Iraq. Il monaco che ha «salvato dalla distruzione» dei jihadisti migliaia di volumi, memoria di 2000 anni di storia

Di Benedetta Frigerio
31 Gennaio 2015
Padre Najeeb Michaeel, costretto a scappare da Mosul dallo Stato islamico, ha salvato manoscritti cristiani e islamici: «Resto per conservare il patrimonio culturale e per portare la croce con la gente»

iraq-cristianesimo-manoscrittiFuggito in Kurdistan davanti alla conquista di Mosul da parte dello Stato islamico, padre Najeeb Michaeel ormai lavora da mesi per preservare centinaia di antichi manoscritti e circa 50 mila volumi, digitalizzandoli uno a uno.

CUSTODI DA 265 ANNI. Quando in estate il frate del convento dei domenicani di Mosul, presente in Iraq dal 1750, e i suoi confratelli si sono trovati a dover affrontare la minaccia fondamentalista, non hanno voluto scappare senza prima pensare a come salvare il patrimonio culturale che custodivano da 265 anni. Così, una mattina dello scorso luglio, quando ormai l’Isis aveva occupato la seconda città più importante dell’Iraq, esiliando i cristiani, padre Michaeel ha raccolto circa 1.300 fra manoscritti e libri cristiani, islamici, di musica, grammatica e scientifici, del periodo fra il XIV e il XIX secolo, e li ha caricati su due grossi camion diretti verso una località segreta a Erbil, in Kurdistan. «Siamo riusciti a passare tre checkpoint senza alcun problema», ha raccontato il frate alla National Public Radio: «È la Vergine Maria che ci ha protetto».

«RISCHIO DISTRUZIONE». Provvidenzialmente padre Michaeel, nativo iracheno, aveva studiato negli Stati Uniti fondando nel 1990 un centro per la digitalizzazione di manoscritti orientali, motivo per cui ora può lavorare per salvaguardare il patrimonio culturale. A lui si è unito anche un altro benedettino, Columba Stewart, direttore esecutivo dell’Hill Museum e della Manuscript Library.
Insieme a loro lavora padre Laurent Lemoine, secondo il quale cultura e tradizioni secolari del cristianesimo, che in Iraq risalgono a duemila anni fa, sono importanti da salvare tanto quanto la vita delle persone: «Stiamo cercando di salvare questi manufatti culturali, dato che nel Nord dell’Iraq sembra che tutto sia sulla strada della distruzione: la gente ovviamente, ma anche il nostro patrimonio culturale. I manufatti hanno rischiato di essere distrutti più volte». S
arebbe una vera tragedia per tutti gli abitanti dell’Iraq la scomparsa del «cristianesimo, che sta per essere spazzato via».

«VOGLIO STARE CON LA MIA GENTE». Padre Michaeel ha scelto di rimanere in Iraq per preservare la storia del cristianesimo ma anche per confortare la popolazione: «Credo che sia meglio per me stare con la mia gente, nel mio paese. Voglio stare lì per aiutare le persone, soprattutto i disabili, i senza tetto e le famiglie che sono in difficoltà, non solo con le cose materiali, ma anche per offrire loro il senso, il potere e la fede. Ci sosteniamo l’un l’altro, camminando insieme, cadendo insieme».
In un’intervista all’Istituto ecumenico Collegeville, quando l’Isis non aveva ancora raggiunto il convento, il frate parlò della sua situazione e di quella dei suoi confratelli così: «Prendiamo la Croce, prendiamo la Chiesa e le sosteniamo. Noi soffriamo e moriamo come martiri. La situazione è brutta. Ma noi abbiamo la speranza. Non è molto facile per noi dire che saremo salvi, ma la nostra fede è qui ed è forte».

@frigeriobenedet

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11 commenti

  1. Mauro

    @ Alessandro 92 / Raider interessanti entrambe le vostre argomentazioni. Solitamente nelle posizioni che stanno agli antipodi la verità si trova nel mezzo. Nel vostro caso si trova da ambo le parti. Ovviamente a mio parere. Sinteticamente. L’islam si è diffuso principalmente con al guerra. Dopo la vittoria in molti casi è stato comunque clemente ed ha saputo spesso acquisire le esperienze e le conoscenze dei popoli sconfitti. Il Cristianesimo si è diffuso in modo meno aggressivo nei primi secoli, ma aggressivo lo è diventato in seguito. Anche in questo caso vi furono persone illuminate che salvaguardarono gli antichi saperi. E’ però vero che negli ultimi secoli il mondo cristiano ha assunto un identità diversa. Si è sviluppato il libero pensiero che ha dato origine a quel progresso tecnologico di tipo moderno, anche magari servendosi delle conoscenze tramandate da personaggi illuminati del mondo islamico. Comunque tale progresso i musulmani lo hanno prima patito e poi acquisito, per infine rinnegarne allo stato attuale la matrice che l’ha generato. Il presente effettivamente presenta una realtà in cui per tante ragioni la maggior parte dei musulmani sputano sul concetto di libero pensiero, che pure sta all’origine di buona parte degli strumenti tecnologici che utilizzano. Quel che si sta creando è una sorta di fascismo islamico. Gli occidentali spesso con le loro ipocrisie, vedi per esempio la Libia, hanno delle colpe, ma i musulmani con la loro voglia di rivincita nei confronti dell’occidente, stanno ponendo le basi per quel processo che potrà condurre solo alllo scontro. Non è questione di cattivi o meno cattivi. Entrambi sono stati portatori in passato di totalitarismi religiosi. Il Cristianesimo quanto è anche più dell’Islam in certi frangenti. Ma allo stato attuale, magari anche perché favorito da ipocrite politiche occidentali, il totalitarismo relgioso islamico sta penetrando nella società, mentre il cristianesimo ha da tempo sostanzialmente accettato di legare la dimensione religiosa alla sfera privata dell’individuo. Insomma è vero che al momento sussiste il pericolo che davvero possa prendere piede quello che potrebbe definirsi fascismo islamico, con conseguenze non prevedibili.

  2. Alessandro92

    Mi chiedo perché il nuovo “califfo” che tuona da Raqqa (sempre che sia ancora in vita) non prende esempio dai suoi predecessori? Vuoi vedere che tutti i califfo che si sono succeduti dal suo omonimo Abu Bakr agli Ommayadi, Abassidi e infine della casa di Osman hanno sbagliato tutto?! Come mai per 1300 anni i Cristiani hanno vissuto in quelle terre? E i monaci pregato, studiato e lavorato nei loro conventi? Dovevamo aspettare questi signori mille e quattrocento anni dopo per capire che cos’è il vero Islam?

    1. Raider

      Questo è quello che ha capito lei, Aòlessandro92, perché cos’è l’Islam si è capito subito con l’esempio di Maometto e con l’espansione amarata iniziata proprio con Abu Bakr. O crede che la diffusione sia dovuta a un fenomeno osmostico, atmosferico o miracoloso? Armi e guerra agli infedeli. O deve ancora scoprirlo, Alesandro92? Faccia capire a me come è avvenuta, a cosa si deve la conquista ultra-rapida di terre in cui i cristiani rimasero maggioranza per molti secoli e per molti secoli dovettero subire persecuzioni, discriminazioni, sfruttamento, schiavitù e umiliazioni?
      Mi sa dire qualche invenzione o conquista sul piano scientifico, giuridico o civile è dovuta agli islamici? Quello che fecero fu saccheggiare e appropriarsi di tutto ciò che era stato tesaurizzato dalle civilità pre-islamiche e trasmesso, elaborato e arricchito da cristiani, ebrei, persiani, indiani, ecc… Dotti non islamici dovettero tradurre dal greco, persiano, siriano in arabo testi che gli indotti non islamici non potevano leggere nell’originale senza irritarsi le orecchie raschiandole con una lingua diversa da quella del “sacro” Corano… E cosa ha aggiunto il Corano a ciò che si sapeva di Dio, dell’uomo, del mondo, del bene, per non parlare della matematica o della fisica? Nulla!

      1. Alessandro92

        Calma Raider non c’è bisogno di aggredire così…il Medio Oriente è stato conquistato dalle armate islamiche e quindi? La guerra era una costante all’epoca anche e probabilmente soprattutto tra i signori feudali cristiani. Imperi sorgevano e cadevano in continuazione anche Carlo Magno ha conquistato i sassoni con la guerra è portato loro il Cristianesimo con la forza, idem in America.
        Ma comunque ancora all’inizio del novecento i Cristiani erano un quarto della popolazione è in alcune zone come il Libano addirittura la maggioranza. Nei Balcani la Serbia, la Grecia e la Romania sono restate nazioni cristiane nonostante i secoli di dominazione turca e persino gran parte della Turchia era abitata da Cristiani (in specie armeni). Nessuno gli ha sterminati o cacciati nonostante il risentimento delle crociate e in Spagna invece dove prima hanno cacciato tutti i musulmani (insieme agli ebrei) e decenni dopo non ancora soddisfatti perfino i musulmani che si erano convertiti! Infatti si calcola che nel Maghreb vivano 50 milioni di discendenti degli espulsi dalla Spagna.
        Il discorso sullo sviluppo scientifico nel mondo islamico mi sembra fuori tema ma comunque ci sono stati anche lì alti e bassi: un esempio potrebbe essere il primo osservatorio astronomico del mondo moderno costruito a Samarcanda nel ‘400 o ancora la Casa della Sapienza a Baghdad. Quindi c’è stato anche lì un certo sviluppo poi interrottosi con le invasioni mongole. Certo che hanno lavorato sui testi greci e allora? Qui in Occidente nel medesimo periodo su chi si basava la Scolastica o a chi si ispiravano gli umanisti? Se hanno tradotto i testi avranno prima imparato la lingua per leggerli e poi che problema c’è a tradurre? Non tutti hanno il tempo, la passione è la capacità di imparare lingue straniere molto diverse dalle proprie magari già all’epoca morte nella forma in cui erano state scritte (greco antico), è stata una fortuna visto che l’Occidente le ha conosciute proprio grazie alle traduzioni dal’arabo in latino fatte in al-Andalus.
        La domanda se il Corano abbia apportato qualcosa di nuovo sulla conoscenza di Dio riguarda la fede in quanto per un musulmano la risposta sarà affermativa. Gli altri temi ho letto che il Corano avrebbe introdotto delle teorie Oggi riconosciute dalla comunità scientifica come l’origine dall’acqua degli esseri viventi. La questione merita un serio approfondimento e non sono di certo io la persona adatta a farlo: può cercare su internet materiale sotto la voce di ricerca “Corano e Scienza” per esempio, io le ripeto non ho approfondito questo argomento a sufficienza.
        La saluto e le auguro una buona serata Raider! Alla prossima

        1. Raider

          Io aggredire, Alessandro92? Aspetti di vedersela con gli islamici, quando le chiederanno conto di quello che pensa del loro profeta sigillante, per sentirsi aggredito da gente che lei pensa a difendere in ogni caso in cui può farlo, bensì con argomentazioni risibili e che non gradirebbero, almeno nelle loro espressioni più pure.
          Per cominciare, si rende conto della differenza enorme che c’è non fra chi si faceva la guerra come era d’uso sotto ogni latitudine e chi faceva della guerra uno strumento per affermare la propria religione, a norma di Corano, sull’esempio del profeta armato – un unicum – che dettò il Corano o su mandato celeste ricevuto nonsi sa da chi, se lo sa lei per ordine di chi? Si rende conto che Abu Bakr, sepolto Maometto, si mise a cavallo e cominciò a guerreggiare e così, come lui, gli altri successori dopo di lui, fino a sottomettere tutte le terre e i popoli che incontravano sulla loro strada? La differenza le è chiara o no, Alessandro92? E non si vergogna,. pur di giustificare una realtà che nemmeno gli stessi islamici provano a spiegare, a mettere sullo stesso piano una religione che ha sempre mirato a sottomettere l’Europa alla sharya e coloro che hanno lottato per difendere o riconquistare ciò che i musulmani avevano sottomesso e non certo per la spontanea forza persuasiva dell’Islam o per l’eloquenza degli imam? Non so come fa a paragonare la conquista del Maghreb cristiano e dell’Europa balcanica di antica civiltà a una situazione storica del tutto diversa come quella delle Americhe: argomento polemico che, come cristiano – almeno, così lei si qualifica – che si sarà visto rinfacciare non so quante volte, lei utlizza contro un altro cristiano per assolvere i musulmani dall’aver conquistato con la forza delle armi e soggiogato con la legge coranica popoli di più antica civilizzazione – greci, siriaci, persiani, indiani – che non hanno conseguito alcun progresso dopo la sottomissione all’Islam e grazie all’Islam: che, presto o tardi, ha prosciugato le fonti del sapere che quelle terre avevano rappresentato per un lungo arco di secoli.
          Non li hanno convertiti a forza i cristiani sottomessi? Ah, no? Quando, nel corso dei secoli, Alessandro92, non li hanno massacrati per ribellioni – dovute a cosa?, secondo lei -; o raso al suolo intere comunità e villaggi cristiani per semplice brigantaggio impunito e consentito da autorità e leggi coraniche inerti ieri come oggi di fronte a scuse come blasfemia et similia, secondo le modalità oggi rinverdite dall’Isis & affini, i cristiani (senza possibilità di restare uniti alla Cristianità – per es.: con immigrazioni in massa e con tutte le possibilità offerte dalla moderna tecnologia che non sollecita ad alcuna assimilazione) e gli altri sono stati discriminati e sfruttati in modo tale da indurli alla conversione. Anzi, quando le conversioni all’Islam erano troppo numerose e gli introiti derivanti dal versamento della tassa per avere la ‘protezione’ o dhimmitudine – il pizzo, insoma, da versare al capo-mafia sceicco emiro califfo – rischiavano di cadere bruscamente, ecco che le autorità islamiche vietavano la conversione all’Islam! Le risultà, Alessandro92?
          E il ‘prelievo’ dei bambini più robusti e forti e delle bambine cristiane, sottratte alle famiglie per fare, degli uni, giannizzeri e delle altre, schiave e carne da harem: ha presente? E le razzie nell’Europa mediterranea e centro-orientale, fino alle pianure russe e ucraine, per procurarsi ragazze con cui generare i Turchi attuali, così diversi dai loro parenti turkmeni? Veda un po’ Mehmet (Maometto, in turco) II, il Fatih, il conquistatore di Costantinopoli, che aveva i capelli rossi e amava avere nel suo harem ragazze dai capelli rossi: e sapeva dove trovarle per rifornirsi: ma non disdegnava i ragazzi: e c’è quello che fece al figlio di Lukas Notaras non appena Costantinopoli fu conquistata: e il padre del ragazzo, dopo aver assitito allo stupro del figlio, fu, dal Fatih, fatto decapitare. Erano così magnanimi, i turchi e gli arabi e i musulmani tutti.
          Gli arabi come sono giunti in Spagna, pacificamente? Fu una conquista e quella che venne dopo si chiama apposta Reconquista. Gli spagnoli andarono all’assalto del Nordafrica, dopo la loro guerra di liberazione nazionale? E lei sa perché 600.000 musulmani furono cacciati nel 1610
          dalla Spagna? Perché facevano da basisti ai pirati barbareschi, che conducevano la più lucrosa attività economica delle loro parti: la razzia di cristiani da vendere o riscattare. Sorsero, allo scopo, le confraternite dei Trinitari e dei Mercedari, che raccioglievano fondi per pagare il riscatto a chi non se lo poteva permettere. Nel corso dei secoli, milioni di cristiani furono sequestrati – una tratta, a proposito di schiavismo musulmano, di cui non si parla mai -: nel 1812, una flotta di navi inlgesi e pensi un po’, Alessandro92, dei neonati U.S.A., attaccò Algeri per liberare decine di migliaia di cristiani, fra cui molti inglesi e americani, in mano al beylerbey: ed è proprio per questo che nell’inno dei marines è citata anche Algeri.
          I discendenti dei musulmani espulsi sono, comunque, venti o trenta, non cinquanta milioni: se l’immagina se fossero rimasti in Spagna che ne sarebbe stato dell’Europa? Lo sa che vogliono essere risarciti? E vogliono indietro, perlomeno, l’Andalusia? Che dice: gliela diamo? E prima che loro giungessero col jihad a cacciare o sottomettere chi ci hanno trovato, che dovrebbero dire quelli che chi stavano prima? Fruonmo espulsi anche gli Ebrei: come mai li accolse il Califfo? Era pià tollerante O aveva bisgono di funzionari, gente istruita, perdsonale amministrativo, professionisti, artigiani di cui l’Islam, ah, sì!, così evoluto secondo lei, aveva enorme penuria. E per colpa di chi? Madrasse in cui insegnare a memorizzare il Corano ce c’erano a migliaia: e neppure una stemperia, però. Sono tati gli Occidentali a proibirglielo?
          Facciamo così: lei mi dice quello che pensa di sapere e io le rispondo come so, punto per punto.
          La mole di idiozie che lei ha accumulato è talmente vasta, che ci si perde. Come la fandonia della cosiddetta casa della sapienza. Ma lei lo sa cosa era? No, altrimenti si sarebbe risparmiata quest’altra trouvaille: o se ne sarebbe fodato al punto da dire qualcosa in più. Una biblioteca, era: un gineceo per intellettuali non islamici messo su dal califfo per rinchiudervi dotti cristiani, ebrei, sabei, mandei che si sarebbe tolto di mezzo ai piedi permettendogli di dedicarsi allo studio di discipline del sapere e di testi, ben pochi dei quali islamici o a cui i dotti islamici avessero aggiunto granché. Che fa, non ci crede? E allora, mi dica: che fine fece la casa della sapienza? E che fine fece quella sapienza? I mongoli? Era, dunque, una casetta piccolina per una sapienza ristretta a un club di amici dei libri – non del Libro di Maometto -? A che e achi servì? E lei se la prende con i mongoli, islamici quanto gli arabi? Non sembra un discorso né pienamente informato né molto sensato, il suo. basti dire che, secondo le fonti della sapienza di casa dove lei si è abbeverato, sarebbe stato il Corano a avere affermato che la vita inizia dall’acqua… Lei se l’è bevuta. La informo che l’acqua o l’elemento umido come origine di tutte le cose e della vita è un concetto che dobbiamo al greco Talete, il primo a essere riconosciuto filosofo.
          Comunque… Non ho neanche voglia di proseguire. Alla prossima? Se lei pone una cosa alla volta, perché no? Non affastelli cose una appresso all’altra, senza aver risposto a una sola delle cose che lo ho chiesto. E quindi, ripeto. mi vuole dire quali sono le conquiste civili, scientifiche e intellettuali che dobbiamo all’Islam che lei difende con tanta detrmianzione, a costo di lanciare accuse strampalate ai correligionari suoi e miei? Mi vuole dire quali verità specificamente isliamcihe su dio, uomo, natura, bene, male, giustizia dobbiamo al Corano e che terova una espressione così splandida nella sharya, su cui lei non ha nulla da ridire? Ecco, si limiti a questo, a rispodenre alle domande che le ripropongo, non al gioco del rinfaccio, che si può fare dopo. Ce la fa?

          1. Alessandro92

            No guarda Raider sono io che non voglio proseguire oltre per due motivi:
            -io ho mantenuto questa conversazione in tono civile e amichevole e sinceramente mi sono stufato dei tuoi modi di provocare in modo sibillino del tipo “ce la fa?” “Non si vergogna?” “Idiozie” oltre all’uso dell'”lei” canzonatorio che fai ripetendo il mio nickname e tutto il resto che chiunque legga nei post che mi hai scritto vede da solo. O crede che sia stupido e non legga tra le righe? tra l’altro accusandomi di non rispondere quando le ho sempre risposto puntualmente in modo conciso oppure dandomi dell’ignorante perché è evidente la storia l’hai studiata solo tu vero? Tra l’altro accusare gli altri di complottiamo e citare Bat Yeor le cui teorie nessuna storiografia seria ha riconosciuto come fondate è tutto dire. Ma tanto dirà che questo rifiuto è dovuto al fatto che è ebrea come fa sempre no?
            -mi chiaro che la conversazione è inutile perché qualsiasi esempio porterò non conterà niente. Lei ha già deciso come stanno le cose: l’Islam è negativo. Punto. Non esistono sfumature è manicheamente bianco e nero. Per cui ogni cosa contro l’Islam alla fine può starci (persino la blasfemia di Charlie Hebdo contro il Cristianesimo) e quelli come me che portano idee diverse devono essere “azzittiti” perché qualsiasi cedimento (anche ammettere che l’Islam abbia compiuto qualcosa di bene) va stroncato sul nascere. Che siano stati scritti libri sulla civiltà arabo-islamica non conta niente. Tutti storici sul libro paga degli islamici magari. Io non so dove lei si è informato (a parte le citazioni di Bat Yeor) o cosa abbia letto ma l’impressione che ho avuto in questo mio scambio di vedute con lei è questa. Mi sbaglio?
            Per quanto riguarda i musulmani non si preoccupi ho avuto modo di confrontarmi anche su temi religiosi e ho la testa ancora sulle spalle. È stata una discussione basata sul rispetto reciproco dove ognuno poteva civilmente esporre le proprie riserve sulla fede dell’altro. Forse lei ha avuto esperienze diverse non lo so.
            Probabilmente dopo aver letto questa mia risposta penserà che sono un ignorante (o un mistificatore addirittura) e non ho argomenti per controbattere (cosa che d’altronde pensava già prima immagino). Bene pensi quello che vuole io i motivi glieli ho scritti mi vuole credere o meno veda lei (è la libertà di pensiero d’altro canto).
            Posso chiudere almeno con una nota ironica per stemperare questa discussione? Io me ne andrò con i “mistificatori” come ha scritto su un altro commento. Lei invece perché non si mette d’accordo con gli estremisti islamici che probabilmente direbbero dell’Occidente quello che lei dice del mondo islamico, e ve la giocate a calcetto? Crociati contro mujahideen potete fare quante rivincite volete! Almeno basta guerra, non uccidetevi per carità che come dice il Corano “Chi uccide un solo uomo ha ucciso tutta l’umanità”. Dobbiamo andare avanti Raider anche se è dura, cristiani E musulmani, superare il passato insieme: non dobbiamo restare intrappolati nel passato. Mi rendo conto che non è argomento razionale e che lei probabilmente definirebbe “risibile”, ma di sola ragione è fatto l’uomo o anche di sentimenti? Lo diceva anche Sant’Agostino per spiegare come comprendere Iddio: laddove la ragione non arriva ci vuole altro: l’amore. Ecco cosa ci serve Raider mi creda, so che in cuor suo lo sente anche lei. E credo che fosse per questo che Gesù il Cristo (profeta anche dell’Islam) ha detto “amate i vostri nemici” perché l’amore può smuove anche i cuori più arcigni e induriti dalle avversità della vita.
            Spero di averle strappato un sorriso con il finale perché non voglio che il nostro scambio si concluda nell’ostilità reciproca e nell’inamicizia. Ce n’è già troppa nel Mondo di oggi tra le persone. La saluto con un abbraccio di pace. Ciao

          2. Raider

            Tanto per cominciare, io dò del ‘lei’ a tutti, qui dove non conosco nessuno di persona: e per spersonalizzare il confronto. E non uso il ‘lei’ per canzonare nessuno: e se anche posso canzonare o darne l’impressione, stia tranquillo che non ho mai ridotto l’educazione a un mezzo per ingannare: anche se lei si ritene canzonato per un ‘lei’ di prammatica. Sbaglia, come su tutto il resto che la fa parlare attaccando la persona, invece che prenderne in considerazione gli argomenti o cercando di sostenere in maniera meno apodittica quello che lei afferma. Poi, ognuno può argomentare o difendere il proprio punto di vista in termini, modi e toni che possiamo approvare e apprezzare o meno: ma questo è un altro paio di maniche. Tanto è vero che non proseguirò oltre sui rilievi ad personam. Questo vale anche per gli islamici che ho conosciuto io: e non era certom un gioco: e di gente che era con loro e becca quattrini da loro e ha smesso di trincare fino e mangiare grasso suino ne ho conosciuta: e si sa che non invento nulla neanche qui, gente che è prezzolata, politici giornalisti e intellettuali ce n’è, come è sempre stato.
            In ogni caso, ho sempre distinto fra persone e sensibilità personale, che sono una cosa: e valori, idee, fede, modi di pensare e di vivere, interessi e obiettivi politici, che sono un’altra cosa, affatto diversa: specie quando ci si muove sul terreno di un confronto serio, serrato, determinato e non di una discussione conviviale in cui prendersi un po’ in giro in nome del “dialogo.” Li ho trovati più suscettibili di quanto lei trova me, le assicuro, Alessandro92: e il loro vittimismo piagnucoloso, autocommiseratorio e recriminatorio era pieno di un risentimento cui le sue tesi – lascio perdere gli altri suoi compagni di marcia migratoria per uscire dalla storia: e che incitano al jihad contro Usraele, mentre io chiedo di fermare l’immigrazione e non concedere lo jus soli nè i diritti politici a minoranze in crescita fino ai livelli auspicati da Emma Bonino e sora Boldrini – suonano come un incitamento al revanscismo più o meno esibito.
            Lei può ritenere di avere risposto esaurientemente: come? Per es., liquidando Bat Ye’or – lei presume che abbia letto solo lei: lo vede? Si fabbrica un’dea del prossimo: e quindi, ci ricama su: lei, non io – come screditata dagli storici seri (perché non contestano anche l’evidenza di una marea migratoria cui le autorità eurocratiche fanno da sponsor? 159 milioni di immigrati da qui al 2050! Che ci meritiamo perché abbiamo fatto come ci è stato detto: denatalità, decrescita felice, niente politiche per la famiglia): poteva dire chi sono questi storici, ma più che i nomi mi interessano gli argomenti: bene: dove sono? Quali? Lo stesso per quanto riguarda il contributo originale dell’Islam alla storia dei popoli: quale sarebbe? Lo stesso per quanto riguarda l’espansione islamica a babbo Maometto morto: avvenuta come, travasando quali tesori nelle terre di là dal deserto dell’Higgiaz? Così, salmodiando il Corano, affrontando persecuzioni, come il Cristianesimo e altre fedi si sono diffuse: o facendo guerra a mezzo mondo? Anche qua: niente, neppure una parola, da parte sua.
            E potrei continuare, ce ne sarebbero di cose rimaste senza risposta – da parte sua, non parte degli storici che conosce lei -, per cui a sentirsi canzonato potrei essere io: ma no! Mi sembrano da satira altre cose che lei scrive, di Cristo come profeta anche dell’Islam (allucinante! Lo pensa anche lei?): tralasciando dettagli come la divinità di Cristo o il fatto che nell’Islam Cristo non è il Figlio di Dio, non è morto, non è risorto e il suo Gran Tour sulla Terra era semplicemente per annunciare con largo anticipo la vera star, il “Sigillo dei Profeti.” E lei trova modo, Alessandro92, per pigliarsela con Charlie Hebdo! Eh, sì! Azzitiscono loro, azzittiranno me: e non so lei, che mi azzittisce dicendo che sono io a azzittirla perché non trovo nulla che abbia una parvenza di risposta seria in ciò che lei sostiene! Io mi aspettavo che lei volesse dialogare; anche nella maniera franca – lo preferisco – in cui lei afferma di averlo fatto con gli islamici: che non le hanno posto la domanda, come in qualunque luogo nell’Islamistan, su chi è per lei Maometto: e se la risposta non è quella giusta, azzittiscono, eccome!
            Va bene. Faccia come vuole. Vada con chi vuole, faccia com vuole e dica ciò che vuole. Io voglio dire questo:
            NO ALL’SILAM!

      2. Alessandro92

        Buona sera Raider, Le ho scritto una lunga risposta potrà leggerla non appena sarà pubblicata

        1. Raider

          Sperio che passino il suo post quanto prima, Alessandro92. Sono curioso di sapere da lei che nessuna delle persone che mi hanno istruito mi ha insegnato e vai a sapere perché.

        2. Raider

          Spero pubblichino il mio lungo post, mora. D’altro canto, lei ne ha trovate tante e neppure una, neppure mezza buona, buona, Alessandro92, che anche risponderle in minima parte richiede spazio.

          1. Raider

            Scusate, mi dispiace insistere, ma potreste sbloccare il mio post in risposta a Alessandro92? Grazie.

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