New York, scuole chiuse per il Ramadan. Ma a Natale si sta a casa per la «sospensione invernale»

Di Leone Grotti
06 Marzo 2015
Le feste cristiane hanno cambiato nome dopo l'offensiva del politicamente corretto. Ramadan e festa del Sacrificio, invece, sono ben accette

ramadan-shutterstockDal prossimo anno scolastico, gli istituti di New York resteranno chiusi in occasione di due festività islamiche: la fine del Ramadan (Eid al-Fitr), che l’anno prossimo però cadrà in estate (5 luglio), e la festa del Sacrificio (Eid al-Adha) del 24 settembre. La decisione è stata annunciata mercoledì dal sindaco Bill de Blasio: si tratta di «un cambiamento che rispetta la diversità della nostra città. È solo una questione di uguaglianza».

FESTE EBRAICHE. La Costituzione americana, in linea di massima, proibisce di chiudere le scuole per motivi religiosi, a meno che tenerle aperte non danneggi il lavoro. È per questo che in molti distretti le lezioni vengono sospese anche per le festività ebraiche di Yom Kippur e Rosh HaShanà, oltre che per quelle cristiane.

10 PER CENTO. A New York non esistono dati ufficiali ma si pensa che circa il 10 per cento degli alunni sia di religione islamica, più o meno un milione di persone. Nel distretto più importante dello Stato del Maryland, ad esempio, l’Eid non è stato riconosciuto perché sarebbero mancati solo il 5 per cento degli studenti. Numero non sufficiente per giustificare la chiusura.
Ogni distretto può regolarsi come meglio crede e l’inserimento di feste islamiche a New York era già stato proposto e approvato nel 2008, poi però l’allora sindaco Michael Bloomberg si era messo di traverso, e non se n’era fatto nulla. Ora invece, come promesso in campagna elettorale, de Blasio è intervenuto in senso opposto.

ASIATICI E INDÙ. La decisione del sindaco «per ragioni di uguaglianza» ha però fatto infuriare la popolazione asiatica e indù: perché la fine del Ramadan detta la chiusura delle scuole e il Capodanno lunare no? Perché la festa del Sacrificio è riconosciuta, mentre quella delle Luci (Diwali) viene ignorata? Se di uguaglianza si tratta, asiatici e indù ora sono discriminati.
De Blasio, del resto, ha già annunciato di essersi messo al lavoro per inserire anche queste feste. Ma presto dovrà fare i conti pure con le pretese della comunità atea, sempre molto attiva quando si tratta di mettere i bastoni fra le ruote alle religioni nel nome della laicità.

MANCA SOLO IL NATALE. Resta un paradosso a New York. Secondo il nuovo calendario scolastico distrettuale, il 24 settembre la scuola sarà chiusa per la festa dei musulmani Eid al-Adha; il 25 e 26 settembre per la festa ebraica Rosh HaShanà; a dicembre, però, la scuola non chiuderà per una ricorrenza cristiana, il Natale. Il 24 dicembre, infatti, comincia ufficialmente la «sospensione invernale». Anche le vacanze di Pasqua non esistono più, è rimasta solo la «sospensione di primavera». Gli unici a non avere diritto alle proprie feste, perché il politicamente corretto le ha abolite con l’argomentazione che avrebbero dato fastidio ai fedeli di altre religioni, restano dunque i cristiani. E questa sarebbe «uguaglianza»?

@LeoneGrotti

Foto ramadan da Shutterstock

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32 commenti

  1. Lela

    Come scrissi, quest’anno, in calce ai miei auguri di Natale ai miei colleghi (e farò di nuovo a Pasqua)…
    Season’s Greetings My Ass! 😉

    1. Geppo

      Scusi lela lei fa gli auguri in lingua inglese perché è inglese /americana ?? 🙂 …. E poi dicono che non siamo una colonia …

  2. Okkupant

    Insieme a Barak HUSSEIN Obama sono saliti al potere gli anti-cristiani, gli abortisti, femministi, genderisti e quel che è peggio è che Washington considerandosi evidentemente la capitale del mondo preme su tutti gli altri perché seguano il suo esempio. Motivo in più per dire no all’Euramerica!

    1. yoyo

      La Nato ci ha preservato da una cosetta chiamata comunismo. Qualcuno se ne ricorda?

      1. Okkupant

        Yoyo, se la NATO serviva SOLO a “preservarci dal comunismo” si sarebbe sciolta nel 1991. Che poi tutto un dibattito sull’opportunità che uno stato “protegga” gli altri “in saecula saeculorum” impedendoli di fare le proprie scelte. Oppure davvero esisteva una minaccia bolscevica visto il trattamento riservato ai compagni greci da Stalin.
        Ma d’altronde fa parte della mentalità che ci vuole eternamente grati e riconoscenti per una liberazione risalente a 70 anni fa, inadatti a decidere da soli il proprio destino in quanto pericolosi per il resto del mondo.
        Quando vedrò basi militari italiane con caratteri di extraterritorialità negli usa a proteggere la Florida dai komunisti potrei anche ricredermi!

      2. Geppo

        Yoyo, non per polemica, lei ricorda la storia del cermis ? Solo un piccolo esempio… essere trattati come repubblica delle banane dagli adepti del mc donald non è piacevole, a mio parere.

        1. yoyo

          La Nato è in piedi perché il patto di Varsavia è imploso. Il Cernis è stato una brutta faccenda, ma jon centra niente con i meriti storici della Nato.

          1. Raider

            Yoyo, che ci vuole fare, c’è gente che ritiene tutti debbano ragionare secondo gli stessi criteri con cui questi intelligentoni immaginano di ragionare, quando non si limitano a ripetere o copincollare quello che trovano bell’e fatto. Il readymade verbale e l’assemblaggio di tutte le scombiccherate fandonie reperibili in Rete come antidoto preventivo contro il rischio di pensare anche senza volerlo. Ogni cosa va bene, anche se non c’entra niente e anche se in un altro contesto avrebbe, anzi, ha un senso (il ruolo attuale della N.A.T.O.):
            – si parla, nel’articolo, della sottimissione in atto all’Islam anche negli U.S.A., così attenti a non urtare la suscettibilità dei loro fornitori di petrolio (“Islam, religione di pace”, “Islam, religione naturale dell’umanità”, “disastri provocati dall’uomo” in luogo di “attentati compiuti da estremisti, sì, ma islamici”, anche se questi attentati danno modo lo stessi di esultare per l’assassinio di vignettisti e gente comune, ecc…),
            – di cui anche noi dovremmo ingraziarci la benevolenza, ma, per essere più autonomi, senza chiedere il permesso agli americani,
            – che, però, sono un modello di deferenza da imitare, nel trasformare la dipendenza energetica in islamizzazione mercè il politicamente corretto;
            – si possono vedere, sullo sfondo, le altre minoranze etniche e religiose agitarsi per avere gli stessi riconoscimenti, la stessa deferente sollecitudine da parte delle autorità politiche dei Paesi occidentaliI, perché gli islamici sì e noi no?, che segna la crisi, se non la fine, dell’illusione multiculturale;
            e invece, il problema diventano incidenti gravi, certamente, ma che esulano dal merito; e si pretende che gli U.S.A. – ma lo stesso discorso vale per la Russia, la Cina, i Brics – siano presi in blocco, quando la realtà storica e attuale di quel Paese è tutt’altro che uniforme, come dimostra il fatto che, per es., il popolo approva con un referendum il divieto alle nozze gay e giudici di Corti statali e federali annullano l’esito dei referendum come le leggi votati dai Parlamenti di singpoli Stati sulla stessa materia. Una dissonanza fra sovranità popolare, potere politico e strapotere giudiziario che abbiamo anche qui: e questa dissonanza di riflette in una dissonanza cognitiva per cui il problema sarebbe, per un Paese come l’talia che appena manda la Marina in una missione per conto dell’O.N.U. si vede arrestare e tenere in galera per anni senza processo due marinai e non vuole mandare soldati nemmeno in missioni umanitarioe, di avere una base tutta per sé in Florida, sulla base di una legge di reciprocità che, però, mai e poi mai viene in mente di reclamare riguardo – per restare alla notizia che apprendiamo da “Tempi.it”- la proibizione del Ramadan e la celebrazione del Natale in Paesi come l’Iran o l’Arabia Saudita.

          2. Geppo

            Mi scusi yoyo ma quante persone conosce nell’ambito della nato, americane o no ? Le sue opinioni derivano da fatti concreti e esperienze dirette o da discorsi belli forse ma filosofici come fa raider ? La nato e’ servita e serve agli usa che l’hanno voluta per i loro soliti interessi economici, il discorso e’ ampio e abbraccia 70 anni di storia ! non è questo il luogo adatto per discuterne anche perché qui c’è sempre qualcuno che si sente superiore e ti insulta gratuitamente dandoti sbrigativamente del copincollista.

          3. yoyo

            Dai libri di Storia, mio caro. Perché il 1989 è ormai storia. E comunque continui ad eludere il punto che la Nato a qualcosa è servita per davvero.

          4. Okkupant

            Il punto è cosa serva la NATO adesso? Anche il panto di Varsavia e il comintern servivano a sostenere e propangadare il comunismo.
            Ma ti immagini se esistessero ancora? Direbbero: cosa vi serve se adesso siamo tutti capitalisti, l’Europa che torna unita ecc ecc.
            E infatti qualcuno fa lo stesso discorso con la NATO

          5. yoyo

            Questo è un interrogativo serio, di cui si potrebbe discutere. Tuttavia, ritengo che la Nato abbia ancora la sua utilità oggi, in un mondo in cui i blocchi culturali tornarno a sfregarsi. Sulla UE e sulla sua reale unità sare meno certo. L egemonia tedesca ha disfato molto del progetto del 1948 ed innalzato la conflittualità interna all Unione.

          6. Raider

            Come vede, Yoyo, prima scantonano su Cermis e basi militari italiane (italiane! Il poderoso, temutissimo esercito italico, super-potenza che ha mandato due marinai a presidiare dall’interno delle celle le prigioni dell’India; per non parlare male della Marina italiana, che fa da aiuto-scafista, da nave-appoggio di tutte le traversate migratorie in tempo di pace, in tempo di guerra, quando c’è il sole e quando non c’è) in Florida;
            poi, appena gli si fa notare che si tratta di espedienti con cui eludere il problema o almeno, l’oggetto del discorso – il trattamento di favore agli islamici e solo a loro in ogni luogo dell’Occidente, che ne sarebbe il nemico -, ecco che li trova disposti a affrontare – addirittura, seriamente – perfino un argomento serio, pur di continuare a non vedere la realtà dei fatti: che fra lslam e relativismo culturale c’è una entente cordiale, una oggettiva convergenza di interessi nel ridurre in stato di minorità o di irrilevanza i cristiani: e che i cristiani sono quelli che ci vanno di mezzo. Cosa che preoccupa i filo-islamici assai poco: e infatti, non trovano di meglio che polemizzare con i migliori amici dei loro “fratelli in Abramo.”

          7. Raider

            Se appunti in fatto di astrattezza vanno mossi, non è certo a chi si prende la briga di motivare con riferimenti puntuali affermazioni precise, ma a chi – a titolo di esempio – sparacchia frasi fatte su “fratellanze abramitiche” o “religioni del Libro” senza motivare mai, in alcun modo, neanche di striscio, questi jingle reclamistici della dhimmitudine; e a chi spaccia per fatti concreti e provati teorie complottistiche mai dimostrate e invece, usate come criterio dimostrativo di fatti che i compollottisti non riescono a confutare e perciò, negati nella loro evidenza (vedi la strage nella sede di Charlie Hebdo, con il fuoco di fila di ricostruzioni dietrologiche ridicole e contraddittorie).
            A riprova concreta, concretissima che si vuole falsare intenzionalmente fatti e persone, l’accusa di insultare viene da chi mi insulta e pazienza, essendo chiaro il genere di persone con cui si ha a che fare: che, infatti, insultano Papi e Santi quando non possono mistificarne parole e opere. A questi attacchi sul piano personale con cui si vorrebbe riempire il vuoto vistoso di argomenti, anche di una sola confutazione sul piano delle cose concrete di volta in volta discusse, ho sempre risposto pe rle rime, bensì senza scadere nella volgarità, nelle insinuaziuoni e nelle calunnie: e quanto all’epiteto di ‘copincollista’ è sempre rivolto a chi, nel concreto, non fa altro che un – ah, faticoso! Andare per siti e blog; premere sul tasto ‘copia e poi, sul ‘tasto’ incolla – lavoro di riporto di tesi (a più) campate in aria.
            E per finire, dato che non riescono a dire nulla di concreto in difesa dei cristiani se ci sono di mezzo gli islamici, sempre omaggiati da governi europei e americani che ne sarebbero i nemici quanto lo sarebbero del resto dell’umanità, ecco che, per non prendere una posizione, per non sapere che ne pensano loro o chi pensa per loro, ecco che queste anime imbellettate, così esigenti su fatti e concretezza, si mettono a parlare concretamente di altro.

          8. Geppo

            L’ho scritto e’ servita agli usa che hanno messo in piedi il sistema nel quale ci sono i libri di storia scritti da loro ( i vincitori) ad uso e consumo di persone come raider che discettano del nulla con atteggiamenti al limite del ridicolo.

          9. yoyo

            Magari i libri ce li scrivessero gli States. Avremmo finalmente una condanna netta del sistema comunista, invece dei distinguo su Stalin.

          10. Raider

            Il “nulla con atteggiamenti ai limiti del ridicolo” è una di quelle espressioni ridicole che può usare giustappunto chi non ha nulla da dire. Diversamente, anziché attacchi sul piano personale che possono valere per tutti dimostrando solo quanto nulla valga chi vi fa ricorso – oltre tutto, dando per scontate anche le letture altrui – si troverebbero nelle proprie letture, quand’anche fossero siti di approviggionamento bufale, gli argomenti sensati e i riferimenti concreti che nelle teste pur vuote non trovano spazio.

  3. Cisco

    Motivo in più per abolire la scuola di stato: ogni comunità – religiosa o giacobina che sia – organizzi le proprie scuole pubbliche nel rispetto della Costituzione, in cui festeggiare quello che si vuole, dal Sole Invitto al Capodanno Cinese.

    1. Raider

      Gli Stati Uniti, cioè, i loro governi, sia repubblicani che democratici, ci tengono a non urtare la suscettiblità islamica, da Bush mano nella mano con re Abdallah e defensor fidei musulmana contro i nemici dell’Arabia Saudita, a Obama, che esige rimossi i simboli cristiani dall’Università cattolica di Georgetown in cui deve tenere un discorso, mentre accetta di parlare a quella islamica di al Azhar del Cairo fra simboli islamici e versetti del Corano a festoni, per esaltare la religione islamica e promuovere le “primavere arabe” e l’Islam “religione, di pace” anche per l’Amministrazione americana, non solo per gli islamici o per chi dialoga con loro rendendogli questo omaggio nion reso a religioni che non hanno avuto profeti armati all’origine. Gli attentati compiuti da islamici sono pudicamente declassati a “distrastri compiuti dall’uomo.” Mentre l’Arabia Saudita ricambia accogliendo le tesi complottiste sull’Undici settembre, tesi smentite proprio da un feeling così saldo e inattaccabile
      Se pensiamo al particolare riguardo che il politicamente corretto multiculturalista riserva agli islamici, chi fa le spese di tutto sono i cristiani, che, in Paesi di tradizione cristiana, devono nascondersi per non dare fastidio a nessuno dei ‘nuovi cittadini” e accettar di essre considerati ‘una” componente fra le altre dell’identità nazionale.

      1. Cisco

        @Raider
        Come non concordare: purtroppo c’è chi rifiuta la propria storia perchè non si accorge – o non vuole accorgersi – che la pace e la prosperità raggiunte delle società occidentali non sono il frutto dell’applicazione di un “laico” relativismo culturale, ma di una precisa tradizione millenaria soffocando la quale si verrà soggiogati da altre culture che hanno mantenuto una identità forte. L’Occidente ha reciso le proprie radici, di conseguenza del proprio potere e del proprio denaro non sa cosa farsene, non ha più un ideale da seguire e da proporre: resta solo come luogo dove una élite ristretta tira a campare per perpetuare il proprio potere, cercando ingenuamente di comprare il consenso di coloro i quali – con una identità chiara e sempre più mezzi a disposizione – in realtà se ne approfitteranno alla prima occasione. L’erba del vicino è sempre più verde, come il colore dell’Islam.

        1. Raider

          Gli interessi economici, politici, strategici sono soggetti a variabili di ogni genere: ma questo non vale solo per gli americani, vale per tutti, russi, cinesi, arabi, anzi, musulmani, Brics o Paesi in via di imbricsamento. L’identità nazionale è data o perlomeno, è custodita dal deposito di esperienze che, nel bene e nel male, legano le generazioni che si sono succedute in territorio, che formano una unità culturale in tutte le sue articolazioni: religiosa, linguistica, economica, giuridica, politica, dal patrimonio artistico alle specificità gastronomiche. In una parola, dalla storia, scienza umile perché non ha da insegnare altro, in effetti, che a riconoscere i fatti così come sono ricostruibili umanamente, al di là delle preferenze, delle propensioni, delle ideologie, degli interessi particolari: falsarla, anche per ragioni nobili (chi stabilisce che lo siano o che lo siano più di altre e comunque, che meritino questo sacrificio?) è il peccato contro lo spirito dei popoli e della loro libertà.
          L’amore che ho per il mio Paese è la fonte del rispetto che ho per gli altri Paesi. Se difendo una nazione, questo non mi impedisce di criticarne un aspetto o un altro come di contestarne il ruolo internazionale. Tanti, invece, ragionano come agli americani rimproverano di fare: in maniera manichea e non di rado, subdola. Per esempio, Barack Obama è un bluff di cui molti americani erano consapevoli, sospetto perfino di essere cripto-islamico: ma il mainstream, negli U.S.A. come nell’Ue, ne ha fatto un simbolo, oltre che l’anti-Bush: e tanto è bastato a Sinistre, cattolici e certi gruppi della galassai protestante per farne un campione dei diritti. La rielezione di Obama è stata una nefasta conferma dell’abbaglio mediatico di lungo periodo in cui è caduto l’elettorato cristiano e non solo esso.
          Non c’è dubbio, poi, che la politica filo-immigrazionista e filo-islamica degli U.S.A., che sostengono l’ingresso della Turchia nell’UE, non fa che creare le condizioni per una destabilizzazione demografica, politica e culturale dell’Europa: su questo melting pot a dominanza islamica, però, gli anti-americani a tutte l’ore si defilano. Che l’Ue si islamizzi, gli va bene: che avvenga in tempi rapidi col beneplacito e il concorso di O.N.U. e U.S.A., tanto meglio. Basta questo per valutarne capacità e libertà di giudizio; e per capire in che conto tenere intemerate e filippiche sempre e comunque anti-occidentali.

  4. Antonio

    c’è in giro un anticristianesimo becero e schifoso da gelare il sangue. Per le altre religioni, filosofie e simili invece, rispetto.

  5. Giovanna

    Con tutte queste feste viene da chiedersi quand’è che gli studenti newyorkesi vanno a scuola

    1. Geppo

      Forse i newyorchesi o come si chiamano nascono “imparati”… Poi esportano la loro cultura con i B 52…

      1. yoyo

        Mica è automatico. Gli americani che si arruolajo in genere hanno altri valori rispetto a quelli delle elites giacobine.

        1. Geppo

          Per gli usa gli unici valori sono quelli economici e lo hanno ben dimostrato.

          1. yoyo

            Questi sono pregiudizi un tanto al chilo.

          2. Geppo

            Esatto, proprio come gli F35… Un tanto al chilo.

          3. yoyo

            Riduci milioni di persone alle colpe di alcuni loro governi. Gli Usa sono Mark Twain, St. Patrick cathedral, Christopher Dawson, Stand by me, Blues Brothers….Ce ne è di bene anche la. Per jon parlare del fatto che crcano il Signore molto più di noi europei.

  6. yoyo

    E da noi c’è chi ha il coraggio di esaltare De Blasio! Con tanto dk passerella a Roma!

  7. daniperri

    Più che altro festeggiano la sospensione dell’uso della ragione.

    1. Emanuele

      LOL 😀 !!

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