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Date loro pillole, non pannolini. Dice l’attivista fuori da Palazzo Lascaris che con due milioni e 340 mila euro si potrebbero finanziare «3.900 progetti di educazione affettiva e sessuale nelle scuole superiori», mentre per una donna in difficoltà il pagamento di qualche bolletta e pannolino non è che «elemosina», quindi uno «spreco di risorse pubbliche». Tradotto? «No fondi agli antiabortisti, sì ai contraccettivi gratuiti», strepitano le manifestanti di Non una di meno e Rete + di 194 Voci, agitando i lenzuoli con le scritte “aborto libero e sicuro”.
È il 18 febbraio ma pare un assaggio di 8 marzo: in consiglio regionale è iniziata la discussione del Bilancio previsionale 2025-27 del Piemonte, e nel capitolo delle politiche sociali e per la famiglia c’è il Fondo vita nascente che «sostiene concretamente le donne in difficoltà che stanno per diventare mamme o lo sono appena diventate». Lo ha lanciato nel 2022 l’assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone (Fdi) dando g...
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