
Intervista inedita a Norberto Bobbio:«Senza l’etica cristiana non c’è convivenza»
«Gli uomini sono cattivi. Il male è la storia umana. È la sconfitta di Dio e la sconfitta della ragione. Questo secolo lo dimostra più di ogni altra epoca. E il cristianesimo, dov’è il cristianesimo?». Con queste parole Norberto Bobbio si rivolgeva a due cronisti cattolici che avevano incontrato il “papa” della cultura laica e progressista.
Sul prossimo numero di Tempi in edicola da giovedì 24 febbraio è pubblicata una conversazione inedita con uno dei maggiori filosofi italiani di Prima Repubblica, forse il più autorevole esponente del mondo laico di ascendenza “azionista”.
Il 7 gennaio 1994, a seguito di un contatto creato dall’allora direttore della Stampa e attuale direttore di Repubblica Ezio Mauro, Renato Farina e Luigi Amicone (attuale direttore di Tempi) ebbero l’opportunità di incontrare e conversare per due ore con il filosofo torinese. Si tratta di un inedito assoluto che Bobbio non autorizzò a pubblicare ritenendo che l’argomento dovesse rimanere riservato.
In questa fase di transizione verso la Seconda Repubblica – si legge nell’articolo – «non capisco dove si andrà a finire. Non vedo niente di buono all’orizzonte. La nostra classe politica, anche nuova, è di levatura così bassa! Del resto il nostro popolo non ha espresso nell’ultimo secolo una grande civiltà politica».
E ancora: «Come diceva Croce, non possiamo non dirci cristiani. Senza l’etica cristiana non c’è convivenza. Ma il cristianesimo come fede è un’altra cosa. E io non riesco a non dubitare».
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