In memoria di don Giussani che ha lasciato un “patrimonio” a tutta la Chiesa

Di Guzmán Carriquiry
12 Febbraio 2015
«Custodisco nella memoria e nel cuore, con commossa gratitudine, il dono dell’incontro con don Giussani». un ricordo a dieci anni dalla scomparsa

Articolo tratto dall’Osservatore Romano – Nel decennale della morte di don Luigi Giussani (22 febbraio 2005) centinaia di messe sono promosse in tutto il mondo da Comunione e liberazione con l’intenzione di «vivere fino in fondo l’invito di Papa Francesco a preservare la freschezza del carisma». Anticipiamo dal prossimo numero del mensile Tracce, un articolo del segretario della Pontificia Commissione per l’America latina.

Custodisco nella memoria e nel cuore, con commossa gratitudine, il dono dell’incontro con don Giussani. Lo incontrai, le prime volte, lungo l’iter di riconoscimento pontificio di Comunione e liberazione (Cl), che dovevo seguire nel mio lavoro al Pontificio Consiglio per i laici. Prima fu l’impatto con il suo appassionato coinvolgersi nell’interessamento per la mia vita, la mia famiglia, il mio lavoro, in un sorprendente abbraccio di umanità. Poi furono le letture dei suoi scritti, le amicizie con coloro che lo seguivano, una maggiore vicinanza all’esperienza del movimento.

Potevo pensare, allora, con quella vana sufficienza di “laico adulto”, persino “sotto-segretario” di un dicastero della Santa Sede, che la mia ossatura cristiana fosse già ben dritta e consolidata. Invece, sperimentai la lieta sorpresa, anche piena di entusiasmo, che questi incontri m’illuminavano più chiaramente la natura dell’avvenimento cristiano, lo rendevano di maggiore ragionevolezza, bellezza e attrattiva per la mia vita e mi educavano a uno sguardo di approccio a tutta la realtà.

Seguendo da vicino quella grande fase di slancio e di irruzione dei movimenti nella vita della Chiesa ho potuto ben percepire — e questo è già molto documentato — quei rapporti di viva stima personale che intercorrevano tra don Giussani e san Giovanni Paolo II (anche prima che divenisse Pontefice), e tra don Giussani e Joseph Ratzinger, divenuto poi Benedetto XVI.

Don Giussani educò i suoi a una attenta e intelligente obbedienza al magistero dei successori di Pietro. Bisogna, però, esaminare quanto il geniale pensiero teologico ed educativo di don Giussani sia stato contributo fattivo di influsso in questo magistero.

Di Ratzinger, monsignor Rino Fisichella ha osato dire che era divenuto il Papa più “giussaniano”, sottolineando profonde concordanze nel fatto di proporre in modo nuovo la grande tradizione cattolica agli uomini del nostro tempo.

E come non ricordare che Jorge Mario Bergoglio — così lontano da ogni ossequio formale e da ogni omaggio protocollare — affermò che la lettura di don Giussani è stata importante per la sua vita sacerdotale. Nell’attenzione con cui don Julián Carrón segue le parole e i gesti di Papa Francesco non si apprezza soltanto un dovere di obbedienza, ma l’interrogarsi sino in fondo su quale richiamo oggi fa lo Spirito di Dio al carisma del movimento, alla sua storia e al rinnovarsi del suo slancio educativo, missionario e caritativo.

Don Giussani non aveva avuto mai — lo ripeteva! — l’intenzione di fondare un movimento, sempre attento alla persona, sempre all’erta da ogni possibile appiattimento su una logica solo associativa, vigile che la forza dirompente del carisma non diventasse schema e istituzione, allergico all’accontentarsi di ciò che si considera come già acquisito, educatore del dispiegarsi della libertà e della corresponsabilità contro ogni forma cristallizzata, sempre disposto a ricominciare come nuovo inizio.

Lo ricordiamo, in questo senso, come il meno “movimentista” — non voleva altro che educare a una vera esperienza cristiana — ma fu la riflessione sulla propria esperienza che, insieme alle riflessioni del cardinale Ratzinger, ha aiutato molti altri movimenti e comunità, incluso il magistero ecclesiale, a comprendere il dono e il significato di queste nuove generazioni di uomini e donne che riscoprono la gratitudine, la gioia, la verità e la bellezza di essere cristiani, che ne rendono ovunque testimonianza e che comunicano, con convinzione e persuasione, le ragioni del dono ricevuto e offerto.

Mi impressiona sempre osservare come il carisma e il pensiero di don Giussani travalicano le frontiere visibili di Cl, si diffondono per vie imprevedibili, diventano illuminanti per la vita cristiana di molti e suscitano domande, riflessioni e attese anche in molti considerati “lontani”.

L’edizione dei suoi scritti in tante lingue ha fatto la sua parte importante. Ma rimango sorpreso, specialmente nel mio ambito latinoamericano, di tanti vescovi, sacerdoti, comunità religiose, politici e accademici, inclusi gruppi di giovani, che parlano di don Giussani con ammirazione e gratitudine senza averlo conosciuto personalmente, senza essere stati in contatto con Cl.

Ricordo, tra tante, una cena a casa con due cardinali latinoamericani, con scarsa conoscenza dell’esperienza del “movimento”, di cui ricordo bene i volti e le parole. Uno di loro, che aveva vissuto molti travagli da giovane vescovo nei caldi anni Settanta e che aveva sofferto nel vedere che tanti riducevano la loro fede a moralismo arrabbiato, se non violento, fino a perderla, ci raccontava di come fosse cambiata la sua impostazione pastorale ed educativa quando aveva capito meglio, nella lettura di testi di don Giussani, che il cristianesimo era un “fatto”, e non una ideologia.

Ancora molti di più sono, oggi, nella Chiesa, quelli che, riguardo alle intuizioni geniali di don Giussani, si comportano come quel «monsieur Jourdan, che parlava in prosa senza saperlo».

Qualcuno ha detto che il migliore esito di un pensatore è quando la sua impostazione e le sue idee diventano anonime, diffondendosi ovunque. Più che anonime, in questo caso, sono patrimonio di tutta la Chiesa, per l’«utilità comune» per dirla con san Paolo.

Ciò che, a dieci anni dalla sua morte, non è per niente anonima è la sua testimonianza di santità, che ci accompagna ancora. Così come i volti di tanti che per mezzo di essa sono stati attratti da Cristo, in una corrente di grazia che si continua a diffondere oltre le più varie frontiere geografiche, culturali ed esistenziali.

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    21 commenti

    1. maurizio

      Caro Saint-Juste,non temere per il logorroico..io non sono,certo,da meno.Le tue prime osservazioni mi ricordani molto quando,ai tempi del vecchio PCI,c’era chi diceva chem Cristo fu il primo comunista(o socialista-che nell’accezione originale del termine é lo stesso).
      Certo che questo é il linguaggio di Cl(ognuno usa quello che sente più proprio) ed é altrettanto certo che ci possono essere similitudini nei termini e nel timbro del linguaggio ma,intanto simile non vuol dire identico,e,poi,desunto di tutte le conseguenze dell’applicazione ferrea-attraverso il potere”sovietico”-del materialismo pratico(che ha significato anche una precisa volontà di sradicamento del sentimento religioso nella gente,scientificamente programmato per decenni)anche quella dei comunisti(o socialisti)autentici e genuini nel loro intimo,era una “fede”per cui spendere la vita.Tra parentesi,il padre di D.Giussani era uno di questi socialisti che alla fine,però,é morto da cristiano vero.Ciò che cambia é la sostanza e lo scopo:per me(come per ogni cristiano,ciellino o no)lo scopo e la ragione di esistere é seguire,testimoniare e incontrare Cristo nell’altro che ti raggiunge nella concretezza dell’esistenza.
      Questo significa operare per la gloria di Dio(o Regno di Dio).
      Per i comunisti,l’affermazione di una idea applicata alla realtà(ideologia),espressa in una politica ed economia totalitaria e collettivista dove,aldilà degli slogan(essere dalla parte dei poveri-il potere al popolo,al proletariato)il potere era(é?)in realtà in mano ad un’oligarchia esmpre più assolutista e autoreferenziale(questa sì)che,sfruttando i sentimenti nazionalisti e lo svuotamento delle coscienze(l’individuo non c’é più,c’è il popolo)ha spadroneggiato per decenni per pura sete di potere. Ma veniamo ad Enzo.
      Enzo Piccinini,io l’ho conosciuto bene-se é vero che tu sei romagnolo,io sono emiliano e,dunque,corregionali,quasi cugini-.Certo,era un carattere molto focoso quanto generoso,polemico quanto disponibile(come tutti i modenesi ed emiliani in genere)dai grandi slanci ma anche dalle grandi sfuriate(in primis coi ciellini stessi e non per una questione di essere d’accordo o meno ma per una serietà di cammino)…ma unicamente mosso dalla passione per Cristo e per la Sua Chiesa(per lui,anzitutto,nelle forme di CL,dopo aver conosciuto D.Giussani,perché,in realtà,i suoi inizi erano nella sinistra extra-parlanentare).Per questo ha letteralmente speso tutta la sua vita,da uomo sposato con figli,come medico chirurgo-anche di fama-come responsabile di CL,per Cristo fino a sacrificarla per esso.La sua morte,in un tragico incidente stradale sull’Autosole,nel Parmense-proprio vicino a dove abito io-avvenne una notte di ritorno da Milano dopo un incontro con D.Giussani e altri amici:incontro a cui si era recato drettamente,una volta terminato il lavoro,..poi un colpo di sonno ed il terribile schianto!! Tu pensi che,per questo,la moglie abbia maledetto CL che lo”costringeva”(in realtà era una sua libera e precisa volontà)a ritmi di vita così frenetici(era sempre in giro)ad incontrare gente x mezza Italia(mi ricorda un certo S.Paolo)? Tutt’altro:il funerale fu celebrato in S.Petronio a Bologna per la tanta gente(e altrettanta ce n’era in piazza Maggiore.Tutto per un esaltato che inseguiva un’ideologia? Non ti sembra un po’(troppo)riduttivo e,direi,quasi offensivi per la sua memoria?
      Era una vita,non un’idea,quella che lo muoveva e la serenità della moglie(e figli)in quella circostanza ti dice di come si possa essere liberi dentro una storia così,una vita spesa così.Non disperati,non esaltati perché per un niente qui e dopo!Semmai “esaltati” per un di più,qui e dopo!Ma il di più non te lo dà un ‘idea,un Dio astratto,pensato da me,un assoluto generico e lontano,lassù nell’iperuranio,staccato ed indifferente a te,povero cristo quaggiù. Io,come tanti altri,dobbiamo molto del nostro cammino di fede(che non elimina i nostri limiti ed errori)ad Enzo ma Enzo seguiva D.Giussani,meglio Cristo stando con Giussani.Era un esaltato di Cristo,non di sé stesso,tutto teso ad affermare Cristo,non sé stesso,aldilà del carattere che aveva..ognuno ha il suo ma non é questo che ci definisce;penso che su questo possa convenire anche tu.Dio,dunque,non come un’assente ma un presente,Dio che vuole la vita,si é fatto uno di noi(e questo é anche storia,non pia illusione)é morto e risorto perche la vita,all’ultimo,comunque l’abbia vinta,non la morte! Adesso ti sembrero’esaltato anch’io..ma vedi,io,in questi ultimi anni ho visto morire diversi amici e parenti-anche giovani ed anche non di Cl ma comunque credenti-in qualche caso li ho anche accompagnati fino all’ultimo ed essi si sono spenti serenamente,pur se dolorosamente.Come é possibile ciò,umanamente e razionalmente?Non é possibile..ma,allora,se é accaduto e accade,ci deve essere qualcosa d’Altro che entra in gioco,qualcosa di concreto e prossimp a te,che ti muove e sostiene anche di fronte al male,alla sofferenza ed alla morte.Questo è il Mistero buono-che tu dici di non voler riconoscere..perché?..perché rivela l’inconsistenza delle tue convinzioni?-che,ripeto,non elimina il male ed il limite umano,compreso quello estremo della morte,ma,proprio perché non se ne frega di te ma ti accompagna,ti permette di viverlo in modo “positivo”cioè redento.O pensiamo,davvero,di venire dal nulla per finire nel nulla-ma noi siamo esseri concreti…e,poi,perché vivere?-o c’é qualcosad’Altro che ci ha fatto,che é tra noi e che ci compie.Vedi, la Fede cristiana é davvero qualcosa di molto concreto,conveniente e razionale,molto più del nichilismo e dello scientismo laicista,oggi dominante,che presume di fare e di farsi da se….con quali risultati lo tocchiamo con mano ogni giorno.Anche il nostro dialogare,pur non conoscendoci e avendo posizioni diverse,se ci pensi un po’é segno di questa vitalità e positività..altrimenti perché farlo..sarebbe tempo perso o pura accademia.Per me non é così e spero,penso non lo sia neppure per te!A me,in ogni caso,ciò non interessa.Per finir,ricordati sabato21/2 di prendere il Corriere della Sera con il dvd…ti consiglio di prenotarlo,perché non saranno tanti i disponibili..l’ho scoperto iooggi dal mio giornalaio.
      Ciao e buona visione!!

      1. giovanna

        Caro Maurizio, il tuo ricordo di Enzo mi ha commosso.

    2. maurizio

      Tranquillo Saint-Juste,anche a me é capitato di doverli sollecitare..vedrai che te li pubblicano..non sono poi così squadristi(e non lo dico per difenderli!)..quanto allo spirito critico(e autocritico)il principio vale per tutti.

      1. giovanna

        Scusate, ma non è che qui su Tempi pubblicano o meno i commenti su sollecitazione o in base al contenuto pro o contro !
        Ho capito con l’esperienza che c’è un sistema automatico che quasi sempre mette in attesa i post e questo da quando , circa un anno fa, ci fu una invasione di post con beste mmie e simili.
        Poi, quando possibile ( per esempio il sabato e la domenica bisogna avere più pazienza ) , la redazione sblocca TUTTI i post, o almeno sblocca tutti i post senza beste mmie di troppo.
        Ma con questo sistema, in effetti, i post non accettabili vengono bloccati ancora prima di andare in attesa.
        Dunque (a meno che non ci siano inconvenienti tecnici, che possono pure capitare , e allora non c’è niente da fare, il post è perso) bisogna solo aspettare un pochino la pubblicazione.
        E , insisto, avere un po’ di pazienza ! Io per prima !

        1. saintjuste

          Affezione, liberta’, comunita’, testimonianza, Pegy, ehhh si Maurizio (ci metto anche la cara Giovanna) e’ proprio il linguaggio di CL. Scusa eh, forse sono un po logorroico, ma sembra di sentire parlare i miei parenti quando facevano parte del Partito Comunista Italiano (ora sono tutti moderati del PD) quando usavano sempre gli stessi termini: partito (movimento), segretario (responsabile), festa dell’Unita’ (meeting), collettivo (compagnia), cellula (scuola di comunita’ o raggio per i vecchi giessini). O quando si criticava il segretario (per coi responsabile) non si poteva parlare. Ora, tu mi dici che non siete idelogici. Ma dovrai ammettere che le somiglianze ce ne sono e anche belle tante. Una volta quando ero all’universita’ (guerre puniche) a bologna, andai perche’ invitato da uno di CL nel mio corso di laurea e conosciuto a lezione al Fossolo ad una assemblea di CL. Mi ricordo che c’era un tale con la barba di nome Enzo che urlava come un matto. Qualche anno piu’ tardi venne a sapere che quell tale mori in un incidente. Era interessante starlo a sentire ma il suo ardore nel parlare mi ricordava tanto mio nonno quando si esaltava quando parlava del comunismo (che pena). Si Maurizio io sono convinto che CL con tutte le buone intenzioni sia molto idelogico. Io posso prendere anche per vero che te e Giovanna siati animati da una vera ricerca della verita’ e della giustizia ma come fate ad essere liberi dentro un movimento del genere? Sarei veramente curioso di vedere come fate. E poi caro Maurizio, Cl o non cl ma io credo che dio sia un invenzione per affrontare la morte. Una volta lo stesso giussani disse (non era lui ma il prof. di filosofia del Berchet): “la morte e’ l’origine di tutte le filosofie”. Diciamo va che forse qualcosa puo’ anche esistere ma non ha nulla a che fare con noi. D-i-o e’ un eterno latitante e assenteista…ahime’. Non ci credo che alla fine ci sia un mistero buono (come dite voi) d-i-o se ne frega di noi per questo preferisco credere che non ci sia. ciao !!!

      2. Saint-Juste

        Si guarda ho riscritto il mio comment 20 volte (purificato da tutte le possibili frasi o parole forti) ma non funzia, riesco solo a pubblicare questo. Peccato sarebbe stato bello conversare liberamente ma non e’ possibile. Rimango della mia idea sul carattere idelogico di CL ma tanto sono sicuro di beccarti (te e Giovanna) da alter parti su Tempi. bye !!

        1. giovanna

          Caro Saint, benvenuto nel club di chi fa fatica a scrivere sui commenti !
          Ti confesso che qualche volta ho deciso di scioperare , tanto ero esasperata da questi problemi di pubblicazione.
          Poi ho visto che nessuno si strappava i capelli e allora, se proprio non riesco a trattenermi, o faccio una copia dei miei preziosi interventi, da rimandare e rimandare ( per esempio, a volte funziona uscire ed entrare dal sito ) oppure prendo il mancato invio per un segnale che la mia produzione non era così essenziale per l’umanità !
          Poi, ti ripeto, ci vuole tanta, tanta, tanta pazienza e la maggior parte degli interventi spunta in poche ore : d’altra parte non è una chat !
          Certo, che hai un carattere ! Non invidio tua moglie o la tua futura moglie ! 🙂
          Si è capito che scherzavo ? E’ mille volte meglio interagire con uno “agitato ” come te ( sei romagnolo, vero?, mi pare che proprio Enzo dicesse che i romagnoli sono tutti iper-ormonici !), che con tutti i falsissimi ideologizzati, pagati a cottimo, che presidiano i commenti !

    3. Saint-Juste

      Sto cercando di risponderti, vorrei tanto risponderti -(vi) ma quei vostri amici (tuoi e di Giovanna) squadristi non mi pubblicano piu’ i commenti…e vabe’ si sapeva che dialogo e’ avere sempre l’ultima parola non e’ vero direttore Amicone ? ammazzzza che amicone…

      1. Saint-Juste

        Tooo me l’hanno pubblicato !!! Ma non era questo che avevo scritto. Allora c’e’ un barlume di democrazia e di senso critico dentro CL !! Grandi !!!

    4. maurizio

      Dimenticavo una cosa:tu parlavi di difesa d’ufficio..no non me ne frega niente di ciò perché non è questo il punto della questione…come direbbe Peguy,uno degli autori che D.Giussani ci ha insegnato ad apprezzare assieme a Leopardi,Pasolini ecc,”carnali come tutti,bestiali come tutti,egoisti come tutti…”..la difesa d’ufficio si fa proprio laddove si parla in termini di militanza e ideologia.Una nostra amica ,morta giovanissima per un incidente stradale,parlando della sua comunità la definiva “scalcagnata compagnia”..tante volte col passare del tempo il rischio forte é che diventi una compagnia borghese;ma,in fondo,non é questo che conta,che é decisivo.Ciò che conta e che è decisivo é che al centro ci sia Cristo,la passione per Cristo che diventa la passione per la nostra amicizia in quanto Lui é la ragion d ‘essere della nostra fragile,sgangherata amicizia.Non siamo dei predestinati al Paradiso in quanto ciellini,siamo sì chiamati ad esso seguendo Cristo attraverso la strada tracciata da D.Giusssani:nulla é automatico e scontato e tutto si gioca sulla nostra libertà ed affezione!

    5. maurizio

      Saint-Juste,spero di non romperti se continuo il dialogo,se ti infastidisco dimmelo tranquillamente:se CL fosse un club esclusivo io non sarei qui a parlare con te.In 42anni(eh sì non sono più tanto giovane)di lavoro,ho sempre avuto compagni di lavoro non ciellini e,spesso,come dici tu sinistrorsi e anche destrorsi(magari anche fieramente anti cristiani)ma non me ne sono mai fatto un problema,anche se spesso ci ho discusso animatamente…poi tra noi ce ne sono tanti che si sposano non con ciellini-mia figlia ne é un esempio-e questo per me non è un problema.L’umanità nuova che ci ha testimoniato ed a cui ci ha educato il Giuss come spesso noi chiamiamo familiarmente D.Giussani,é questa e non é affatto scontata averla tra noi,anche in me…é un dono ed una conquista continua…ciao!

    6. maurizio

      Permettetemi una breve aggiunta:non mi interessa ze rispondete o no,se siete d’accirdo o no con quel he io ho scritto perché non é di me che mi interessa si parli..ma di fronte ad una figura come D.Giussa ni,comunque non si può restare indifferenti.Piaccia o no é stata una delle figure più significative e decisive(qualcuno,e non parlo di me,dice la più significativa e propositiva soprattutto per un mondo giovanile così sperso in un contesto di svuotamento di valori come quello attuale)in ogni una persona,avvicinandosi alla quale non si può restare indifferenti……dunque fatevi sentire!

      1. giovanna

        Caro Maurizio il tuo intervento è stato prezioso, ma , per quanto mi riguarda, faccio molta fatica a parlare così in generale. Non avrei scommesso un soldo bucato, per esempio, che Saint ti avrebbe letto, data la posizione piena di pregiudizio che mostrava. E invece pare ti abbia letto e anche apprezzato ! Ma io non sono capace di interloquire a questo livello, sul web, poi, non fa per me. Mi sembrerebbe quasi di sminuire don Giussani ! Cosa che tu non hai fatto assolutamente, eh, intendiamoci !

        Volevo aggiungere che ho conosciuto parecchia gente che diceva più o meno le stesse cose di Saint a proposito dei ciellini, e queste persone che non sopportavano c.l., alla fine, hanno cominciato a far parte di questa grande compagnia : la loro era pura e semplice invidia e il cristianesimo si trasmette attraverso una sana invidia (cit. ) !

    7. maurizio

      Caro Saint-Juste,
      “Non sono qui perché voi riteniate come vostre le idee che vi do io,ma per insegnarvi un metodo vero per giudicare le cose che io vi dirò.E le cose che vi dirò sono un’esperienza che é l’esito di un lungo passato:duemila anni..questo al fine di mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita e quindi-questo quindi é importante per me-dimostrare la razionalità della fede..perché la fede corrisponde alle esigenze fondamentali e originali del cuore di ogni uomo” Queste lle prime parole di D.Giussani al suo primo giorno al liceo Berchet.Altro che imbonitore e autoritario guru!
      Questa,in estrema sintesi la ragione d’essere ed il compito di D.Giussani nella storia e,con lui,seguendo lui,la ragion d’essere ed il compito di C.L. Questo é quello che,pur dentro tutto il mio limite,la mia piccolezza e presunzione,sto cercando di vivere da oltre 45anni,da quando a 18anni ho incontrato la proposta e l’esperienza di Cl attraverso volti precisi che,ancor oggi,ricordo congratitudine anche se loro hanno,poi,preso altre strade..non li giudico per questo.la libertà é personale.Questo dice perché,per me,D.Giussani(il Giuss)é maestro e padre,più che mai oggi a 10anni dal suo dies natalis(salita al cielo).
      Niente militanza e niente ideologia,dunque,ma solo il desiderio e il tentativo,la ricerca di un’esperienza di vita che desse significato e consistenza al mio vivere.Certo il pericolo della militanza e dell’ideologia c’e,é sempre in agguato e,talvolta,predomina anche nel nostro vivere il movimento:non siamo perfetti(nessuno lo é,nemmeno chi continuamente ci aggredisce e insulta)ma chiamati alla perfezione:é un cammino lungo quanto la vita e la soddisfazione di ciò non ce la diamo da soli ma viene da un Altro.
      Ma quest’Altro é molto esigente,chiede tutto(ed é proprio questo che ci spaventa e porta,spesso,molti su altre strade) tutto di me.Lui sa della mia fragilità e incoerenza ma non si ferma davanti a ciò,me lo chiede lo stesso e non me lo chiede stando lassù nell’iperuranio,come una stella che brilla ma é pur sempre lontano da me:me lo facendosi concreta compagnia al mio cammino e,questo,per me passa attraverso D.Giussani e la vita di C.L.
      “Cristo tutto in tutti”dice S.Paolo:se questo é integralismo ben venga.In realtà l’integralismo,come tutti gli”ismi” e una deviazipne,una deformazione di una verità buona che é quella di una appartenenza e sequela libera ma totale a Cristo posssibile e desiderabile solo perché se ne sperimenta(ecco perché non é ideologica)la convenienza,la razionalità e la concretezza di soddisfazione delle proprie esigenze elementari,quelle che D.Giussani chiama “Senso religioso”e che sono impiantati nel cuore di ciascuno:tocca a ciascuno farle emergere o censurarle.-Bellezza,Verità,Giustizia,Libertà!!- Non sono belle parole o semplici slogan ad effetto ma esperienza reale mia e di molti altri anche dentro la sofferenza e le contraddizioni della vita.L’alternativa a ciò é il nichilismo disperato o il cinismo egoista,proprio ciò che sta sempre più entrando nei nostri rapporti umani e sociali.
      L’autoreferenzialità:certo anche questa é possibile e riscontrabile in noi,in me:é semplice,basta che segua la mia idea di Cristo e di Chiesa(dunque di C.L) o,magari avendo funzioni di responsabilità,quando le vivo come affermazione personale e non umile sequela di ciò che ho incontrato.Certo ci sono esempi,anche pubblici,di questo ibtegralismo e autoreferenzialità che portano,appunto,a ridurre l’incontro fatto a militanza e ideologia o anche affarismo…ma,in realtà,ce ne sono molti,ma molti molti di più che testimoniano l’autenticità,la serietà e la letizia del vivere secondo Cristo ed il carisma incontrato.Quello,poi,di non poter discutere,sollevare obiezioni,confrontarsi-specie in presenza di scelte operative o politiche-a meno che non si voglia intendere il movimento cone un partito o un sindacato(il che porta completamente fuori strada) é una grossa cavolata magari suggerita da cosiddetti”fuoriusciti”,tali,molto facilmente,per ragioni di mancata soddisfazione personale o di pretesa interpretativa del carisma di D.Giussani.Anch’io,in passatoho incontrato qualche difficoltà nel rapporto personale con alcuni”capi” ma non me ne sono andato né ho sparlato in giro,perché ho capito che ciò mi avrebbe portato fuori strada,l’unica che mi interessava-aldilà del parere personale su questo o quell’altro aspetto-e cioè Cristo e la mia felicita e il mio compimento come persona.
      Uno di questi esempi,il più clamoroso forse,é il Meeting di Rimini:tu dici di esserci stato ma di averne tratto solo conferma delle tue convinzioni su C.L.
      Be’forse il punto é proprio questo:tu sei partito dalle tue convinzioni(questa é ideologia)non dalla realtà che lì ti si proponeva,lasciandoti provicare e sorprendere da essa!
      Altro che setta,auroreferenzialita’ed integralismo:non c’é al mondo,espressione più vera di apertura,di accoglienza,di confronti libero,di socialità vera perché gratuita,di quanto lì si possa riconoscere e sperimentare,se si é per davvero sgombri da pregiudizi e questo non sono semplicemente io a dirlo ma molti,anche non credenti,che di lì sono passati.Due esempi tra tutti:a)Giovanni Lindo Ferretti,un passato nell’ultra-sinistra ai tempi degli anni di piombo(mi pare fosse” Servire il popolo”ma non ne sono sicuro,ce n’erano tante e così mutevoli) b)Giacomo Poretti,quello del trio..prova a chiedergli conto di come si è trovato ed é stato trattato due anni fa….tanto é vero che poi,l’anno scorso é vuti tornare!! Il Meeting:un mix di incontri,dibattiti,testimonianze,mostre,spettacoli,possibilità di incontri e scambi personali tra persone di ogni parte del mondo,lingua,religione,parte politica ed esperienza economica-produttiva..aggiungi lo spettacolo delle migliaia di volontari-veri volontari,te lo posso testimoniare-…come si può negare ciò??! Tutto ciò é nato dalla passione di D.Giussani,anzi dalla passione di un gruppo di giovani che si affacciavano al mondo adulto ,circa 35anni fa in quel di Rimini,perché educati da D.Giussani a guardare la realtà con occhi spalancati e curiosi.
      La stessa passione che ha portato molti di noi a offrire la loro vita nella scelta di consacrarsi a Dio nel sacerdozio e come missionari(v.Fraternità S.Carlo-Roma)o in monasteri,spesso di clausura,ma anche restandi laici(v.Memores Domini).
      Per tornare al punto di partenza,D.Giussani ha sempre ribadito(e vissuto)un concetto base:sono qui per sfidare la vostra libertà e responsabilità.Allora il seguire cieco o il non accettare critiche é proprio solo di cho,per comodità o presunzione si é appropriato,per farne un uso persnalistico e/o di potere o per un proprio tornaco to fatto di pigrizia e autodifesa dal doverso seriamente impegnare con la vita,in un’obbedienza lieta e seria a chi ci é di guida a Cristo.Vorrei ricordare che C.L ,meglio la Fraternità di C.L)vale a dire l’espressione più matura del carisma di D Giussani,é stata ufficialmente e direttamente riconosciuta dalla Santa Sede come strada a Cristo…quindi ogni accostamento a massoneria o comunismo,non solo é fuori luogo ma é offensivo e frutto di ignoranza(nel senso letterale del termine)
      Per finire alcuni suggerimenti e non per fare opera di proselitismo ma per un aiuto alla ricerca della verità,proprio perché io sono rimasto sinceramente e positivamente sorpreso daltuo primo approccio a questo capitolo di realtà.El tuo intervento,infatti,pur nella tua dura(un po’prevenuta,permettimi,ma pur sempre rispettabile)critica era,per me,evidente una sicera ammirazione(pur se un po’sopita)quasi sconfinante in nostalgia di quel che in D.Giussani hai colto senza,però,che diventasse tuo(e qui non mi interessa individuare responsabili ma cogliere il desiderio all’origine).
      Dicevo dei suggerimenti che voglio offrire alla tua libertà,se me lo permetti:anzitutto,con Tracce(la rivista ufficiale di C.L)di ottobre era allegato un dvd sulla presenza di C.L nel mondo:io ne ho in casa ancora una copia e se sapessi come potertela far arrivare,lo farei benvolentieri.Intanto,comunque,a partire dal prossimo 21febbraio é disponibile con “Il Corriere della sera”un dvd su D.Giussani nel decimo anniversario della sua morte.É un’opportunità bellissima,non bella,così come quella del libro”La vita di D.Giussani”uscito l’estate scorsa:un bel librone ma piaceve da leggere,te l’assicuro.L’augurio più grande e sincero,però,che ti faccio é che tu incontri e ti lasci incontrare da Cristo,magari attraverso C.L o,comunque,in altro moda,purché ciò accada!!Ciao.

      1. Saint-Juste

        Maurizio, ho letto quello che hai scritto, parola per parola. Che voi che ti dica ? Comprero’ il Corriere della sera e il DVD tanto per curiosita’. Per il resto, apprezzo la difesa di CL e fatte le dovute eccezioni, molti dei ciellini passati e presenti non sono differenti dai compagni e camerati incontrati in universita’. Lo so che ti fa incazzare (come a O cunnottu) ma e’ cosi che la penso ed e’ questo che ho visto. CL e’ club esclusivo. State fra di voi, vi sposate fra di voi, cercate il lavoro fra di voi etc etc. Una volta all’universita’ un amico di CL che aveva cominciato a frequentare la nostra compagnia fatta di gente laica, sinistroidi, fascistoni, insomma un po di tutto, dopo un po smise di venire con noi perche’ diceva che lui “doveva” essere amico e stare con quelli del movimento. Fatto salvo che ognuno sta con chi gli pare, mi sembra un po strano (e stona) il fatto di parlare di nuoba umanita’, incontranre il mondo, testimoniare nel mondo se poi alla fine della fiera state sempre fra di voi..maaaa….

    8. saint-juste

      Ora sollevero’ aspre polemiche ma lo dico comunque. Don Giussani ha fatto una grande errore, quello di non tracciare nettamente il confine tra militanza e ideologia. CL e’ (come ho gia’ detto) l’esempio di come anche il cristianesimo possa diventare idelogia come fascismo e comunismo. Dispiace dire cosi ma secondo me e’ la verita’. Posso capire che era animato da una innegabile passione per Cristo e forse proprio questa sua passione (o integralismo nel senso di dare e vivere tutto per l’ideale cioe’ Cristo) non gli ha fatto capire che si stava passando a vivere il cristianesimo come ideologia. Inoltre, CL ha tutti i connotati di una setta come il fatto che non esiste la possibilita’ di obiettare, di criticare, di considerare chi guida come un guru (tipico delle sette), di essere autoreferenziali, etc etc. I ciellini che ho incontrato erano tutti cosi, anche quelli che in fondo capivano che stavano sbagliano e’ come se prima si chiedessero “il movimento cosa dice ? questo, bene allora i segueo anche se in cuor mio penso che si sbagliato”. Questo per me e’ avere una posizione idelogica. Mi dispiace perche’ alcuni ciellini incontrati negli anni erano veramente delle belle persone, era un piacere conversare con loro ma alla fine la posizione idelogica prevaleva sia da parte mia che da parte loro. Giussani e’ stato una ricchezza per la chiesa? Alla fine penso di si anche se sono convinto che alcuni errori li abbia fatti, in buona fede ma alla fine li ha fatti anche lui.

      1. Su Connottu

        Sono d’accordo sul punto dove dici che la posizione ideologica ha prevalso in te, come del resto ben dimostra lo scritto che hai appena consegnato al dimenticatoio.
        Sono trent’anni che assisto, a volte divertito, alle obiezioni bambinesche di chi separa Cristo dalla Chiesa o Giussani da CL o don Bosco dai salesiani, con l’ipocrita pretesa di ergersi a moralizzatore (ma de che?) e il malcelato intento finale di salvaguardare esclusivamente il proprio borghese orticello del-caz.
        Saint Juste, rispetto sinceramente il tuo relax, il tuo conto in banca e le tue sacrosante comodità ma ti assicuro che dei pettegolezzi da parrucchiere dell’ennesimo fuoriuscito ne avrei anche piene le palle.
        Parlaci di cosa ti appassiona, di ciò per cui vale realmente la pena di vivere, così finalmente capiamo cosa ci siamo persi noi dannati settari.

        1. Saint-Juste

          Esattamente quello che volevasi dimostrare. La tua risposta e’ esattamente in linea con l’idelogia. Gli altri sempre nel falso e a dire mi—chiate, voi (tu) dalla parte della ragione. Della serie “la verita’ in tasca”. Vuoi sapere cosa mi appassiona ? Te lo dico subito: La ricerca della verita’, la lotta contro le ingiustizie e soprattutto contro le sette religiose-idelogiche come la tua.

          1. yoyo

            Lavora piuttosto sul richiamo alla autenticità. O raccontaci la tua esperienza negativa, così si può porvi rimedio.

          2. Su Connottu

            La ricerca della verita’? La lotta contro le ingiustizie?
            E quanto tempo ti occorre per mettere in relazione questi nobili intenti col fatto che dovresti smettere di scrivere cazzate?

            1. Saint-Juste

              Ti potrei rispondere anche d’istinto, ma non ho voglia (oggi mi sento gentile). Non sono cavolate, sono delle verita’ sperimentate sulla pelle. Ma dubito che riusciresti a comprendere (o diciamo che non te ne importa un fico secco e ci sta). No Connottu, non siete ahime’ diversi da tanti altri. La Nuova Umanita’…si certo..come no….

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