
Mosul. Lo Stato islamico usa le chiese come prigioni dopo aver fatto saltare in aria un carcere

Dopo essere state occupate, private della croce, danneggiate e svuotate degli arredamenti sacri, ora le chiese di Mosul verrebbero usate dallo Stato islamico come prigioni. A riferirlo sono fonti dei siti ankawa.com e Fides.
PRIGIONIERI TRASFERITI. Testimoni hanno riferito al primo di aver visto negli ultimi giorni membri dello Stato islamico portare alcuni detenuti bendati e ammanettati all’interno della chiesa caldea dell’Immacolata, nella parte orientale della città. Il bisogno di carceri sarebbe dovuto alla recente distruzione del carcere di Badush, nella provincia di Ninive.
TIMORE DI STUPRI. L’agenzia Fides, invece, riporta che anche il monastero di San Giorgio è stato trasformato in centro di detenzione femminile. «C’è chi teme che nei locali del monastero le donne vengano costrette a subire rapporti sessuali», aggiunge.
Lunedì 24 novembre i jihadisti hanno gravemente danneggiato con esplosioni il convento delle suore caldee del Sacro cuore, già occupato dai terroristi islamici e usato come base logistica.
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