
Scaduto l’ultimatum dei terroristi: «Non ci sono più cristiani a Mosul». Bruciato l’arcivescovado, occupato un monastero

Non ci sono più cristiani a Mosul. Alle 24 di sabato è scaduto l’ultimatum esplicitamente lanciato dai terroristi dello Stato islamico: o vi convertite all’islam o pagate la tassa di sottomissione o ve ne andate. «Altrimenti l’unica opzione resta la spada». Domenica dagli altoparlanti delle moschee i cristiani sono stati incitati a scappare e così hanno fatto.
«CHE MALE FACEVANO?». «A Mosul è in atto una persecuzione ai danni dei cristiani», dichiara a Baghdadhope l’arcivescovo latino di Baghdad, monsignor Jean Benjamin Sleiman. «I cristiani sono andati via tutti ma non si capisce il motivo di questo odio, erano poche migliaia. Che male facevano? Che fastidio davano? Perché accanirsi contro di loro? Domande che non trovano risposta». Dopo la presa della seconda città più grande dell’Iraq e la creazione del califfato, i terroristi ex Isil hanno attuato una crescente persecuzione culminata nella cacciata di tutti i cristiani.
ARCIVESCOVADO BRUCIATO. Ieri inoltre il palazzo episcopale dei siro-cattolici di Mosul è stato dato alle fiamme. Lo ha denunciato il patriarca della Chiesa siro-cattolica Ignace Joseph III Younan: «Le ultime notizie sono disastrose. Il nostro arcivescovado è stato bruciato totalmente: manoscritti, biblioteca. Hanno minacciato di ammazzare tutti i cristiani: questa è una vergogna per la comunità internazionale». Come se non bastasse, «i cristiani alla frontiera sono stati derubati di tutto, li hanno insultati e li hanno lasciati così: in pieno deserto a camminare».
Le famiglie fuggite dalla città si sono rifugiate nel Kurdistan e a Qaraqosh, nella piana di Ninive. Qui hanno raccontato alla Bbc quanto dichiarato dal Patriarca: «Ci hanno lanciato un ultimatum, siamo dovuti fuggire ma alla frontiera ci hanno rubato tutto. Soldi, auto e gioielli. Hanno detto che appartenevano allo Stato islamico».
MONASTERO OCCUPATO. Un’altra notizia drammatica è giunta stamattina, riferita da Ankawa.com: il monastero dedicato al martire san Benham e a sua sorella Sarah, a 37 km a sud di Mosul è stato occupato dai terroristi, segno della loro rapida espansione nella Piana di Ninive. I monaci che solo tre giorni fa dicevano di stare bene sono stati cacciati. Il monastero, chiamato anche Deir Al Jubb, risale al IV secolo ed era stato restaurato nel 1986 diventando luogo di pellegrinaggio per i cristiani ma anche per alcuni musulmani. Si tratta del secondo monastero occupato, il primo era stato quello di san Giorgio, preso il 18 luglio nella parte settentrionale di Mosul.
Infine è di stamattina la notizia che un docente di legge che lavorava nel dipartimento di Pedagogia dell’università di Mosul, Mahmoud Al ‘Asali, è stato ucciso dagli islamisti per essersi opposto alle azioni persecutorie contro i cristiani.
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19 commenti
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“…. la democrazia si deve difendere dal pensiero unico. Vogliamo un mondo plurale aperto a tutti.”
Gentilissimo Luciano,
l’intento è lodevole… ma siamo sicuri di aver gli strumenti giusti, le idee, le impostazioni teo-filosofiche adeguate per poter promuovere questo ideal?… Caduto il paradigma ideologico del comunismo, cioè un tentativo di unire ebrei,cristiani, musulmani, buddhisti, seguaci del Confucianismo in un moralismo-sociale ateistico, ci dovremmo chiedere del senso teo-filosofico del nostro Essere Ebrei, Cristiani, Musulmani, buddhisti, seguaci di Confucio o Atei… Al momento possiamo solo constatare l’insufficienza o l’inadeguatezza degli strumenti del pensiero moderno. Un pensiero “Moderno” nato nel Rinascimento dalla volontà di distaccarsi da questioni teologiche irrisolvibili in quel momento…La “Pluralità” non può più essere unicamente considerata come “Pluralità di individualità” di un ebreo, un cristiano, un musulmano, un ateo…etc nel senso stretto umanistico… il malessere del post-modernismo globale risiede nell’assenza di un Pathos da condividere …Fu il pathos illuministico, poi ideologico, a consegnarci il “Pluralismo individualistico”… Essere ebreo, cristiano, musulmano, buddista tende a sostituirsi come forza identificativa al Pathos ideologico… perciò la Pluralità sarà da intendere in un modo diverso da quella Rinascimentale-Umanistica… La nuova Pluralità riguarderebbe invece la risoluzione di complesse questioni teo-filosofiche Rinascimentali (sull’esempio delle 90 Questioni di Pico) dove teologia ebraica e cristiana potranno trovare una simbiosi capace di dare senso al fatto religioso islamico o al pensiero di Confucio…
Se consideriamo che la questione della Giustizia tra le “Classi sociali” è stata assunta oramai come “COMPLEMENTARIETA” delle “Classi sociali” e non più come “Lotta” auto-distruttiva, (almeno come principio)… Allora potremmo legittimamente pensare che la parola “PLURALITÀ” applicata alla coesistenza delle religioni non sia la parola del tutto adeguata : Essa ha la sua origine nell’ impostazione illuministica-ideologica allorquando il PATHOS delle idee di Giustizia sociale era dominante. La tensione verso questo Pathos si è annullata nell’accettazione del principio di COMPLEMENTARIETA delle Classi sociali…
Di conseguenza possiamo legittimamente prevedere che avremmo da imparare a crearci una nuova ed articolata “Linea di pensiero” sulla “COMPLEMENTARIETA” delle varie impostazioni teo-filosofiche che contraddistinguono le grande religioni monoteiste e filosofiche…Qual è la loro COMPLEMENTARIETA nella storia della nostra civiltà? La CONSAPEVOLEZZA è senz’altro il motore del quale abbiamo il più bisogno… Questa consapevolezza ha raggiunto tutti i campi del cibilo umano, economico, scientifico, sociale…l’ultimo campo rimasto per molti versi inesplorato è il Campo Teologico-filosofico in tutta la sua vasta complessità…Il pensiero moderno non ne sa identificare il nesso… Questo è il PROBLEMA…da risolvere!!!!
Io sono di religione ebraica, e porto la mia solidarietà contro ogni tipo di fanatismo. Capisco perché tanti tacciono. Fu lo stesso nel 1938 in Italia . Ma non li approvo. La democrazia si deve difendere dal pensiero unico. Vogliamo un mondo plurale aperto a tutti.
Edoardo B.,La figura peggiore la fanno le autorità mussulmane,non i fondamentalisti,che non sono altro che persone rimaste nel nostro medioevo,incapaci di guardare la realtà dei paesi civili.Dovrebbero queste autorità spiegare che l’ occidente cristiano accoglie molti mussulmani e lascia loro la possibilità di costruire moschee e seguire la loro religione.Dovrebbero quindi loro,nel nome della giustizia e della civiltà, vietare di combattere contro persone che adorano il loro stesso Dio,seppur in modo diverso.
Mi spiace, ma Cristo non è Allah. Condividere il creatore perché esseri umani non significa adorare lo stesso dio. Sarebbe sincretismo.
chissà come godono ora i vermi rossi nostrani alleati dell’islam !!!
Ringrazio Tempi per le informazioni preziosissime. Ignoriamo completamente la sorte drammatica che subiscono i nostri fratelli cristiani del vicino oriente. Sembriamo un popolo di ubriaconi o di pugili suonati. Non c’è spazio nell’informazione per notizie così strazianti, ma è più importante il tormentone estivo dello spostamento di un centimetro al giorno della “Costa Concordia”. Che tristezza! Accogliamo tutti in Italia, si trova posto per immigrati (tutti rigorosamente chiamati profughi) nei cui paesi non ci sono guerre (per esempio in Senegal è in corso qualche conflitto di cui non siamo a conoscenza?). Perché non andiamo a prendere questi fratelli sradicati a cui hanno tolto tutto? Forse ci sentiremo un po’ meno ipocriti.
E intanto a Milano continuano a parlare (giustamente) di dare un luogo per fare una Moschea.
A mo’ di provocazione, perche’ non chiedere, a chi vuole costruirla, almeno di condannare pubblicamente queste persecuzioni?
moschea con la lettera minuscola perchè tutta questa importanza ?
moschea con la lettera minuscola perchè tutta questa importanza ?
invito tutti ad andare sul sito dell’UCOII (unione delle comunità islamiche in italia): non c’è UNA parola che sia UNA sulla strage dei cristiani nei paesi islamici. E questi sarebbero i “moderati”.
E quei vigliacconi dei “maitre a penser” (da Repubblica a Il Fatto, passando per il Corriere) si guardano bene dal chiedergliene conto, non sia mai che li aspettino sotto casa.
Questa associazione è una foglia di fico (ipocrita)
Dove sono i nostri politici?
Dov’è Matteo Renzi? Perché il nostro grande primo ministro non spende una parola per i cristiani di Mosul?
I nostri governanti sono più preoccupati della salute di Pannella che dei veri diritti delle persone…
Vergogna!!!
Questa Italia fa proprio schifo!
La sinistra, che pure si dice cosmopolita, con il suo legare la politica estera all’antiberlusconismo, ci ha condannati ad essere provinciali.
I moderat se li pigli chi li vuolei: Mahmoud Al ‘Asali, Dio che ci ha creato tutti ti accolga nella Sua pace. Amen
Mappo mi ha tolto le parole di bocca.
Quello infatti che più mi preoccupa (ma che purtroppo non mi sorprende) è la scarsa attenzione che il mondo occidentale (figlio del cristianesimo, ricordiamocelo bene) riserva a notizie come questa.
Una società che non trova la forza o il coraggio (o più banalmente non lo ritiene importante) di difendere i propri valori, è destinata a soccombere.
Anzi, in Italia sta molto più a cuore non infastidire l’esodo biblico africano di cui siamo vittime, piuttosto che lo scempio di cristiani in medioriente.
Sono due facce della stessa medaglia , perduta la credenza cristiana nell’esistenza indubbia del male come forza reale e non allegoria , ne cadiamo vittime!
E qui in Italia, con l’eccezione di Tempi e poco altro, tutto tace. Impegnati con Mare Nostrum, con i processi a Berlusconi, con l’infinita litania delle riforme istituzionali, di bazzecole come il destino dei nostri fratelli di Mosul non potrebbe importarci di meno.