
Nigeria. Boko Haram sferra «l’attacco più grave mai condotto finora». Dov’è l’Occidente?

Quella portata avanti da Boko Haram in Nigeria è una guerra a tutti gli effetti, tanto che questa volta ci è voluta l’aviazione militare per evitare un disastro di proporzioni enormi. Domenica, all’alba, i terroristi islamici hanno attaccato uno dei principali posti di blocco che limitano l’accesso a Maiduguri, capitale dello Stato di Borno, nel nordest della Nigeria, dove vivono oltre due milioni di abitanti.
TRAVESTITI DA CIVILI. Il posto di blocco, situato nel villaggio di Jintilo, a cinque chilometri dal centro della capitale, è stato raggiunto dai miliziani di Boko Haram, che sono arrivati in abiti civili a bordo di normalissimi autobus. Una volta scesi, riporta il New Y0rk Times, hanno colto di sorpresa i soldati aprendo il fuoco, mentre un altro attacco veniva condotto contemporaneamente contro un’altra città vicina alla capitale. «L’esercito è stato colto di sorpresa, potrebbero essere morti centinaia di soldati», ha dichiarato alla Cnn Kashim Shettima, governatore dello Stato di Borno.
«MINACCIANO LA NOSTRA ESISTENZA». Grazie all’intervento di nuove truppe e dell’aviazione, gli uomini di Boko Haram sono stati respinti nel primo pomeriggio e la conquista di Maiduguri scongiurata. Ma per quanto? «Questo è l’attacco più grave mai condotto finora. Stanno minacciando la nostra stessa esistenza. Ogni giorno i loro attacchi diventano più sofisticati. Ci troviamo di fatto sotto assedio, hanno tagliato tutte le strade che portano a Maiduguri. Siamo chiusi in un angolo ma l’esercito continuerà a difendere la città».
GUERRA DAL 2009. Solo pochi giorni fa, il vescovo di Maiduguri, monsignor Oliver Dashe Doeme, ha chiesto l’intervento militare dell’Occidente. L’anno scorso i terroristi hanno alzato il livello delle operazioni nel nord del Paese, cominciate nel 2009. Nel 2014 sono morte più di novemila persone, sacrificate al tentativo di instaurare un califfato e cacciare i cristiani dal nord. Attualmente, considerando le città conquistate negli Stati di Yobe, Adamawa e Borno, Boko Haram controlla un territorio di circa 30 mila chilometri quadrati, pari al Belgio.
PRESA LA CASERMA. Se i terroristi non sono riusciti a prendere Maiduguri, hanno però conquistato Monguno, città di 100 mila abitanti a circa 130 chilometri di distanza dove si trova un’importante caserma dell’esercito e che limitava gli spostamenti dei terroristi dalla città di Baga. I soldati hanno abbandonato l’avamposto e secondo alcuni residenti «la città è stata conquistata». Venerdì è stato preso d’assalto anche il villaggio di Kambari, a pochi chilometri da Maiduguri.
RILASCIATI OSTAGGI. Se l’avanzata dei terroristi si fa sempre più minacciosa e apparentemente inarrestabile, una buona notizia è arrivata venerdì sul fronte dei rapimenti: 192 donne rapite il 6 gennaio sono state rilasciate. Appartenevano alla comunità di Katarko ed erano state sequestrate insieme a 26 ragazzi ancora nelle mani degli islamisti.
NOVEMILA UOMINI. Anche se non esistono fonti certe, si crede che Boko Haram disponga di almeno novemila uomini, reclutati tra i criminali e poverissimi della Nigeria e dei paesi confinanti. Questi vengono pagati con i proventi di rapimenti e ruberie, che ammonterebbero a circa 10 milioni di dollari ogni anno.
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2 commenti
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La Nigeria “è perfettamente in grado di risolvere da sola il problema islamista”.
Infatti lo stanno facendo alla grande, assieme all’Occidente illuminato (e affaccendato a diffondere il mantra “questo non è islam”), consentendo l’eliminazione delle ultime sacche di pidocchiosi cristiani. E finalmente il problema sarà risolto.
Il tutto mentre in questi giorni si commemora lo sterminio degli Ebrei, ripetendo ipocritamente il “mai più”, mentre la realtà – se solo la guardassero – gli urla il contrario.
L’occidente è troppo impegnato ad autoconvincersi dell’idea dei due islam, uno buono e uno cattivo, per avere tempo di seguire queste faccenduole da poco.