
Papa Francesco: «Non si uccide in nome di Dio, ma non si insultano le religioni»
«Non si può uccidere in nome di Dio», ma esiste anche un limite alla libertà di espressione. Lo ha detto papa Francesco, rispondendo alla domanda di un giornalista durante il volo che lo ha portato dallo Sri Lanka alle Filippine. Il Pontefice è intervenuto in merito alle stragi di Parigi e al dibattito che ne è seguito sul terrorismo islamico e la libertà di espressione. «Credo che la libertà religiosa e la libertà di espressione siano tutti e due diritti umani fondamentali. Non si può nascondere una verità: ognuno ha il diritto di praticare la propria religione senza offendere, liberamente e così vogliamo fare tutti. Secondo: non si può offendere o fare la guerra, uccidere in nome della propria religione, in nome di Dio».
GLI DO UN PUGNO. «Non si può uccidere in nome di Dio, questa è una aberrazione – ha proseguito papa Bergoglio -. Si deve fare con libertà senza offendere. Ognuno ha non solo la libertà e il diritto ma anche l’obbligo di dire ciò che pensa per aiutare il bene comune».
Facendo un esempio che coinvolgeva l’organizzatore dei viaggi papali, papa Francesco ha detto: «Avere questa libertà, ma senza offendere, perché è vero che non si può reagire violentemente, ma se il dottor Gasbarri, che è un amico, dice una parolaccia contro mia mamma, gli aspetta un pugno. Non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri. Papa Benedetto in un discorso (a Ratisbona, ndr) aveva parlato di questa mentalità post-positivista, della metafisica post-positivista, che portava a credere che le religioni o le espressioni religiose sono un sorta di sottoculture, tollerate, ma sono poca cosa, non fanno parte della cultura illuminista. E questa è un’eredità dell’illuminismo. Tanta gente che sparla, prende in giro, si prende gioco della religione degli altri. Questi provocano e può accadere quello che accadrebbe al dottor Gasbarri se dicesse qualcosa contro mia mamma. C’è un limite, ogni religione ha dignità, ogni religione che rispetti la vita umana, la persona umana, io non posso prenderla in giro. Ho preso questo esempio del limite per dire che nella libertà di espressione ci sono limiti, come nell’esempio dI mia mamma».
SONO NELLE MANI DI DIO. Papa Francesco ha poi voluto rassicurare tutti a proposito delle presunte minacce alla sua persona, dicendo di essere più preoccupato per quello che potrebbe accadere ai fedeli. poi ha aggiunto: «Ho paura? Lei sa che io ho un difetto, una buona dose di incoscienza. Sono incosciente. Alcune volte mi sono chiesto: ma se accadesse a me questo? E ho detto al Signore: ti chiedo solo una grazia, che non mi faccia male perché non sono coraggioso di fronte al dolore, sono molto timoroso. So che sono nelle mani di Dio ma so anche che si prendono delle misure di sicurezza prudenti ma efficaci. Per il resto: speriamo!».
BAMBINI KAMIKAZE. Il Papa ha parlato anche degli attentati in cui vengono utilizzati dei bambini, facendo un riferimento implicito a quanto accaduto in Nigeria e al video in cui viene mostrato un minore che giustizia dei prigionieri. «Forse è una mancanza di rispetto, ma mi viene da dire che dietro ogni attentato suicida c’è un elemento di squilibrio umano, non so se mentale, ma umano. Qualcosa che non va nella persona, quella persona ha uno squilibrio nella sua vita. Dà la vita ma non la dà bene. C’è tanta gente che lavora, come ad esempio i missionari: danno la vita, ma per costruire. Il kamikaze invece dà la vita per distruggere. Per quanto riguarda l’uso dei bambini per gli attentati: sono usati dappertutto per tante cose, sfruttati nel lavoro, come schiavi, sfruttati sessualmente. Alcuni anni fa con alcuni membri del senato in Argentina abbiamo voluto fare una campagna negli alberghi più importanti per dire che lì non si fruttano i bambini per i turisti, ma non ci siamo riusciti… A volte quando ero in Germania, mi sono caduti sotto gli occhi articoli che parlavano delle zone del turismo erotico nel Sud Est asiatico e anche lì si trattava di bambini. I bambini sono sfruttati anche per questo, per gli attentati kamikaze. Di più non oso dire».
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Ha detto questo grande Papa in Sri Lanka ad un incontro interreligioso :
“Sono giunto in Sri Lanka sulle orme dei miei predecessori, i Papi Paolo VI e Giovanni Paolo II, per dimostrare il grande amore e la sollecitudine della Chiesa Cattolica per lo Sri Lanka. E’ una grazia particolare per me visitare la comunità cattolica locale, confermarla nella fede in Cristo, pregare con essa e condividerne le gioie e le sofferenze. Ed è ugualmente una grazia l’essere con tutti voi, uomini e donne di queste grandi tradizioni religiose, che condividete con noi un desiderio di sapienza, di verità e di santità.
Nel Concilio Vaticano II la Chiesa Cattolica ha dichiarato il proprio rispetto profondo e duraturo per le altre religioni. Ha dichiarato che «nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, i precetti e le dottrine». Da parte mia, desidero riaffermare il sincero rispetto della Chiesa per voi, le vostre tradizioni e le vostre credenze”.
E’ una ripresa della famosa frase di San Paolo, “Valutate tutto, trattenete ciò che vale” così importante in questo periodo in cui fanno da padrone i fondamentalismi derivati dal rinnegamento delle rispettive religioni abramitiche che pure odiandosi sono tra loro alleati contro gli uomini di Buona Volontà. Il Papa è uomo di Buona Volontà ! Preghiamo Dio che lo protegga ed assista !
Quindi, tutta la volontà di dialogo e anzi, meno ancora, la capacitò di argomentare ciò che si afferma punto e basta si risolve in un florilegio di citazioni estrapolate qua e là, senza alcuna relazione, nemmeno di striscio, con i problemi reali, con la realtà di situazioni drammatiche, globalismi e integralismi che troviamo al potere negli Stati islamici; o che significa concretamente ‘incontro personale’ nelle religioni che professerebbero la fede nel ‘Dio abramitico’: di tutte queste cose buttate là tanto per “Occupy Tempi it”… non c’è nulla da dire agli uomini di Buona Volontà neppure da quelli di Buonissima Volontà come Yusuf.
“La famosa frase di san Paolo”… Le “rispettive religioni abramitiche”… “Sapienza, verità, santità”… “Preghiamo” e non se ne parli più… Tutta una sfilza di parole-chiave estratte a sorte per un pot-pourri che non significia nulla, assolutamente nulla.
Insomma, quando c’è da “dialogare” sul serio, i copincollisti si squagliano. Ma continuando a mistificare e falsificare – come fossero ‘griffe’ le parole di Papi e Santi della fede cristiana né più nè meno di tutte le cretinate politicamente corrette. Mentre non solo sulle cose fatte osservare senza neppure entrare nel dettaglio, ma le cose dette da lui stesso sul “rinnegamento” delle “rispettive relgioni abramitiche”, Yusuf tace. Poteva pensarci prima.
Caro Nippur-dico sul serio,non é né polemico né ironico-sì certo mi riferivo a te(ma non solo)..facebook,poi,non mi interessa e ci sto ben lontano….quanto al nome e cognome significa metterci la faccia(stavolta,però,per farti contento ci ho messo solo il nome)..la privacy,infine,..ma va là è una boiata pazzesca(ricordi?).Questo é solo il preambolo..certo con l’aria che tira,vedi l’ultima di oggi(con gli”avvertimenti mafiosi”dei giorni scorsi)ossia tutta l’ostilità cosi ottusa e volgare(ma anche fisica,talvolta)contro il convegno promosso da Tempi sulla famiglia(naturale)..sperando che non arrivi il ddl Scalfarotto perché altro che libertà e democrazia!!!..altro che “Je suis Charlie”!! Niente da dire?
Ma torniamo al punto…non si può continuare ad affrontare un tema cosi grave,cosi complesso e di portata decisiva per il futuro dell’umanità secondo una logica da tifo calcistico o per slogan ideologici,ci vuole senso della misura e di responsabilità e fondamenta certe di valori!!
Liberte’,egalite’e fraternite’ bellissime parole ma ti ricordi come é finita la rivoluzione francese..col regime del terrore,ora il terrore se lo ritrovano in casa..hai voglia a cantare la marsigliese! Perarltro qualche crepa nell’unanimismo nazionalistico,dopo l’ubriacatura emotiva(comprensibilissima,per carità)comincia ad avvertirsi e questo anche tra gli imitatori nostrani.Ah!un’altra cosa,lo sai che nella libera Francia,nei posti pubblici,sono banditi tutti i simboli e manifestazioni di TUTTE le fedi religiose?..Ma l’Islam,dirai tu? Il problema l’aveva magnificamente centrato Papa Benedetto nel famoso discorso di Ratisbona,cosi bistrattato ma cosi tremendamente decisivo,quando sollevò la classica”tempesta perfetta”indicando nella distorsione del rapporto tra fede e ragione la causa di tanti guai con cui il mondo musulmano continua a misurarsi e sottolineando che “non agire secondo ragione é contrario alla natura di Dio”.Nel XII secolo un certo Averroe’ci prova ma fu costretto all’esilio..e ciò portò all’esasperazione di un sentimento religioso che finisce per annientare la ragione e che vede,poi,come nemiche alcune conquiste che l’Europa ha saputo coniugare con la sua storia come libertà,laicità e democrazia.Al termine dell’incontro uno filosofo/teologo musulmano si avvicinò per ringraziarlo,alche’il Papa gli replicò:”Allora lo dica ai suoi!” Qui sta il cuore che é anche il nervo scoperto della questione vitale del rapporto col mondo musulmano.Venendo ai nostri giorni c’é chi,timidamente si-in generale-ma,in qualche caso,apertamente(in entrambi i casi rischiando ogni giorno la pelle,nota bene)come il tentativo del Meeting de Il Cairo sulla scia di quello di Rimini.E noi che c’entriamo,dirai ancora tu!
Due sono le strade che vanno parallele:la prima é che noi europei che,ci piaccia o no,per crescere come civiltà si é radicata sulla cultura cristiana,sui valori cristiani,sull’arte ed il pensiero cristiano….allora é questo che occorre tornare dimenticandoci l’abbuffata illuminista e laicista(non laica)proprio partita dalla rivoluzione francese(che,tra l’altro,ha prodotto comunismo e nazismo con la loro scia inenerrabile di morte e distruzione del cuore umano)sfociando,poi,in una deriva laicista,consumista,corrotta nelle sue fondamenta.In breve abbiamo calato le braghe,noi per primo e così ci siamo e ci stiamo presentando indifesi di fronte all’assalto”ideologico”del mondo islamico.La seconda é sostenere,difendere(soprattutto davanti alle autorità politiche di quei paesi ma anche nelle sedi istituzionali internazionali)questi tentativi e le persone che li mettono in atto anziché limitarsi a petrolio e armi a seconda della con venienza politica del momento.
Utopia? Forse ma l’alternativa é lo scontro-non di religione e,forse,nemmeno di civiltà-ma di chi avrà un domani il diritto di esistere o no! Apocalittico? Se lasciamo da parte slogan demagogici e pregiudizi ideologici no,ma di certo si tratta di un cammino lungo,molto lungo.Retorica?….vogliamo proseguire sulla strada dello scontro frontale?Certo é la strada più breve e facile…verso l’autodistruzione generale!!
Non rimane che il dialogo,il confronto,il rapporto nel rispetto reciproco a partire dal sentimento religioso……..”non si giocalizza con la mamma”ha detto Papa Francesco l’altro ieri con un’espressione bizzarra ma efficace nella sua semplicità.Nessuna giustificazione a quanto fatto da quei terroristi ma,a volte, anche la penna uccide.Un ultima cosa…alla fine ditutto questo forse anche troppo chiacchierare..rimane,però,la sensazione che manca qualcosa,come qualcosa che ti scava dentro…una domanda,fatta di tante domande….chi e cosa ci salva dal male,non dalla società malata o dall’altro che fa il male? da chi e da cosa ci aspettiamo speranza per l ‘umanità?dal potere delle armi,del denaro,dell’ideologia di turno magari intrisa di fondamentalismo”pseudo”religioso perché la religione é solo un paravento nello stesso modo che certa satira é lo sberleffo dell’autentico spirito critico e libero.Caro Nippur potrai anche considerare vaneggiamenti spiritualisti queste mie riflessioni(ti assicuro,le oultime)ma prima prova a prenderle un po’-almeno un po’sul serio e questo vale anche per tutti gli altri che ci leggono.Ah!dimenticavo…questo chi e cosa hanno un nome:Gesù Cristo,oggi presente nella Sua -pur fragile Chiesa.
Ma di che parla, Yusuf, che vuole fare sapere quello che crede lui fin dal nome o nickname che si è dato?
Le tre religioni monoteiste adorano lo stesso Dio? Dove? C’è un Dio abramitico? No, c’è il Dio di Abramo, che non è Dio Padre come annunciato dal Figlio e non è neppure il Dio del sedicente profeta Maometto. Infatti, chissà perché l’Islam accusa i cristiani di politesimo, per l’Islam loro Cristo è solo un profeta, capito, ‘un’ profeta: perdipiù, inferiore a Maometto!
Yusuf non perde tempo a mistificare come ha imparato nella moschea che frequenta e dai catto-islamisti che frequentano questo blog e come ha fatto, prima di tutti gli altri, Maometto scopiazzando malamente e reintepretando a modo suo qnato trovava nella Bibbia e in questo caso, specialmente nel Vangelo: così, Yusuf dice che le religioni monoteiste si fondano sull’incontro con una Persona! Ma dove e quando l’islamismo è un incontro fra persone, fra un Dio inconoscibile, che non è vincolato a nessuna ragione e l’uomo, che gli si deve sottomettere? L’incontro fra persone è nella Persona stessa di Gesù Cristo, nella vivente unità divino-umana attraverso e nella Persona divina del Cristo, attraverso cui il Padre, dopo aver creato il mondo e l’uomo, fa dono di Sé: Egli Si sottomette, in un certo senso, alla Sua creatura, perché non considera come un geloso possesso la Sua stessa divinità, ma vi ammette l’uomo, che ha creato a Sua immagfine e somiglianza e di cui vuole la salvezza. Dov’è, tutto questo, nel Corano? Vi trova ben altro, nel Corano, che a voi pare bello: mai, in ogni caso, l’incontro nel senso esclusivo e persoanel che è proprio solo del Cristianesimo: rispetto a cui l’Islam è, da ogni punto di vista, una involuzione e anzi, uja regressione alla dimensione sacrificale – nel senso pià ampio… – abramitica: quel saqcrificio che Dio ha compiuto su di Sé nel Figlio per abolire l’età dei sacrifici.
E in calce a questo collage di luoghi comuni a perdere, le frasi fatte, gli slogan vuoti, le parole d’ordine che dispensano dal dire qualcosa: il nichilismo occidentale… Ah, certo, c’era bisogno che venissero a spiegarcelo Yusuf e qualche trentina di milioni di islamici, cos’è! A mettercene in guardia; e ad ammonircene, chi un un modo e chi, in un altro, secondo la sensibilità e la libera interepteazione dei doveri del buon musulmano venuto qui per insegnarci a vivere nel timore di Dio che ha parlato – a Charlie Hebdo perché tutti intendano – per bocca del kalashnikov.
E dunque, ora che il pugno in faccia è rimesso all’onore dle mondo, una bella botta a Charlie Hebdo non egliela toglie nessuno, un’altra, su! E niente sulle chiese distrutte in Niger e niente sulle leggi anti-blasfemia e contro l’apostasia dall’Islam in vigore in Islamistan. Ma pensa un po’ quanto gli sarebbe caro, il papa, se osasse dire: avere o non avere una religione e cambiarla è un diritto umano e voi islamici dovete finirla di mettere in galera o di uccidere, tanto per cominciare, chi ripudia una religione come la vostra, che il mio predecessore Benedetto XV, a Ratisbona, prendendo le parti di Michele Paleologo, ha ribadito non presentare nessuna novità dottrinale e morale e semmai, ha aspetti disumani, introdotti proprio da Maometto: come l’idea che l’Islam sia la “religione naturale dell’umanità’ e pertanto, all’Islam non ci si converte, si ‘ritorna’; e chi non è islamico, non è umano fino in fondo.
Gli islamici, islamisti, catto-islamisti, invece di considerare le cose in modo meno forfettario, arruolano in modo forfatterio il papa fra le truppe di riserva della loro guerra a triade-diade-monade e infine, sfiniti, al nichilismo occidentale. Che non avvno mai a disturbare neppure qui. E infatti, in questa tacita éntente cordiale fra fondamentalismo laico anti-cristiano e silamismo anti-occidentale, non interagiscono: e l’uno fa la sua parte a favofe dell’altro.
NO ALL’ISLAM! NO ALL’ISLAMIZZAZIONE DELL’OCCIDENTE!
Chiedo alla Redazione di sbloccare il commento che ho inviato stamattina, grazie.
Nel caso del Dio abramitico di ebrei cristiani e musulmani, la religione non è soltanto un sistema di credenze e riti ma è incontro con una Persona, essendo Persona quel Dio che come tale si è rivelato.
Chi offende la fede di un altro non offende solo Dio, ma offende anche la persona del fedele. Mi sono sentito offeso e mortificato, nel senso di aver provato vero ed effettivo dolore psicologico, dalle vignette di Charlie Hebdo.
Credo che questo Papa si guadagnerà rispetto da tutti gli uomini che rispettano il Sacro. Credo ne esistano ancora anche nell’occidente, nonostante tutto il suo nichilismo.
Sì, alleanza tra gli uomini veramente religiosi. Credo che il Papa stia lavorando in questo senso.
Vale soprattutto per islamisti e laicisti, che vanno subito in crisi isterica quando si toccano le loro convinzioni,mentre credono di poter tranquillamente infangare la Chiesa Cattolica
E non ti pareva che il mistifcatore faceva mancare il suo contributo di paranoie, tornando a proclamare il jihad contro la “diabolica triade”, mettendo avanti l’aggettivo per non citare i fanatici con cui condivide le fatiche del copincollaggio.
Visto che non può strumentalizzare come gli è più facile quando ritaglia ciò che gli serve da un contesto di discorso, ora, dopo aver mistificato il Discorso di Ratisbona, tira in ballo il papa che il misitificstore ha censurato lo stesso giorno in cui gli ha fatto dire quello che gli serviva per ammannire una lezioncina a un altro deel terzetto filo-islamico che gli si rivolge riconoscendogli un’autorità superiore in fatto complottismo e mistificazioni di ogni genere.
Ora, il mistificatroe si trova costretto a citare il papa anche per la parte omessa: ma, subito, le propensioni distorsive de mistificatore paranoico si prendono la rivincita sulla verità.
Il papa, secondo questo mistificatore provetto, chiederebbe l’alleanza a coloro che, invece, ha esortato a combattere proprio le forze jihadiste che usano gli stessi, identici, spiccicati uguali argomenti che i complottisti paranoici vengono a ripetere paro paro qui. Le accuse di Piani yinonisti e complottismi a doppia e tripla mandata sono il pane quotidiano del jihadismo e del fondamemtalismo islamico: per i quali
– i Saud sono ebrei;
– il wahabismo e salafismo sauditi sono invenzioni ebraiche;
– Ataturk era ebreo;
– i Paesi del Golfo sono espressioni politiche dell’ebraismo.
Viceversa, per salafiti, wahabiti, estremisti sunniti
– al Bagdhadi è ebreo;
– le cose di cui sopra sul conto dei Saud e del wahaabismo sono menzogne messe in giro dagli ebrei.
Come espressione di fede filo-islamista, per non discriminare nessuna balla, i complottisti paranoici le mettono tutte insieme (con altre, sempreverde islamiche: l’Occidente destabiliza il medio Oriente e poi, paga il petrolio a prezzi di mercato, fissati dalle scelte strategiche dell’Arabia Saudita, per conto della quale l’Occidente ha combattuto guerre e dovuto accettare un’immigrazione inarrestabile): e le usano a rotazione, come e quando conviene e come meglio viene.
Ciò che vale anche per i papi: quando sono censurati e quando strumentalizzati. E un papa che autorizza a difendere la mamma è quanto occorre a chi arruola il papa, embedded in ogni reparto e corsia in cui le paranoie si coprono di eroismo e la Chiesa come ‘ospedale da campo’ assume una valenza da effetto placebo.
Il Santo Padre Francesco, Dio lo benedica, ha un grandissimo rispetto per il senso religioso dell’uomo e non permette che nessuno lo offenda o strumentalizzi. Bene ha fatto giorni fa il Papa ad auspicare “che i leader religiosi, politici e intellettuali specialmente musulmani, condannino qualsiasi interpretazione fondamentalista ed estremista della religione, volta a giustificare tali atti di violenza”. L’occidente ha scatenato da anni una guerra contro il Medio Oriente perseguendo il piano Yinon per destabilizzare le nazioni a maggioranza o forte componente islamica (ma estendendo lo stesso metodo anche all’Europa ultimamente !) e quindi il Papa chiede l’alleanza con i capi religiosi musulmani per combattere la tentazione fondamentalista, come oggi mette in guardia per lo stesso motivo l’Europa.
Bisogna impedire che la diabolica triade fondamentalista (talmudista, cristianista, islamista) si serva di Dio per trascinare il mondo in guerra !
Suppongo sia rivolto a me…Lo faccio perché poco mi piace come sono trattati i dati personali in Internet. Ti sei letto cosa fa l ultimo aggiornamento della app di Facebook? Che poi se dovessero denunciarmi c è sempre l indirizzo ip. Ec poi sapere il mio nome è cognome ti cambia qualcosa?restiamo sul commentare le idee e non le persone per favore. La satira DEVE essere libera perché il suo scopo è quello di far riflettere le persone attraverso la provocazione. Non sempre ci riesce o sempre piace, ma non per questo va limitata. L Islam e una religione problematica perché si pone ANTE le regole dello Stato. Quindi se parli con un Islamico te ne accorgerai, Islam innanzitutto. Ti consiglio si visitare il filo di Silvia Layla Olivetti, un attivista islamica. Renditi conto di cosa sono in realtà molti islamici.molti vorrebbero imporre le loro regole a tutti, compresa te che sei cristiano. Papa Francesco, ponendo un blocco alla riflessione e discussione su certi concetti, aiuta ed incoraggia questa tendenza. L Islam tra l altro deve risolvere altri problemi che il mancato rispetto al suo credo: posizione della donna, punizione verso apostati di ogni tipo (compresi atei che da sempre vengono massacrati o imprigionati, non solo cattolici). E si viene a discutere di vignette satiriche? Chi sta aiutando l avanzata islamica e chi non pone un freno alle loro pretese, non chi li critica attraverso la satira.
C’è però un tipo di satira che non fa per niente riflettere, perché riposrta solo calunnie offensive.
Cattiva satira, come cattivo cinema, come cattiva cucina.
Capita. Come tale si evita, senza sollevare un polverone inutile.
-“Hai visto la vignetta di Charlie Hebdo”?
-“sì, secondo me è una m****a” Fatto!
Non “ooohh, come si permettono etc.”
E’ così difficile?
Si chiama buona educazione. O non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. E tra in certe redazioni ad insultare Che Guevara, dicendo che Travaglio è un calunniatore presuntuoso, o esaltando Berlusconi. Vedi come i sinistri, quando li tocchi sul vivo, come ti ringraziano.
L’Informazione non contempla la calunnia. E la satira applica registri diversi.
In teoria.
Curioso che i difensori di ogni libertà normalmente si firmino con pseudomini…la libertà non é un assoluto ed anche qui é curioso che per difendere un”presunto”assoluto si insulti gratuitamente e volgarmente un”vero”assoluto..anzi l’Assoluto offendendo con ciò la sensibilità umana e religiosa di miliardi di persone..dite poco?
Io sono cattolico e non mi permetterei mai di offendere mai(tanto più al solo scopo di vendere copie di una rivista,peraltro in declino)la sensibilità religiosa di chiunque altro,anche se musulmano tanto più che non si può identificare tou court tutti i musulmani coi fondamentalisti..io ne conosco di seri e rispettosi.Oltretutto questo reiterata aggressione satirica non aiuta certo lo sforzo immane di chi al loro interno si sforza(a rischio anche della pelle)di rinnovare in senso moderna la lettura e interpretazione storica del Corano.Il problema dell’Islam sta proprio qui:introdurre nel rapporto col credo religioso l’uso della ragione e della libertà laicamente(non laicisticamente)intesa cioè secondo i criteri del rispetto,del confronto e della distinzione tra fede e stato.Come disse Papa Benedetto a Ratisbona fede e ragioni possono e debbono coesistere per il bene comune.Questo é quello che non vogliono i fondamentalisti di ogni parte.Meno pregiudizi ed ignoranza e piu conoscenza e dialogo reciproco.Comunque ogni violenza non é la risposta ai problemi anzi li aggrava.Ragionate gente,ragionate!!
Il concetto espresso dal papa sul pugno filiale non è dogmatico, non riguarda la dottrina, non è vincolante per il credente, ma, come al papa capita spesso parlando a braccio, in maniera confidenziale, non formale, pare una questione di fair-play nel dibattito pubblico. L’offesa a una religione o a una persona è commisurata a cosa? All’imperativo di perdonare o a quello di procedere per le vie brevi, secondo una valutazione a propria discrezione che proporzioni la reazione a un’offesa la cui gravità è rimessa al proprio arbitrio o ai propri nervi? Poi, dopo, a cose fatte, ci si intesse un dialogo così rispettoso, che è meglio non parlarsi o fingere di farlo parlando d’altro?
Perché la permalosità islamica, siccome si stava parlando di questo prendendo spunto da una strage, non ha nulla a che fare, vignette per vignette, con le reazioni dei cristiani a insulti che non si limitano alla carta stampata: basta andare su una piazza con le Sentinelle In Piedi, per cui si vorrebbe sapere dal papa – che, per quanto ne so, non ne ha mai parlato, mai insegnato la buona educazione su offese e provocazioni vis à vis, non solo insulti, provocazioni, linciaggio a mezzo stampa – cosa ne pensa la Mamma: e se qualche pugno lo si può tirare sul muso a chi ti sputa addosso e fra uno sputo e l’altro, offende la mamma e tutto il parentado se porgere l’una e l’altra guancia e battere in ritirata ‘protetti’ dalla polizia, che dovrebbe fermare o dispererde i facinorosi contromanifestanti non autorizzati, è da figli degeneri o modello.
D’altra parte, occorrerebbe considerare altre forme di ‘provocazione’ e di prevaricazione cui i cristiani sono sottoposti proprio dagli islamici, che danno un’espressione legale alla loro filiale suscettibilità verso la loro religione: in quasti tutti gli Stati islamici è proibita o punita per legge – per legge: così, nessuno deve arrabbiarsi – la conversione dall’Islam a qualunque altra fede, la blasfemia e l’apostasia sono reati punibili con morte o carcere a vita: e chissà quanto sarà contenta la mamma di questi bravi figlioli: come, qui sopra, Yusuf, che, chissà perchè, gongola a vedere il papa che prega verso La Mecca essere così comprensivo con gli islamici che se la prendono quanto è sempre così understatement con i cristiani che le prendono da tutti: e il titolo informale di dhimmi ad honorem sembra meritarlo in modo che gli attentati sul suo capo sembrano, agli islamici con la tesa sulle spalle, una bugia delle malelingue spionistiche.
Non è chiaro se predicare il Vangelo, la conversione al Cristianesimo, la costruzione di chiese, la riparazione di quelle fatiscenti, l”esibire’ Crocifissi, esprimere pubblicamente la propria fede, educare al Cirstianesimo i figli nel caso di matrimoni interreligiosi possano essere considerate forme di provocazione e prevaricazione altamente offensive, contro cui gli islamici reagiscono come sanno, secondo il loro livello di tolleranza, di civiltà, di diritti umani e civili: il tutto in nome e per amore della Madre del Libro.
Sarebbe stato importante il papa spiegasse tutto questo, anche in maniera casual, come fa di tanto in tanto, non prendendo spunto solo da vignette che sono costate la vita a chi le ha disegnate e pubblicate, non potendo, allo stato, estendere il pugno in faccia e la mitragliata in bocca a chiunque abbia acquisitato Charlie Hebdo o lo abbia sfogliato: e se le cose sopra ricordate, che costano la vita o la libertà ai cristiani nell’Islamistan, se la vita e la libertà dei cristiani meritano ci si ricordi di loro, sono da considerare anch’esse espressione di quella nota e sfrenata permalosità islamica su cui c’è poco da discutere e molto da pugnare.
Sul pezzo di questo Islam molto accomodante finchè gli si dà ragione siamo in sintonia 🙂
caro raider, il papa dovrebbe stare a debita distanza da ogni microfono, anche AMICO. mi sembra chiaro che ormai sia prigioniero della stampa e dell’emotività. tutto quello che arriva all’opinione pubblica è filtrato o PROVOCATO dalla stampa. dovrebbe imporsi un periodo di silenzio salutare per tutti.
Caro Antonio, un papa non dovrebbe temere neppure i microfoni, specie di stare dalla parte delle vittime e non dare l’impressione di una sia pure indiretta, remota parvenza di giustificazione ai carnefici. Non lo fa, così spesso, per i cristiani, nulla a proposito di gente che diventa cristiana o è accusata – peraltro, quasi sempre, ingiustamente, solo perchè due o tre islamici, cui la legge del loro Paese dà questo privilegio sui non musulmani: che strano, vero? O è bene che sia così? – di blasfemia nell’Islamistan; e da nessun pulpito si sente un minimo di solidarietà per le Sentinelle In Piedi, che – stando a questa inedita esegesi delle buone maniere a volo di linea – fanno male a non difendere la Mamma.
Niente da dire, nemmeno in prima classe, alle autorità politiche, religiose, politico-religiose islamiche non a difesa della blasfemia in stile Charlie Hebdo, ma sul rispetto dei diritti delle minoranze e di quello umano, semplicemente umano, a avere o non avere una fede o a cambiarla. Sarà timore di urtare la suscettibilità islamica a propositio della loro mamma? Non voglio pensarlo. Ma non me la prenderei con i microfoni.
N.B. Ho letto, molto prima che finisse nel mirino dei figli di mamma un po’ discoli, Charlie Hebdo. Trovavo ridicole, demenziali, inaccettabili gli attacchi alla fede criatian: ma non è che sulla “grande stampa” o nella manualistica scolastica e in genere, sui media, ci andassero leggeri. E ora, l’hanno promessa a Le Canard Enchainé, lettura di anni lontani. Forse che le parole di papa Francesco dissuaderanno le belve jihadiste dal dar seguito a questa o da altre minacce e attentati? C’è da sperarlo. Certo, papa Francesco non è la loro Mamma nè il loro papa. Per fortuna. Sennò, poveri figlioli, dovrebbero attrezzarsi molto meglio di quanto ancora gli riesca.
Vanessa e Greta libere ed in volo dalla Siria verso l’Italia grazie al pagamento di 12 milioni di euro. Grazie Stato di aver salvato QUESTE DUE SCEME , perché ogni vita ,son convinta non abbia prezzo, ma alla prossima Cretina o Cretino che che Vuole Andare a Fare la/il Crocerossina/o in un Paese Lontano e Perciò FIGO ricordo che ci sono TANTI ANZIANI SOLI ANCHE in ITALIA da imboccare, accudire e a cui lavare il fondo schiena.. senza rischiare la propria vita è senza dissanguare le casse dello Stato. Risparmiateci libri e interviste tv. Grazie.
Condivido pienamente, specie le parole in maiuscolo.
Io anche quelle in minuscolo, se no Nippur dice che discriminiamo 🙂
Qui si parla di discutere su delle idee, non di prenderti a schiaffi.
Mi raccomando, evitiamo di riflettere e di dialogare e di vedere la realtà da punti di vista diversi, che poi ti spaventi!
Chi non si mette mai in discussione e non vuole sostenere un dialogo mi sembra un alunno di scuola materna, ti dò ragione.
Credo stiano cercando di dirti che le parole sacre non provano dolore, ma le persone che su di esse fomdano la loro vita si. Sono cose che la sinistra, che non ha nulla diccaro eccetto il potere, non ha ancora capito.
Anche se si prova dolore, vuoi smettere di pensare, riflettere per questo?
La tua fede non è abbastanza forte da resistere alla minima critica?
E il tuo sedere non è abbastanza forte da resistere a un calcio?
Nippur, vedrai che se ti sforzi ci arrivi, non è così difficile.
Pensa alla scuola materna….
Violenza fisica contro dialettica.
Bravo, non leggere i commenti alltrui.
No Neppurm, violenza fisica contro violenza morale e ideologica.
zzo sei tu per stabilire che una va bene e l’altra no?
E la definizione del genere letterario stesso che lo dice. Prendere un libro di letteratura Latina ed informarsi no?
Al liceo ero inseguito da due bestemmiatori proprio perché cristiano. Ne faccio a meno di certi incoraggiamenti.
Questa è satira a tuo parere?
O solo idiozia?
Dov’è la discussione, lo scambio di idee e di punti di vista?
Quella che citi non è satira ne discussione, ma solo cogliona***ne.
Ne convieni?
Io sono per gli “scontri dialettici” anche accesi, purchè ci sia onestà intellettuale e voglia di capire.
Non mi sembra che i tuoi ex compagni possano entrare in tale categoria.
12 milioni che i pacifici “ribelli ” anti Assad userano per comprare armi a non finire……
Sono i tuoi genitori? Invitali da me per una pizza dai! Sono dei concetti e come tali criticabili. Non mescoliamo persone private e reali con credenze per favore.
Eppur Nippur, le “credenze” per taluni sono care come i genitori o i figli (ho scritto “come” perché l’amore non fa graduatorie).
Perché una società civile dovrebbe permettere di insultare gli affetti delle persone?
Perchè le credenze non sono genitori, ma concetti, e come tali si possono discutere, non necessariamente in senso negativo.
Per me Yamamoto Tsunetomo è stato importante a livello formativo, ma di certo non denuncerei una persona se pubblicasse un articolo critico.
Kippur, sei la dimostrazione plastica di come la ragione, usata in modo ideologico, fa diventare tonti. Uno che si affida all’oroscopo è molto più razionale di te.
Pedagogia da scuola materna (statale):
1. non fare agli altri ciò che ti dispiacerebbe fosse fatto a te
2. cercare di trattare gli altri come vorresti che gli altri trattassero te
Kippur, almeno a questo ci arrivi o la tua religione è così primitiva da impedirti anche questo abbozzo di laicità?
Nippur, non Kippur. E’ la macchina da scrivere 🙂
Occhio che poi si presentano Leo e compagnia antisemita annessa….
Questo Papa mi piace sempre di più. Dà sempre un giudizio libero, complessivo che tiene conto di tanti fattori. Ma al tenpo stesso essenziale, misericordioso. Non è ideologico.
Bellissimo il concetto espresso da Papa Francesco “Si deve fare con libertà senza offendere.”
Cioè si può fare satira, umorismo vero, ma senza offendere, deridere, insultare l’altro : perchè offendere e insultare, deridere è come uccidere ( ” ne uccide più la penna che la spada ” si dice infatti ….) .
La satira coniugata con la derisione e l’offesa, priva di rispetto per l’altro ( ma le avete viste le vignette di Charlie Ebdo !???), è un gesto privo di amore, quindi ultimamente solo veicolo di odio.
Non mi interessa la libertà di satira = libertà di deridere e insultare= libertà di odiare.
Voglio un cuore libero, ma libero di amare, costruire, abbracciare l’altro, magari anche prendendolo acutamente per i fondellil se se lo merita , ma sempre rispettandolo.
Per questo IO NON SONO CHARLIE.
Papa, non papà. È il telefono. E ti ricordo che la satira non colpisce la mamma del presidente, ma il presidente stesso.
Appunto, quella di Charlie non è satira ma offesa pura e semplice. Perché non colpisce noi ma la nostra Madre, il nostro Padre etc.
Nippur, pensa…
Credevo di aver scritto un’ovvietà bella e buona quando asserivo che la libertà di satira ha, come contraltare, l’analoga libertà di chi si sente offeso di intentare causa ed esigere risarcimenti.
Nel senso che una società civile le questioni si risolvono nei tribunali, non col mitra.
Evidentemente anche quando si pensa di scrivere banalità c’è sempre qualcuno che non capisce o fa finta di non capire.
Caro Giannino, anche il Papà ha ritirato le denunce. O no, treasure? Che poi chi denuncia la satira e un bel biscotto.
Il papà di chi?
Mio caro, vorresti forse dire che se ad esempio, il signor Crozza fa uno spettacolo in cui dice, ipoteticamente parlando, s’intende, che la mamma del Presidente del Consiglio faceva la prostituta da poche lire, il presidente del consiglio medesimo non si dovrebbe sentire autorizzato a pretendere le dovute scuse e un congruo risarcimento, oppure uno, con la scusa di “far satira” può dire quello che gli pare e piace senza temere conseguenza alcuna, seppure sul piano squisitamente legale?
Insomma, Nippur, sarà bene che tu ti metta nel capo che la civiltà non risiede nel dire e fare quello che ci pare e piace, ma nel moso in cui si risolvono i contrasti tra gli uomini.
Grande il nostro papa Francesco.
E’ ancora da stabilire se l’ Islam sia una religione. Per me no.
Infatti una “religione” che fa diventare i pezzi di carta più importanti della vita umana, non è una religione, ma una forma di fanatismo e dittatura. Che merita di essere dissacrata.
Un po’ come il dittatore della Corea del Nord che non vuole che si facciano caricature su di lui. Che facciamo? ubbidiamo?
Poi qualcuno dirà che gli attentatori di Parigi non rappresentano l’ Islam. Ma sarà vero?
Prendiamo il caso di Asia Bibi. Una povera donna madre di 4 figli, in carcere da 4 anni e con la condanna a morte pendente (e che ha dovuto partorire coi ceppi alle gambe in carcere).
Qui non siamo di fronte a 4 fanatici, ma ad un grande stato islamico e quasi tutta la sua popolazione compiacente.
E avete mai sentito qualche islamico italiano denunciare questa cosa??? O quei 2 genitori buttati nel forno perché accusati di aver bruciato 2 pagine del corano?
O forse perchè la satira, in Occidente, è libera.
Come si dileggiano atei e cristiani, così si può fare per loro.
QUI DA NOI. Poi in Pakistan etc fate come vi pare. Certo le parole del Papa non aiutano.
@Nippur
Il papa parla dal punto di vista morale, non giuridico: la libertà di bestemmia o offesa può essere tollerata anche giuridicamente, ma nel merito un papa non può certo dire che sia moralmente giusta!
Satira libera anche se non ti piace, Frensis.
La satira è libera, ma è parimenti libero chiunque di offendersi, sporgere conseguente querela per chiedere risarcimento e scuse.
O no, baby?!
Si, se intendi Francis il fratello maggiore del telefilm Malcom.
Francois n’est pas Charlie!