L’Onu condanna Damasco, Pizzaballa lancia un appello: «Aiutateci a sostenere i siriani»

Di Redazione
20 Febbraio 2012
All'indomani della risoluzione non vincolante votata contro la Siria dall'Assemblea generale dell'Onu, il Custode di Terrasanta padre Pierbattista Pizzaballa lancia un appello: «Ci troviamo nelle maggiori città. Aiutateci a garantire il servizio religioso ai fedeli perché comprendano l’importanza di restare nel proprio Paese».

Mentre la Siria prepara le schede per il referendum sulla nuova Costituzione, che dovrebbe svolgersi tra dieci giorni e che gli Usa hanno già bollato come «ridicolo», e mentre le forze del presidente Assad continuano a colpire le roccaforti della protesta, ieri l’Assemblea generale dell’Onu a New York ha approvato, con 138 voti a favore, 12 contrari e 17 astenuti, una risoluzione che condanna la repressione del regime. La risoluzione dell’Assemblea generale non ha però potere vincolante, come una del Consiglio di sicurezza, bloccata però da Russia e Cina, ma solo simbolico, per quanto significativo.

In mezza a questa situazione grave e complessa i francescani continuano a lavorare in diverse zone del paese come Damasco, Aleppo, Lattakiah e Oronte per aiutare la popolazione. «In questi mesi di grande tensione, quando la Siria è dilaniata da scontri interni e il conflitto sembra assumere, sempre più, le caratteristiche di guerra civile, i francescani, insieme a pochi altri esponenti della chiesa latina, sono impegnati a sostenere i bisogni della popolazione cristiana locale», Scrive in un appello padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa.

Pizzaballa descrive una situazione dominata dalla «confusione e dallo smarrimento»: «Molte aziende, soprattutto d’import-export, hanno chiuso i battenti. I produttori agricoli sono in grave difficoltà. L’embargo internazionale impedisce ogni possibilità di esportazione e i prezzi sono crollati. Le fasce più deboli sono colpite in modo ineludibile e subiscono la mancanza di approvvigionamento energetico e di acqua. Nelle grandi città la corrente elettrica manca per diverse ore ogni giorno, se non del tutto; il gasolio è razionato. Tutto ciò crea enormi disagi alla popolazione, costretta ad affrontare le temperature invernali senza possibilità di riscaldarsi».

Il compito della Custodia in Siria resta quello di «stare con la gente, accogliere e assistere chi si trova nel bisogno, senza distinzione di razza, religione e nazionalità. Garantire, con fiduciosa presenza, il servizio religioso ai fedeli perché comprendano l’importanza di restare nel proprio Paese. Questo rimane il senso della missione francescana. In tempi non così dissimili da quelli in cui Francesco si rivolgeva ai frati esortandoli a mantenere saldi i valori del Vangelo». Per questo lavoro prezioso e indispensabile, riportiamo la richiesta di aiuto a tutti di padre Pizzaballa: «Chiediamo a tutti gli amici di ATS Pro Terra Sancta di sostenere, con un gesto concreto, i numerosi cristiani siriani e le opere di carità della Custodia di Terra Santa. Gli aiuti raccolti saranno consegnati, tempestivamente, ai frati residenti in Siria, che provvederanno ad utilizzarli in maniera oculata e attenta».

Per contribuire:
online (carta di credito – VISA e MasterCard – o PayPal) qui: http://www.proterrasancta.org/it/aiutaci/

con bonifico bancario: ATS – IBAN: IT67 W050 18121010 0000 0122691

per posta: conto corrente postale 756205, intestato “Terrasanta Gerusalemme”

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