Nigeria. Boko Haram prende d’assalto e brucia quattro moschee: almeno 150 vittime

Di Redazione
03 Luglio 2015
Nello Stato di Borno, i jihadisti hanno anche attaccato due villaggi. Passati casa per casa, hanno massacrato gli uomini separandoli dalle donne
People gather at the site of a suicide bomb attack at a market in Maiduguri, Nigeria, Monday June 22, 2015. Two girls blew themselves up on Monday near a crowded mosque in northeast Nigeria's biggest city, killing about 30 people, witnesses said. It is the fourth suicide bombing this month in Maiduguri, which is the birthplace of the Boko Haram Islamic extremist group. (AP Photo/Jossy Ola)

Circa 150 persone sono state uccise ieri dai terroristi di Boko Haram in tre diversi villaggi dello Stato di Borno, nel nord della Nigeria. Le vittime sono quasi tutte di religione musulmana, colpite mentre si erano riunite la sera per l’Iftar, la cena che i musulmani consumano insieme dopo la fine del Ramadan.

MOSCHEE BRUCIATE. Gli islamisti hanno attaccato quattro moschee nella città di Kukawa, antica capitale di un emirato islamico nel 1800, uccidendo 97 persone. Poi hanno bruciato i luoghi di preghiera insieme a decine di case.

CASA PER CASA. In altri due attacchi, Boko Haram ha massacrato una cinquantina di persone in due villaggi vicini alla città di Monguno, dove si trova un’importante caserma dell’esercito nigeriano. Gli islamisti sono passati casa per casa, hanno separato gli uomini dalle donne e li hanno uccisi. Prima di uscire dai villaggi, li hanno circondati con delle mine, per impedire all’esercito di intervenire rapidamente.

«SONO ANCORA FORTI». Il nuovo presidente della Nigeria, l’ex dittatore Muhammadu Buhari, ha promesso di sradicare Boko Haram dal paese. La campagna militare internazionale, condotta con l’aiuto dei paesi confinanti, ha permesso alla Nigeria di riconquistare la maggior parte dei territori occupati dai jihadisti per instaurare un califfato. Gli ultimi attacchi, però, sono un pessimo segnale per il governo. «La situazione è preoccupante», dichiara al New York Times Hussaini Monguno, consigliere di sicurezza del governatore di Borno. «Vogliono solo far registrar la loro presenza. Vogliono far vedere che sono forti, anzi, che sono sempre più forti».

Foto Ansa/Ap

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15 commenti

  1. Menelik

    Le insinuazioni dell’islamista multinick sono uno sputo sui tanti e tanti morti, e sulle ragazzine rapite alle loro famiglie, ridotte in schiavitù e stuprate.
    Il sistemino ha funzionato bene negli anni 70 con l’invenzione della teoria della “strategia della tensione” e ora lo riesumano col terrorismo islamico sunnita.
    Ma la Digos non fa mai una capatina qua sotto copertura?

  2. Angelo_&

    L’appartenenza etnica, religiosa, politica, culturale può diventare uno strumento di potere politico aizzato contro altri gruppi etnici rivali nella corsa per la conquista violenta del potere e della ricchezza.
    In questo l’occidente è maestro e l’Africa ben si presta per la destabilizzazione ai fini coloniali.
    Parlando di Nigeria un esempio ormai lontano nel tempo (sono passati più di 40 anni, ma il metodo occidentale non è mutato) fu il Biafra in cui fu foraggiato il secessionismo ai fini di scatenare la guerra civile ed indebolire lo stato centrale da paesi come Francia, il Sudafrica e, naturalmente, Israele.

    1. Raider

      Il multinick nazi-islamico torna a un avatar che lo vede disimpegnare un alto dei ruoli per cui è stato scritturato: e fa il terzomondista, dopo aver avuto l’imbeccata dallew fonti di approvvigionamento bufale che prova a smerciare qui.
      Sul Biafra, il falsario di professione butta là la solita balla multiuso del petrolio: tanto il Biafra fu aiutato dall’Occidente che aiuta vittoriosamente l’Isis, che i cristiani furono fatti a pezzi dai musulmani: e il petrolio il perfido Occidente lo comprò come ha sempre fatto.
      Bugiardi, falsi come l’islam, fautori di Eurabia e della dhimmizzazione del Cristianesimo, nemici dell’Occidente, filo-nazisti in quanto filo-islamici, gli diciamo solo questo:
      NO ALL’ISLAM!

  3. Babba_Luciu

    “Credo che ci sono tre gruppi di persone in questo mondo: quelli che credono in Dio, coloro che non credono in Dio, e quelli che pensano di essere dei. Hillary Clinton credo sia uno di quelli che pensa che lei è un dio “. (mons. Emmanuel Badeyo)

    No, Hillary Clinton infatti non è un dio, infatti ogni tanto dei califfi gli “scappano di mano”.

    1. Raider

      Al multinick paranoico, che non si rende conto di tradire la sua causa e la sua demenza, i jihadisti piacciono solo se “sfuggono di mano” e così, ricordano di essere autentici islamici: allora, sì!, possono sgozzare, ammazzare, sterminare infedeli, blasfemi e apostati.

  4. Babbaluciu

    @Angelo_3

    I vescovi africani non sono mai stati teneri con l’occidente e sanno bene da dove arriva il pericolo. Tempo fa il Cardinale Théodore-Adrien Sarr, Arcivescovo di Dakar denunciò :

    “Gli aiuti umanitari che arrivano al continente africano sono a volte accompagnati da “una sorta di imperialismo culturale”,
    E continuava :
    “Se ci vogliono aiutare, non possono però instillarci idee che non riteniamo corrette. Vogliamo essere aiutati, ma nella verità, e rispettati per quello che siamo”
    “Per questo i popoli occidentali si distacchino dal pensiero che tutto quel che credono e fanno diventi regola in tutto il mondo”.

    Se poi qualcuno non si adegua ecco che pronto arriva il “califfato”.

    1. Raider

      Il multinick passa in nickame in siciliano, l’ossessione se lo mangia vivo, ma sempre pro-Islam: e la cosa ai filo-islamici riesce solo se non parlano dell’Islam. Del Pensiero Unico che domina l’Occidente per imporre ai popoli occidentali ciò che rifiutano i vescovi africani e in più, l’immigrazione come via per un’islamizzazione indolore, non gli importa nulla: a meno che a lamentarsene sia qualche vescovo cristiano di qualche posto lontano. Perché, Califfato o no, l’islamizzazione dell’Occidente e dell’Africa, agli islamofli come alle élite polticiamente corrette, sta benissimo. Ai vescovi africani come ai popoli occidentali, no.

  5. Angelo_3

    @Bartolo_Notar_1

    A conferma di quello che dicevi vi è la testimonianza del vescovo nigeriano di Oyo, Emmanuel Badeyo che affermava che se la Nigeria non cambierà la sua legislazione a proposito di omosessualità, pianificazione familiare e controllo delle nascite gli Stati Uniti non aiuteranno il paese africano a combattere i terroristi islamici di Boko Haram che stanno insanguinando la nazione.
    Ha parlato di “colonizzazione ideologica” come ha anche detto il papa a proposito delle pressioni americane per distruggere la famiglia. I paesi occidentali, ha detto ancora, sono intenzionati a fare di tutto per ridurre la popolazione africana: “L’Africa sta soffrendo grandemente di un imperialismo culturale che minaccia di erodere i nostri valori culturali” ha detto. La civiltà occidentale, ha aggiunto, “è una civiltà malata perché capace di guardare morire migliaia di persone in Nigeria e girarsi dall’altra parte”.

    1. Alessandro13

      A parte che questo “imperialismo culturale occidentale” andrebbe meglio definito per non finire di accusare anche la religione cristiana di essere parte di questo disegno. Ma vogliamo parlare dell’imperialismo culturale arabo-islamista che riversa miliardi in scuole coraniche integraliste e in borse di studio agli africani per “imparare il vero Islam” al sole torrido della Mecca? Anche dall’altra parte si cerca di conquistare gli africani alla causa perché ormai agli strateghi di entrambe le parti come anche agli ecclesiastici è chiaro che il futuro del mondo non è in Asia come tanti credono ma in Africa.
      E quindi li che si combatte la battaglia culturale e ideologica per quello che sarà un giorno il continente più importante al mondo. E sto parlando di un periodo di tempo lunghissimo circa 50-100 anni.
      La Chiesa gioca la sua battaglia, il califfo la propria come anche Obama ma anche la Cina: tutti sanno che l’Africa è una riserva pressoché infinita non solo di risorse di ogni tipo ma anche e soprattutto di uomini e donne per ingrandire la propria causa.

    2. Raider

      Per i complottisti, il jihad – già: chissà come mai l'”Islam, religione di pace” è l’unica che si presta così bene alla bisogna: mai che i filo -islamici se lo chiedano – è scatenato per conto dell’Occidente per il petrolio: e la Nigeria è ricca di petrolio: ma lo scopo non è questo. Un’altra volta, lo scopo sarebbe la “destabilizzazione dell’area”: a c’è poco da destabllizzare, dalle parti dell’Africa Occidentale, nessun giardino fiorito è mai sorto con la decolonizzazione, solo un’esplosione demografica in Paesi abituati atavicamente alla sopravvivenza. Ora, viene fuori che i perfidi Occidentali armano Boko Haram nel contesto di una crociata per imporre l’omosessualità in Paesi in cui questa è praticamente sconosciuta: mentre ai Paesi occidentali è imposta dagli stessi poteri da cui irradia il Pensiero Unico un’immigrazione che sta islamizzando le nostre società: e allora, non si spiega questa guerra su commissione per imporre l’omosessualità, quando le prospettive dell’islamizzazione migratoria sono quelle di una guerra che l’Occidente fa a se stesso, così da porre le basi per perdere in Occidente la causa genderista, per non parlare sempre del Cristianesimo che ci va di mezzo, sia qua che ovunque. La verità è che questa della guerra in Africa Occidentale per la tropicalizzazione del genderismo è un’altra variazione sul tema “accusa l’Occidente, difendi l’Islam” – già: chissà come mai si tratta di difese di cui le altre religioni non hanno alcun bisogno -, quand’anche accreditata con le parole di Santi, Papi, Vescovi.
      I complottisti islamofili dimenticano la guerra combattuta nel 1970 – 1970: niente Iraq, niente guerre del Golfo in vista, quale e quando mai Afghanistan, nessuna profanazione del “sacro suolo dell’Islam” dell’Arabia Saudita a opera di soldatesse americane in armi che, a volto scoperto, guidavano pick-up: e che si trovavano lì su richiesta dei sauditi, che volevano difendere il “sacro suolo dell’Islam” dal, volta a volta, laico o pio islamico Saddam Hussein, oltre che su mandato dell’O.N.U. – per la secessione del Biafra cristiano dal resto della Nigeria, islamizzata: guerricciola stabilizzatrice che fece due milioni di morti, pelopiù, Ibo cristiani, cosa strana. Potrebbero ricordarsene almeno i vescovi: ma fa niente, tout c’est pardonné, dicevano a Charlie Hebdo che nessuno perdona né loro né noi, cristiani blafemi per i quali Maometto tutto può essere, meno che un profeta mandato da Dio a dirci, fra le altre cose in totale contrasto col Vangelo, che Cristo non era il Figlio di Dio sacrificatoSi per redimere gli uomini dal peccato.
      Una cosa è sicura: che il NO al Pensiero Unico non può essere disgiunto dal NO all'”Islam, religione naturale dell’umanità.” Che, al di là delle pagliacciate irenistiche che mandano in sollucchero i media, hanno un nemico comune: Cristo. Diciamo NO perché noi siamo di Cristo e con Cristo: nostra forza nostra difesa, nostra speranza, nostra unica salvezza.

    3. Raider

      Appena potete, mandate il mio post, grazie.

    4. Alessandro13

      Anch’io attendo gentilmente sia sbloccato questo e gli altri post scritti ieri ora in moderazione, grazie

  6. Raider

    No, non è “un altro”, caro Sebastiano, è il solito fumettista che, adesso, si fregia di un nickname che ricalca un cognome siciliano in omaggio al siciliano di cui questo re dei re dei troll contraffa il nickname. Quest’altra amenità spalmata a tutto display fa il paio con molte altre che permettono ai filo-islamici – vecchi arnesi del catto-islamismo alla Louis Massignon, quando non islamici che millantano la fede cristiana e con essa, il monopolio dell’esegesi del don-Giussani pensiero anche quando insultano questo sito quale ‘bieca espressione di Cl’ – di dare sfogo al loro odio dell’Occidente: e valgono quanto le altre menzogne che il multinick – con i suoi avatar digitali e le comparse che gli reggono il gioco – vanno sparando a colpo sicuro sapendo con sicurezza di mentire: che a rimuoverne i post – nemmeno tutti – sia ‘un hacker’, quando è la Redazione che ripulisce il sito ogni volta che questi figuri e controfiguri di contorno o al seguito lo insozzano.

  7. Bartolo_Notar_1

    Lo strumento del XXI secolo per destabilizzare ai fini della colonizzazione occidentale è l’instaurazione dei “califfati” con cui i senatori USA si fanno selfies e puntualmente “sfuggono di mano” al dipartimento di Stato USA per cui altrettanto puntualmente occorre un intervento più o meno (soprattutto meno) chirurgico per stabilire la democrazia dopo aver opportunamente ridotto lo stato “canaglia” di turno all’età della pietra.

    1. Sebastiano

      Da cui abbiamo finalmente capito che se Boko Haram esiste e fa massacri la colpa è – ovviamente – dell’Amerika.
      Un altro fumato.

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