Libia. Obama fa i nomi degli “scrocconi” Cameron e Sarkozy, ma tace sugli altri due

Di Renato Farina
21 Marzo 2016
Il pantano libico è stato voluto da francesi e inglesi (che ora sarebbe giusto che paghino). Ma il presidente Usa non ha il coraggio di ricordare i nomi di altri due responsabili
Italy's former President Giorgio Napolitano attends a Symposium over radicalization and extremism in Rome, Italy, 27 January 2016. The symposium is organized by the Azerbaijani foundation Nizami Ganjavi International Center (NGIC). ANSA/GIORGIO ONORATI

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Boris gongola e contemporaneamente si infuria. Finalmente Obama si è svegliato. Nelle crisi siriana e libica non c’entra il fato, ma la colpa è di Parigi e Londra, con lo stupido avallo di Washington. Questi paesi dovrebbero assumersi la responsabilità morale e politica della disastrosa avventura per defenestrare Gheddafi e Assad, e pagare i danni che la loro sciagurata decisione, obbediente a interessi meschini, ha causato a quelle popolazioni precipitate in guerre civili innescate ad arte. Con masse di inermi che fuggono. Le accolgano, invece di chiudere i cancelli e rimettersi a bombardare la Cirenaica e la Tripolitania.

Le cose sono come Boris or ora ha scritto ma scrive peraltro da anni. La catastrofe della Libia, in balia di macellai d’ogni genere, con 104 tribù l’una contro l’altra armate, con il Califfo che minaccia Roma e ci manda addosso disgraziati immigrati a non finire, mescolando alle masse di disperati; questa infamia libica che ci pende come un masso sulla testa non è colpa del destino cinico e baro. Ha per autori uomini e donne in carne e ossa, i quali ancora adesso pontificano come fossero salvatori del mondo e invece, insieme ai loro Stati, ci stanno trascinando verso la dannazione.

Di due di costoro ha fatto direttamente il nome Barack Obama: e sono Nicolas Sarkozy, nel fatale marzo 2011 presidente della Francia, e David Cameron, premier del Regno Unito. Obama non mette miele nelle parole: li accusa di essere stati “scrocconi”. Hanno preso in giro gli americani, che ci hanno messo un miliardo di dollari – dice Obama – per sostenere le imprese belliche di questi due conquistatori da strapazzo. Non dice tutto Obama. Non può. Chi si lasciò convincere, e in riunioni riservate con Sarkozy e Cameron all’Eliseo disse ottusamente di sì, fu Hillary Clinton. Due scrocconi e un’oca giuliva.

Noi restiamo dell’idea che questa gente abbia avuto un complice, almeno uno, ma potentissimo, in Italia, e che anch’esso non è nominabile da Obama, e stava al Quirinale.

Scrocconi: un’ingiuria equivalente a un guanto sulla faccia in epoche di sfide a duello e dichiarazioni di guerra.

Le memorie di Berlusconi, affidate ad Alan Friedman avevano già raccontato perfettamente come l’Italia, nella persona del suo presidente del Consiglio, fosse stata tenuta all’oscuro, per evitare che obiettasse con il buon senso e la conoscenza della situazione. Berlusconi nell’incontro all’Eliseo del 19 marzo 2011, al tavolo con i capi di trenta paesi, fu messo di fronte al fatto compiuto. Dopo aver tenuto un gabinetto segreto con Cameron e Clinton, il Napoleone francese comunicò che gli aerei rombavano e non bisognava perdere tempo. Berlusconi urlò contro Sarkozy, definì una follia quella scelta contro Gheddafi, ma rimase isolato.

Ora Obama sostiene che contava in una maggior cura della Libia da parte di questi due Paesi europei, poiché la Libia è vicina. Vicina a chi? Magari un ripasso di storia e di geopolitica avrebbe fatto nascere il sospetto in Obama che il paese vicino è l’Italia, e che la Libia, per usare un’espressione cara agli americani, è “nel cortile di casa nostra”. E avremmo dovuto avere il diritto di veto.

In Italia Berlusconi mantenne il punto. Ma trovò davanti a sé un Napolitano interventista più che mai, secondo la solida tradizione dei miglioristi comunisti, il quale volle consegnare le nostre basi alla Nato per i bombardamenti in Libia. Berlusconi poteva dire di no? Formalmente sì. Ma l’invasione di campo e le pretese di Napolitano, capo delle forze armate, avrebbero causato una crisi istituzionale senza precedenti in caso di diniego del premier.

Le circostanziate accuse di Barack Obama sono state ridotte a poche righe sui giornaloni e sottaciute dai Tg. Per due ragioni. Dovrebbero spingerci a diffidare della Clinton e a dar ragione a Putin. E questo è troppo per la nostra intellighenzia benpensante. Renzi dimostri per una volta di non essere il monello delle ore di ricreazione, e si faccia sentire: che Francia e Regno Unito paghino i danni di questa guerra insulsa e delle sue conseguenze sul nostro Paese e su quelli da loro ridotti a macerie. Boris dixit. O è un mitomane?

@RenatoFarina

Foto Ansa

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12 commenti

  1. Sebastiano

    Caro Renato Farina,
    scrivendo “Renzi dimostri per una volta di non essere il monello delle ore di ricreazione”, hai fatto un grave errore.
    Lui “a scuola” non ci va proprio, è continuamente a far vela nelle sale dei videogiochi, sforzandosi di credere e far credere che siano la realtà.

  2. Aragorn

    Nel 1956 giustificò il massacro da parte dell’armata sovietica in Ungheria; e -ricordiamolo- fu fortemente
    sollecitato nella ricorenza a chiedere scusa della sua posizione; quando doveva essere “umano” una spontaneità per l’eccidio. A quanto il suo pentimento pubblico per ciò che oggi è la Libia?
    Faccia presto ,presidente emerito ;gli anni passano veloci, e lei è avanti con gli anni…..

  3. Mappo

    Caro Farina, l’analisi sulla Libia è giustissima, ma tirando in ballo anche la Siria si rischia di addossare a Francia e Gran Bretagna una responsabilità che viceversa ricade quasi interamente sul diversamente bianco presidente americano. Se sulla Libia è credibile che la coppia Obama-Clinton si sia comportata da perfette oche giulive, per la Siria è tutt’altra cosa e la responsabilità (e il sangue) di quanto avvenuto è, per quanto attiene alle responsabilità occidentali, di queste due persone, una delle quali è bene ricordarlo corre, con buone probabilità di vittoria per la Casa BIanca.

  4. Giu

    Il Napoleone italiano, anche se in quella occasione aveva ragione, non venne preso in considerazione per la sua goliaridica politica estera ed interna.
    Tra i vari patti stabiliti con Ghedaffi inoltre se non sbaglio c’era anche un impegno di non intervento dell Italia in caso di attacco di paesi della Nato (???).
    Morale non puoi fare il pirla e poi pretendere di essere preso sul serio.
    Saluti

    1. underwater

      L instabilità l avete creata voi di sinistra con una marea di menzogne a cui avete costretto a credere tutta l Italia. Si è vista, poi, la consistenza giuridica.

  5. Cisco

    Tutto vero, ma come fa un paese a essere autorevole quando non riesce neanche a selezionare decentemente la propria classe dirigente? Napolitano all’estero è visto come un leader affidabile, a prescindere da quello che pensa, anzi forse nonostante quello che pensa. E purtroppo alla fine hanno avuto ragione i vari Obama, Sarkozy e compagnia bella, se il nostro Berlusconi, per tirarsi su di morale di fronte al “fatto compiuto”, invece di protestare è corso a organizzare un’altra cena elegante.

    1. mamifacciailpiacere

      Tutto vero, ma la classe dirigente la scelgono gli Italiani o la magistratura con la collaborazione di regiorgio-repubblica-ecc,ecc. ? Craxi che , mi sembra, osò protestare (a torto o a ragione, non ha importanza in questo contesto) non ha fatto una bella fine, e non mi sembra proprio che gli Italiani lo abbiano rimpianto, anzi. Ne deduco, purtroppo, che in Italia vale sempre e soltanto Franza o Spagna , purchè se magna. E della classe dirigente non importa una cippa quasi a nessuno.

  6. Pedro

    Renzi si è già dimostrato ampiamente inadeguato nel tutelare gli interessi dell’Italia e degli italiani, a partire dalla dilettantistica gestione (anzi, della non gestione) del flusso di migranti dall’Africa (che non c’entrano nulla con la guerra in Siria). Flusso che in questi ultimi 3/4 anni di governo della sinistra è aumentato a dismisura, con miliardi di euro spesi ogni anno a discapito di pensionati e disoccupati italiani.
    E dovrebbe essere questo Renzi a “farsi sentire” con Francia e GB? Ma per piacere…

    1. Filippo81

      Infatti Pedro ,non sarà certo con i vari renzi, berlusconi,alfano,vendola,ecc. che la nostra Italia riacquisterà la sovranità ,anzi con costoro la perderà del tutto.Servono altri politici con ben altri Ideali.

  7. recarlos79

    l’italia ha perso la seconda guerra mondiale. gli usa l’hanno conquistata e comprata. le loro basi da noi non stanno lì per bellezza. siamo sempre stati una colonia, di che vi lamentate? come gli ateniesi fondarono colonie con i loro esuli per tutto l’egeo, così gli angloamericani con le basi nato. visto che di autodeterminazione non se ne parla in italia, de che state a parla?

    1. filippo81

      Caro recarlos se parla del fatto che dopo 70 di colonialismo americano,inglese, francese, tedesco(anche se la Germania ha perso la guerra )sul nostro suolo, CE SEMO ROTTI !Abbiamo dato abbastanza, adesso rivogliamo la legittima sovranità .

  8. Filippo81

    Anche obama se ne è accorto…….i”grandi innovatori” cameron e sarkozy insieme a napolitano e alla clinton hanno creato il disastro con l’ennesimo “intervento umanitario” in Libia.

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