L’aeropago di Londra

Di Newbury Richard
01 Gennaio 1999
Per celebrare l’appeal di una nazione in vendita, la prossima settimana, sulle rive del Tamigi, verrà inaugurato il “Millennim Village”. Con tanto di futuristica cattedrale, dove tutte le religioni avranno un tempietto e il Natale si festeggerà con una gran fiera delle vanità. Il nuovo marchio della Gran Bretagna di Blair, il “Duomo del Millennio”

Quando Brunelleschi piazzò il suo mezzo guscio d’uovo in cima a Santa Maria del Fiore a Firenze creava una cupola che stava in piedi da sola del tipo che da un millennio, dalla caduta dell’impero romano, non si erano più costruite.

La cupola non solo puntava al cielo ma poteva pure ospitare sotto il suo ampio seno l’intera popolazione fiorentina. Le città vicine come Siena ridevano di questa sua “urbanistica” vanità e aspettavano che la struttura senza sostegni crollasse sulla congregazione al completo. La cupola era il “logo” di una città all’avanguardia della tecnologia sotto il velo di una celebrazione religiosa. Sotto questo aspetto era simile, nelle intenzioni come nella forma, al Dome (Cupola) del Millennio di Greenwich che è due volte più grande della sua più prossima rivale in America e che la regina inaugurerà a mezzanotte del 31 dicembre1999.

Da lady Margaret alla Britannia Spa Se le guerre mondiali del XX secolo vertevano intorno all’ideologia, le materie prime e il lebensraum (spazio vitale, l’ideologia che animava Adolf Hitler ndr) nel mondo post-politico dei mercati globali e della morte della distanza con conflitti su transazioni in tempo reale, le guerre avverranno per immagini, informazioni e quote di mercato nel cyber spazio. Il Dome del Millennio perciò riguarda il nuovo marchio commerciale della Britannia SPA del 2000.

Nel 1976 il Fondo monetario internazionale dovette esser chiamato per salvare una Gran Bretagna che era diventata “il malato d’Europa”. Dalla fine della guerra i governi britannici non hanno fatto che “gestire il declino” come se fossero al timone di una ditta di famiglia sorpassata. Margaret Thatcher dopo la sua elezione del 1979 si diede da fare con grinta per rilanciare il paese. Sotto la “nuova gestione” della figlia del droghiere la ditta quasi in bancarotta ritornò in carreggiata.

I quartieri generali (burocrazia governativa) furono snelliti. Filiali non di “core” come servizi di pubblica utilità, banche, industrie minerarie, ferrovie, dock e aeroporti furono privatizzati. La deregolamentazione della “City” la portò a divenire leader del mercato. Riposizionata nel settore dei servizi con una nuova forza lavoro flessibile e che non faceva sciopero, la Gran Bretagna sotto i conservatori aveva un nuovo prodotto commerciabile, ma all’estero l’immagine della GB Spa era ancora di vecchio tipo.

Un logo da 758 milioni di sterline Tony Blair si vide come il nuovo Direttore responsabile che dopo aver dato al Nuovo Labour una nuova immagine avrebbe fatto lo stesso per la “Cool Britannia Spa” (Britannica ganza).

Chris Powell dirige la BMP, l’agenzia pubblicitaria che ha creato il nuovo marchio per il “Nuovo Labour”. Nel Libro “Nazioni in vendita” ha sostenuto che le nazioni possono essere trattate come marche e la “produzione culturale di un paese è come una grande campagna pubblicitaria per suo conto del Paese” quindi mentre l’America appare “vibrante, rilevante e molto interessante”, “l’attrazione della Gran Bretagna è senz’altro radicata nel passato”. La Demos, il “Serbatoio di idee” blairista ha dichiarato: “Si è aperta una breccia tra la realtà della Gran Bretagna che è una società altamente creativa e diversificata e la percezione ancora dominante nel mondo per cui la Gran Bretagna rimane un’isola che guarda indietro immersa nella propria eredità. Rinnovare l’identità britannica significa trovare un modo migliore per collegare l’orgoglio del passato con la fiducia nel futuro”.

La devoluzione e l’abolizione della Ca-mera dei Lord sono la nuova “confezione” ma il “logo” da 758 milioni di sterline per questa nuova Gran Bretagna Blairista è il “Millennium Dome”, mentre i suoi contenuti sono la campagna pubblicitaria per “convertire” i 12 milioni di visitatori della “Esperienza millennio” che, per dirla con Blair sarà “Un simbolo della sicurezza di sé britannica, un monumento alla nostra creatività e un gran bel giorno di svago”.

Al Millennium Village col metrò Jubilee Il porto di Londra dei romanzi di Dickens, bombardato da Hitler e che un tempo fu il più grande del mondo non esiste più. Dagli anni ’80 i magazzini vittoriani sono diventati appartamenti di lusso mentre i grattacieli di Canary Wharf ospitano l’industria dei media, oggi l’industria britannica più grande. Alla successiva curva del Tamigi c’è il sito World Heritage (eredità storica mondiale) di Greenwich con il rinascimentale Palazzo della regina, l’Accademia navale reale e l’Osservatorio del ’600 attraverso cui passa il meridiano. Alla curva dopo, un tempo sorgevano i 300 inquinati acri della Compagnia del gas di Londra. Qui ora sorge il Millennium Dome e il Millennium Village composto di 1400 abitazioni ecologiche, il tutto raggiungibile con la nuova linea metropolitana “Jubilee”. Ci sarà pure il miracolo ecologico di una spiaggia dove una volta i pirati impiccati venivano lasciati spenzolare come avvertimento. Anche se le azioni nella New Millennium Experience Company (NMEC) appartengono al ministro per Cultura, Media e Sport l’intero costo di costruzione e funzionamento del Dome sarà coperto dalla Lotteria Nazionale, da sponsorizzazioni commerciali e vendita dei biglietti. I direttori della NMEC sono dirigenti di compagnie aeree, media, turismo, industria, arti varie, e il solo politico è il sindaco del Consiglio di Greenwich. Il Direttore responsabile è una donna, Jennie Page. I padrini politici sono i più vicini collaboratori di Blair: Peter Mandelson e Lord Falconer. Il Dome è stato disegnato da Richard Rogers, misura 320 metri di diametro, 50 di altezza ed è sospeso a 12 montanti di acciaio alti 100 metri. Il tetto di fibreglass è coperto da due strati di PTFE autopulente ed è stato studiato per durare 25 anni. Al centro della costruzione si trova una torre, da dove con spettacoli organizzati dal creatore dei concerti dei Rolling Stones e sponsorizzati da McDonald’s,10mila persone alla volta assisteranno alla presentazione dei miti multiculturali del Millennio .

Un Tempio per tutte le religioni.

E per nessuna Intorno alle circonferenze si trovano 14 padiglioni hi-tech costati ciascuno 12 milioni di sterline (circa 36 miliardi di lire) e “disegnati per sorprendere” con “ricca e intellettualmente accessibile esplorazione”.

Skyscape della Sky TV propone Mr Bean che racconta la storia della Gran Bretagna, mentre il supermercato “Tesco” ha sponsorizzato “Apprendere” in cui si potrà saggiare la scuola del domani. Nel padiglione “Lavoro” si capirà come adattare le proprie abilità alle esigenze del futuro, mentre in quello dedicato al “Corpo” il visitatore “intraprende un viaggio delle emozioni” attraverso il gigantesco corpo sponsorizzato dalla catena di farmacie Boots, Roche e l’Oreal. Nel padiglione “Gioco” ci saranno naturalmente giochi futuristici e in quello dedicato al Viaggio – sponsorizzato dalla Ford – si esaminano vecchi, nuovi e naturalmente più puliti modi di muoversi nel pianeta. Nello “Spazio Insieme” – sponsorizzato dalla Lottery – si vedrà “quel che potremmo fare dentro le nostre comunità se veramente lavorassimo insieme.” Nell’“Isola Vivente” ci sono giochi “con messaggi segreti su quanto è magnifico e preoccupante il nostro ambiente”. La British Airways aiuta a scoprire “che cosa rende unico il nostro pianeta” in “Home Planet”, mentre “Autoritratto” – sponsorizzato da Marks & Spencers – mostra le molte facce della Gran Bretagna. In “Mente”, sponsorizzato dal British Aerospace e Marconi, si potrà cambiare razza e sesso e “scoprire come le nostre menti possono creare un futuro migliore”. “Riposo” ci dà uno spazio vuoto pieno di suoni, luci, forme”. “Denaro”, sponsorizzato dalla City, ti permetterà di perdere 1 milione di sterline e poi di vederne gli effetti. Ultimo padiglione, la “Zona di Fede” (il determinativo “della” è stato rimosso perchè giudicato “esclusivo”) è una tenda di tela con un percorso religioso che illustra tutte le religioni del mondo: “Per tutte le fedi e nessuna, il millennio – che celebra l’anniversario della nascita di Cristo – può incoraggiare la comune aspirazione ad evitare conflitti passati e costruire nuova comprensione”. Ma dopo aver appreso che un quarto del denaro della sponsorizzazione sarebbe venuto dalla anglo-indiana ind. Hinduja Brothers, si è però trovato che solo otto dei detti di Cristo non offendevano altre religioni. Sotto la pressione del Primate anglicano, del Comitato di tutte le denominazioni cristiane, del comitato di tutte le religioni (e anche di quello del primo ministro) il Dome ha trovato lo spazio per una stanza insonorizzata di preghiera e meditazione per tutte le fedi, mentre la regina ha dichiarato che non avrebbe partecipato all’inaugurazione se non fossero state aggiunte alla celebrazione le preghiere dell’arcivescovo di Canterbury. L’arcivescovo anglicano ha detto che “è molto incoraggiante che l’anniversario della nascita di Gesù sia riconosciuto da genti di altre fedi”. Nonostante questo quello di York, numero due nella gerarchia anglicana, continua a ritenere che gli eventi legati al Dome siano espressione “del materialismo e della secolarizzazione”.

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