicuro di se stesso», si posiziona «davanti all’altare, ringraziando Dio di non essere come il pubblicano che invece solo chiedeva la pietà del Signore, riconoscendosi peccatore». Il modo di fare del pubblicano è quello che Dio vuole da noi. «Il segno che Gesù promette per il suo perdono, tramite la sua morte e la sua Risurrezione – ha spiegato papa Francesco – è la sua misericordia: “Misericordia voglio e non sacrifici”».
«PERFETTI E PULITI». «Quanti cristiani pensano che saranno salvati soltanto per le loro opere. Le opere sono necessarie, ma sono una conseguenza, una risposta a quell’amore misericordioso che ci salva. Ma le opere sole, senza questo amore misericordioso, non servono». Chi pensa di ottenere la salvezza grazie alle sue capacità, ma prescindendo da Cristo, sarà forse un cristiano «perfetto e pulito», ma, in realtà, è vittima di «una malattia». La salvezza giungerà solo grazie alla «misericordia di Dio in Gesù Cristo, morto e risorto per noi».
Articoli correlati
2 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
sergio landi sono d’accordo. poteva comunque citare il passo, mi pare di san paolo, secondo cui “pieno compimento della fede è l’amore”. o anche il capitolo 13 della lettera ai corinzi. beh certo quest’ultimo citarlo tutto è un po’ lunga e in effetti non l’ho fatto neanche io.
sono d’accordo col papa. poi colgo l’occasione per suggerirvi di mettere in questo sito l’articolo de La Bussola Quotidiana sulle bestemmie su facebook (tanto ci ho fatto caso anche io che gli articoli sono talvolta gli stessi). se è vero che ci sono cristiani da tintoria (e posso benissimo esserci anche io pur senza rendermene conto) è anche vero che in quel social network ci sono i cosiddetti gruppi di bestemmia. ove la gente può scrivere bestemmie impunemente, nonostante che in italia la bestemmia sia perseguibile per legge. credo sia giusto per far conoscere il più possibile la cosa. purtroppo ogni tanto bestemmio anche io ma sapere che c’è un sito dove capitandoci per caso (una volta ci sono andato vicino, solo non ho cliccato sul titolo sennò chissà che avrei letto; è incredibile cercavo una cosa mi pare politica, o forse proprio quello ma per curiosità avendone sentito parlare, ed ecco nell’elenco dei siti che compare il primo titolo in alto era la più classica bestemmia) posso leggere delle bestemmie mi dà molto fastidio.