
L’Europa predica austerità ma non si fa problemi a buttare via un miliardo di euro in Egitto
Avete buttato via un miliardo di euro senza ottenere alcun risultato. È questa, in estrema sintesi, la sentenza della Corte incaricata di controllare gli investimenti dell’Unione Europea sul miliardo di euro assegnato dall’Ue all’Egitto per promuovere la stabilità, la democrazia e migliorare alcuni servizi fondamentali come la sanità o l’educazione nel paese. Secondo la Corte, del miliardo assegnato all’Egitto tra il 2007 e il 2012, nessuno sa come 800 milioni di euro siano stati spesi. «L’approccio dell’Ue non ha funzionato ed è giunto il momento per iniziative più serie che producano risultati significativi e garantiscano una migliore valorizzazione dei soldi dei contribuenti europei», si legge nel documento finale.
FRATELLI MUSULMANI COME MUBARAK. Secondo il rapporto, la responsabile della politica estera europea Catherine Ashton non è riuscita a influenzare, attraverso la politica ma soprattutto i fondi stanziati, «l’attitudine negativa delle autorità egiziane» nei confronti dei diritti umani e della democrazia. Inoltre, fa notare il New York Times, al contrario di come si usa di solito, i soldi sono stati tutti versati direttamente nelle mani del governo egiziano, che non ne ha giustificato la spesa in alcun modo. Per di più, dopo la rivoluzione e la salita al potere dei Fratelli Musulmani, «non c’è stata nessuna maggiore iniziativa per la promozione dei diritti umani» rispetto al governo di Mubarak. Al contrario, «i diritti delle donne e delle minoranze non vengono considerati e l’intolleranza nel paese è in continua crescita». L’Egitto, infine, non ha fatto «nessun progresso» per migliorare il suo sistema di controllo dell’allocazione delle risorse.
ALTRI CINQUE MILIARDI. Insomma, il programma “Politica europea di vicinato” non ha prodotto alcun risultato tangibile, sprecando il miliardo di euro messo a disposizione dagli Stati membri. Una cifra non indifferente in un periodo di crisi come questo. Ecco perché il rapporto chiede all’Unione Europea se le condizioni ora siano cambiate e se ci sia un maggiore controllo, dal momento che nel novembre scorso durante un incontro tra Ashton e il presidente musulmano Mohamed Morsi l’Unione Europea ha deciso di stanziare all’Egitto altri cinque miliardi di euro in diverse iniziative. Visti i tempi, e considerato il bisogno estremo dell’Egitto, sarebbe bene non buttare via anche questi.
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