Xenical e vecchi baroli

Di Massobrio Paolo
07 Aprile 1999
Enogastronomia politica

Con Stefano e Roberta, abbiamo discusso a fondo sul concetto di benessere, in una società ipernutrita (nel Nord Europa sono in sovrappeso 16 milioni di persone).

Per il primo il benessere è pensare un po’ a sé stessi, gratificarsi, scoprire l’importanza del tempo dato. Per Roberta, invece, è riappropriarsi della conoscenza del proprio corpo e quindi andare a fondo di quelle tecniche orientali che vanno sotto il nome di macrobiotica. In entrambi i casi il fattore tempo è determinante, benché la costruzione inconscia della torre Babele non ne voglia tener conto. Dall’America è arrivata Xenical, la pillola che fa dimagrire con velocità. A sole 189mila lire promette risultati in due mesi. Ma già, mentre sbarca in Europa l’ennesima trovata, gli americani riscoprono la carne nella loro dieta. Il tutto e il contrario di tutto. Chiunque offra una soluzione nel minor tempo possibile, merita attenzione. Se i giovani di oggi cresceranno calcolatori, ma senza un briciolo di tempo gratis per sé e per gli altri, avremo un mondo di cinici automi. Quelli del Filo di Marianna di Vicoforte (Cn), che organizzano corsi per conoscere il corpo, forse non hanno tutti i torti: se è il terreno per conoscere anche il proprio io, è già un antidoto al potere subdolo e diabolico. E per dimagrire, a proposito di tempo, i dietologi italiani sono certi di una tesi: diminuire le calorie e aumentare l’esercizio fisico. A Roberta e Stefano dedico il Barolo 1994 “Pianpolvere Soprano” di Ferruccio Fenocchio. È un ritorno al vino come si faceva un tempo. Più che un vino è una testimonianza: chi ama il Barolo lo deve assaggiare: la sua stoffa calda che arriva da un’annata insperata è come un ritrovarsi dopo tanto tempo.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.