
Ancora violenze in Nigeria. Jihadisti Boko Haram uccidono venti persone per strada

Articolo tratto dall’Osservatore romano – Ancora violenza e terrore in Nigeria. Miliziani di Boko Haram, in fuga da una vasta offensiva delle truppe nigeriane, hanno ucciso oggi venti persone su una strada poco fuori il villaggio Jingalta, a settanta chilometri da Maidiguri, capitale dello Stato nord-orientale di Borno. Gli islamisti di Boko Haram, che stavano fuggendo dopo che le truppe di Abuja avevano preso d’assalto il loro campo nella provincia di Nganzai, hanno aperto il fuoco contro quattro veicoli dove si trovavano le vittime.
I membri di Boko Haram hanno in seguito bruciato tutto il villaggio di Jingalta dove la popolazione era già fuggita dopo aver avvertito i primi spari. Jibir Hassan, un camionista arrivato sul luogo del massacro dopo la fuga degli uomini di Boko Haram, ha dichiarato — come riferisce l’agenzia Afp — di aver visto i corpi di almeno venti persone uccise e il villaggio di Jingalta completamente bruciato.
È purtroppo frequente — sottolineano gli analisti — che i fondamentalisti di Boko Haram uccidono i viaggiatori che incontrano sulla strada e diano fuoco ai villaggi nel corso delle scorrerie di fronte alle offensive militari contro le loro roccaforti. Lunedì scorso i terroristi hanno ucciso cinque persone nei pressi del villaggio di Mile, a circa quaranta chilometri da Jingalta. Giovedì e venerdì della scorsa settimana diversi attentati suicidi compiuti da militanti islamisti hanno provocato decine di vittime a Maiduguri.
E intanto ieri, i gruppi di autodifesa nigeriani, costituiti dai civili nei villaggi nel nord-est del Paese, hanno reso noto di aver ucciso, combattendo al fianco dell’esercito, circa 150 miliziani di Boko Haram e di aver liberato 36 tra donne e bambini che erano stati catturati dai jihadisti. L’assalto è stato condotto ieri sera nelle aree di Madagali e Gwoza, dove gli estremisti stavano preparando un attacco su larga scala.
L’insurrezione di Boko Haram ha causato almeno 17.000 morti dal 2009. Il presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, ha fatto della lotta ai terroristi la priorità del suo mandato iniziato lo scorso maggio. Buhari, che si è dato quale termine il dicembre 2015 per arrivare allo sradicamento del terrorismo dal Paese, ha dichiarato lo scorso 14 ottobre si stanno facendo progressi.
Foto Ansa
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Il nazi-troll islamico ritorna al nickname d’origine e alle vecchie ossessioni filo-naziste, ripetendole a pappagallo per voce di un generale o qualche altro pezzo grosso del terzomondismo a un tanto al chilo – di propaganda e idiozia.
Allora: chi è il nemico contro cui combattono Boko Haram – che, ricordiamolo, significa “L’educazione occidentale è peccato”: vorrà pur dire qualcosa e effettivamente, dice esattamente ciò che pensano e dicono i deliranti sostenitori dell’Islam di ogni osservanza e della guerra! all’Occidente -, Isis e jihadisti assortiti? L’Occidente.
Chi ha combattuto l'”egemonia anglo-sionista”? Il nazismo e gli islamici, quando lo Stato di Israele era di là da venire:
e i nazi-islamici – che ogni 25 aprile sfilano per le strade d’Europa festeggiando la sconftta del nazi-islamo-fascismo: falsi, come sono sempre gli islamici – chi li ha sconfitti? Gli Occidentali, certo: e anche i sovietici, che la loro parte la fecero contro il nazi-islamo-fascismo.
Il nazismo è stato sconfitto: gli islamo-nazi-fascisti, compresi quelli di osservanza sciita-iraiana, non se ne danno pace: e ne continuano l’opera: utilizzando gli stessi metodi di falsificazione complottarda e paranoica e a parte il ricatto petrolifero e quello finanziario – a breve, anche quello nucleare: e grazie alla Russia che lotta contro l’Occidente a fianco dell’Islam – puntando sull’immigrazione per dhimmizzare l’Occidente.
NO ALL”ISLAM!
“Succede abbastanza spesso che le azioni di Washington e dell’occidente in generale in varie regioni del mondo, contribuiscano a creare gravi problemi, tra cui traffico di droga, estremismo religioso e terrorismo, dopo che Washington mobilita “eroicamente” la comunità internazionale per neutralizzare tali problemi. (Generale Igor Sergun)
Toni e discorsi da guerra fredda esaltano il nazi-troll islamico propalatore di guerra! guerra! guerra! all’Occidente e così, dell'”Islam, religione di pace”, con tutto quello che regimi comunisti, islamici, populisti – vedi i governi andini alla Evo Morales – hanno fatto e fanno quanto al traffico di droga. La droga ideologica è dannosa quanto le altre: e gli effetti che produce sul nazi-troll islamico lo dimostrano.
Il maggio scorso in un suo discorso il Colonnello-Generale Igor Sergun, capo del Primo Direttorato dell’Intelligence (GRU) dello Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della Russia, in una delle pochissime occasioni in cui il Generale Sergun ha accettato di parlare in pubblico, ha scelto di concentrarsi sui rischi del cosiddetto estremismo “islamico”, e in una relativamente breve presentazione ha indicato per quattro volte che tali terroristi “islamici” sono fondamentalmente una creatura dell’occidente. Si potrebbe essere tentati di dire “niente di nuovo, lo sappiamo tutti”, ma si mancherebbe il punto, e cioè che il capo dell’intelligence militare russa dichiara apertamente che il cosiddetto “terrorismo islamico” non è un fenomeno originale o indigeno, ma uno strumento dell’imperialismo occidentale utilizzato per sovvertire i Paesi che osano opporsi all’egemonia mondiale dell’impero anglo-sionista.
I terroristi islamici amano così tanto gli occidentali, gli ebrei ed i cristiani in genere che quando li trovano gli fanno mille carezze. Al tritolo.
Mentre flirtano con gli estremisti, certi Paesi occidentali sembrano essere sicuri che la cosiddetta politica del caos controllato in regioni lontane, non avrà conseguenze tragiche, almeno nel medio termine, ma credo che tale parere non convinca. Non è un segreto che su istigazione di ‘partner occidentali’, dagli anni ’80 l’estremismo islamico abbia rapidamente guadagnato slancio.