
Matrimonio gay: i “lucchetti legali” con cui il governo inglese tenta di preservare la libertà religiosa
La Chiesa inglese e quella del Galles non potranno celebrare matrimoni omosessuali. Lo ha annunciato il governo inglese, anche se il premier David Cameron non è d’accordo. Come affermato dal ministro per le Pari opportunità Maria Miller, mentre tutte le altre religioni potranno decidere se celebrare o no i matrimoni gay, per la Chiesa di stato inglese sarà illegale.
QUATTRO LUCCHETTI LEGALI. La legge inglese che legalizza il matrimonio omosessuale dovrebbe essere approvata la prossima estate. Cameron ha assicurato che non ci sarà un voto di schieramento in Parlamento ma che ogni singolo deputato potrà scegliere che cosa votare. Dovrebbero pertanto esserci almeno 100 Tory che voteranno contro la legge ma la maggioranza è assicurata. Nonostante la forte opposizione della Chiesa anglicana, i conservatori sono intenzionati ad andare avanti. Vogliono però evitare il rischio che una coppia gay, intervenendo alla Corte europea per i diritti dell’uomo, possa obbligare la Chiesa di stato inglese a sposarla in chiesa. Per questo nella legge verrà specificato che «nessuna organizzazione religiosa o ministro potrà essere costretto a sposare persone dello stesso sesso». Ancora: «Sarà illegale per le organizzazioni religiose sposare persone dello stesso sesso a meno che il corpo responsabile della stessa organizzazione non approvi la misura».
LIBERTÀ RELIGIOSA. Inoltre, «il Equality Act del 2010 deve essere emendato per assicurare che nessuna accusa di discriminazione possa essere lanciata contro le organizzazioni religiose che si rifiutano di sposare persone dello stesso sesso». Infine, «la legge deve esplicitamente sancire che sarà illegale per la Chiesa anglicana e quella del Galles sposare persone dello stesso sesso e che il Diritto canonico, che vieta i matrimoni omosessuali, continuerà a valere». Questi sono i “quattro lucchetti legali” con cui Maria Miller spera di preservare la libertà religiosa in Inghilterra. Resta da vedere se riuscirà a farli scrivere davvero nella legge.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!