
Volevano fare di Bologna il laboratorio per mettere in crisi tutte le scuole paritarie. Hanno fallito
Il Corriere della Sera scrive che «Bologna “snobba” il referendum», Repubblica parla di «vittoria zoppa». Il giorno dopo l’affermazione dell’opzione A alla consultazione domestica sui fondi alle scuole paritarie di Bologna, anche i quotidiani nazionali esprimono un giudizio unanime sull’esito del referendum: la città non ha mandato alcun segnale significativo all’amministrazione.
Innanzitutto, va ricordato che il referendum era consultivo. Quindi l’amministrazione bolognese può tenere in considerazione il risultato oppure no. Ci fosse stato il quorum, questo non sarebbe stato raggiunto.
In secondo luogo vanno guardati i numeri.
- Gli aventi diritto erano quasi 290 mila cittadini.
- Hanno votato 85.934 persone. L’affluenza è stata del 28,71 per cento. È, storicamente, il risultato peggiore mai registrato in città per un referendum. Mai nessuna consultazione era scesa sotto la soglia del 30.
- L’opzione A (contro le paritarie) si è attestata al 59 per cento; B al 41. La A ha vinto di 15 mila voti, pari al 4 per cento dei bolognesi.
Il Comitato 33, promotore del referendum, ha parlato, con una certa tracotanza, di «buonissima partecipazione». Per intenderci: alle politiche, solo un mese fa, avevano votato in 232 mila.
Contro le paritarie hanno votato, in sostanza, poco più del 15 per cento dei cittadini. Nemmeno 2 su 10. E qui, al di là del caso specifico di Bologna, sta l’indicazione “politica” più importante della consultazione. E cioè che è stata un fallimento.
Essa è nata come tentativo da parte della sinistra che lo ha promosso (Sel, grillini, Fiom e compagnia cantante) di scardinare il Pd che, sia a livello locale sia nazionale, ha assunto posizioni di responsabilità in un momento difficile per il paese. Sel, che alle politiche ha raggiunto un magrissimo risultato, e i grillini – che si sono infilati nel vicolo cieco di un’opposizione sterile – hanno forzato a Bologna su una battaglia ideologica, presentandola come primo “laboratorio” per esperienze simili nel resto del paese. Se veramente importasse loro della scuola, semplicemente, preso atto dei numeri e del modello vigente in città, il referendum nemmeno l’avrebbero proposto. Invece interessava loro erodere consensi al Pd, lucrare su argomenti “di pancia”, visto che su tutto il resto non riescono a sfondare.
Se questo era l’intento, nemmeno troppo inconfessato e condito con rinascimentali polemiche sulle “scuole dei ricchi” e “dei preti”, ebbene, hanno miseramente fallito su tutta la linea, non riuscendo a mobilitare se non i militanti del loro orticello, in una delle piazze più “di sinistra” di tutto il paese.
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74 commenti
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C’è qualcuno degli atei illuminati progressisti marxisti leninisti statalisti integralisti che mi potrebbe spiegare per quale motivo, se siete così ganzi, non mettete su le vostre scuole paritarie atee illuminate progressiste marxiste leniniste stataliste integraliste dove mandare i vostri figli fatti con la provetta coi contributi del comune?
Siete forse negati per questo genere di iniziativa perché siete avvezzi da oramai secoli ad aspettare la pappa pronta dallo Stato senza muovere una falange che è una se non per farvi le canne e dire stronzate nelle assemblee?
Anche se non appartengo alla categoria la risposta a Gmtubini ce l’ho: perchè le scuole paritarie atee illuminate sono già in pieno quelle statali e ormai la storia ha dimostrato che un ateo illuminato non tollera assolutamente la libertà altrui e in fondo nemmeno la propria.
forse perché in una scuola andrebbero insegnati fatti e non credenze?
non puoi far passare come un fatto che Gesù fosse il figlio di dio, come fate voi
Sicché, secondo te, il fatto che Gesù sia figlio di Dio sarebbe una “credenza”?
E io che pensavo fosse un “comò”.
che spiritoso… ma non aspettarti che la gente illuminata appoggi il tuo medioevale modo di fare cultura in cui insegnereste il modello tolemaico e adamo ed eva….
i fatti a scuole le vostre superstizioni tenetevele per voi e se volete riempire le teste dei vostri figli con queste cavolate siete liberi di farlo ma non a mie spese
Se ci metti la “credenza” no, ma sul “comò” invece la gente illuminata dall’abat-jour si che lo può appoggiare.
Carlomasi quanto deciderai di entrare in Chiesa a chiedere perdono per i tuoi peccati le cose ti andranno molto meglio. Solo non spaventarti per le ustioni che all’inizio ti provocherà il contatto con l’acqua santa.
E io che già pregustavo un “Asilo proletario per i figli del Popolo ‘Ernesto Guevara’” o un “Istituto Tecnico Aeronautico ‘Jurij Gagarin'” oppure “Liceo Razionalista ‘Pol Pot'”!
P.S: non è mica detto che scuole con questi nomi strampalati non esistano, eh?!
io sarei di destra se non ce l’aveste su con i gay…
quindi lasciate pure cadere le vostre supposizioni politichesi…
certo di una destra moderata
scusate, ma io non ho capito: zoppa o non zoppa hanno vinto gli ideologici ?
ha vinto chi non vuole dare i soldi alle scuole dei preti.
solo che la vittoria non è stata troppo significativa per via della bassa affluenza alle urne… la bassa affluenza poi c’è stata anche per le elezioni di questi giorni.
e anche se la vittoria fosse stata schiacciante il referendum era solo consultativo, quindi era solo per farsi un idea di cosa pensano le persone.
tradotto, la maggior parte degli interessati non vogliono che le scuole dei preti siano pagate con i soldi dello stato, ma questo ai cattolici non frega e continueranno ad usare i soldi pubblici come fossero i loro
Aggiungo una ulteriore nota sui numeri:
Posto che troppo pochi sono quelli che hanno votato perchè abbia senso tenere conto del risultato, si presume che ci siano andati gli interessati; quelli che hanno o avranno figli da mandare alle scuole d’infanzia, e quelli interessati all’argomento che – stimolati dagli intellettuali tipo Scamarcio (Guccini non lo riesco a criticare, proprio no) – hanno da sempre il dente avvelenato contro la scuola che non sia statale.
Diamo per scontato che tutti quelli che hanno già figli alle comunali abbiano votato A.
Questi sono già il 60% del totale del nostro corpo votante. Quindi tutti gli altri hanno votato B. Anche quelli che hanno figli alle scuole statali.
Faccio notare che il sindaco ha detto di andare a votare. non ha seguito la strada dell’astensionismo (avremmo avuto un insignificante 17% di votanti per un 100% di A). Perciò trovo che “B” abbia quasi raddoppiato i voti, e “A” ha fatto il compitino. Se poi vogliamo parlare dell’ ” eroismo ” dei promotori che da soli si sono battuti contro Golia, facciamo pure: resto dell’idea che chi propone un referendum al quale non partecipa la metà più uno degli aventi diritto deve ripagare le spese dello stesso (anche per quelli abrogativi nazionali)
Caro Giulio e compagnia… ma di cosa continuate a parlare e al fine di cosa? State li a cavillare su numeri o percentuali detti o scritti sbagliati. E’ evidente agli occhi di tutti che nonostante la sconfitta del fronte B non si possa parlare di netta di vittoria del fronte A, dato che lo scarso numero di persone che hanno ritenuto cosa intelligente sprecare il loro tempo per andare a votare non rende questo referendum (che già era solo consultivo) utile alla causa di chi lo ha proposto.
Hanno solo sprecato soldi pubblici.
su questo sono d’accordo.
la vittoria non è stata così eclatante per giustificare un azione che non sarebbe stata un dovere neanche con una vittoria del 100%.
infatti il mio punto non era che dovrebbero togliere i soldi alla scuola cristiana come risposta a questo referendum, ma solo che questo sito scrive articoli pessimi, sempre, in cui fanno passare una sconfitta come una grande vittoria. questo è solo un esempio del pessimo giornalismo di parte fatto qui.
Sempre meno di parte rispetto a Repubblica, Il fatto quotidiano e via dicendo
scherzi? tempi è peggio dell’Emilio fede dei tempi “d’oro”… e io che pensavo fosse insuperabile
Non credo sia solo questione di numeri il fatto che lo stato debba lasciare spazi anche alle paritarie (cioè le statali non riescono ad assorbire tutta la domanda), ma è anche questione di libertà di educazione. Nel momento in cui, come sembra accadere in alcune scuole, non si festeggiano le feste della mamma e del papà o il Natale per rispettare chi ha due papà o due mamme o chi ha in antipatia le origini cristiane del Natale, credo sia un diritto che spetta ad ogni genitore poter mandare i figli dove invece vengono rispettati i principi che loro intendono trasmettere ai figli. Se lo stato non aiuta le paritarie (pubbliche e private) solo i ricchi possono trasmettere i propri valori e gli altri devono tenersi quelli che il politicamente corretto delle statali impone… E non si parli di “oneri per lo stato” perchè ogni bambino che frequenta una paritaria è in realtà un risparmio per lo stato!
Quando leggo i commenti dei soliti anticlericali con la bava alla bocca spesso un pensiero fugace mi attraversa la mente…per un attimo mi piacerebbe che tutto ciò che è nato da mano cristiana nel nostro povero paese sparisse…via tutte le scuole, via tutti gli ospedali, via tutte le opere di carità e di azione sociale che ogni giorno lottano per aiutare l’uomo dove il tanto agognato Stato non arriva, via i centri di aiuto alla vita, i centri per i tossicodipendenti ecc. ecc. ecc. (l’elenco è lungo)…e già che ci siamo togliamo anche le domeniche e le vacanze di Natale e Pasqua…e invece via libera alla cultura dell’aborto selvaggio, alla dolce morte, al divorzio easy, alla “nuova” famiglia (uomo+donna, uomo + uomo, donna+donna, uomo+donna+uomo ecc. ecc.), allo stato come unico Grande Fratello dispensatore della verità…solo un pensiero fugace il mio, il desiderio di poter avere poi l’amara soddisfazione di dire “Ecco, ve l’avevo detto!”…ma per fortuna certi desideri non si avverano e noi cristiano potremo continuare a fare quello che facciamo da sempre, cercare di mettere insieme i cocci della società e testimoniare l’unica speranza per l’uomo, Gesù Cristo
Non riesco a postare
Quanto godo!
e le suore che in risposta agli ingenui hanno appeso un manifesto con scritto
“Se non tornate ad essere come bambini non entrrete nel regno dei cieli” che acute sono state?
Ho avuto il dubbio che gli ingenui non capissero, ma forse mi sbagliavo!
poiché molti sparlano di democrazia e di risultati raggiunti indipendentemente dalla quota, OK ma allora non rompete i maroni con il matrimonio gay dato che la legge non lo prevede e la costituzione neanche e quindi è da rispettare questa legge, quindi i gay si facciano il loro matrimonio tra loro senza voler cambiare alcuna legge, poiché vorrebbe dire che la vogliono calpestare. Va bene così stronzi a 2 facce ??
a parte che la corte costituzionale si è espressa in tal senso dicendo che non ci sono impedimenti costituzionali al matrimonio. cmq, di questo cose non me ne intendo quindi non mi addentro alla questione. so solo che le leggi si cambiano e stai certo che cambieranno…e tu berrai la tua bile.
parlando di farci un matrimonio nostro ci abbiamo provato e abbiamo anche iniziato diverse discussioni qui. abbiamo tentato con i dico e voi vi siete opposti anche a quelli. quindi cosa dire se non, melo puoi benissimo succhiare
ma secondo quale matematica il 28/29 % è circa il 15%
articoli scritti da cani per cani.
non si è mai visto un giornalismo peggiore e più polarizzato di questo.
siete sleali e bugiardi come tutto il cattolicesimo d’altronde che ordina come santi persone disoneste, ladri e assassini.
questo articolo è il più grande esempio di pessimo giornalismo.
E tu per l’ennesima volta ti sei defecato addosso
Ma sai leggere? il 28% ha votato il referendum. Il 15% ha votato A, gli altri B
Caro Giulio,il 28 % è la percentuale dei bolognesi che ha votato, il 15 è la percentuale dei bolognesi che ha votato contro il finanziamento alla scuola paritaria.
Ti ho risposto per dimostrarti come l’ideologia accecchi, rendendo difficile persino constatare un calcolo matematico babalissimo, riportato da tutte le principali testate nazionali.
Poi, vacci piano con gli aggettivi, risulti imbarazzantemente ridicolo.
Invece a me acceca la fretta, mi scuso per i refusi.
Cavolo anche a me!
hai ragione, avevo letto male. il punto rimane. come fai ad intrepretare un 60% di si, come una vittoria dei no? soprattutto nel titolo di un articolo. sarebbe già azzardato come considerazione verso la fine.
veramente un articolo sleale, bugiardo, ingannevole e mal scritto.
solo quest’idiota di Charlie non lo capisce
Te lo dico io come si fa:
– con la matematica, come abbondantemente spiegato da Giovanna.
– con il diritto. Tu non sai che differenza c’è tra una consultazione elettorale e un referendum, il che ti rende abbastanza analfabeta da coprire di ridicolo quesi tutte le tue affermazioni.
Tra l’altro, sottoscrivo quello ti ha scritto Charlie, con cui te la sei presa solo perche ti ha giustamente risposto come meritavi.
Suconnuttu sei un poveretto deficiente.
ho capito che questi referendum contano quanto il 2 di picche, e per questo infatti vanno in pochi, ma il 60% del 29% è sempre maggiore del 40% del 29%, questo dovrebbe capirlo anche uno spastico come te
Caro Giulio, sei un asino.
Sarai anche gay, e quindi assoggettato alle tutele dei minchioni, ma comunque asino.
Trovati qualcuno di terza media che sia molto (ma molto) comprensivo con te e fatti spiegare come funziona un referendum. Ma non ce la farai nemmeno così.
Asini gay non ne ho mai visti, ma i gay asini iniziano a imperversare, anche da queste parti…
E ti prego: raglia più piano
su connottu mica ce vole un genio pe capi come funziona il tuo referendum, certo che per 4 cose che te sei imparato rompi come se fossi un luminare… c’è gente che pur avendo vinto un Nobel rompeva meno di te…
rimane, ma maggioranza dei votanti ha scelto di non dare i soldi alle vostre scuole cattoliche
La maggioranza dei bolognesi ha scelto di mandare al diavolo i promotori delle madrasse in salsa nordcoreana da cui sei uscito. 83% contro 17%.
Calcisticamente è come se aveste perso 4 a 1.
Rassegnati e studia
il vostro referendum del cavolo è costato il 60% dell’ammontare dei fondi che si vuole togliere alle scuole dell’infanzia paritarie. Qui si che viene fuori la cifra del 60%. Io li farei pagare ai promotori del referendum
Cara Giovanna, il tuo ragionamento non fa una grinza (a parte il lieve errore di calcolo):
A – Contro il finanziamento pubblico alle scuole paritarie (per lo più cattoliche) si sono espressi il 16,93% degli aventi diritto (59% del 28,7%)
B – A favore, solo l’11,77% (41% del 28,7%)
Il restante 61,3% non era interessato o non era informato, di conseguenza si è privato del diritto di pronunciarsi in proposito e va giustamente ignorato (si noti infatti che i favorevoli non hanno fatto campagna per l’astensione, ma per l’opzione B, e del resto non era un referendum abrogativo e non c’era quorum).
Interpretare questi fatti cristallini come una vittoria del blocco clericale è pura disonestà intellettuale.
Semplicemente, la Bologna pensante, informata e interessata, ha detto no alla scuola privata a carico della collettività.
Caro Giorgio,
se non fosse la matematica e per qualche concetto di diritto costituzionale, il tuo ragionamento non farebbe una grinza.
Il referendum consultivo, che non ha valore vincolante nemmeno in caso del 100% di suffragio, non è promosso dallo Stato, ma dalla parte in causa che ha interesse alla modifica di una determinata norma.
Se io sono contrario a questa modifica, nel caso del referendum posso esprimerlo in due modi: votando in senso contrario o astenendomi dal voto.
In particolare, l’astensione dal voto acquista nel referendum particolare valore proprio perchè non è neutrale, così come non è neutrale il soggetto che esprime l’istanza referendaria.
Con l’astensione si esprime la contrarietà al cambiamento proposto ma anche la contrarietà all’iniziativa espressa da una piccola minoranza di coinvolgere il resto della popolazione su una tematica che non merita quell’attenzione.
Chi ha votato no ha invece almeno ritenuto la tematica meritevole dell’iniziativa referendaria.
A Bologna solo l’11% della popolazione è favorevole alla penalizzazione dei bambini che frequentano le scuola paritarie.
Interpretare questo fatto cristallino come vittoria del blocco ideologico marxista è pura disonestà intellettuale.
Semplicemente, la Bologna pensante e informata ha mandato clamorosamente a quel paese i talebani dell’accentramento statale che vogliono sottrarre alle famiglie la libertà di scelta educativa.
Caro suconotto,
non so che problemi tu abbia con la matematica (non lo spieghi, nè spieghi da dove prendi il tuo 11%, anche se ho il sospetto che ti sia semplicemente confuso), ma visto che accenni anche al diritto costituzionale ci sarebbe da eccepire sulla costituzionalità di un finanziamento surrettizio alle madrasse cattotalebane in barba all’articolo 33 della nostra (peraltro imperfetta, viste le scorie confessionali che comunque contiene) costituzione.
Ma mi rendo conto che questo non è il foro adatto, nè i Tempi sono abbastanza maturi.
Caro Giorgio Maone,
a parte le bischerate ideologiche che spari e che mi esimo per compassione dal commentare, ti dirò che ti gioverebbe assai frequentare un corso serio di diritto costituzionale (non quelli che fate alla casa del popolo dopo la tombolata), al termine del quale forse ti renderesti conto da solo di quanto sei ridicolo.
Gmtubini,
ammetto di non sapere se “legalmente” i non partecipanti ad un referendum si possono contare automaticamente come contrari al cambiamento, ma è chiaro che “scientificamente” parlando è una cavolata assegnare agli astenuti una precisa volontà. sicuramente si ottiene un risultato sfalsato della vera volontà pubblica sia se si contano gli astenuti a favore sia contrari… gli astenuti in quanto tali dovrebbero essere semplicemente ignorati nel conto.
e quando dico questo lo dico con cognizione di causa, perché sebbene non sappia nulla di diritto, so molto bene come si costruisce un modello, e sulla base dei pochissimi dati riportati il modello parla chiaro: la gente non vuole che le scuole cattoliche siano finanziate dallo stato.
cmq il punto vero è la disonestà intellettuale del titolo e dell’articolo in generale.
LA STATISTICA
di Trilussa
Sai ched’è la statistica? È na’ cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perch’è c’è un antro che ne magna due.
il punto della tua “coltissima” citazione?
Non capisco per quale motivo tu metta tra virgolette la parola “coltissima”.
Ironizzi?
Ti fa schifo Trilussa?
Preferisci Giuseppe Giusti
Beh, ognuno ha i suoi gusti.
Comunque le rime immortali che ti ho citato era uso recitarle a memoria uno dei miei professori di statistica ogniqualvolta riteneva opportuno ricordarci che nel suo campo scientifico l’abbaglio più clamoroso era sempre in agguato e non era mai il caso di lasciarsi prendere la mano e dimenticare la realtà.
Il simpatico professore, insomma, citava Trilussa con lo stesso intento col quale a ogni nuovo Papa viene ricordata la celebre frase “sic transit gloria mundi!”
Se, come temo, ancora non hai capito, tutto ciò serve solo a metterti sull’avviso che il tuo bofonchiare di modelli matematici con riferimento a queste faccende che hanno, tra l’altro precisi riferimenti giuridici nella Costituzione della Repubblica fa letteralmente scompisciare dalle risate
nulla da dire contro Trilussa…
le virgolette erano solo in reazione alla spacconata.
se il tuo punto è che si deve dire che il 40% è maggiore del 60%, mi spiace ma non è così…poi smucinà sta frittata quanto te pare, 60 è maggiore di 40 fine della questione. se poi questo significhi che si devono togliere i soldi alle scuole cattoliche so bene che non è così.
Giulio,
se attribuisci al 17% degli bolognesi che vogliono il sistema scolastico nord-coreano il valore di modello, allora la laurea la devi restituire, con disonore.
Scusa Giorgio,
ma a proposito di scorie confessionali, vedi di eliminare anche quelle che ti impediscono di considerare, per esempio, l’articolo 3 della costituzione, ma direi della costituzione nel suo insieme, perchè dai la sensazione che ti interessino solo gli articoli che superano il vaglio di una certa ideologia.
Capisco che l’articolo 3 non sia abbastanza marxista per i tuoi gusti, ma vedi non è un caso se è stato posto prima dell’articolo 33. Significa che l’articolo 33 lo devi leggere alla luce degli articoli precedenti. E devi considerare che l’articolo 33, quando parla di oneri per lo stato, si riferisce alla creazione ex novo di scuole non statali, non agli oneri di gestione.
Aggiungo che, paradossalmente, qui non si tratta di oneri per lo Stato ma di risparmi per lo stato. Ma ho il dubbio che tu sia troppo legato al blocco talebano del comitato referendario per argomentare su questo concetto.
Ti dò invece ragione sull’errata percentuale che avevo scritto con riferimento a coloro che hanno votato SI’ al referendum: non è l’11% ma è il 17%, cioè gli attivisti di SEL e qualche grillino.
Non mi sembra un gran chè per una battaglia che ha avuto gli onori della cronaca nazionale e che doveva rappresentare chissà quale “laboratorio”.
No, la Bologna ideologica e pervasa dall’odio anticlericale ha detto no, ma non hanno capito che così va a fondo anche la scuola statale. Ricordo che fanno parte della collettività che paga le tasse anche i genitori dei 1700 e passa bambini che frequentano le scuole dell’infanzia paritarie. 3400 persone che pagano la scuola due volte. Con le tasse la pagano ai figli di quelli che vanno alle scuole statali e con le rette pagano le paritarie dei propri figli. Propongo a noi genitori che mandiamo i figli alle paritarie di fare un referendum per non pagare una quota di tasse allo Stato corrispondenti ai servizi che non vengono utilizzati
La mia proposta rimane quella di farci restituire dallo Stato quanto non spende per i nostri figli che mandiamo alle scuole paritarie … non mi sembra lesiva di nessun diritto ma almeno si potrebbe finalmente attuare il tanto omesso principio di poter decidere quale Educazione vogliamo per i nostri figli.
Giulio, quanto avevi a matematica e in italiano?
Nell’articolo c’è scritto: “Contro le paritarie hanno votato, in sostanza, poco più del 15 per cento dei cittadini”
Se tu prendi il numero degli aventi diritto, circa 290.000 e lo confronti con il totale dei voti “A” hai per l’appunto poco più del 15%, per la precisione un 17% (per essere più precisi bisognerebbe conoscere anche il numero di schede bianche e nulle)
Quindi tutto il tuo sdegno è perché nell’articolo è stato scritto “poco più del 15%” mentre avrebbero dovuto scrivere circa il 17%?
Quindi delle due l’una: o non sai leggere o non sai fare di conto e nell’una come nell’altra ipotesi sei un ottimo rappresentante del livello medio culturale dei sostenitori del referendum. Senza offesa, ma sei al livello di un Rodotà e mi auguro che per averti paragonato ad uno come Rodotà tu non mi voglia querelare per diffamazione.
Mappo ho una laurea in matematica, ho solo letto male e già ammesso da tempo il mio errore.
il mio sdegno rimane per il voler far passare che il 40% del 29% sia maggiore del 60% del 29%, grande cavolata. in generale, questo articolo è pieno di mezze verità e di verità taciute. falso e tendenzioso.
CEPU?
fai come ti pare, che vuoi capire te di quello che studio io?
cmq sono anche ingegnere se ti diverte saperlo. laureato alla sapienza. inoltre presto sarò matematico (ho detto una piccola bugia prima, mi dovrei laureare in matematica a luglio)
Ma quanto può essere caduta in basso l’università italiana ?!
( dai, bugia per bugia, è veramente difficile credere che tu abbia persino un diploma di scuola media , date le dimostrazioni abbondanti che hai dato di ignoranza e superficialità profonda e radicata in storia, filosofia, scienze e cultura generale , e anche lettura e far di conto avrebbero bisogno di una rispolverata !)
giovanna,
che vuoi che ti dica? pensi che dopo 39 esami di ingegneria e 20 di matematica (laurea triennale) io tenga in alcuna considerazione la tua opinione riguardo la mia preparazione?
pensi pure di poter giudicare chi sono basandoti su post scritti qui? e io sono il superficiale? lol che genio che sei
ammetto ampiamente la mia ignoranza in filosofia, verso la quale nutro un profondo disprezzo e parzialmente per la storia…
ma per il resto, tu giovanna non capiresti cosa studio in 1000 anni, e neppure ci terrei a spiegartele.
Ma ragazzi si spiega tutto. Ha parlato di università La Sapienza! Un nome un programma. È tutto fuorché sapienza. È ideologia
sofia, se tu non lo sapessi il dipartimento di matematica della sapienza si classifica tra i primi 50 al mondo… che proprio male non è…
l’università pontificia non credo faccia matematica
Caro carlo masi, il bestemmiatore folle, ti assicuro che puoi avere tutte le lauree che vuoi, ma sei di una ignoranza pazzesca , come hai ampiamente dimostrato,e di una superficialità imbarazzante: dei ragazzini delle medie non avrebbero preso le topiche che hai preso tu , soprattutto in storia, ne hai sparate delle incredibili, vogliamo parlare dell’inquisizione nell’800???
Ma alla fine non ho mai giudicato una persona dai suoi ( scarsi ) studi e dalla sua (scarsissima) propensione culturale , ma alla fine sei tu che te la cerchi, quando all’ennesima figuraccia stratosferica , parliamo di lettura e calcolo da scuola elementare, tiri fuori i tuoi presunti titoli !
Un altro segno di un’umanità devastata, anche se tra le righe, molto tra le righe, si intravede anche in te un bisogno che nessuna ideologia menzognera potrà mai colmare. Tu ti disprezzi, ma c’è qualcuno che ti ama e forse leggendo il sito di Tempi , lo stai cercando. Ti posso dare un consiglio? Salta a piè pari tutti gli articoli su gay e simili, considerati uomo, perchè prima di gay sei uomo, leggiti padre Trento o la Corradi o Corigliano o i bellissimi testi tratti dai discorsi di papa Francesco, vedrai che ne sarai contento.
giovanna, sei una che va appresso agli esorcismi, sei ai livelli di una tribù africana che non ha mai visto l’uomo bianco… di cosa vuoi parlare?
il fatto che io sono un uomo prima di essere un gay dovresti spiegarlo ai tuoi colleghi qui dentro… se come tale mi lasciassero vivere riconoscendomi la dignità di difendere la mia famiglia anche attraverso il matrimonio non avrei più nulla da dire.
vi lascerei alle vostre cose superstiziose.
giovanna hai la terza media e rompi da una vita è normale che le mie due lauree prima o poi te le facevo ingoiare. presunte? cerca su Google, anzi vieni in facoltà mi trovi li tutti i giorni.
inquisizione nell’800? ho parlato di pubblici roghi di omosessuali nell’800. l’inquisizione risale circa ai tempi di isabella la cattolica, madre di giovanna la pazza, caterina prima moglie di enrico ottavo, isabella di trastamara al trono di portogallo e altri due che sinceramente non ricordo…
devo continuare? sei tu che non sei riuscita a spiegarmi in parole facili il teorema di fibrazione di eresman o i numeri di betti… anche se li trovi in rete (dubito) non li puoi capire e spiegare ad occhio e croce. io le 4 cavolate che tu sai le conosco, sei tu che non conosci le mie 4 cavolate
giovanna io chi mi ama ce l’ho al mio fianco ora e se tu non rompessi io sarei anche sposato felicemente. quindi io detesto si, ma chi mi impedisce di realizzarmi. voglio solo sapere che lui è ben tutelato se a me mai succedesse qualcosa… cosa mai ci sarà di strano. e non cominciate con il testamento che quello non risolve nulla… se non siamo partenti gli tolgono più del 35% in tasse e il 50% lo prende la mia famiglia di origine come legittima….
Ciccio e tu conosci le strutture algebriche con una singola operazione binaria come i semigruppi, i monoidi, i quasigruppi, i loop o esempi più complessi come anelli e campi, moduli e spazi vettoriali, algebre associative e algebre di Lie?
Beh, nemmeno io, le ho copiate e incollate dal web.
Stai messo male forte.
e secondo te io che considerazione posso avere del tuo giudizio riguardo la mia preparazione?
quando saprai spiegarmi cos’è una varietà algebrica e in che modo si immerge in un iperspazio o almeno in che modo un autospazio generalizzato è invariante per omomorfismi (praticamente la base di tutto), ne riparliamo.
una che non conosce la differenza tra l’architettura di un processore che lavora in serie e uno che lavora in parallelo o la categorizzazione delle grammatiche di Chomsky cosa potrà mai insegnarmi si scienza?
studiati le funzioni meromorfe e la loro relazione con la stabilizzazione tramite controreazioni di sistemi lineari e ne riparliamo, d’accordo cocchina?
eddai, credevo, dallo stile letterario alto e dal contenuto inoppugnabile , che fossi carlo masi in uno dei suoi migliori travestimenti, e parliamo di una delle persone più ignoranti ( ignorante non come insulto , ma per le assurdità storiche e scientifiche e politiche e culturali ecc che è riuscito a scrivere ) mai palesatesi in questo sito !
giovanna sono carlo masi,
nessun travestimento semplicemente bestemmie o no mi tolgono i miei post e devo cambiare nome. tanto un pensiero è un pensiero cosa importa se ad elaborarlo sia io o un altro?
cmq, come già ti ho detto la mia biografia la trovi anche su Wikipedia e da li vedi che sono ing e che sto finendo mat
Giovanna, quì siamo di fronte a un dramma umano di proporzioni inimmaginabili.
Se è quello che dice di essere sono agghiacciato: un porno divo gay (laureato come oscar giannino) che invoca il diritto di adottare bambini!!.
Altra ipotesi – più probabile – è che invece sia un mentitore seriale e sinceramente inizia un po’ a spaventarmi.
Ciccio e tu conosci le strutture algebriche con una singola operazione binaria come i semigruppi, i monoidi, i quasigruppi, i loop o esempi più complessi come anelli e campi, moduli e spazi vettoriali, algebre associative e algebre di Lie?
Beh, nemmeno io, le ho copiate e incollate dal web.
Stai messo male forte.
Cane o cagna dillo a tua mamma, a tuo fratello e a tua sorella.
E anche sleale, bugiardo/a, disonesto/a, ladro/a, assassino/a.
Sono sicuro che apprezzeranno.
Il 59% di 28,71 fa poco meno di 17. E non è che ci voglia un genio per fare un calcolo così semplice! Per il resto le opinioni sono appunto opinioni e ognuno si fa quelle che vuole… ma i numeri restano quelli che sono.
sei il terzo che scrive la stessa cosa, e per la terza volta ammetto la svista ma sei anche il terzo che sorvola sull’evidenza che il 60% del 29% è cmq maggiore del 40% del 29%.
da quanto scritto nell’articolo sembrerebbe essere il contrario.
è un altro pessimo esempio di giornalismo di questo situncolo
Se è un situncolo perché perdi tempo a commentare? Evidentemente ti rode il flop di un referendum ideologico, lanciato “contro qualcuno”, non per migliorare la condizione delle famiglie. “Dagli ai cattolici e chissenefrega dei bambini!”
Che pena questo odio fanatico…
da quando una vittoria è un flop?
Il referendum e’ stato purtroppo vinto dal fronte dell’opzione A, ma per fortuna il sindaco non ne terrà conto, dato che è dannoso e chi decide e’ la maggioranza dei rappresentanti degli elettori. Questo referendum non aveva quorum, quindi l’astensione non conta e può essere ragionevolmente imputata alle due parti in causa proporzionalmente ai risultati ottenuti. A meno che non si considerino gli astenuti dei minorati mentali.
Carlo Masi, alias Giulio,
te varet nanca ona cagada.