«Mi sono alzato in piedi, ho dato voce al mio silenzio». Io, omosessuale, in piazza con le Sentinelle

Di Giorgio Ponte
13 Maggio 2015
«Ecco, ora lo sapete: io esisto. E ora provate a dirlo a me, che sono omofobo». Lettera a tempi.it: «Non ho bisogno né di leggi o di trattamenti privilegiati, ma solo di essere amato in verità»

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Ho scritto e riscritto mille volte questo pezzo, ossessionato dal fatto di avere troppo da dire, e forse non abbastanza spazio per farlo, ma alla fine ho deciso di partire dal cuore di ciò che ritengo importante. Per il resto ci sarà tempo.

Mi chiamo Giorgio Ponte, ho trent’anni, sono uno scrittore, ho tendenze omosessuali, e sono stanco di sentire le associazioni gay parlare in mio nome su ciò che ritengono io dovrei pensare.

Oggi scrivo per dire che io non mi ritrovo in nessuno dei pensieri da loro sostenuti.

Il ventitré ottobre 2014 tempi.it pubblicò una mia lettera-testimonianza firmata solo col mio nome, come omosessuale fra le Sentinelle in Piedi, sceso in piazza contro il disegno di legge sulle unioni civili Cirinnà e il ddl Scalfarotto sull’omofobia, che avrebbe introdotto nel nostro ordinamento il reato di opinione (con il rischio per chiunque di finire in galera solo per avere scritto un articolo come quello che state leggendo ora).

In molti dissero che la testimonianza era falsa e il suo autore un invenzione. Qualcuno commentò che non era strano che tutti “questi presunti omosessuali cattolici” fossero sempre anonimi, poiché era ovvio che essi non potessero esistere.

Ecco, ora lo sapete: io esisto.

E ora provate a dirlo a me, che sono omofobo.

Scrivetelo ovunque, gridatelo nelle piazze: io esisto e non mi sento discriminato da chi sostiene la natura fondamentale dell’uomo. Io e i miei fratelli che vivono come me e che hanno il buon senso di riconoscere la realtà delle cose, prima fra tutte che nessun essere umano può essere ridotto a un aspetto di sé, men che meno a ciò che lo attrae o lo fa eccitare. Poiché avere una pulsione non definisce un’identità.

La differenza tra eterosessuali e omosessuali è una menzogna creata per dare risposta al dolore di generazioni intere che non riescono più a riconoscersi come uomini o come donne. Ma non è lì che troveranno la pace. Almeno non è lì che l’ho trovata io.

Esiste un solo mondo e una sola natura cui appartenere: quella umana. E l’unica differenza reale in questa natura è quella tra maschile e femminile. L’unica differenza la cui unione può generare la vita.

Questa non è omofobia.

Dire che due omosessuali non possono avere figli non è omofobia.

Dire che l’omosessualità ha delle cause psicologiche non è omofobia.

Dire che assecondare ogni nostro desiderio non sempre porta alla nostra felicità non è omofobia.

Dire di essere cristiani non è omofobia.

È vero: le persone omosessuali hanno vissuto decenni, qualche secolo a fasi alterne, di torture, persecuzioni e soprusi mostruosi e disumani, e ancora oggi in molti paesi esse rischiano la vita. Questo andava e va combattuto, ed è certamente il merito più grande (se non l’unico) che riconosco alle associazioni gay, soprattutto dei primi anni settanta.

Tuttavia, questo orribile passato non può diventare l’alibi per negare la realtà dell’uomo e impedire a chi la afferma di parlare. Sennò, come spesso accade, le vittime diventeranno carnefici, per assecondare il loro desiderio di vendetta.

Se negli anni cinquanta non avrei potuto dire di provare attrazione per persone del mio stesso sesso, non è ammissibile che oggi io debba avere paura di dire che per me la famiglia può essere formata solo da un uomo e da una donna.

Da quando ho scelto di condividere la mia storia con altre persone ho capito che il novanta per cento delle attività persecutorie nei confronti degli omosessuali sono più nella testa dei gay, che non nei presunti “omofobi”.

Forse, se gli attivisti gay la smettessero di frequentarsi solo tra loro e di andare in giro con il fucile spianato alla ricerca di potenziali nemici, potrebbero rendersene conto. Forse è sulla loro eterofobia che varrebbe la pena di riflettere.

Certo: violenti e stupidi esistono, così come gente che è stata picchiata o discriminata realmente per la sua sessualità.

Ma non è con una legge per tappare la bocca a tutti che ci si tutela dalla violenza e dalla stupidità di alcuni.

Gli stupidi e i violenti si affrontano senza recriminazioni, con la superiorità di chi non ha bisogno di dimostrare niente, che testimonia nella vita di ogni giorno la sua dignità, senza finzioni, ma al tempo stesso senza la pretesa di essere trattato con le stesse cure di un animale in via d’estinzione.

Per questo sono qui oggi e chiedo scusa per avere atteso così a lungo, a chi forse aspettava da tempo una testimonianza del genere.

Sono qui per dire a tutti coloro che vivono la mia condizione che io non mi ritengo né migliore né peggiore di nessuno per le mie pulsioni sessuali e non ho bisogno di organi speciali che mi tutelino, né di leggi a parte o di trattamenti privilegiati, ma solo di essere amato in verità, come ogni altra persona sulla terra. Poiché solo conoscendo la verità su ciò che siamo, potremo sperare di vivere serenamente ciò che ci è dato.

Parlo per quei fratelli che piangono il limite della loro condizione e non vorrebbero rinunciare al desiderio di paternità: non sarà un figlio creato in laboratorio a saziare questo desiderio, ma la consapevolezza che essere padri significa prima di tutto amare da padri. Si diventa padri quando si è capaci di dimenticarsi di sé, di dare la vita per coloro che abbiamo accanto, di trarre gioia dalla gioia altrui.

Se questo lo vivete già, allora siate felici, non piangete per ciò che non potete avere, ma ringraziate di ciò che siete: voi siete già i padri che dovete essere. Oggi, adesso, per coloro che amate.

Parlo per i miei fratelli che si sono sentiti emarginati, additati, ridicolizzati, che hanno creduto che le loro pulsioni fossero un castigo, che non hanno trovato una parola d’accoglienza che fosse accompagnata dalla verità, magari nemmeno all’interno di quella Chiesa che è stata per me madre, e per loro forse matrigna, perché coloro con i quali hanno parlato in suo nome non erano in grado di dirla, quella verità. Forse perché nemmeno loro la conoscevano.

Respirate, rilassatevi, siate felici: la Chiesa non vi odia, Dio non vi odia e nemmeno il mondo. Quantomeno non questa società in cui viviamo. Affermare, infatti, che l’omosessualità non è necessariamente una condizione immutabile e che solo un uomo e una donna possono concepire un figlio non è sintomo di odio, né una minaccia per chi questo amore non riesce a viverlo.

È solo un’evidenza.

Siate felici, perché si può accogliere la propria omosessualità anche senza bisogno di trasformarsi in un cliché da sit-com come fa il mondo gay con i suoi adepti. Ci sono uomini che hanno vissuto per anni nel mondo gay e oggi sono sposati a donne straordinarie con cui hanno costruito una famiglia; così come conosco fratelli che come me, desiderando la castità, cercano di amare senza bisogno di possedere il corpo di altri, né di violare il proprio.

Noi siamo molto di più delle nostre pulsioni e delle ferite della nostra anima e sebbene non sempre abbiamo potere sui nostri istinti, sicuramente lo abbiamo su ciò che scegliamo di fare con essi.

Perché un uomo non si definisce in base alla sua capacità di fare sesso con una donna, né dal numero dei suoi partner sessuali, ma da quanto è capace di prendere in mano la sua esistenza smettendo di piangersi addosso.

Non giudico chi fa scelte diverse dalla mia, non desidera la castità o non è interessato a mettersi in discussione sul proprio orientamento sessuale. Lo capisco, so quanta fatica richieda. Ho amici che da sempre cercano e vivono relazioni con persone dello stesso sesso, animati da desideri buoni, e li rispetto. Così come conosco le dinamiche peggiori del mondo gay, il sesso occasionale, le chat e coloro i quali hanno scelto di fare di quello la loro vita, mettendo a tacere il grido della loro anima. Io stesso ho vissuto tutte queste cose in un passato nemmeno troppo distante. Conosco queste debolezze e potrei ricadervi in ogni momento. In sostanza non giudico chi ha perso la speranza o a questa speranza non è interessato.

Ma chi quella speranza vuole toglierla agli altri, sappia che prima o poi dovrà risponderne davanti alla propria coscienza. Soprattutto se per farlo strumentalizza dei figli che non gli appartengono, privandoli della famiglia cui hanno diritto.

Siamo in molti a pensarla così, molti più di quanti voi crediate. Molti vivono nell’anonimato, spaventati per il clima che si sta respirando in questo mondo “civile e democratico”, dove il prezzo per il comune quieto vivere è diventato il silenzio. Stiamo assistendo all’elogio della follia, senza nessuno che abbia il coraggio di gridare “il re è nudo!”

Bene, se serve qualcuno che gridi perché altri trovino il coraggio di farlo, allora sarò io a gridare.

Altri hanno già iniziato e di certo non sono membri di azione cattolica: Dolce e Gabbana, Aldo Busi, Nino Spirlì.

Altri, lo so, lo faranno ancora.

Non è necessario infatti avere un orientamento eterosessuale, essere cattolici o appartenere a un dato schieramento politico per sostenere l’evidenza della realtà. Basta essere persone di buon senso e riconoscere che una cosa non può cambiare la sua natura solo perché le si cambia nome. Ne sì possono attribuire nomi uguali a cose diverse.

I bambini hanno diritto a una famiglia in cui crescere.

E una famiglia è quella fatta da uomo e donna.

Se dal nostro silenzio dipenderà il passaggio di leggi e ordinamenti che causeranno la sofferenza di migliaia di persone, quel silenzio ci perseguiterà come un marchio d’infamia per il resto della nostra vita.

Non possiamo più voltarci dall’altra parte.

Il ddl Cirinnà è già passato alla Comissione Giustizia al Senato e si propone l’obiettivo di equiparare unioni civili e matrimonio permettendo l’adozione da parte di coppie omogenitoriali, il che, unito all’abolizione della legge 40 e alla conseguente legalizzazione dell’utero in affitto, trasformerà le donne in fornitrici di materiale biologico e incubatrici a pagamento, privando migliaia di bambini di almeno uno dei loro genitori naturali.

Il 23 maggio come Sentinelle in Piedi scenderemo di nuovo in centinaia di piazze per manifestare pacificamente contro chi vuole smembrare la famiglia e privare le nuove generazioni di radici e identità. È tempo di agire, di essere uomini e donne veri, capaci di vivere e morire per questi figli creati già orfani in laboratorio, che un giorno ci chiederanno dove eravamo, mentre si infliggevano loro ferite esistenziali in nome del presunto diritto di qualcuno ad affermare una bugia su se stesso. Perché due persone dello stesso sesso non potranno mai concepire un figlio, e non c’è donatore esterno, né utero in affitto che possano nascondere questa verità.

Oggi siamo chiamati a prendere posizione, a dire che anche avendo tendenze omosessuali si può riconoscere la verità. Oggi siamo chiamati a riprenderci la voce che i movimenti gay ci hanno rubato. Oggi siamo chiamati a dire il nostro sì alla vita, diventando veri padri e madri delle generazioni future.

Mi chiamo Giorgio Ponte, ho tendenze omosessuali, sono amato da Dio e amo l’essere umano.

Mi sono alzato in piedi, ho dato voce al mio silenzio.

Io esisto.

E tu? Cosa stai aspettando?

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72 commenti

  1. Francesco

    Caro Giorgio, guarda che nessuno ti obbliga a sposarti, nè a vivere la tua omosessaulità alla luce del giorno, nè formare una famiglia con un altro uomo e nemmeno vestirti di piume colorate e lanciarti nel folle carnevale del gay pride.
    Te lo assicuro. Parola di eterosessuale.

  2. Gerry

    Complimenti a Giorgio Ponte, che ha un’onestà intellettuale raramente riscontrata tra i talebani eterofobi di casa nostra.
    Con persone come Ponte qualsiasi problema si risolverebbe in 5 minuti.

  3. Paolo

    Non si comprende davvero in cosa sia “illuminante” questa posizione.
    Non si capisce cosa ci sia di nuovo se non il solito stantio ideologigico religioso.
    L’omosessualità non è una pulsione ma un orientamento sessuale.
    Orientamento sessuale normale e naturale come ormai l’evidenza scientifica ha ampiamente dimostrato ed evidenziato (questo piaccia o meno alle ideologie religiose).
    Viene utilizzato il termine ‘”vero” quando poi si sostiene qualcosa di smaccatamente falso come la “manfrina” delle ferite dell’anima.
    Se il signore vuole castrare il proprio essere e la propria natura libero di farlo.
    Così come ha piena libertà di farsi convincere di essere sbagliato dalle fantasiose teorie di una religione.
    Non vada però a dire ad altri cosa è giusto o no sostenendo chi vorrebbe negare diritti a persone e famiglie o a chi vorrebbe far passare l’aberrante ed infondato messaggio che l’omosessualità non sia un orientamento corretto al pari dell’eterosessualità.

    1. To_Ni

      Amico Paolo

      Era un bel po’ che non si sentiva il tuo parapozi ponsi po.
      Anche la pedofilia è un orientamento sessuale , “ampiamente dimostrato” con la solita “evidenza scientifica” che nasce dagli stessi “studi ” che ci confermano quanto crescono bene i bambini “con due maschi barbuti”. Pensa, è calcolata anche la percentuale di playstation che godono in più questi bimbi fortunati (dai scherzo … su questa cosa della console … è perché sono che sei tornato con il parapozi) .
      La “natura” avvolte è bastarda (pensa pure la polmonite è “naturale”) per questo gli essere umani non si accontentano sulla prima cosa che viene dalla natura. Mi dispiace per te che la cosa non sia così facile …. lo dico veramente 🙂 .

      Se uno mette un poco di ordine nella propria vita sessuale (omo o etero) non è castrato ma è un essere umano che è in grado di gestire la propria vita con volontà e determinazione. In questo modo non piagnucola in maniera infantile quello che chiama diritti ma sono pulsioni che nascono dalla parte meno decorosa del proprio essere. Per questo dovresti prendere iorgio come esempio invece di denigrarlo solo per giustificare te stesso.

      Ti abbraccio

      1. Remo

        Allora tu per non mettere in disordine la tua vita sessuale scommetto che non avrei mai fatto sesso (compreso l’autoerotismo) al di fuori del vincolo matrimoniale, ammesso che tu sia sposato.

        1. To_Ni

          Credo che siamo “…bruchi destinati diventare angeliche farfalle”. Che questo si ottiene solo grazie alle peculiarità umane (volontà consapevolezza, conoscenza ….) che costituiscono la quint’essenza della nostra vera natura. Credo che Dio non premia chi vince una corsa, ma chi corre verso un traguardo. Credo che l’omosessualità alimentata crea infelicità e che chi dice di fare battaglie per essa lo fa non per essere felice (non lo si può essere alimentando una pulsione) ma solo per abolire i sensi di colpa. Se stradico un pensiero dalla mente di tutti (creando il moloch omofobo) non ho conflitti interiori e addormento la coscienza.

        2. To_Ni

          Ti ho risposto, ma non volermene, non ho fatto riferimenti alla mie abitudini personali (ho fatto un discorso “largo” … ma è dalla redazione moderato). Il motivo è per un riguardo versi i cultori dei diritti a go-go inventati e prodotti in serie (motivo intuibile dal post sopra).

      2. To_NI

        …. “è perché sono “felice” che sei tornato con il parapozi” (nella foga di scriverti divoro parole)

        PS: Ripensandoci sul fatto della playstation, non sono tanto sicuro che sia da scherzare. Come escludere che le “evidenze scientifiche” non includono tra i parametri la console.

  4. Giacomo

    Il fatto che tu sia gay non esclude il fatto che tu sia omofobo.perchè lo sei eccome.
    Ognuno deve agire secondo la propria coscienza senza giudicare il prossimo fino a che non nuoce ad altre persone.
    Non sei a favore del matrimonio omosessuale?benissimo, ognuno la pensa come vuole, ma impedirlo ad altri è un comportamento discriminatorio e sopratutto autoritario. Chi sei tu per dire a me che non mi posso sposare!?io voglio farlo ed esigo che lo Stato laico(selallero) in cui ho la sfortuna di essere nato me lo consenta.
    Tutto quello che c’è a valle di questo semplicissimo problema democratico è fondamentalmente inutile chiacchericcio.
    Sulle adozioni invece non capisco perché vi siete cosi tanto fissati poiché non è al momento in discussione in Italia una possibilita di questo genere, che viene utilizzato come spauracchio, peraltro contraddicendo ricerche scientifiche e psicologiche e millantando fantomatici disagi provocati ad un bambino cresciuto in una famiglia omosessuale.
    basta bugie e strumentalizzazioni, qua si parla di democrazia e libertà individuale che questi cialtroni in piedi vogliono calpestare imponendo la loro dogmatica opinione a tutti. I veri violenti siete voi.

  5. resa

    Giorgio trovati un uomo e esci di più. Il signore ti ama anche se sei felice.

  6. sganarello

    Giorgio trovati un uomo e esci di più. Il Signore ti ama anche se sei felice. Ma se tu sei infelice, non è colpa della comunità gay, ma dei tuoi commilitoni, che deturpano qualche volta il nostro paesaggio urbano con pantomime che rappresentano una stupida fissità che non ha mai caratterizzato ne lo spirito ne la cultura del nostro paese.

  7. Maurizio

    D’accordissimo con Giovanna(ma anche Raider,Mazinga e altri che allo stesso modo,in distanza e come modalità)ma,ripeto,soprattutto.con Giovanna: si la lettera/testimonianza di Giorgio ha fatto sì che il re si sia scoperto nudo e ha dato,così,in escandescenze col solito trito e ritrito contorno di volgarità,insulti,velate minacce…ma non temete..la Verità trionferà,la Verità trionfa sempre,sempre ha trionfato negli ultimi 2000anni…nonostante,nei tempi,in tanti han cercato di cacciarlo fuori dalla storia.Ora,che si tratti di fondamentalismo islamico o dei movimenti gay o dei predicatori della teoria gender e della distruzione dell’unica,vera famiglia fatta di uomo e donna(con figli da loro generati)la sostanza non cambia…..
    Grazie Giorgio del bene che stai portando in questo squallore di.coscienza umana!!

  8. paolo

    GIORGIO, Semplicemente grazie di esistere .

  9. Giannino Stoppani

    Caro Giorgiomaria, ci annotiamo ben volentieri il tuo desiderio sì impellente per te che ti pare pure il caso di universalizzarlo come suol fare per chi ricava un mezzo gaudio dal mal comune.
    Purtroppo la maggior parte di noi è orientato verso tutt’altre latitudini e longitudini, ma non dubito che tra i gentili astanti ci sia più di qualcuno disposto a mettere da parte il duro lavoro dell’attivista per venirti incontro.
    Coraggio.

    1. giovanna

      Certo che questi attivisti gay, soprattutto su facebook, sono andati proprio fuori di testa a leggere la testimonianza di Giorgio Ponte : non li avevo mai visti così destabilizzati, proprio li ha fatti andare fuori di testa , sono usciti in tutta la loro aggressività !
      Indubbiamente è questa la strada da seguire, cioè la testimonianza sincera e leale di persone che sanno volersi bene e voler bene al prossimo, che siano o meno omosessuali, ma sempre persone integre, che evidenzi la malafede e la cattiveria dei lgbtxy.
      Assolutamente sono da sostenere persone come Giorgio Ponte e sostenere anche tutti gli altri che nella società dicono che il re e nudo, nonostante le minacce e gli insulti.

      1. Mazinga Z

        Non posso fare a meno di rimarcare l’infimo livello della reazione scatenata sui social network da questo articolo, la quale testimonia meglio di ogni altra cosa il coraggio fisico che l’autore ha mostrato di possedere.

  10. sganarello

    Masia ho letto ww…disin…etc che banalità.

  11. Nino

    Caro Giorgio, tu hai tutto il diritto di avere le tue opinioni, di difenderle e di manifestare per esse. Così come ci sono degli omosessuali contrari alle unioni civili omosessuali esistono degli eterosessuali che sono favorevoli, proprio perché certi argomenti non sono settoriali ma riguardano tutti i cittadini.

    Detto questo, non avrei evitato di inserir enel tuo post delle affermazioni errate (affermazioni, non pareri). Preciso:

    “Il ddl Cirinnà è già passato alla Comissione Giustizia al Senato e si propone l’obiettivo di equiparare unioni civili e matrimonio permettendo l’adozione da parte di coppie omogenitoriali, il che, unito all’abolizione della legge 40 e alla conseguente legalizzazione dell’utero in affitto, trasformerà le donne in fornitrici di materiale biologico e incubatrici a pagamento, privando migliaia di bambini di almeno uno dei loro genitori naturali” (cit.)

    – Il ddl Cirinnà NON permette la adozione di coppie omosessuali (e non omogenitoriali, al limite lo diventerebbero dopo aver adottato), Prevede la stepchild adoption, che è altra cosa.

    – la legge 40 non è stata abolita, è stata parzialmente dichiarata incostituzionale, ma le sue norme giudicate costituzionali restano

    – la conseguente legalizzazione dell’utero in affitto non sta scritta da nessuna parte (può essere una tua opinione, rispettabilissima, ma solo una tua opinione, non un fatto)

    Su una cosa sono d’accordo, l’utero in affitto (ma più in generale l’eterologa) priva inevitabilmente migliaia di bambini di uno (e non almeno uno) dei suoi genitori naturali. La eterologa (ma non l’utero in affitto) sono previste dalla legge italiana, quindi lo stato italiano ritiene (a torto o a ragione, e se a parere della maggioranza degli italiani “a torto”, allora la maggioranza degli italiani farà valere il peso della maggioranza alle prossime elezioni) che privare un bambino di un genitore naturale non sia un danno irreparabile o sia un danno minore rispetto al non farlo proprio nascere quel bambino (perché è ovvio che senza l’eterologa quelle migliaia di bambini di cui tu parli non esisterebbero proprio).

    1. Nino

      errata corrige:

      Detto questo “avrei evitato di inserire nel tuo post” delle affermazioni errate

      1. To_Ni

        Non affatto affermazioni errate, ha fatto facili previsioni. Tu non li vedi per un difetto congenito che vedi e capisci solo quello che vuoi vedere e capire.

        PS: Perché non hai detto a Giorgio che sei papà….papà Nino. Fa parte del tuo look presentarsi come padre di famiglia che in tutti i suoi post non ha una parola per la famiglia (tranne che scriverci l’epitaffio) ma che in compenso sei entusiasta di “marinate” ed a elargire “diritti” prodotti a go-go.

        1. Nino

          c’è differenza tra fatti accertati e previsioni, tutto qui.

          1. Giannino Stoppani

            Supponiamo che Renzi faccia approvare in parlamento un bel condono edilizio tombale.
            Orbene secondo l’ineffabile Nino, ha torto marcio chi sostiene che con tale provvedimento si favorisce l’abusivismo edilizio, visto che, in effetti, nella legge del condono non c’è scritto che si può costruire senza permesso.
            Che ci volete fare, lui guarda ai fatti accertati.

          2. To_Ni

            Caro Nino, che tenerone, lo stesso Winnie de Pooh a tuo confronto divento uno zotico insopportabile.
            Scommetto che se vedi un bambino che gioca con il fuoco (fatto accertato) non riesci a dedurre che si brucia (previsione).

          3. Nino

            un bambino che gioca con il fuoco rischia di scottarsi, ma non è certo che si scotti. Quindi che certamente si brucerà resta una previsione e non una certezza.

            Anche un adulto che gioca con il fuoco rischia di scottarsi.

            Ma entrambi non è detto che si scottino

          4. To_Ni

            Appunto…. caro Nino, appunto.
            Sei un grande. Piero Angela ti dovrebbe dedicare una puntata di quark,. Giacobbo Voyager. Crozza troverebbe ispirazione per kazzenger

            “Bisogna fare un corso speciale Arci per arrivare ad una simile vetta?

            “Un bambino che gioca con il fuoco rischia di scottarsi, ma non è certo che si scotti. Quindi che certamente si brucerà resta una previsione e non una certezza.
            Anche un adulto che gioca con il fuoco rischia di scottarsi.
            Ma entrambi non è detto che si scottino”

            Quindi se il tuo fantomatico figlio gioca con il fuoco ti consola che lo scottarsi è una “previsione” e ….non c’è certezza.
            Questo è il tuo approccio con la realtà?

            PS: Capisci che quello che queste parole buttano una luce sinistra su tutto quello che dici (in tutte le discussioni?
            Aspetto che butti giù la maschera e che la finisci di giocare a papà Nino.

          5. Nino

            Certo che con voi ce ne vuole di pazienza. Se mio figlio (che non è fantomatico e ti pregherei di tenerlo fuori, perché a me puoi dire tutto quello che vuoi, ma ai miei figli no) di 10 anni vuole giocare con il fuoco io non lo faccio certo giocare da solo. Se c’è da accendere il caminetto lo facciamo insieme, e sto bene attento a che non corra rischi. Se mio figlio di 20 anni vuole accendere un fuoco, è libero di farlo perché so che non correrà rischi inutili.

            Io capisco che c’è qualcuno che pensa che il popolo sia equiparabile ad un bambino di 10 anni e che quindi debba essere ipercontrollato perché se lasciato da solo chissà che danni compie. Ma il popolo, la maggior parte del popolo, è più maturo di quanto qualcuno pensi.

            Se poi vogliamo dare un senso all’esperienza (si sa, per esperienza, che un bambino di 10 anni se gioca con il fuoco corre un concreto rischio di scottarsi) mi sembra che nei molti moltissimi (quasi tutti) paesi europei dove le unioni omosessuali sono legali, così come la fecondazione eterologa e quantomeno la stepchild adoption (se non la adozione tout-court) nessuno stia pensando di legalizzare il cosiddetto utero in affitto. Quindi la previsione, anche sulla base dell’esperienza, di Giorgio, è una previsione che non ha fondamento

          6. To_Ni

            Caro Nino,
            io a tuo figlio non dico niente perché per me non esiste. Ed in questo non può darmi torto stante che seguendo coerentemente il tuo pensiero non trovo un elemento (mi riferisco a tutte le tue discussioni) per dire che sia un “fatto accertato”. Ho molto più elementi per “prevedere” che sei un gay che gioca a fare il padre di famiglia.
            Tranne che non vuoi diventare “mangiafuoco” di mestiere, non si “gioca” con il fuoco da piccoli né da grandi. L’esempio del fuoco (la metafora) che ti ho fatto non è solo perché prima o poi ti bruci (previsione fondata). Accende il caminetto non è giocare.
            Conclusione non capisci l’esempio o lo deformi per non capire (nulla di nuovo con te). Le previsioni di Giorgio sono più che legittime, le premesse sono coerenti: non solo dai provvedimenti in cantiere ma dagli orientamenti di magistrati, la propaganda a senso unico ecc. danno prova di un esito scontato in una sola direzione. Giorgio ha una visione prospettica che gli permette di disegnare quei scenari (e tu lo sai che è così dato che ti ecciti tutto con le “marinate” romane).
            Io non mi sogno di dire che il popolo è un bambino di 10 anni, dico che allo stato attuale il popolo sa poco o nulla delle reali intenzioni che muovono certi provvedimenti in discussione. Non c’è una informazione seria, aspetti della questione sono tabù in televisione e nei grandi giornali. Si lavora con piagnistei di finte vittime che rivendicano diritti sperando nell’assuefazione, e l’indifferenza che ne può derivare, delle persone verso qualsiasi sozzura.
            Tu non lo vuoi vedere perché sei in mala fede o perché non capisci. Ipotesi, in entrambi i casi, che sconfortano.

          7. giovanna

            Certo che è incredibile che un untuoso Nino che passa il tempo a fare le pulci a qualsiasi articolo di Tempi, attaccandosi a qualsiasi stupidaggine irrilevante, dica che lui fa giocare suo figlio col fuoco, ma insieme a lui, letteralmente : “se mio figlio vuol giocare col fuoco non lo faccio certo giocare da solo “.
            Certo che se i padri gay sono messi tutti così, siamo messi proprio bene !
            Si capisce proprio che l’untuoso Nino non ha nessuna dimestichezza coi bambini !
            Qualsiasi padre avrebbe colto l’esempio del giocare col fuoco e mai si sarebbe messo a disquisire che se uno gioca col fuoco, soprattutto un bambino, può anche non scottarsi !
            Una ennesima conferma del livello di questa gentaccia, per quanto si presenti melliflua e unta di falsa cortesia. Una cortesia sincera non prevede menzogna a pacchi.

      2. Cisco

        @Nino

        Il ddl Cirinnà – con la stepchild adption – consentirà a un componenete di una coppia (di fatto) omosessuale di adottare il figlio avuto dal compagno con partner (per ora) di sesso opposto. Non si tratta di adozione? Chiamale, se vuoi, emozioni…

    2. giovanna

      Per non parlare di tutti quegli stupri che non ci sono stati : quanti bambini sarebbero potuti nascere se lo stupro fosse autorizzato ?
      Ecco, non vedo proprio tanta differenza di male tra il comprare un bambino dalla mamma, cosificati entrambi, e lo stupro di una donna: sempre di violenza si tratta.
      E anche se il frutto di quella violenza non ne ha alcuna colpa ( cosa ovvia, sia nello stupro, che nella fecondazione eterologa , ma nel primo caso li si ammazza con più evidenza, sebbene anche i bambini difettati dell’eterologa siano uccisi senza tanti complimenti ), sempre di violenza si tratta.

      Nino, continui sulla strada dell’untuosità, ma è una strada scivolosa !

      Io non so come fai a guardare in faccia i figli che hai comprato e i figli che hanno comprato i tuoi amichetti : la prima cosa è probabile, la seconda l’hai ammessa nero su bianco.

  12. Cri

    Grazie Giorgio, e un forte abbraccio. Persone così vere sono perle rare. 🙂

  13. Gregory

    “Ai sensi della presente legge, non costituiscono discriminazione, né istigazione alla discriminazione, la libera espressione e manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee”. Così si esprime il disegno di legge a contrasto dell’omofobia. Davvero vi sembra liberticida?

    1. Anonimo

      Sì, perché nel disegno di legge non si definisce l’omofobia, che come si vede benissimo commenti, si riduce ad insulto per zittire le opinioni contrarie.

      1. Gregory

        Un numero non trascurabile di uomini e donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate …A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. (Tratto dal Catechismo della Chiesa Cattolica – 2358)

        1. To_Ni

          “Ingiusta discriminazione” …. certo, ed è esatto.
          Ma esiste la giusta discriminazione: L’essere contro, per impedire a due maschi (o due femmine) di giocare a mamma e papà, a discapito di una povera vittima che se li vede “assegnati” (magari per legge), è una “giusta discriminazione”.

        2. Anonimo

          Cosa c’entra il catechismo col fatto che il concetto di “omofobia” è una specie di quid indefinito, un vuoto idoneo ad essere riempito a piacere dai fanatici come si legge ampiamente nei commenti qua sopra?
          Provo a indovinare… Nulla?!
          Credo proprio di avere indovinato.

  14. antonio tanzi

    mi riconosco nelle tue idee, e non sono omofobo!

  15. Luca b

    “venite a dirlo a me che sono omofobo “….. cioè? Sì Giorgio tesoro, sei omofobo. E della peggior specie di quelli che pensano di non esserlo.

    1. To_Ni

      Se ne farà una ragione l’essere ingiuriato da te. Meglio essere omofobo se questo giudizio proviene da uno che ha espresso in questo sito ogni forma di oscenità .

  16. Giannino Stoppani

    Istruttiva assai la lettura dei commenti di quelli col plugin di feisbuc.
    Uno, constatare il livello di aggressività verbale di certa gente si fa proprio l’idea che l’omosessualità sia un naturale orientamento paraponzi ponzi po, e che con la psichiatria non ci abbia proprio nulla da spartire…

  17. Lara

    Sei un grande! Mi piacerebbe tanto sentire altri come te!!!

  18. Con le “Sentinelle”? Una scelta semplicemente assurda. No comment.

  19. Luigi

    Ecco una bellissima testimonianza che commuove per le verità (evidenze) che afferma, in una fase storica in cui sembra che i più abbiano perso la capacità di lettura della realtà e molti la vogliano mistificare! Grazie Giorgio, amico mio, amico di chi ama il vero ed il VERO! Hai tutta la mia stima e la mia amicizia fraterna!

  20. clemente

    Nessuno sa cosa voglia dire la parola che avete inventato (“omofobia”). E’ come la parola “antisovietico” sotto Stalin. Nessuno sa cosa vuol dire, eprò va benissimo per mandarti nei gulag.
    Comunque se per omofobia si intende la naturale repulsione che il 99,9% della gente prova quando vede baciarsi sulla bocca due uomini e due donne, o altre effusioni amorose, allora siamo tutti omofobi.
    Potranno anche mandarci in galera e poi i nei campi di rieducazione LGBT, ma dentro di noi continueremo ad avere schifo di certe cose (o quantomeno, ci viene da ridere).
    Con le leggi scalfarotto o i corsi di “educazione al gender” nelle scuole potrete ottenere che ci teniamo tutto dentro, senza esternare i nostri sentimenti.
    Però prima o poi ci sarà sempre qualche bambino ingenuo eluderà la censura, come nella favola del “re nudo”.
    Lo dico per voi, cari LGBT, perchè la vostra battaglia per “rieducare il popolo omofobo” è persa in partenza. Come tutti i regimi totalitari, che alla fine per quanto si sforzino, non riescono a nascondere la verità per sempre a tutti.

    1. Luca b

      Tu ne sei dispensato. Non é necessario tu comprenda. don’ t worry be happy.

      1. Giannino Stoppani

        Grazie Luca B per aver fatto una sintesi splendida del pensiero unico a 90° che domina l’occidente: “don’t worry be happy!”

  21. giuliano

    caro amico, grazie per il tuo coraggio, ma anche con il tuo sostegno la battaglia sarà perduta
    1) i media non vi prestano alcuna attenzione
    2) Renzi non vi presta attenzione perché ha paura delle contestazioni dei centri sociali
    3) neanche il famoso “centro destra” vi conosce
    4) i vostri presidi vengono osteggiati con la violenza dalla sinistra al fine di ridurre l’impatto del vostro apparire
    5) il “politicamente corretto” ha stretto in una morsa letale la parola “omofobia” e costringerà i deputati a votare la legge Scalfarotto
    6) tale legge è palesemente incostituzionale, ma la famosa Corte Costituzionale non oserà aprire la bocca
    Siamo in un vero regime totalitario di stampo comunista, installato con un Golpe contro Berlusconi nel 2011

  22. Laura

    Grazie di cuore, Giorgio! Una testimonianza così è una perla preziosa!

  23. Una persona omosessuale può anche avere comportamenti eterosessuali e viceversa. Se nemmeno questo sa, poi non si stupisca se dico che lei ha il cervello più in disuso dei suoi genitali.
    Quanto alla morale della chiesa, ho già esplicitamente detto che non può fregarmene di meno: i vostri contorcimenti (a)morali sono affare esclusivamente vostro e la vostra – e solo vostra – “visione” a me interessa meno di zero.
    Quel che ho detto, e che lei non ha ovviamente capito, è che lei ha una inconsapevole forma di omofobia interiorizzata: se lei concentra il suo discorso sulle “problematiche” relative all’omosessualità (altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo indagarne le “cause”), è evidente che lei ha un parere negativo sull’omosessualità in sé e non è necessario sferrare un pugno ad una persona omosessuale per essere tacciati/identificati come omofobi. Ma se lei si ostina ad non usare nemmeno un neurone, ammesso l’abbia, è un problema suo ma anche mio, perché la vostra follia la pagano, socialmente ed economicamente (i pruriti eterosessuali sono a carico anche delle persone lgbt, lo sa questo?) anche chi propugna ideali di civiltà e rispetto, a voi del tutto sconosciuti.
    E che non si azzardi a rispondermi con la ridicola pratica dell’utero in affitto: a prescindere da come la si pensi, non ha scritto nemmeno una sillaba sul fatto che lo fanno in maggioranza persone e coppie eterosessuali.
    Provi ancora a dire di non essere omofobo e mi faccia sapere se è riuscito persino a non ridere.

    1. To_Ni

      La possibilità di avere un figlio (ed il saper essere padre e madre) non è questione di attitudine a dove si riesce a mettere i genitali. Non fare apprezzamenti sul cervello degli altri perché tu non sei messo bene.

    2. Luca b

      Ottimo

  24. Quercia

    Grazie Giorgio.

    Grazie, grazie e ri – grazie

  25. “Dire che due omosessuali non possono avere figli non è omofobia”

    Non è, infatti, (solo) omofobia: è stupidità allo stato puro. Se un maschio omosessuale ed una donna omosessuale si accoppiano, si genera comunque una vita: non è l’orientamento sessuale a determinare la fertilità di una persona.

    “Dire che l’omosessualità ha delle cause psicologiche non è omofobia”

    Chissà poi perché ci si arrovella tanto sulle “cause psicologiche” delle “pulsioni” omosessuali (ah, perché, essere omosessuali è solo una questione sessuale? la dimensione affettiva ce l’hanno solo gli etero, caro “intelligentone”?) e mai su quelle eterosessuali. Però lui non è omofobo. No, per carità.

    Tralascio tutta la questione delle fede, del cristianesimo e del cattolicesimo che m’importano meno del colore dei suoi calzini; invito solo l’autore di un simile delirio in forma pseudo-verbale a pensar bene prima di definirsi “umano”. Non so se, e fino a che punto, meriti un simile egregio epiteto.

    E stia pur tranquillo che, se anche dovesse ricadere nelle “debolezze” del sesso (e ancora qui: chissà perché si discute delle “debolezze” e delle “dinamiche peggiori” delle persone omosessuali e non degli eterosessuali, ma già so che non ci sarà risposta nemmeno a questa domanda; l’omofobia, che spesso è inconsapevole esattamente come nella fattispecie, si accoppia perfettamente con l’ignoranza e la stupidaggine), che chiunque abbia il cervello anche solo minimamente funzionante, nemmeno oserà avvicinarsi ad un simile essere.

    1. Giannino Stoppani

      Riccardino bello, lascia che ti spieghi una cosina: un maschio omosessuale e una femmina omosessuale, se si accoppiano e procreano, giocoforza formano una coppia eterosessuale.
      Fattene una ragione.
      Ah, ah, ah!

    2. giorgio

      Giancarlo: un maschio omosessuale si accoppia con una femmina omosessuale? ma che omosessuali sono? boh …

      detto questo: di debolezze sul sesso ne compiamo tutti, etero e omosessuali. o quasi tutti almeno. dare a una persona del “non umano” per una sua opinione è veramente da razzisti!

      Che l’omosessualità abbia delle cause psicologiche a me sembra evidente. che non sia una “colpa” sociale sicuramente. Che la Chiesa affermi che è un peccato (come tradire la moglie / il marito) tanto per stare in tema sessuale è un sacrosanto diritto della Chiesa affermarlo.

    3. To_Ni

      Avere i figli non è solo una questione di possibilità tecnica. Due omosessuali (l’improvvisata coppia maschio-femminina gay)copulanti solo per figliare in effetti scassano un porta e prendono una cosa ( – figlio) che non gli appartiene.

    4. angelo

      Giancarlo Russo, certo ne avete di spocchia e di arroganza voialtri. Pari solo ai regimi totalitari del passato (e del presente).
      Addirittura dici: ” invito solo l’autore di un simile delirio in forma pseudo-verbale a pensar bene prima di definirsi “umano””.
      A me sembra che sei tu ad essere disumano. Assieme alle leggi che state per partorire (Scalfarotto in testa). Sei la dimostrazione vivente che potete imporvi solo con la violenza, la mensogna e la censura.
      Del tuo discorso si capiscono solo gli insulti (l’ unica cosa che sapete fare). A livello di ragionamento, nessuno capisce cosa stai farneticando. Invece il discorso di Giorgio invece è perfettamente chiaro, logico e cristallino. Penso che il tuo odio ti toglie il ben dell’ intelletto. Magari puoi venire a molestare le sentinelle in piedi la prossima volta, visto che è l’ unica cosa che sapete fare.

    5. clo

      “Io e i miei fratelli che vivono come me e che hanno il buon senso di riconoscere la realtà delle cose, prima fra tutte che nessun essere umano può essere ridotto a un aspetto di sé, men che meno a ciò che lo attrae o lo fa eccitare. Poiché avere una pulsione non definisce un’identità.”

      Ti prego, illuminami, ho sete di confronto : dov’è la disumanità in queste parole?

  26. laura

    GRAZIE Giorgio. Gesù ti benedica, Gesù ti benedice!
    Sei coraggioso, vero, onesto.
    Spero dal profondo del cuore che tanti, tantissimi alzino la testa e diano voce alle loro anime come hai fatto tu.
    GRAZIE!!

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