
Per le coppie gay via libera ai corsi prematrimoniali, ma solo da padre Alessandro
Proseguono le polemiche e le accuse di ipocrisia sui funerali di Lucio Dalla e sul suo mancato coming out. La controversia sulla sessualità del cantautore bolognese e la chiusura dottrinale della Chiesa Cattolica ha scatenato una trafila di articoli culminati con l’odierna “inchiesta” di Panorama, dove si pone l’attenzione al magistero di padre Alessandro Santoro e di altri che, come lui, accolgono nella propria comunità gli omosessuali. Perchè, come dice Dante Lafranconi, vescovo di Cremona: «è un modo per prendersi cura di questi nostri fratelli e per rispondere alla loro richiesta di fede e di spiritualità».
È però strana la storia di don Santoro, cappellano della comunità delle Piagge a Firenze, che nel 2009 celebrò il matrimonio di Sandra Alvino e Fortunato Talotta. Non tanto per il rito in sé, quanto perché Sandra era un uomo: cambiò sesso nel 1974 e si sposò in chiesa con Fortunato. Tanto è bastato all’arcivescovo della diocesi fiorentina Giuseppe Betori per allontanare il parroco dalla sua comunità, salvo poi revocare la sospensione pochi mesi dopo. Il lupo perde il velo ma non il vizio, e padre Santoro dichiara: «Qui le coppie omosessuali frequentano i corsi di preparazione al matrimonio». Cosa gli dica il parroco durante i corsi non è noto, probabilmente gli spiegherà perché non possono sposarsi in chiesa.
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