Perché indignarsi per i feti bruciati nella fornace? Un dilemma per i nuovi atei

Di Redazione
18 Aprile 2014
Due interventi sullo Spectator a proposito di moralità e natura. Espunto Dio dalla vita, su che cosa dovremmo basare il rispetto per gli altri?

Alcuni atei come il noto Richard Dawkins (foto in basso) pensano che la moralità provenga spontaneamente dalla natura. «Essa sgorga dalla natura, è istintiva e non il frutto dell’insegnamento di una tradizione culturale». Il problema, spiega il teologo Theo Hobson sull’ultimo numero dello Spectator, è che le cose non stanno così. Basta un esempio: «La scienza biologica, in particolare l’evoluzionismo, può essere utilizzata per autorizzare l’eugenetica e il razzismo», contrapponendosi al principio di uguaglianza, uno dei pilastri della morale occidentale.

CRISTIANESIMO E MOVIMENTI CIVILI. Oggi l’ateismo, prosegue il teologo, «aspira a costruire un sistema morale» autonomo, ma incontra qualche difficoltà. «Fornisce suggerimenti su come comportarsi molto vicini al tradizionale umanesimo laico e offre un senso di comunità e di valori condivisi». Per farlo, tuttavia, evita di confrontarsi con la tradizione a cui attinge, cioè a una morale, quella occidentale, che «ha radici religiose». Il problema non è indifferente, spiega Hobson. Infatti, «quando Dio viene rifiutato, tutta la tradizione morale occidentale è messa in discussione» e quindi anche la nuova morale atea, che si basa su valori ereditati dall’umanesimo e dal cristianesimo.
I nuovi atei, prosegue Hobson, per uscire dalla confusione cercano rifugio nella cosiddetta Regola d’Oro, cioè «l’idea che dovremmo trattare gli altri come vorremmo essere trattati». Una bella esortazione che, tuttavia, non può certo considerarsi una morale.

SIAMO TUTTI UGUALI? Hobson fa un esempio per dimostrare che la morale laica non può fondarsi solo sulla natura. Nella dichiarazione di indipendenza americana, uno dei più importanti documenti della morale “laica” occidentale, si parla di «uomini creati uguali». Si parla di uomini «creati» e non di uomini «nati». Una differenza non da poco. Infatti, sottolinea Hobson, l’uguaglianza non c’è in natura. Thomas Jefferson era consapevole mentre scriveva la dichiarazione che «solo in una concezione religiosa» la persona umana può essere considerata sacra e «impostava di conseguenza i diritti umani al di fuori della portata di razionalizzazione».
Per Hobson i diritti umani nascono nel cristianesimo. E il cristianesimo «ha plasmato il nostro credo pubblico che viene definito “umanesimo laico”». «Non lo ha fatto soltanto centinaia di anni fa, nell’era di Locke e Jefferson», osserva. «Il cristianesimo ha continuato ad influenzare l’umanesimo laico nei nostri tempi – i movimenti americani per i diritti civili ne sono un vivido esempio, basti pensare al reverendo Martin Luther King».

PERCHÉ INDIGNARSI PER I FETI BRUCIATI? Sulla stessa scia delle obiezioni di Hobson ai “nuovi atei” si pone anche Douglas Murray, sempre sullo Spectator. Lo fa partendo da una provocazione sul caso dei migliaia di feti gettati nelle fornaci degli ospedali britannici. Perché, si chiede Murray, se si crede che il feto non è vita umana, una volta abortito non può essere usato per fornire energia termo-elettrica? Molti respingono questa pratica con «repulsione», ma in fondo «che ragione c’è per non utilizzare i neonati indesiderati per mantenere un ospedale al caldo»? «Bruciarli significa saccheggiare meno risorse naturali del nostro pianeta sofferente», osserva l’editorialista. «Se non siete d’accordo è o perché siete religiosi o perché le vostre abitudini e credenze sono ancorate alla fede, anche se vi rifiutate di crederci».

LA SACRALITÀ DELLA PERSONA. La sacralità della vita, a cui anche molti atei credono, afferma Murray, è sempre più messa in discussione. Anno dopo anno, spiega, «l’aborto diventa sempre meno un problema», pochi si interrogano sul significato della vita e i media preferiscono trovare nuovi argomenti a favore dell’eutanasia, che «diventa “morte assistita”». «Il concetto di sacralità della vita umana è un concetto giudaico-cristiano – osserva Murray – ma potrebbe molto facilmente non sopravvivere alla civilizzazione giudaico-cristiana». «Il declino del concetto cristiano di sé – prosegue – può essere visto ovunque, non ultimo anche nell’idea che l’amore umano sia una cosa quasi divina».
Cosa dovrebbero fare gli atei che ancora credono ad alcuni valori, di fronte a questo declino della sacralità della persona?  Secondo Murray, hanno solo tre opzioni: «La prima è quella di buttarsi nella fornace. La seconda è lavorare sodo per costruire una versione atea della sacralità della persona». E se la seconda opzione non funziona? C’è solo un altro posto dove andare. «Tornare alla fede, che ci piaccia o no».

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15 commenti

  1. giuliano

    il risultato di 2 secoli di ateismo è questo: il mondo occidentale trasformato in una terra di violenza omocida e di perversione senza pari nella storia. La contabilità spicciola poi aggiunge 20 milioni di persone assassinate con il nazismo, oltre 100 milioni di persone assassinate con il comunismo, un milardo di aborti legali da quando i governi hanno assunto questa demoniaca pratica, milioni di persone di sesso maschile/femminile alterati nrl loro genere sessuale, infezioni tipo AIDS diffusa e mortale sul pianeta, economie ridotte sul lastrico dai governi dove comando queste non persone. ecc.. ecc.. ecc..

    1. filomena

      E i quattro cavalieri dell’apocalisse dove li metti? L’aborto non è una invenzione degli stati, è sempre esistito. Le dittature sanguinarie del 900 sono finite.

      1. Simone

        Ma dove vivi FIlomena?
        Ma tu non hai sentito mai parlare delle persecuzioni dei cristiani in Cina? E vogliamo parlare del Vietnam o della Corea del Nord? E l’Africa? Medio oriente?
        Centomila all’anno! E non nel 900, adesso!
        Vivi pure nel tuo mondo, quello che i tuoi pregiudizi ed i media ti concedono di sapere.

        1. filomena

          Prima di tutto io facevo riferimento ai casi citati dal post di Giuliano e cioè quelli del nazismo che è molto gettonato nei commenti e dell’ex unione sovietica. Dopodiché le guerre di religione sono sempre esistite e a prescindere che si fosse trattato di cattolici, protestanti, mussulmani o quello che vuoi, credo siano le guerre più assurde in assoluto, posto che fare la guerra abbia un senso e io penso di no, mai. Non esiste nessuna ragione per le guerre sante indipendentemente da chi le fa o le ha fatte.

          1. Simone

            A questo punto e chiaro che oltre a vedere quello che ti pare sei proprio in malafede. In Cina che guerra di religione c’è’? In Vietnam? E cosi’ via. Non sono dittature, non sono persecuzioni, non sono morti. Ma a te che ti frega, il tuo cervello oramai e’ bollito, ed in mano del potere, che ti ringrazia.

          2. filomena

            Guarda che uno dei poteri più devastanti messo in atto contro chi dissentiva è quello perpetrato nei secoli da santa madre chiesa che non ha nulla da invidiare alle altre religioni. Quindi se vogliamo parlare di paesi del terzo mondo preoccupiamoci prima di dar loro da mangiare, la religione non è così prioritaria per chi ha fame.

          3. Simone

            Hai proprio ragione, tutti schiavi della Chiesa. Per fortuna tu ti sei liberata, ed adesso puoi ragionare con la tua testa. E si vede!
            Vai a dar da mangiare alla gente in Cina e poi ne riparliamo.
            Parole parole parole.
            Senza considerare che a cosa ti serve la pancia piena in un posto dove sei schiavo.

          4. filomena

            Sempre meglio che essere schiavo con la pancia vuota.

          5. leo aletti

            Non lo farai mai fuori anche se lo ammazzi, è sempre vivo, anzi è risorto per tutti. Buona Pasqua

  2. Antonio

    bah, almeno la laicistaglia fa ridere.

  3. gianni

    Sarebbe bello che Tempi andasse a verificare quanto ha pagato l’UAAR per esporre quel messaggio sull’autobus pubblico. Mi pare sia a Milano, non mi stupirei se Pisapia avesse accordato loro un bello sconto, da recuperare con la Tares alle scuole private..

  4. Ellas

    Meglio indignarsi per la morte della giraffa e dei topolini che di bambini.

    L’Inghilterra è fusa, e presto sarà totalmente terreno islamico con questa politica. Affari suoi, basta che non adottino la stessa politica anche qui o migro in USA.

    1. giovanni

      Ellas, ti vedo un po confuso, se vuoi salvare le chiappe, devi migrare dalla parte opposta!!

  5. ldg

    Dalla natura la morte, dalla grazia l’audacia. Cosa si intende per natura? Un tempo la si chiama(va) “creato” e più bella definizione non c’era. Chiedete al genio di darvi una definizione di natura che se famo quattro risate!

  6. augusto

    “La moralità sgorga dalla Natura”, con tutto il rispetto per Dawkins, ma questa frase è una boiata totale. E’ uno dei fallimentari presupposti dell’Illuminismo, che è alla base della nostra mentalità contemporanea, purtroppo.

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