Manipolò gli studi contro gli Ogm? Prof universitario sotto accusa

Di Redazione
13 Gennaio 2016
Repubblica racconta la vicenda di un docente universitario i cui risultati sono stati pesantemente contestati. Ma sorvola su qualche particolare
La 'Task force per un'Italia libera da ogm', a cui hanno aderito una trentina di associazioni del mondo agricolo. ANSA/ GIULIA SAMPOGNARO

Oggi Repubblica racconta una vicenda interessante a proposito di Ogm con qualche piccola dimenticanza. Il quotidiano narra l’infelice inghippo in cui è incappato Federico Infascelli, docente ordinario di Nutrizione e alimentazione animale nel dipartimento di Veterinaria dell’università Federico II di Napoli. Il professore è accusato di aver manipolato i risultati di alcuni studi sugli Ogm, a suo dire pericolosi per quanto riguarda i mangimi per animali. Il professore, già autore di alcune pubblicazioni sull’argomento, aveva partecipato l’8 luglio 2015 a un’audizione in Senato nella quale aveva esposto i risultati dei suoi studi e le sue opinioni. All’audizione aveva partecipato anche la senatrice a vita Elena Cattaneo, scienziata, e da sempre attenta a queste tematiche (si ricordi la vicenda Stamina). Cattaneo, poco convinta dei risultati presentati da Infascelli, oltre a porgli alcune domande durante e a lato dell’audizione, gli aveva poi scritto il 28 luglio una lettera, in cui gli esprimeva le sue perplessità in tono garbato ma deciso. «Il vostro esperimento non può avere un valore sostanziale», scriveva la senatrice, rivolgendosi a Infascelli e alla collega Raffaella Tudisco. Chiedendo conto del loro lavoro, cattaneo concludeva:

Io credo continueremo a servire male il nostro Paese e il nostro lavoro ogni volta che accetteremo di fare ciò che non dovremmo mai fare, o di fare male quello che potremmo fare bene, in sicurezza e con l’occhio a quel che lasceremo. Come ho detto più volte non ho alcun interesse sugli Ogm ma mi interessa capire come si deve lavorare, non da sola, per provare a rompere un incantesimo costruito negli anni da una pessima politica che ha distorto fatti e realtà, creato falsi miti, paure infondate, sfiducia nella scienza che indaga, limitato fortemente libertà di studio, cancellato l’orizzonte per molti giovani, allo stesso tempo privilegiando ciarlatani, famigli e lacchè e dando l’impressione che in Italia di fatti accertabili e accertati non ne esistano mai.

«VIOLAZIONI MOLTO GRAVI». Cattaneo ha coinvolto nella discussione anche il direttore del dipartimento, Luigi Zicarelli, che non ha risposto, e il rettore della Federico II, Gaetano Manfredi, che, invece, allarmato, ha nominato una commissione d’indagine che ha, come scrive Repubblica, «riscontrato violazioni molto gravi, difficilmente frutto di una svista, piuttosto finalizzate ad un obiettivo preciso: inventare tout court un risultato sperimentale di fatto inesistente, per dimostrare la pericolosità degli Ogm, gli organismi geneticamente modificati». «In particolare – spiega Repubblica – per quanto riguarda le immagini pubblicate a corredo degli articoli, foto alterate, immagini copiate da un articolo all’altro, legende modificate. Manipolazioni che ora vanno a carico di Infascelli e del gruppo interdisciplinare di studiosi da lui coordinato, gruppo del quale fanno parte anche altri docenti dell’ateneo. Si trattava di sospetti sino a quando un software che rileva le alterazioni delle foto non ha confermato quanto la Cattaneo aveva visto anche ad occhio nudo».
L’accusa, insomma, è molto grave e «Infascelli ha presentato, nei giorni scorsi, le sue controdeduzioni, ora all’esame del giurì. La sua difesa verrà vagliata al pari delle accuse, e solo dopo, se i sospetti troveranno conferma, il rettore porterà in Senato accademico le sanzioni da comminare».

DA SLOW FOOD AI 5 STELLE. Ciò su cui Repubblica sorvola sono i luoghi e gli ambienti culturali in cui Infascelli, in questi anni, ha potuto esprimere, legittimamente, le proprie opinioni. Ma basta una rapida ricerca in rete per scoprire che il professore è tra gli autori di un libretto divulgativo intitolato Scienza incerta e dubbi dei consumatori promosso da Slow Food; che ha partecipato il 30 giugno a Roma a un convegno intitolato “Futuro della ricerca e applicazione degli Ogm in agricoltura” organizzato dalla senatrice Elena Fattori del M5S; più incontri vari sempre in collaborazione con Slow Food e l’amministrazione comunale napoletana di Luigi de Magistris.

Foto Ansa

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