
Vatileaks? È «pompa del diavolo». Francesco e Benedetto XVI contro gli spacciatori di false verità

Il Papa che tanto amano e tanto vogliono “aiutare” a riformare la Chiesa, come dicono loro, ha parlato chiaro circa gli affari che stanno facendo con lo spionaggio, il furto e la ricettazione dei documenti della Santa Sede.
«Cari fratelli e sorelle – ha detto Francesco domenica all’Angelus – so che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati. Per questo vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato. È un atto deplorevole che non aiuta. Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene, e sono state prese delle misure che hanno incominciato a dare dei frutti, anche alcuni visibili. Perciò voglio assicurarvi che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato. Quindi vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare».
È un giudizio senza appello: avete rubato e state facendo solo del male. Al sottoscritto, alla Chiesa, al popolo tutto. Punto. Ma loro vanno avanti. Fanno i finti tonti, gli zanza. Sorridono alle telecamere e sputazzano dalle zanzariere. The show must go on. Lo spettacolo deve andare avanti.
Pubblicare documenti rubati, così, per costruire il romanzo criminale alla Dan Brown e sparare a Bertone che si sarebbe ristrutturato l’appartamento «con i soldi dei bambini malati» e non raccontare che quelli sono documenti già esaminati dal Papa, i soldi dei bambini malati c’entrano niente, quell’appartamento andava ristrutturato, sono 296 non 400 metri quadrati, ci vivono diverse persone, non ha nessun super-mega-attico privato Bertone, eccetera.
Pubblicare documenti trafugati, così, ben sapendo che segnalano situazioni di cui il Papa è già al corrente e rispetto alle quali il Papa ha già preso iniziativa. E sparare al cardinale Pell (ben sapendo che la sua nomina al dicastero dell’economia vaticano è una delle iniziative del Papa), scrivendo che ha «bruciato 500 mila euro in un anno» e tacendo che con quei soldi il ministro vaticano ci ha pagato 12 impiegati, l’informatizzazione dell’ufficio e tutto il resto che in questi giorni Pell ha dettagliato ma che nessun domatore di circo mediatico si è premurato di promozionare almeno quanto sta continuando a promozionare in tutto il circo, dai giornali alle tv, dalla radio ai siti internet, i libri felloni, costruiti con documenti rubati… Ecco, tutto questo cos’è?
Oltre a essere un reato, come ci ha dovuto ricordare papa Francesco piuttosto che il magistrato e il giornalista di turno al famoso presidio della famosissima “Legalità”, questo è, scriveva già lo studioso esule dalla Germania nazista Erich Auerbach: “tecnica del riflettore”. La stessa tecnica che il ministero della propaganda di Goebbels utilizzò su larga scala, in maniera martellante, paranoica, ossessiva, nella società del Terzo Reich, usando tutti i mezzi di comunicazione, per convincere i tedeschi che gli ebrei erano “mezzi uomini” dediti alla vampirizzazione dell’umanità e naturalmente alla ristrutturazione dei loro super-mega attici derubando gli ospedali “dei bambini malati”. Quante volte lo dovremo ancora ricordare in questo tempo di torbidi e di falsità serviti come trasparenza e informazione, questa tecnica consiste nel prendere e nel fare di un elemento di tutta una realtà o di tutto un discorso un fascio iperbolico:
«Si illumina una piccola parte, ma tutto il resto, che servirebbe a spiegarlo e a dare a ciascuna cosa il suo posto, e verrebbe, per così dire, a formare un contrappeso a ciò che è stato messo in risalto, viene lasciato nel buio. In questo modo viene detta apparentemente la verità, poiché quanto è detto è incontestabile, e tuttavia tutto è falsato, essendo che la verità è composta di tutta la verità e del giusto rapporto fra le singole parti».
Nei casi Pell e Bertone ci sono anche falsità distribuite a piene mani, non solo tecnica del riflettore. Un bel combinato disposto.
Insomma, corvi e cornacchie esistono per falsificare e opprimere. Altro che per informare e riformare. Pensateci. La prima Vatileaks scoppia nei primi mesi del 2012 e culmina il 25 maggio dello stesso anno (a pochi giorni dalla pubblicazione del secondo libro di Nuzzi contenente documenti trafugati dal Vaticano) con l’arresto dell’aiutante di camera di Sua Santità, passacarte e reo confesso di furto. Oggi arrestano altre persone, i libri sono due e per quello di Nuzzi erano già pronte da mesi traduzioni in 6 lingue e diffusione in 26 paesi del mondo.
Ebbene, l’11 giugno 2012, in una lectio romana papa Benedetto XVI denunciò con parole diverse la stessa cosa che ha denunciato papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa:
«Nella Chiesa antica, e ancora per secoli, c’era l’espressione: “Rinunciate alla pompa del diavolo?”, e oggi sappiamo che cosa era inteso con questa espressione “pompa del diavolo”. La pompa del diavolo erano soprattutto i grandi spettacoli cruenti, in cui la crudeltà diventa divertimento, in cui uccidere uomini diventa una cosa spettacolare: spettacolo, la vita e la morte di un uomo. Questi spettacoli cruenti, questo divertimento del male è la “pompa del diavolo”, dove appare con apparente bellezza e, in realtà, appare con tutta la sua crudeltà. Ma oltre a questo significato immediato della parola “pompa del diavolo”, si voleva parlare di un tipo di cultura, di una way of life, di un modo di vivere, nel quale non conta la verità ma l’apparenza, non si cerca la verità ma l’effetto, la sensazione, e, sotto il pretesto della verità, in realtà, si distruggono uomini, si vuole distruggere e creare solo se stessi come vincitori. Quindi, questa rinuncia era molto reale: era la rinuncia ad un tipo di cultura che è un’anti-cultura, contro Cristo e contro Dio. (…) Lascio adesso ad ognuno di voi di riflettere su questa “pompa del diavolo”, su questa cultura alla quale diciamo “no”. Essere battezzati significa proprio sostanzialmente un emanciparsi, un liberarsi da questa cultura. Conosciamo anche oggi un tipo di cultura in cui non conta la verità; anche se apparentemente si vuol fare apparire tutta la verità, conta solo la sensazione e lo spirito di calunnia e di distruzione. Una cultura che non cerca il bene, il cui moralismo è, in realtà, una maschera per confondere, creare confusione e distruzione. Contro questa cultura, in cui la menzogna si presenta nella veste della verità e dell’informazione, contro questa cultura che cerca solo il benessere materiale e nega Dio, diciamo “no”».
Foto Ansa
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16 commenti
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La vicenda del card. Bretone e’ esemplare: si racconta che ha ristrutturato l’attico in cui vive (vero), ma si tralascia che lo ha fatto a spese sue e senza dire che quell’attico non è proprietà sua, bensì gli è stato messo a disposizione dal Vaticano, cioè in ultima analisi dal Papa. Quindi ha fatto opera di beneficienza, perché lascerà in mano al suo successore un appartamento restaurato, probabilmente anche di valore storico. Come sempre il problema non è la ricchezza, ma come la si usa. D’altra parte l’Ospedale Bambin Gesù non avrebbe certo donato soldi al card. Bretone, se quell’attico non fosse proprietà del Vaticano, che lo mette a disposizione del proprio personale, tra cui ovviamente i cardinali. Papa Francesco mangia e dorme a Santa Marta, ma come Papa avrà a disposizione almeno altre duecento stanze per esercitare il suo ministero di capo di stato e capo della chiesa. Quindi contrapporre il Papa e il car. Bretone e’ un giochetto sporco e populista di giornalisti invidiosi che non vedono l’orda di fare una montagna di soldi per comprarsi un attico da 500 mq.
Ovvio!, cmq è Bertone.
Il motore della storia è l’invidia: Un motore che, quando è al massimo dei giri, scatena rivoluzioni, guerre e altre calamità. I borghesi che dal diciottesimo secolo in poi bramano di scalare le vette dei possedimenti altrui non si fanno alcun scrupolo di costruire i gradini con i cadaveri dei privilegiati di turno.
Con l’unità d’Italia (una delle rivoluzioni cruente fatte dalla massoneria in Italia) si è messa in atto la più grande ruberia di stato che si conosca. I predatori, oggi, ritengono di non aver rubato abbastanza alla Chiesa e pertanto mi permetto, da questo spazio riservato ai commentatori, di far arrivare a Papa Francesco un consiglio: non batta troppo la grancassa sulla Chiesa povera (la povertà deve essere una scelta individuale e non istituzionale), perché questa pia aspirazione càtara è sempre servita per depredare la Chiesa stessa. Anche i ladri quando svuotano la cassetta delle offerte o la scrivania del parroco, forse pensano beffardamente : “la chiesa deve essere povera”…..
quel che si trascura è che la Chiesa è fatta di persone e le persone fanno errori e malefatte. Anzi, a Gesù è piaciuto chiamare le persone più disgraziate per eleggerli apostoli. Basta leggere i curricula dei discepoli più intimi per rendersene conto: traditori, ladri, spergiuri, violenti, pusillanimi, vanagloriosi, sfiduciati, increduli, etc.
Questo era ben chiaro a San Paolo che scrisse ai Corinzi: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio.”
Quindi, chi cerca la perfezione etica e materiale nella Chiesa, ha semplicemente sbagliato parrocchia. La Chiesa è un corpo ferito che ha bisogno sempre di cure, le cure di Cristo.
Dubito che, nella Storia, siano mai stati i “corvi” ad attentare alla Chiesa.
Sono stati i Farisei, quelli che nei millenni hanno lucrato, commerciato, acquisito potere temporale, in nome di Dio!
Papa Francesco sta liberando la Chiesa dalla crisi di credibilità, che non viene da qualche libro dei “corvi” ma da chi ha trasformato la Chiesa in una holding finanziaria, dove “pecunia non olet”.
-2Dubito che, nella Storia, siano mai stati i “corvi” ad attentare alla Chiesa.”
I corvi non saprei dire, ma le cornacchie…
🙂
Allora vorrà dire che i mass media -corvi a parte, chè quelli quando ti accorgi che ci sono è già troppo tardi- verranno tenuti alla larga dagli aerei, da clero e non clero. E come faceva una volta la Chiesa a reggersi che i mass media manco esistevano -viaggiavano solo i (corvi) piccioni viaggiatori? Si reggeva sulle sue anime sante, che certo non dovevano esssere poche.
“Il silenzio è d’oro”, dice il saggio. Vale anche per me.
Quanto alla “pulizia” della Chiesa -per quel che si riesce a pulire- si parte proprio dalla Casa, poi si esce in cortile, infine in giardino…
Anche questo vale anche per me!
Infine -e poi ho finito, appunto- per quelli che credono che siamo alla FRUTTA -al tramonto della Chiesa per i fatto sanguinosi toccati ai cristiani d’Oriente ed i fatti incresciosi che toccano i cristiani d’Occidente- dico che siamo, invece, all’alba di un GIORNO nuovo della Chiesa, in un “tempo di primavera” che ha da venire (fa più rumore una foresta che brucia di una foresta che cresce, mi pare sia) e che verrà, e che se anche solo due andini cristiani battezzati si riunissero sulle Ande in preghiera, ciò significherebbe che la Chiesa è ancora viva, perchè “dove due o piu’ persone si riuniscono nel mio nome io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20): quindi…
Quindi basta pregare. E anche questo vale anche per me!!!
Va bene, rubare informazioni è brutta cosa, ma “farle” le brutte cose non è peggio? Il Papa fa male a dire che la Chiesa non deve essere ossessionata dal potere e che deve stare dalla parte dei più deboli?
E che un Cardinale abiti un appartamento di “soli” 296 metri quadri, che dire? (Si d’accordo, non da solo, con il maggiordomo, il cuoco, …)
L’eterno dilemma del troll è il seguente: se scrivo il frutto del mio puerile ragionamento tutti capiranno che sono un cretino che pur di scrivere qualcosa è disposto a dimostrare di non aver capito una mazza di quello che vuol commentare, se non lo scrivo, poiché sono un cretino, non so come altro fare a tacitare la vocina flebile della mia coscienza che mi ricorda che, oltre a essere un cretino sono pure un miserabile.
Anche stavolta direi che la coscienza ha perso.
ehm….non mi e’ chiaro quale sarebbe la “Menzogna” nei libri di cui sopra
si tratta delle complicita’ della chiesa cattolica nei sequestri dei bambini figli di comunisti,liberali e peronisti durante la dittatura argentina? di che parlate? sapete che siete finiti? BENE
Alfonso sei un altro venditore di menzogne forse non tutte tue, ma di certo sei una pompa
Per risponderti cito solo questo fatto. Si tratta di un fatto e non di un’opinione. Se i cristiani sono così potenti perché sono il gruppo umano oggi più perseguitato al mondo, a cominciare dai comunisti cinesi, nord coreani e cubani?
“Sapete che siete finiti?”. E’ dai tempi di Nerone che lo dicono, ma in ogni epoca finiscono col marcire nella loro vergogna. E anche questa epoca Alfonso non farà eccezione. Il vostro tempo volge al termine, e grande sarà la vostra rovina