
«Rinnegare la fede? Impensabile. Per noi cristiani iracheni credere è essere»

È passato un anno da quando centinaia di uomini vestiti di nero entrarono a Mosul, l’antica Ninive. In un libro-intervista appena uscito (Più forti del terrore, Emi) il patriarca di Baghdad Louis R. Sako racconta in modo mirabile e toccante la situazione dei cristiani iracheni.
Ricorda quei primi giorni, quando i jihadisti distribuirono volantini in cui avvertivano i nazareni: o vi convertite o lasciate la città, pena la decapitazione. «Fra voi e noi, non ci sarà che la spada», c’era scritto. Sako ripercorre con la memoria l’esodo dei fedeli, lo spostarsi lento e angosciato di uomini, donne e bambini, e i vecchi portati a spalla lungo strade senz’ombra e con temperature vicine ai cinquanta gradi. Oggi, dice Sako, non c’è alternativa all’intervento armato di terra perché i raid aerei sono necessari, «ma non bastano» a fermare l’Isis.
Fra le mille perle contenute in questo libro, ve ne è una che, da sola, basterebbe a turbare la sonnolenta fede occidentale. Al suo interlocutore che gli chiede come sia stato possibile che gli iracheni abbiano preferito perdere tutto piuttosto che abiurare, Sako risponde: «In Iraq è semplicemente impensabile rinnegare la propria fede. Fa parte dell’identità della persona. La fede da noi non è speculativa, è una questione d’amore e di attaccamento alla persona di Cristo. La religione è come la farina nel pane, non si può estrarla. È un’esistenza mistica. Per noi cristiani, la fede è la cosa più grande, per la quale si è pronti a sacrificarsi. Credere è essere».
Foto Ansa
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12 commenti
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Speriamo che i Foreign Rapists, ossia gli occidentali che si sono arruolati nell’isis, possano morire tutti.
Uccisi dai Peshmerga o dagli stessi miliziani dell’isis non conta, l’importante è che non possano più tornare in Europa, e, naturalmente, che non possano più schiavizzare e stuprare laggiù.
@Redazione :
Credo vi sia un problema di hackeraggio. Il commento precedente mio (che riposto) non compare più.
Le preoccupazioni di mons. Sako sono quelle di tutte le persone di buona volontà che nel Vicino Oriente patiscono a causa della realizzazione del piano Yinon a cui partecipano i tre fondamentalismo (talmudista, wahabita e cristiano-sionista).
Il Vero Volto del Sionismo (e dei suoi sostenitori) oltre ai genocidi di Gaza, alle persecuzioni dei palestinesi (in casa propria), al sostegno al terrorismo internazionale (di ISIS & al-Nusra armati nel Golan siriano occupato e curati in ospedali israeliani), anche la persecuzione dei cristiani in Terra santa, lo si può vedere nell’attacco alle chiese cristiane di Palestina.
La “Chiesa dei Pani e dei Pesci” di Tabga (sul lago di Tiberiade, o di Galilea, data alle fiamme all’alba del 18/6/2015) é un chiaro attacco a un importante simbolo della cristianità nella Palestina Occupata. L’autoritá israeliana arresta 16 coloni ebrei, ma subito li scarcera. Secondo l’organizzazione dei “Rabbini per i Diritti Umani”, dal 2009 sono stati ben 43 gli attacchi contro chiese, monasteri e moschee nella Palestina Occupata.
E tu come lo sai così bene?
@SUSANNA ROLLI
Cerco di avere uno sguardo leale ed a 360° sulla realtà come mi è stato insegnato.
Cara Susanna Rolli, il nazi-islamico che falsfica i propri e altrui nickname,
– che sdottoreggia su cose che non sa (“Islam, reliigione di pace”, “Islam, religione naturale dell’umantà”, diplomazia internazionale, ecc…) per ridurre tutto alle
– teorie complottiste più assurde (gli Ebrei ordiscono trame fin dai da tempi di re Salomone, la Lega Mondiale Islamica è un’agenzia al servizio del perfido Occidente, Hamas è al servizo del Mossad, ecc… ):
– che si contraddice pur di non deflettere di un millimetro dalla linea filo-nazi-islamica (per es., la Chiesa che invita a pregare nei Giardini Vaticani un imam e il sant’uomo invoca Allah perché distugga gli infedeli, è o.k: la Chiesa che cancella l’accusa, anzi, il peccato di deicidio che gavava sul popolo ebraico, è un covo di massoni, San Giovanni Paolo II era un protettore di mafiosi, l’Isis è una creatura dell’Occidente e l’Isis è una legittima e sacrosanta forza di liberazione se minaccia i suoi mandanti occidentali, “sfuggendogli di mano”, ecc…):
– che ha una personalità virtuale per ogni occasione, facendo il mite e il pio sotto un paio di nickname e ricorrendo agli insulti più volgari e osceni sotto tutti gli altri nickame:
– un multinick paranoico che si intesta il don Giussani-pensiero e viene qui, sotto svariati nickname, a coprire di ingiurie di ogni genere il sito che lo ospita in quanto sito “ciellino”:
– un multinick paranoico che, invece di chiedere scusa ai gestori del sito, che delegittima copicollando le veline dei siti complottisti nazi-islamici, si inventa inesistenti hacker che ne cancellerebbero i post inviati sotto le più diverse sigle digitali, riconoscibili per contenuto, copincolla e impronte digitali del linguaggio che gli è tipico, mentre è la Redazione che ne rimuove i deliri:
– un multinick che nella sua paranoia arriva a questo, a fingere di non capire che la Redazioe lo ha rimosso e pretende di giustificarsi inventandosi hacker inesistenti e di supplire così alle carenze tecniche della Redazione, imbrogliando se stesso pur di ingannare gli altri:
ecco, uno così andrebbe bannato, non permettergli di dare lezioni di ottica a chi vede benissimo che si tratta di un multinick accecato dall’odio in nome del nazi-islamismo (professato millantando le lezioni ricevute da don Giussani…)
P.S. Ieri sera ho invato un post che sarei grato la Redazione facesse passare.
Grazie, Raider, stampo e leggo con calma, perchè mi rimane un pò difficile capire tutto al volo..Comincio leggendo tre volte, poi passo a due e avanti così finchè non ho assimilato;un pò come si fa col cortisone. Certo mi par di capire che non è molto felice, si è veramente e profondamente solo in Gesù. Cmq grazie, Raider, gentile.
Prego. Lei è più breve nei suoi post, in effetti, ma, non mi è chiaro cosa pensa di avere capito lei a proposito di felicità e solitudine né a chi si riferisca. Comunque, sarà d’accordo, con Gesù, con cui vorremmo essere sempre tutti noi cristiani, non si è mai soli.
Riscrivo, abbia pazienza, doveva essere “certo mi par di capire che il multinick non è molto felice, perchè lo si è -felici- solo in Gesu'”; infatti la pace e la gioia di cui nel Vangelo ci vengono offerte gratis dall’amicizia con N.S.G.C., perchè “io sono la via, la Verità e la vita”, cioè la gioia..mo che bello esser cristiani, anche se la “strada è stretta”.
Alzi la mano chi crede che io sia pazza!
Dio le dia lunga vita, Raider!
Il multinick torna a recitare la parte della personcina perbenino e così, rispettosamente, tenta di rifilare le solite balle, intanto che si tiene incollata in testa con le mani la paranoia degli hacker che lo bersaglierebbero, mentre la verità (cui il falsario naturalmente rilutta) è che il multinick che yusufeggia se stesso non vuole mettersi in testa che, al più, la Redazione ne rimuove i post. Così, per il dogma negazionista dell’evidenza fattuale e di quella logica, se i cristiani sono vittime, come è la regola nel’Islamistan e anche laddove gli islamici sono minoranza rampante e intollerante, allora, ah!, no!, insorgono come una sola folla le identità vicarie di cui si è dotato il multnick. E i casi, secondo le teorie care a complottisti, sarebbero due: o i carnefici non sono “veri” islamici: o in fatto di vittime, non si tratta di “veri cristiani”: o tre, sono vere entrambe le cose pur di non riconoscere che i boia sono musulmani e le vittime sono i cristiani.
A usare gli stessi standard dei taroccatori nazi-islamici, si potrebbe sostenere che l’incendio della chiesa del miracolo operato da Colui che per l’islam è il “battistrada” di Maometto è stata un’azione inscenata apposta dai terroristi di Hamas per seminare zizzania. A usare i metodi da cacciaballe che sono gli unci che musulmani e islamofili conoscono, i complottisti se la racconterebbero così: ma le fumisterie dietrologiche per seminare paranoie vanno lasciate a quanti, per deformazione professionale e per scelta di vita ideologica, devono intorbidare tutto e più di di tutto.
La polizia farà luce sui fatti: lo stesso per la scarcerazione dei sospetti in mancanza di prove – cosa strana, effettivamente, per gli islamici, per es., di Gaza, che, come documentato da Amnesty International, procedono per le spicce anche quando si tratta di sospetti: d’altra parte, come brillantemente documentato dal multinick in preda alle paranoie complottiste, Hamas è una filiale del Mossad: e così, tutto è più chiaro e fuori da ogni dubbio o sospetto.
Ma siccome l’articolo riguarda l’Iraq in cui i musulmani – fin dai primi giorni della caduta di Saddam Hussein, quando i sunniti esaltati come “resistenti” dagli yusufistici ammazzavano i cristiani in quanto “complici” degli “invasori crociati” – macellano (anche: ma soprattutto) i cristiani, ecco che, con prontezza di riflessi islamicamente condizionati, i taroccatori in nome dell’impostura islamica devono dirottare l’attenzione da qualche altra parte.
Quello che parla da sé, è il fatto che il primo post gli è stato cancellato (grazie a Dio, era ora che qualcuno si muovesse nella semi-anarchia che regna in questo blog), e lui lo riposta con una faccia di bronzo che ha dell’incredibile.
Utilizza un sito di altri (la redazione di Tempi che gentilmente accoglie tutti) dunque sei ospite.
Ti cancellano un post, dunque dovresti capire che i padroni di casa, coloro che ti ospitano, non gradiscono che tu faccia il pubblicista copia/incollando articoli da altri siti che la gente non legge, tanto più che qui si parla di situazione drammatiche, con molta violenza e molti morti, e ti permetti di risbatterci sul muso lo stesso articolo?
Ecco, solo questo la dice lunga sulla validità di certe tesi.
Questa ha un nome: prepotenza.
Spesso da noi, invece, la fede è la fede, e la pratica della vita è altra cosa, separata: lo si vede bene, purtroppo, e vale per tutti…anche per me. Grazie ai cristiani iracheni.
Hai ragione, purtroppo. Susanna, spesso noi Cattolici moderni partiamo dal presupposto che la Fede sia un fatto “privato”,ma in questo modo danneggiamo noi stessi.